CAPITOLO 13
ATLANTICO 2
1 luglio
A Ponte Delgada ci aspetta Elena, un'amica di Tonino e Lilli alla quale dobbiamo consegnare un pacco da parte loro.
Elena è una ragazza colombiana che vive e risiede qui da alcuni anni. E' un falegname e sta lavorando su una barca con cui le piacerebbe imparare a navigare. Buon lavoro ad Elena, da fare ne ha per un bel po'! Che personaggio, subito disponibile e accogliente. Ci presenta subito due ragazzi italiani che sono arrivati dalla Spagna e che si fermeranno un po' alle Azzorre. Ceniamo tutti insieme in un locale molto carino pure quello gestito da due ragazzi italiani.
eccola Elena
Michele e Simone
Con Paolo, nel pomeriggio, ci perdiamo senza una meta precisa, per le viuzze del centro storico, sempre molto piacevole.
storico negozio di tonno e pesci vari in scatola
2 luglio
Giornata di lavori: preparazione della barca per l'arrivo di Silvestro e anche tutti i controlli per la traversata.
Andiamo a prendere Silvestro in aereoporto e ci godiamo il suo arrivo con i ragazzi italiani ed Elena che hanno organizzato un'ottima grigliata di pesce. Anche qui a Săo Miguel è sempre festa.
Silvestro
3 luglio
Elena è tanto disponibile che ci noleggia a buon prezzo la sua automobile per due giorni, così iniziamo il nostro tour per Săo Miguel
E' la più grande delle isole e anche qui c'è molto da visitare e iniziamo da las Lagoas das Sete Ciudades. Situata all'interno do una caldera vulcanica con un perimetro di 12 chilometri è la più grande riserva d'acqua delle Azzorre con i suoi due laghi uno azzurro e uno verde. Dal miradouro vista do Rei ci godiamo una vista spettacolare e decidiamo di dividerci: io e Paolo percorriamo a piedi una parte della caldera per poi scendere sino al paese di Sete Ciudades da dove ci verranno incontro Davide e Silvestro dopo aver lasciato l'automobile.
anche qui le ortensie sono spettacolari
il sentiero che costeggia la caldera
Decidiamo di visitare la parte ENE dell'isola e di farci un bagnetto nelle Termas de Ferraria, non troppo distanti da Sete Ciudades, piscina naturale che ci permette di nuotare in oceano in acqua calda e belli affamati ci godiamo un folk pic nic.
Proseguiamo il nostro tour per una birretta a Ponta do Mosteiros da dove ci godiamo una bella vista do Ilhèu dos Mosteiros l'estrema punta ovest dell'isola da qui poi proseguiamo verso casa costeggiando la bella costa WNW e per oggi possiamo ritenerci soddisfatti.
4 luglio
Oggi è domenica e decidiamo di lavorare del resto siamo in procinto di una nuova traversata e le cose da fare sono moltissime, Domani proseguiremo con la visita all'isola e oggi Paolo e Silvestro proseguono con l'esplorazione della cittadina di Ponta Delgada.
Ritroviamo in marina un nostro amico francese Philippe, che avevamo conosciuto a S.Maria, veterinario in pensione, seppur molto giovane, navigatore solitario su un Pogo 85, sorride sempre. E' venuto a Săo Miguel per prendere la sua compagna che è arrivata qui dal continente, Charlotte, anche lei persona dolce e molto affabile, facciamo subito amicizia e questa sera facciamo un aperitivo tutti insieme su Carisma.
5 luglio
Ci svegliamo presto per sfruttare al meglio la giornata e la meta è la valle di Furnas.
Iniziamo con una bella passeggiata nella parte sud del lago visitando il Mata-Jardim Josè do Canto, 10 ettari di parco con al suo interno una chiesa neogotica eretta nel 1964 da Josè do Canto come voto alla moglie gravemente malata. All'interno hanno trovato sepoltura i due coniugi. Nel parco oltre ad una vegetazione rigogliosa, varia e lussureggiante si trovano anche un cottage anglo fiammingo “pavilhăo de navegacăo e uno chalet franco svizzero antigo pavilhăo de pesca, utilizzati come agriturismo.
