eccoli i Venturieri Mila e Bruno benritrovati su Carisma
e subito si comincia con una bella zuppa di pesce
lunedì 29 luglio 2024
DA BODØ A KJERRINGOY
Miglia 18 tempo di percorrenza 05h:00':00"
N 60°55'
E 4°35'
Rotta N 340°
Trascorriamo la mattinata preparando al barca e gironzolando per la città che risulta tranquilla e ben vivibile, tanto per dire....non c'è neppure un semaforo e poco traffico; io e Mila facciamo cambusa, prepariamo la barca e sulla rotta di Stefano Leon Rodriguez partiamo verso le ore 15:00. "Una deliziosa stazione commerciale abbandonata" così citava la guida di Stefano, un luogo incantevole e riparo eccellente.
partiti
Navigazione con tempo buono, temperatura ottimale, ma purtroppo senza vento prima nel Landegofefjorden e dopo un tratto aperto entriamo nel Karlsoyfjorden.
Arriviamo alle 20:30 il porticciolo è molto affollato ma la luce, i riflessi sull'acqua, i colori sono davvero spettacolari e fortunatamente troviamo l'ultimo ormeggio disponibile; non è un Go marina ma è di un'associazione privata "Avgifter" in autogestione, troviamo la consueta busta con i relativi costi e si inserisce l'importo dovuto. Che fiducia! Davvero meritano ammirazione, rispetto e cura questi spazi a nostra disposizione (cucina ben attrezzata, bagni docce).
Bruno e Davide si godono una fresca birra al tramonto
martedi 30 luglio
Le nostre colazioni sono sempre goduriose e subito dopo pronti alla ricerca della deliziosa stazione abbandonata. La individuiamo subito, in realtà e vicinissima alla marina, e passando per una, pure lei deliziosa, chiesetta ci troviamo in questo museo a cielo aperto ben conservato e ci godiamo il tepore della bella giornata in questo luogo che meritavo proprio di essere visto.
Il museo consta di molti edifici ben conservati dalla casa padronale, alla forneria, dalla fucina al grande magazzino di stoccaggio ci godiamo il luogo che lascia davvero ben immaginare lo scorrere della vita di quei tempi, incontriamo anche Camilla, la commessa dello shop, con lei piacevolmente chiacchieriamo e improvvisiamo un futuro gemellaggio con Venezia e le montagne bergamasche, chi vivrà vedrà. Nel frattempo Davide si compra un vero cappello da capitano, se lo merita tutto.
Nel 1829 Jeans Ellingen e sua moglie Anna Elisabeth rilevarono la stazione commerciale e insieme a tutta la famiglia composta da 7 fratelli e il padre Jacob, ampliarono la fattoria, investirono acquistando barche e assumendo pescatori ai quali fornirono condizioni di lavoro ottimali e buoni stipendi, comprese le loro famiglie (pensate che tutto il lavoro di essicazione dei pesci veniva svolto da donne e bambini che erano regolarmente assunti e pagati). Quando giunsero a Bergen con i loro carichi di stoccafisso e olio di fegato di merluzzo erano una grande forza da non sottovalutare anche per i potenti mercanti di Bergen (centro e capitale di tutto il commercio di Norvegia).
L'ultimo tramonto prima della partenza domattina per le Lofoten
mercoledì 31 luglio
DA KJERRINGOY A STAMSUND ISOLE LOFOTEN
Miglia 43 tempo di percorrenza h: 9':30"
N 68° 07'
E 13° 51'
Rotta N 320°
Partenza alle 7:30 del mattino appena svegli, faremo colazione appena usciti dal porto e entro il fiordo prima di entrare in mare aperto. La giornata è grigia e freschetta poco vento all'inizio e alla fine che ci fanno usare il motore che già è acciaccato. Nel mezzo dell'attraversata abbiamo un bel traverso con 12 kt di vento e velocità della barca anche di 6 nodi. Per pigrizia non cambio fiocco e tengo il due.
ecco Davide col nuovo cappello da capitano norvegese
....che schiaccia pisolini in navigazione
....e approfitta di Mila che sta al timone
che a sua volta schiaccia un pisolino la navigazione è lunga
eccole sullo sfondo le Lofoten
l'arrivo a Stamsund
Atterriamo alle ore 17:05 siamo arrivati alle isole Lofoten ebbene si ce l'abbiamo fatta!
