Ce l'abbiamo fatta, ad arrivare a Bødo con un taxi, a fare le carte di imbarco e ad arrivare ad Oslo, dove abbiamo passato la notte, aereoporti puliti e tranquilli, ben organizzati; stamani tutto bene e il volo per Venezia regolare, il bagaglio stivato con i pezzi del motore, ci ha fatto preoccupare, ma alla fine tutto è bene quel che finisce bene. L'accoglienza all'aereoporto e a casa di Luciana è sempre speciale, a lei un grazie di cuore.
Eccoci tornati in Italia, coda alla toilette n.1, coda alla n. 2 e coda all'uscita, traffico nei parcheggi e soprattutto un'aria inquinata quasi irrespirabile!
Atlantico 2 avrebbe dovuto concludersi quest'anno con il nostro arrivo a Røst, purtroppo i problemi al motore non ce l'hanno permesso, il maltempo non ci ha permesso neppure di prendere il traghetto veloce e diretto per Bødo, ma il destino ha voluto che, la nave veloce che abbiamo preso miracolosamente grazie a Geir, facesse scalo proprio lì, a Røst, dove naufragò Piero Querini. Attracchiamo velocemente il luogo è bellissimo, la vedo Carisma entrare in porto......il prossimo anno, sarà allora la fine con l'inizio di una nuova avventura.
Iniziamo la nostra conclusione con qualche numero così per rendere meglio l'idea:
1780 km di lunghezza;
3.400 Km di coste;
20.000 km di minuta trina di insenature di fiordi;
320.249 isole e isolotti;
323.802 km quadrati di superficie;
5.320.045 abitanti: uno degli stati meno popolati in rapporto alla sua superficie, 16 abitanti per km quadrato;
reddito procapite tra i più alti al mondo;
costo della vita tra i più alti al mondo;
grande reputazione per le politiche egualitarie;
record per aiuti internazionali;
In Norvegia vi è un'enorme consapevolezza ambientale senza contraddizioni per il sostegno alla caccia alle balene; gli interessi per l'agricoltura e la pesca hanno mantenuto la Norvegia fuori dall'UE nonostante sia nell'area Schengen.
Per me è stato difficile evitare i superlativi raccontando i paesaggi Norvegesi, prima di salutarvi una sintetica conclusione su cosa è stata per noi questa terra e questo popolo:
terra lunga stretta e frastagliata;
territorio montuoso di cui i 2/3 sopra il circolo Polare Artico;
i ghiacciai più grandi d'Europa;
il fiordo più lungo del mondo :“ fijord” che significa approdo. Abbiamo navigato protetti dai fiordi, stretti, lunghi, scavati dai ghiacciai, entrati di diritto nel patrimonio Unesco, straordinariamente frastagliati da profonde incisioni e come tali penetrati profondamente anche dentro di noi che a lungo abbiamo navigato in queste due estati;
Abbiamo avuto quasi sempre ore di luce, con settimane di sole a mezzanotte, rispetto a qualsiasi altra zona di navigazione, interminabili tramonti, solo nell'ultima settimana è iniziato a comparire il buio che poi prenderà il sopravvento a lungo.
Montagne magiche e incantevoli, guglie di roccia ripidissime e seghettate, isole che sono montagne e montagne che sono isole;
Le aquile, che sorvolano e controllano il mare, apparse quasi in ogni isola, alle Lofoten pare in esubero a tal punto da creare disequilibrio e centinaia di migliaia di uccelli che qui trovano libertà e protezione;
Insediamenti di pescatori suggestivi che sopravvivono precariamente ormai più al turismo che alla pesca (che resta ancora fonte di ricchezza);
Non c'è fretta, non c'è preoccupazione non c'è stress, nessun semaforo incontrato, nessuna coda, mai e in nessun luogo, neppure nell'ultimo periodo di massima affluenza turistica, siamo anche bravi ad evitarli;
Incontri di sguardi di uomini anziani che in prevalenza parlano inglese, sembrano portarsi negli occhi mille secoli. C'è sempre un'aria di solitudine in fondo a volte anche di tristezza anche nei giovanissimi, ma è il loro carattere, se riesci a fare conoscenza ed entri in sintonia sono meravigliosi.
La natura è aspra e povera ma generosa nel suo essere.
Un popolo indipendente, leggermente conformista e profondamente patriottico, ogni casa, ogni barca, ogni luogo espone una bandiera o sventola uno striscione, come quasi ogni casa ha una roulotte o un camper, ogni casa ha una barca.
Principalmente agricoltori e pescatori , hanno l'aspettativa di vita più lunga d'Europa per il loro stile di vita, vicino alla natura.
L'importanza del mare per i Norvegesi non è da sopravalutare, molti si sono arricchiti, ma anche molti hanno perso la vita, qui il mare non scherza e non fa' sconti a nessuno. L'attività marinara compresa la costruzione di barche, la pesca ha un posto di rilievo anche nei musei dedicati alla cultura costiera, di cui vi abbiamo raccontato e mostrato foto.
I pescatori, in un'ottima stagione di pesca, possono guadagnare fino a 100.000,00 dico centomila euro al mese e dico AL MESE, faticoso da credere. Faticosa però doveva però essere la vita dei pescatori che hanno fatto ricco questo popolo, ora, la tecnologia e tutti i sistemi di previsioni, hanno reso il lavoro molto più semplice e meno pericoloso, perciò tanto ambito soprattutto dai giovani.
Sono i giovani che lavorano, anche in molti campi, molto giovani sempre accompagnati da un adulto, anziano che li istruisce.
Le famiglie fanno figli e sono molto unite, seppur in pochi, vivono in comunità.
Non è vita facile quassù.
Noi ne abbiamo seguito il suo profilo a volte incantati a volte stregati per fortuna torneremo presto.
Non si può dire di conoscere un posto se non quando se ne conosce l'essenza intima, ci vuole tempo, ci siamo quasi ….così speriamo! Il nostro è un punto di vista visto dal “Mare vento e natura”
Grazie a chi ha avuto voglia, pazienza, curiosità, piacere e costanza di seguirci su Carisma .
Un grazie di cuore dalla ciurma e dal suo "Capitano ", Davide senza il quale questo lungo viaggio non sarebbe stato possibile.