Optiamo per una paio d'ore di relax nella Poca da dona Beija acque termali con 5 piscine con acqua a 39 gradi e una a 28 gradi. Ci siamo proprio rilassati.
Concludiamo la giornata a Furnas visitando il giardino della città e la caldeira dos vulcanos zona delle fumarole molto caratteristica.
Riusciamo dopo vari tentativi a cenare, dopo una lunga attesa del generoso Silvestro “da Tascas”, tipico ristorante dove mangiamo davvero bene in compagnia dei nostri amici francesi.
lagoa de furnas
la chiesa neogotica
abbiamo camminato in un vecchio bosco di camelia
deliziosa cascata all'interno del parco
bellissimo e davvero gigantesco esemplare di sequoia alto piu di 50 metri
Poca da dona Beija
inserire fumarole
6 luglio
Si preannuncia una giornata intensa, fervono improvvisi i preparativi della partenza; il meteo ci consiglia di anticipare di un giorno. Paolo, deve sbarcare e noi preparare la barca, fare cambusa, acqua e gasolio.
La decisione di fare la traversata solo in tre è stata molto sofferta, ci è spiaciuto davvero molto. Gli accordi presi con Paolo erano che Silvestro aveva la precedenza stante la disponibilità confermata già da mesi; avremmo poi valutato insieme al suo arrivo l'ipotesi di attraversare in quattro, nel frattempo si godeva una settimana con noi tra S. Maria e Săo Miguel. Dopo un paio di giorni in quattro ci si è resi conto delle difficoltà e dei disagi ed abbiamo condiviso la decisione di affrontare la traversata solo in tre. Oggi, Paolo forse per il dispiacere di dover sbarcare riteneva che avremmo potuto affrontare la traversata in quattro, ma ormai la decisione era stata presa ed eravamo organizzati per tre.
la partenza di Paolo
Partenza per il ritorno
La previsione di Davide 13 giorni
6 luglio
Miglia 1143
N 37° 43'
W 25° 36'
Rotta 128°
Partenza ore 19.00 (i dati verranno rilevati ogni sera a quest'ora) la nostra meta la Bretagna in Francia.
Costeggiamo a motore per ore fin verso mezzanotte la costa di questa grande isola.
Ritornano finalmente tante stelle in cielo, ma dopo due mesi tutto è cambiato non mi ritrovo nuovamente più, nuove costellazioni da scoprire molte sparite bello far oarte di questo movimento cosmico.
Riprendono i turni e tornano i delfini, il plancton lo stupore e la meraviglia sempre, seppur ormai tutto ciò fa parte della nostra vita ormai da un anno.
Verso mezzanotte cambio di rotta 340° puntiamo a nord ovest con due bordi a predere velocità del vento 8/10 knt, la nostra 4 knt e un leggero mal di mare per Davide e Silvestro.
7 luglio
Mattina con vento da nord est 15/22 knt, bolina larga, velocità media 5,5 knt e il tempo è molto bello. Nel tardo pomeriggio vento in calo e si accendono i motori.
Pranziamo con il solito menù inaugurale: riso basmati con patate, carote, zucchine e la variante spinaci.
Anche Silvestro vede i primi delfini che ogni giorno ci fanno visita. Aspettiamo un cambio di vento e proseguiamo a motore tutta la notte.
Il mio turno mezzanotte/tre, la luna non c'è e il cielo è pieno di stelle, alcune cadenti. E' la prima volta che navighiamo verso nord e posso individuare nuove costellazioni.
8 luglio
Miglia 1039
N 39° 54'
W 24° '
Rotta 15°
Consumati 15 lt di gasolio
Finalmente avvistiamo una nave che non risponde al radio test. Al mattino arriva il previsto vento da ovest 10 knt che ci permette un bel traverso a una velocità media di 4/5 knt, speriamo che duri. Il cielo è coperto di nubi, ma proseguiamo tutto il giorno con una piacevole e buona andatura che ci permette di riposare, giocare a carte, cucinare una bella zuppa di verdure e cereali.
