2024 ....VERSO LE LOFOTEN
CON LINO
2024 ....VERSO LE LOFOTEN
CON LINO
martedi 2 luglio 2024
°
DA FLORØ A MALØY
Miglia 28 tempo di percorrenza 7h:00':00"
N 61°57'
E 4°55'
Rotta N 5°
Silvio parte col primo traghetto del mattino, siamo stati bene con lui, è stato un valido aiuto per tutta la settimana, persona discreta e ordinata, con tante e varie competenze si è adattato alle diverse situazioni e condizioni che possono verificarsi su Carisma; vi garantisco che a volte non è semplice. Come dire un vero e brillante "Venturiero" vi avevo già raccontato della similitudini tra alpinismo e navigazione a vela. Del resto anche le temperature e le navigazioni in questi fiordi spesso ci rammentavano paesaggi delle nostre Orobie.......dimenticavo anche in questi giorni grandi scorpacciate di mirtilli come lo scorso anno. Ciao Silvio fai buon viaggio di rientro a noi pare che un po' tu ti sia rilassato nonostante i numerosi problemi che hai dovuto affrontare anche da qui e speriamo di poter condividere nuove avventure insieme.
Il tempo è pessimo forse il giorno peggiore, Davide prosegue con i suoi lavori, io e Lino facciamo un poco di cambusa e dopo una bella doccia calda verso le 13:15 salpiamo. A me pare inverno sulle orobie davvero, freddo e nebbie durante questa suggestiva navigazione nel Frøysjøen che costeggia l'isola di Bremanger dove spicca il selvaggio Horneler con i suoi 860 metri d'altitudine e una ripida ferrata tra numerose e suggestive cascate. navigazione con una mano di terzaroli per lo più di bolina. Attrevarsiamo poi il Nordfjord per raggiungere Maløy. Sita nel comune di Kinn, siamo sempre nella contea di Vestland, è importante cittadina per l'industria ittica regionale, famosa per la sua Street Art, per avere una delle più belle spiagge di Norvegia e ormai meta turistica di molte grandi navi da crociera e pertanto troviamo molti negozietti per souvenir e prodotti tipici, nessuna nave in arrivo e quindi i negozi sono CHIUSI!!! aprono solo allo sbarco di massa dei turisti; che fortuna per noi! Facciamo subito conoscenza con un navigatore inglese che abita su un Harlerg Rassy con sua moglie di origine columbiana: Ci faciamo sane risate....lui si chiama David e lei Monica!
Sorridente Silvio ci saluta prima della sua partenza
ed ecco il Lino pronto alla partenza
ogni tanto compaio anche io se qualche buon anima mi fa un foto....magari a richiesta
ecco l'arrivo a Maloy
mercoledi 3 luglio 2024
DA MALØY A KVAMSØY DOPPIANDO IL TEMUTO CAPO STAD
Miglia 30 tempo di percorrenza h:05':00"
N 62° 11'
E 5° 40'
Rotta N 10°
Sveglia al mattino per godersi un poco l'sola di Maløy e cerchiamo di vedere la famosa street art e ci piacerebbe vedere la più bella spiaggia di Norvegia, purtroppo all'ufficio turistico ci dicono che il bus è di sola andata e che d'estate non vi è ritorno, pertanto decidiamo di fare una bella camminata sulle cime che circonadano il paese. Saliamo il paese fino alle pendice del monte Veten e ci incamminiamo per un bellissimo sentiero che costeggia una fiumiciattolo ricco di cascatelle. Al colletto decidiamo di rientrare perchè è giunta l'ora di partire per doppiare capo Stad, uno dei capi piu difficili e pericolosi di Nervegia e oggi le condizioni sono buone. Partenza alle ore 11:50 tempo bello e caldo finalmente!! Davide ha attentamente valutato condizioni meteo, correnti, vento e con calma usciamo in mare.
che meraviglia questi murales!