Stamstund è un porto commerciale situato sull'isola di Vestvagoy importante area di pesca del merluzzo, con la pioggia il luogo non pare molto interessante, la marina è la più costosa trovata fin ora e sprovvista di servizi. Facciamo subito due passi per sgranchirci le gambe e trovo di interessante una sede di un teatro di figura, poco avanti un'altra sede di altra compagnia di teatro e poco avanti ancora un vero e proprio teatro, non solo anche nella zona ci sono scenografie davvero simpatiche. Per me che ho fatto parte di una compagnia di teatro di figura per una decina d'anni è davvero piacevole curiosare i dintorni, noto anche un laboratorio artigianale di ceramica.
Rientrata in barca, noto un ragazzo seduto sul molo vicino a Carisma con una lunga barba che mangiucchia qualcosa sotta la pioggia e lo saluto. Mentre preparo un tè e un caffè per tutti lo osservo dall'oblò, sempre incuriosita, sia per come è vestito (una cerata intera e gommata) sia per come armeggia nei suoi bagagli stagni e mi accorgo che c'è un kayak sotto di lui e penso che qualcosa di caldo potrebbe fargli piacere. Accetta immediatamente e gli preparo una bella tazza di caffè; si presenta, Joaquin, si racconta e allora capisco il perchè mi aveva tanto incuriosito. E' partito da Capo Nord con la neve in canoa è arrivato fin qui, pagaia da 150 giorni, , ha attraversato tutto il fiordo che separa le Lofoten dalla terraferma a pelo d'acqua......mica è il Mediterraneo, questo, dopo capo Horn e capo di buona Speranza è il mare più pericoloso del mondo! Incredibile, ben attrezzato e organizzato sia fisicamente, un vero vikingo, che tecnicamente con pannello solare, eppirb e una telecamera con cui si racconta su you tube. I suoi racconti sono emozionanti, parla della sua canoa come Davide parla di Carisma, ma quando mi mostra il video di un incontro che ha fatto, vi giuro che non avevo più parole pensando a quali emozioni ha provato. La natura regala momenti davvero magici. Quindi mi permetto di inserire qui il link al suo video così che possiate vederlo e in caso seguirlo sul suo canale you tube. Buona visione e dedico ancora a Ivan grande esperto di ungulati e orsi questo video in attesa del mio incontro con l'alce o le orche e anche alla mia amica Monica Merli grande appassionata di cetacei.
eccolo che sorseggia un caffè caldo
tanto tempo e tante miglia sempre a cielo aperto
giovedì 1 agosto
Al mattino mentre Davide sistema nuovamente la corsa della leva dell'invertitore (in poche parole l'invertitore sta tirando gli ultimi: o è la frizione conica della marcia avanti o addirittura gli ingranaggi. All'apertura del box si vedrà) io Mila e Bruno facciamo una passeggiata per visitare meglio il primo villaggio delle Lofoten che pare deserto. Dopo aver navigato in luoghi così tranquilli che vi ho raccontato, Le Lofoten sono una scommessa, chiunque ci ha detto che, si belle, but very croudy, molto affollate e costose. L'impatto è proprio sorprendente non anima viva in giro e il cielo sempre grigio.
ecco qui i Rorbuer le tipiche casette rosse delle Lofoten con questo tempo non vengono certo valorizzate
I rorbuer sono delle storiche baite sul mare dai colori vivaci che negli ultimi anni sono state trasformate in alloggi per i viaggiatori. Queste capanne di legno sono ricche di tradizione, un tempo ospitavano una miriade di pescatori che facevano il pellegrinaggio invernale nelle zone di pesca del merluzzo più fertili del mondo. Il pesce è ancora la base di tutti gli insediamenti umani alle Lofoten, ma a partire dagli anni ’60 alcune capanne sono state trasformate in sistemazioni turistiche.
un grosso incendio ha distrutto ristorante e zona ricreativa del villaggio
1 agosto 2024
DA STAMSUND A BALLASTAD
Miglia 11 tempo di percorrenza h: 4':00"
N 68°' 04
E 13° 32'
Rotta N 260°
Partenza 12:34 con 70 cm di onda lunga, ma non troppo, che però ci è in direzione contraria. L'imperativo è quello di andare a vela ma non c'è vento poiché la catena delle Lofoten lo blocca. Usiamo il motore al minimo ma con l'onda contraria la velocità si riduce a 1,7 nodi, tranne quando esce qualche sbuffo che scende dalle valli e allora facciamo tre nodi. Quindi molto lentamente proseguiamo verso Ballastad ondeggiando parecchio per cui siamo costretti a tenerci ben duri. Inizialmente si pensava anche di tornare indietro quando eravamo a meno di due miglia dal punto di partenza e avanzavamo a 0,6 nodi. Un po' di sconforto e timore di derivare verso qualche scoglio senza avere la velocità per allontanarci.