9 luglio
Miglia 930
N 42° 01'
W 24° 27'
Rotta 20°
per tutta la notte il vento ci spinge a nord per agguantare una latitudine che ci consentirà di raggiungere la Francia. Notte umida con molta foschia. Le stelle sono impallidite, appaione e scompaiono.
Verso le 4:00 il vento aumenta e continua ad aumentare 17/20 knt.
Ci prepariamo all'arrivo del maltempo: ore 10:00 cambio vela da genoa a fiocco 2 e verso le 12:00 presa una mano di terzaroli, tolta poi ripresa. Torna il bel tempo che ci permette di riposare e asciugare tutto. Davide è molto concentrato sulla strategia di rotta e meteo sono certa che farà le scelte giuste.
L'attesa di questo fronte freddo, nonostante l'umore della ciurma è buono, ci lascia ancora sospesi ancor più di quel che già siamo. Vi ricordo che siamo sopra i cosiddetti 40 “ruggenti” …...anche se a nord!
Oggi è caduto un coltello, non uno qualsiasi, bensì il mitico opinel dal manico azzurro e dalla punta tonda, che peccato!!!! L'ho dimenticato nelle bucce delle patate ed è finito a mare. Poi ne è caduto uno a punta aguzza sul mio piede, ma niente di grave.
10 luglio
Miglia 867
N 43° 32'
W 23° 13'
Rotta 60/70°
Notte tranquilla. Il vento ha iniziato a soffiare fresco con media di 24Kt NW verso le 9:00 stamattina, ma già alle 6:00 Davide ha predisposto tutte le vele in assetto tempesta. Il mare si è formato dopo qualche ora con onde 1.50/2:00 metri, navighiamo a vele ridotte. Inizialmente solo trinchetta, poi randa con due mani di terzaroli; si è sentita la mancanza della terza mano.
Il vento verso sera inizia a girare verso ovest consentendo un'andatura più lasca della bolina stretta. Davide avvista una tartaruga e ….... i soliti delfini.
11 luglio
Miglia 763
N 44° 10 '
W 20° 51'
Rotta 70°
Oggi è un grande giorno, il grande giorno di Tonino e Lilli che convolano per una lunga rotta. Ci spiace tantissimo non essere con loro per la loro festa, ma ci siamo col cuore e balliamo con loro e per loro …... tutto il santo giorno gustandoci i loro ottimi confetti.
La notte è fredda, la più fredda dell'anno sabbatico, stiamo andando a nord.
Stanotte finalmente ricompaiono le stelle e dopo quattro giorni due navi che rispondono al radio test, ma purtroppo non ci vedono sul loro radar.
Navigazione impegnativa, Davide sempre in ascolto, vento traverso 15/20 knt, velocità media 3.5/4.5 knt, invelatura con fiocco due , condizioni stabili come ieri, aumenti d'onda tra i 2/3 metri.
12 luglio
Miglia 634
N 45° 16 '
W 18° 15 '
Rotta 50°
Vento da WNW, andatura di lasco a 13/15 knt, velocità 5.5 knt, invelatura fiocco due e randa piena, prendiamo una mano di terzaroli in serata.
Nel pomeriggio ho avuto sentori di mal di schiena, il primo freddo e umido si sente subito!
Non è una bella compagnia con 20 nodi di vento, ma non ci penso faccio i miei turni e cucino un po' sofferente. Ci nutriamo con riso, ratatouille di verdure e wurstel grigliati.
13 luglio
Miglia 533
N 46° 19'
W 16° 16'
Rotta 45°
La mia schiena non migliora e allora sai che faccio.....una bella puntura, del resto il mar non si calma. Davide stanotte con vento e mare ha preso mani di terzaroli e poi ammainato la randa, per lui fare una puntura è molto più impegnativo e stressante, è una dura prova, ma se la cava al meglio. Proseguiamo velocemente la navigazione verso il nostro way point suggerito da Felice,: N 48 W13 per poi decidere, viste le condizioni, se atterrare in Bretagna, nostra meta con condizioni sfavorevoli (dato che il vento si orienterà stabilmente da E) o puntare all'Irlanda in condizioni andatura migliore.
Si è allontanata la prima depressione della quale siamo stati sulla propagine sud, con venti da NW, le previsioni purtroppo non sono buone . L'umore resta buoino e la ciurma è in perfetta collaborazione, per il capitano comunque lo stress è sempre maggiore; studiarsi meteo, pensare a stategie, prendere decisioni è davvero impegnativo, ma noi siamo fiduciosi ed ha la nostra incondizionata approvazione.
Mai nessuno in vista, questo il mare neno frequentato fin'ora, siamo al settimo giorno di navigazione e in tutto abbiamo avvistato una vela e una nave peschereccio non ben identificata il primo giorno e due navi con rotte opposte l'altra notte e basta mai un'amina
La navigazione più impegantiva sicuramente questa, in primis per il freddo (arriviamo anche a 11/13 °) e l'umidità, poi per le condizioni meteo variabili, incerte e i 3/4 metri d'onda. Le mie adorate notti in oceano, su sette giorni una sola bella notte stellata e pochissome altre apparizioni.
Per fortuna ci sono loro “ i delfini” che anche con mare agitato passano per un saluto ogni giorno, che esseri speciali! Nutrimento del dì: pasta con verdura formaggi e prosciutto.
Siamo in una dorsale di alta pressione c'è un calo di vento preannunciato e verso le 20:00 si riaccendono i motori.
14 luglio
Miglia 441
N 47°43 '
W 13° 37'
Rotta 70°
Notte fredda e umida, cerchiamo di restare all'interno il maggior tempo possibile, ma ogni 10 minuti dobbiamo uscire e controllare l'orizzonte per verificare la presenza di navi e pescherecci. Tutta la notte a motore.
La giornata si annuncia con molta foschia e a tratti nebbia fitta, pare d'essere in laguna a Venezia. Mi faccio un'altra puntura così posso muovermi liberamente.
Oggi festeggiamo le 500 miglia al traguardo e preparo il solito budino alla vaniglia con savoiardi cacao, cannella e mandorle tritate.
All'appuntamento con i radioamatori oggi copiamo bene anche Tonino, che piacere risentirlo.
Pranziamo con pasta e wusterl grigliati e per cena stappiamo un ottimo vino rosso con ricco aperitivo.
Purtroppo però oggi si è dannaeggiato il sistema di trasmissione Vara, quello che consente e Davide di scaricare i files grib per le previsioni meteorologiche. Contiamo più che mai su Felice che ormai è la nostra guida.
15 luglio
Miglia 334
N 47° 36'
W 11° 55'
Rotta 112°
Notte fredda e umida senza stelle come la mattinata, fortunatamente al pomeriggio arriva il sole ad asciugare tutto.
Pranziamo molto tardi perchè, tutti dormono, con una gustosa e gradita carbonara, insalata mista di cappuccio con mandorle.
Vento da NNE variabile a 10/15 knt, invelatura fiocco due e randa piena velocità 4.4 knt.
16 luglio
Miglia 332
N 48° 59'
W 11° 29'
Rotta 10°
Notte sempre fredda e stellata e vedo una delle più belle stelle cadenti mai viste in vita mia, quasi mi spaventa tanto è grande, ha con scia luminosa arcobaleno, come quella che ha visto il Pepo.
Si riprendono le danze e l'estate sembra molto lontana, freddo e umido, facciamo due bordi a perdere stessa invelatura di ieri con una mano di terzaroli solo al mattino. La mia schiena dopo due punture efficaci, va molto meglio.
Vento 6 knt da 70°e 3.8 knt di velocità.
Oggi Silvestro ha pescato un tonno, tanto lavoro e un bel po' di fatica per gustarcelo alla grigia con una bella insalata di …... cappuccio. Ne abbiamo per un bel po' di giorni.
Un po' di nervosismo mattutino che passa presto, ritorna verso sera, ma sono stati giorni faticosi e freddi e io sono un vero rompighiaccio per sicurezza e vigilanza e anche un po' d'igene.
Il tramonto serale apre il cuore e libera la mente.