Atterriamo alle 16:30 l'ingresso è caratteristico e il luogo ben protetto con quattro marine, scegliamo quella con tutti i servizi che supporta anche un area camping principalmente per camper. La struttura è nuova quindi molto bella con filodiffusione nei bagni, si capisce che è una zona turistica e frequentata, ma tutti molto tranquilli e silenziosi .
colorato ingresso a Ballastad
Una bella doccia calda, ci rilassiamo e facciamo il punto: stanti le previsioni di poco vento e i problemi all'invertitore pensiamo che il noleggio di un'automobile sia la soluzione perfetta per poter vedere, seppur velocemente questa parte dell'arcipelago, insieme a Bruno e Mila che domani sera devono prendere un traghetto per Bodo e al mattino presto il volo per il loro rientro in Italia via Oslo.
venerdi 2 agosto 2024
Al mattino presto Davide prende un bus prima per Leknes con cambio per Stamstund e va a prendere l'auto a noleggio e verso le 10:30 carichiamo il bagaglio di Bruno e Mila e partiamo alla scoperta delle Lofoten via terra.
Percorriamo una lussureggiante valle, costeggiamo laghi e poi fiordi e attraversando un tunnel sottomarino ci spostiamo sull'isola di Flakstadoya e come prima sosta casualmente scegliamo Varein. Piccolo villaggio sull'oceano ai piedi di cime frastagliate che si innalzano bruscamente dal mare; l'aria è fresca e il cielo ancora grigio, scesi dall'auto vediamo un cafè sito in una particolare struttura architettonica che scopriamo poi essere anche un laboratorio dove viene soffiato il vetro e proprio di fronte una case pure lei ideata da qualche architetto molto originale nel suo genere.
Varein su una spiaggia caraibica....col sole
il cafè
l'oceano attraverso una boetta di vetro
nel quadro a sinistra e sempre a sinistra il paese di Vareid darvi un'idea dall'alto
la casa di fronte, niente a che vedere con i rorbuer
Anche il passaggio sull'isola di Moskenesoya avviene su vari ponti, capolavori ingegneristici e il panorama si fà sempre più spettacolare, vette aguzze e valli a U, non ci sono più ghiacciai attivi, ma la loro presenza in passato ha lasciato il segno, coste e fiordi a perdita d'occhio, panorami mozzafiato. Passiamo velocemente per Ramberg e dopo un pic nic sul fiordo ci dirigiamo verso Reine.
bella questa toilette on the road, ricorda il film di Wim Wenders
l'isola è piena di essicatoi per lo stoccafisso come land art
Reine oggi conta poco più di 300 abitanti, ma il suo è un fascino assolutamente mozzafiato incastonato tra le acque del mare e la cima del monte Reinebringen che speriamo di salire nei prossimi giorni.
Passiamo velocemente per Moskenes dove partirà il traghetto per Bodø, ma solo porto di partenze e arrivi con un grande camping e proseguiamo subito per Å . Il paese con il nome più corto del mondo insieme ad Y e U. Il suo nome significa in norvegese piccolo fiume, ma è sia l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese che l'ultima città delle Lofoten raggiungibile seguendo la Strada E 10.
Å è per tradizione un villaggio di pescatori specializzati in pesca del ....... merluzzo (stoccafisso) è ovunque intrisa del suo odore
Å "Idilliaco villaggio di pescatori immerso in uno scenario particolare", così descrive Å la guida che ci ha regalato Mila e lo è veramente.
Qui finisce la E 10, strada che abbiamo percorso da Ballastad e qui finiscono le Lofoten, quelle tra loro collegate, e qui purtroppo finisce anche la breve vacanza di Bruno e Mila. Sei giorni intensi, pieni, a volte rilassanti a volte più faticosi, ma questo è navigare, non sempre in condizioni favorevoli e piacevoli, ma siamo stati bene, come quartetto ormai siamo ben affiatati, i nostri occhi si sono riempiti. Per noi la loro compagnia è davvero piacevole, sanno adattarsi a qualsiasi situazione e condizione, collaborano perchè gente di mare con grande conoscenza e esperienza. La cultura di Bruno è a dir poco sorprendente, vero che non è di primo pelo, ma voi conoscete qualcuno che ha studiato l'esperanto? Uomo davvero di grande cuore e spirito nordico. Mila sprizza energia come un vulcano sempre attivo. Persone speciali che la passione per la vela e il mare ci hanno fatto incontrare. A loro un grazie di cuore. Li aspetta ancora un lungo viaggio