17 luglio
Miglia 68 (per il cambio di rotta le miglia diminuiscono)
N 50° 40'
W 10° 42'
Rotta 15/20°
Ebbene si! Va dove ti porta il vento e non c'è modo di arrivare in Bretagna, quindi il vento, seppur contrario e scarso porta in Irlanda e lì atterreremo.
Motore tutto il dì, solo poche ore di vela al mattino, randa piena e fiocco due, sarebbe meglio il genoa, ma non voglia di metterlo.
Oggi tutti dal parrucchiere, ne abbiamo davvero bisogno.
18 luglio
Miglia 00
N 50° 40'
W 10° 42'
Rotta 7°/345°/70°
Questo il dodicesimo giorno stasera alle 19:00
Notte a motore senza vento e molto umida.
Spettacolare alba e avvistiamo terra, profumo di erba verde nell'aria, ogni terra ha il suo profumo.
Ci avviciniamo pian piano a una nuova terra e come sempre una nuova terra non ospita le nostre vecchie preoccupazioni.
Ci sono moltissimi delfini attorno, avvistiamo anche delle balene, ci seguono, pare che ci accompagnino; una bella megattera di 9 metri circa (ossia grande come noi) ci segue, spunta all'improvviso a poppa emerge due volte per poi affiancarci vicinissima a noi, attraversa a prua e ci mostra il suo grande dorso per poi sparire tra meraviglia e stupore: che emozione, ancora adesso mentre scrivo dopo parecchi giorni. (peccato che erroneamente abbiamo cancellato un bel video)
Atterriamo su una nuova isola europea, pare deserta, il continente deve attendere che il vento diventi favorevole, speriamo nel fine settimana prossimo.
Che traversata! Corta, ma faticosa; navigare è comunque sempre bello.
I miei compagni sognano: guiness, fish end chips, acqua dolce, doccia calda; io a parte una bella doccia, anche se non abbiamo sudato molto, non ho particolari desideri, abbiamo ancora una bella cambusa ben fornita anche di fresco, vino e birre.
Siamo atterrati alle ore 12:00 dopo aver percorso miglia 1.350 in 11 giorni e 18 ore.
La Baia di Bantry è una grande insenatura della parte sud-occidentale d'Irlanda e stiamo navigando nelle acque della Contea di Cork.
Chiamiamo la Marina di Lawrence Cove sull'isola di Bert, che purtroppo rifiuta di accoglierci, chiamiamo la guarda costiera che ci autorizza ad ancorare a un gavitello in baia, sull'isola di Bear Island e domani possiamo andare in un'altra marina comunale a Bantry dove potremo fare cambusa, acqua e gasolio (così dice la guardia costiera).
Bella serata di relax, barattiamo anche il nostro tonno con viveri freschi con i vicini di ancora.
tramonto dal nostro ormeggio
19 luglio
Ci svegliamo all'alba per trasferirci nella cittadina di Bantry, piacevolissima e tranquilla navigazione all'interno del fiordo e ormeggiamo ad un pontile comunale galleggiante dove provvediamo ai nostri rifornimenti e curiosiamo questa piccola cittadina. In serata ci mettiamo a un gavitello.
Bantry Bay deve il suo sostentamento, oltre che al turismo, all'allevamento dei mitili, i produttori hanno investito molto sulla coltivazione biologica garantendo un'intensa richiesta.
inserire foto cittadina
faro su un isolotto all'interno della baia
ormeggio provvisorio per rifornimenti
ormeggio al gavitello di Bantry Bay
scorci di questa tranquilla e turistica cittadina
bagni pubblici
20 luglio
Quando chiamiamo la Marina di Bantry al mattino, iniziano le complicazioni burocratiche sull'ingresso e ci comunicano che domattina verranno per fornirci indicazioni necessarie.
Silvestro e Davide sbarcano qualche oretta per rifornimenti, io purtroppo resto in barca, nel caso quelli della marina arrivino prima del previsto. Approfitto per proseguire col diario e selezionare le fotografie. La serata a sorpresa ci immerge con passione in una regata alla quale siamo stanti invitati pochissimi minuti prima della partenza e allora ..... pronti via!
FOTO DELLA REGATA
bel tramonto dal nostro gavitello
21 luglio
Al mattino il referente della marina si presenta, come da accordi, e ci da' materiali e le informazioni necessarie per il corretto ingresso. Non possiamo scendere a terra e ci vorrà tutta la mattinata per sbrigare pratiche burocratiche per l'accesso e poi finalmente liberi. Scendiamo a terra per una passeggiata a Bantry e dintorni e per gustarci un “fish and chips”.
22 luglio
Oggi dedichiamo questa giornata a Luciana, mamma di Davide che compie gli anni. Auguri Luciana, credo, senza sminuire nessuno, che sia una delle più grandi sostenitrici di Atlantico 2 in tutti i sensi, il suo sostegno è stato davvero fondamnetale per la buona riuscita di questo viaggio di Carisma.
Decidiamo di visitare la città di Cork che dista un'ottantina di chilometri da Bantry. Prendiamo un bus alle 8:30 del mattino (in tre spendiamo 100 euro) e così ci rendiamo contro come è questa contea anche via terra.
A Cork vive la sorella di Gigi, si proprio lui Gigiorello! Quando arriviamo in città la contattiamo. La sua accoglienza e ospitalità sono davvero calorose. Mi piace descriverla con queste parole: ”Silvia è una ragazza eccezionale piena di energia e positiva”, che sono di una persona che la conosce molto bene e che anche noi facciamo nostre. Oltre a trascorrere con lei alcune piacevolissime ore, ci ha cucinato un pranzo davvero ricco e gustoso. Ci voleva proprio un'altra presenza femminile a tavola!
E' stata anche occasione di rivedere Gigi e anche Pa, Marilena, Cloe, Maddalena in videochiamata che non sentivamo e vedavamo da un po'.
Di Cork riusciamo ad intuirne l'atmosfera, il tempo è davvero poco. Sorge su un'isola del fiume Lee che si unisce al mare passando per il porto della città.
E' una citta' universitaria quindi su consiglio di Silvia partiamo da lì per poi sbirciare il City Gaol, simile ad un castello, ma carcere che un tempo ospitava i prigionieri destinati all'Australia.
Nel famoso English Market, il mercato cittadino (considerate che sono inusuali in Irlanda i mercati), è sempre piacevole passeggiare. Riusciamo a vedere anche St. Fin Barre Cathedral con il suo stile gotico molto austero
Facciamo ritorno alla nostra Bantry Bay e dopo una meritata Guinness torniamo a casa.
meravigliosa Silvia
english market
università di Cork
belle anche le ortensie d'Irlanda
23 luglio
Il capitano dopo aver analizzato e studiato meteo e condizione decide per la partenza in mattinata, con calma, verso l'ingresso di Bantry Bay, che dista 12 miglia, con sosta nella bellissima baia vicino a Glengariff.
Ci accoglie una natura selvaggia e lussureggiante.
Dopo una sosta con bagno, pranziamo e ripartiamo per il punto dove siamo atterrati il 18 luglio, Bert Island, dove trascorriamo la notte dopo una piacevole passeggiata su un sentiero costiero fino alla Marina di Lawrence Cove (quella che ci ha rifiutati al nostro arrivo dalle Azzorre).
ormeggio al gavitello
suggestivo il tratto di costa al tramonto
quanto è bella questa barchetta?
Marina di Lowrence Cove
24 luglio
Partenza per le isole Scilly all'alba verso le 5:30 dal nostro ancoraggio di Bert Island. Usciamo dalla baia di Bantry e costeggiamo la costa sud ovest d'Iralanda, molto bella poco antropizzata e ci dirigiamo verso il mitico Fastnet un faro alto 54 metri, con una portata di 27 miglia nautiche un lampo bianco ogni 5 secondi, situato sulla remota Fastnet Rock, il punto più a sud d'Irlanda denominato anche lacrima d'irlanda , poichè era l'ultimo lembo di terra ad essere visto dai nativi che migravano verso gli Stati Uniti.
Bello e mortale è noto tra i marinai, e paragonato a Capo Horn dell'emisfero settentrionale. Spesso avvolto da nubi basse, assalito da forti venti e mari furiosi per via delle basse depressioni atlantiche. La storia è strettamente legata a una famosa regata la Fastnet Race, regata oceanica di 608 miglia attraverso un mare tra i più trafficati al mondo, La Manica e il Mar celtico aperto ad ogni perturbazione. Punto centrale della regata proprio questo faro. Si corre negli anni dispari dal 1925, unica interruzione la seconda guerra mondiale. Nella sua storia questa regata ha visto grandi imprese e record, purtroppo celebre anche per l'edizione del 1979 in cui persero la vita 15 uomini a seguito di numerosi naufragi.
Il vento ci è contrario e dobbiamo bordeggiare, non c'è vento, procediamo a motore con un'onda davvero noiosa, nervosa, fastidiosa e pure pericolosa; questo è uno dei mari più tempestosi dell'Atlantico, qui è scomparso Eric Tabarly!
Così per quasi tutta la notte, poi l'onda si calma un po' e una bella luna piena ci illumina la via e il cuore.
Alle 7:00 del mattino mancano ancora 90 miglia, la nostra direzione questa volta verso Est, precisamente rotta 140° N.
Questa notte avvistate 3 imbarcazioni e null'altro, solo uccelli, piccole apette e una mosca.
25 luglio
Lasciata terra d'Irlanda e Silvia che speriamo di rivedere presto, ci dirigiamo verso le Isole Scilly attraverando il Mar Celtico, questo non è un mare facile, arriva un'onda formata dall'Atlantico che diventa impetuosa sui bassi fondali del Mar Celtico, unita alle forti correnti ed escursioni di marea che rendono la navigazione impegnativa.
Ma oggi è una giornata molto bella, mangiamo una bella frittata con patate e pasta e in serata fagioli alla messicana con riso basmati e patate.
Navighiamo con vento al traverso 7 knt, randa e fiocco che verso sera tangoniamo perchè il vento gira in poppa fino all'arrivo.
26 luglio
Le Isole Scilly dette anche isole Sorlinghe si trovano a 45 chilometri dalla punta sud occidentale della costa dell'Inghilterra e sono amministrate dalla Contea di Cornovaglia.
E' confine tra il Canale della Manica e l'oceano Atlantico. Le maree qui sono fortissime , fino a 6 mt di differenza , sono 58 isole di cui solo sei abitate. Noi atterriamo alle ore 7:29 dopo aver percorso 180 miglia in 48 ore, posizione 49° 54'N e 06° 18'W. Ancoriamo nella baia di Hugh Town dell'isola di St. Mary's. Ci sono spiagge bianchissime, si dice che quando c'è il sole, sembra il Mar dei Caraibi. Purtroppo il tempo e la luce non ci permettono di vederlo così!
guardate che escursione di marea in poche ore
Alle ore 16.30 si riparte, valutante le correnti di maree, l'ETA e le previsioni meteo, giusto il tempo di uno sguardo per capire quanto è bello il mondo della vela quassù. Vediamo barche bellissime, si percepisce la grande cultura per la vela che hanno gli abitanti di questo mare, incontriamo anche un Contessa 32 come la nostra, leggermente più giovane. Peccato non potersi fermare, le procedure di ingresso sono molto complesse e non abbiamo più tempo, speriamo di poter tornare!
un Contessa 32
"The Channel" ci aspetta e anche la Bretagna!
Au revoir en France......se il vento vorrà, ma pare buono!
Ciao da Davide Silvestro e Monica
27 luglio
117 miglia in 24 ore, correnti di marea fino a 3 knt, vento, piogge notturne anche un grande acquazzone nel mio turno 24:00 alle 3:00, freddo e umido.
Il trasmettitore AIS non funzionava, fortunatamente il ricevitore si, ma solo ad una distanza di uno o due miglia, quindi occhi aperti e moltissima attenzione al tanto traffico di navi che non ci vedono nel loro radar. Noi le vediamo vicine spariscone nel rinforzo del piovasco e poi ricompaiono a poche centinaia di metri.
Navighiamo con genoa e randa con tanta attenzione e tensione in questa notte faticosa.
Atterriamo a Roscoff alle ore 16.30 il tempo di sbrigare le pratiche in Marina semplicissime,(la barca è già stata qui e nessuna richiesta né di documenti personali nè di documenti sanitari evviva la Francia!) e ci incamminiamo verso il Porto vecchio per festeggiare l'arrivo.
Le emozioni sono tante e a tratti diverse questo è davvero un traguardo importante, il traguardo! La felicità pero' è l'emozione dominante.
il faro di Roscoff
28 e 29 luglio
Gironzolare per il porto t di Roscoff, tipicamente bretone, è davvero piacevole, fra le navi ormeggiate, le vie con le antiche case degli armatori e angoli molto suggestivi. Ci godiamo la bellissima cittadina, le sue viuzze, il suo mercato, le sue maree. Le maree qui sono davvero un fenomeno unico, magico, per due volte al giorno ogni sei ore (ma i fattori sono molti ad influenzarle sono un poco riduttiva) l'escursione raggiunge i sei metri.
Sotto la luna le maree si espandono incontenibilmente avanzano sulle spiagge, si inoltrano nelle scogliere, trasporta e cresce. La Marea trascina e sommerge ciò che vuole e ciò che trova, protegge cio' che la luna vuole. Mamma mia che incanto!!
bassa marea
Costruita su una penisola aperta sulla Manica, questa ridente cittadina è uno dei porti più affascinanti della Francia del nord con i cottage in granito e numerose ville. Qui si respira appieno la tradizione marinara della pesca, della raccolta delle alghe e l’odore pungente dell’acqua salmastra.
Nostra Signora di Croaz-Batz Costruita sul mare , anzi su un terreno sottratto al mare nel 1520
al mercato di Roscoff
reperti custoditi in una casa privata
30 luglio
Dedichiamo questa giornata alla visita della graziosa isola di Batz che conta quasi 500 abitanti e vive di agricoltura e pesca, si è aperta al turismo senza perdere la sua propria identità. Prendiamo un traghetto al mattino con calma e, con un bel venticello che ci accompagna, ci incamminiamo verso il Faro. Costruito nel 1836 è alto 42 metri saliamo fino in cima e il panorama è davvero bellissimo. All'interno è allestito un museo con la storia dell'isola e le tradizioni dei suoi abitanti. Dopo pranzo invece ci dirigiamo verso la parte sud-est dell'isola per vedere le rovine della cappella dedicata a S. Anna; un bellissimo monumento storico situata su un'antica chiesa Saint Pol del X secolo.
Proseguiamo la nostra piacevolissima passeggiata per visitare il giardino botanico di George Delaselle e la sua collezione di piante esotiche, di piante grasse e la necropoli dell'età del bronzo, davvero molto interessante e rilassante!
31 luglio
Iniziamo il nostro spostamento verso la nostra meta finale che è il Porto di Saint Brieuc con una sosta di una notte a Tréguier.
Partiamo all'alba. Gli spostamenti, come ho già specificato per la traversata del Canale della Manica, richiedono molta attenzione, è necessario considerare molti fattori, maree, le correnti i venti, soprattutto se non si conoscono i posti.
Raggiungiamo la bella cittadella di Tréguier dopo aver percorso 43 miglia in ore 7 ore
Interessante capoluogo storico del Tregor e avvolta dai fiumi Jaudy e Guindy, il suo centro storico ha un'impronta medioevale e si dispone su seducenti viuzze e piazzette.
Imponente è la cattedrale di Tegdual di stile gotico bretone e caratteristiche le sue case a graticcio testimonianza di una intensa attività intellettuale e artistica.
accogliente marina di Trèguier
incantevole centro storico
ecco l'imponente cattedrale di Tegdual
Per moltissime ragioni tecniche e pratiche non ci sposteremo più a Saint Brieuc, ma decidiamo che questo è il luogo dove si conclude il nostro viaggio e il nostro anno sabbatico.