piacevole seppur breve passeggiata ma doppiare capo Stad non ci permette di goderci il monte
il nostro ormeggio
Maløy alla partenza
CAPO STAD
La penisola consiste quasi esclusivamente di un altipiano di circa 500 m e culminate nel picco Tarvaldsegga (645 m). Diverse valli si sviluppano lungo la penisola ma l'estremità occidentale è caratterizzata da una ripida scogliera di 497 m a picco sul mare nei pressi di Kjerringa, noto anche come Vestkapp ("capo Ovest").Il promontorio è delimitato dai fiordi Sildegapet (a sud-ovest) e Vanylvsfjorden (a nord-est), mentre la porzione di mare al larg onord-occidentale di Stad è denominato Stadhavet. Il clima nella penisola è rigido, caratterizzato da forti venti. A differenze delle altre penisole norvegesi, questa si protende verso il mare aperto senza la protezione di isole, caratteristica tipica della frastagliata costa del Paese scandinavo, tant'è che è proprio in questa zona che vengono registrati i venti più forti in tutta la Norvegia. Direzione dell'onda non ben definita con un'altezza di circa 1,5 mt, vento sui 15 knt poppa e traverso, invelatura randa piena e fiocco tangonato per un lungo tratto a farfalla. L'ambiente è molto selvaggio e procediamo con attenzione ai numerosi scogli ben segnalati, la nostra velocità è di 6 knt Carisma come sempre plana meravigliosamnete l'onda ma.........improvvisamente sentiamo un "big bang" veramente terribile!! Lo scafo vibra paurosamente. Che spavento! Attimi di suspance, attoniti ci guardiamo e immediatamente Davide effettua i primi controlli, pare che non stiamo affondando, l'epirb viene divelto dalla sua sede, si sgancia pure il pilota automatico quindi una gran botta. Non ci capacitiamo del perchè, cosa sia accaduto, sulle mappe non ci sono scogli segnalati in quella zona e il fondale risulta di 80 m., secondo Davide lo scontro con un grosso pesce è da escludere, potrebbe essere stato un corpo fluttante semisommerso per esempio un container; non lo sapremo mai! Per una mezz'ora restiamo vigili e in tensione, io cerco di tranquillizzare la ciurma che è tutto ok Carisma prosegue perfettamente. Davide è convinto che con quel botto sicuramente la chiglia ha subito un danno, se potesse si tufferebbe immediatamente per vedere lo stato delle cose, ma il capo non è ancora doppiato, mancano ancora 40 miglia alla nostra meta, decidiamo però di fermarci al primo porto riparato che si trova a 12 miglia e precisamente sull'isola di Kvamsøy.
INSERIRE VIDEO CAPO STAD
l'uscita in mare
L'isola di Kvamsøy è piccola e sconosciuta al turismo, un piccolo porticciolo con acqua e corrente senza bagni e doccie, una piccola cassetta aperta dove lasciare un contributo di nok 100 , ormeggiamo ancora perplessi, Davide non sta nella pelle deve assolutamente immergersi in acqua e verificare lo stato di Carisma. Corro dall'unica barca ormeggiata vicino a noi per vedere se il proprietario ha una muta completa (Davide ne ha una mezza muta estiva); pure lui ne ha una estiva quindi si immergerà vestito di lana attillata e due mute con berretto! nel frattempo non essendoci doccie preparo una pentola di acqua bella calda così quando esce dall'acqua puo' sciacquarsi e scaldarsi. Riemerge incredulo nessun danno solo uno striscio a metà del bordo di ingresso della pinna di deriva, riscende ispeziona e incredulo si arrende all'evidenza che Carisma è una vera stroang boat; una qualsiasi imbarcazione a chiglia fina avrebbe potuto anche affondare con quel big bang. Chris, il nostro vicino inglese è davvero un vero navigatore solitario che sta andando a sud, doppierà il capo verso mezzanotte. Oltre a prestarci la muta ci vende per 10 euro simboliche un portolano vecchio come lui, ma che tornerà sicuramente utile. Grande conoscitore della Norvegia, dov
e naviga da anni, ci dà preziosi suggerimenti sui luoghi migliori da visitare. Ricambiamo la sua gentilezza con un buon italian coffee e gli regaliamo un pezzo di parmiggiano reggiano per sua grande felicità, da lui definito "l'oro italiano". Deve partire e con affetto ci saluta per affrontare la "bestia addormentata".
ecco l'unica foto della gelida immersione
che poesia le sue violette
Ciao Chris bello incontrare persone di grande simpatia e disponibiltà
L'isola di Kvamsøy è forse conosciuta per la più grande esplosione avvenuta in Norvegia durante la guerra. Una nave saltò in aria con 3.000 tonnellate di esplosivo. Si possono trovare ancora oggi pezzi di ferro in diversi punti dell'isola. Non ci furono morti , ma l'isola fu coperta da fuliggine e ferro molti i danni alle case e alle barche dei pescatori.
giovedi 4 luglio 2024
DA KVAMSØY A ALESUND
Miglia 34 tempo di percorrenza h 09':00"
N 62° 15'
E 5° 58'
Rotta varie direzioni all'interno del fiordo
Dopo una passeggiata per curiosare i dintorni alle ore 11:00 ripartiamo. Vento contrario oggi quindi decidiamo di restare all'interno dei fiorni dove la navigazione è tranquilla e sicura facendo sempre attenzione ai numerosi scogli che sono sparsi qua e là. Parte della navigazione a motore chissà se riusciremo ad arrivare ad Alesund per questa sera!!
grandi pezzi di un laboratorio di serbatoi in vertroresina
un vikingo di gran classe
il nostro ormeggio
l'apertura verso il mare
scorci della navigazione sui fiordi di Hallefjord Rovdefjord e Vartdalsfjord
sullo sfondo proprio in fondo la bestia addormentata che abbiamo doppiato "capo Stad"
l'ingresso alla caratteristica città di Alesund
arrivati giusto in tempo prima dell'arrivo di una nuova perturbazione
l'ormeggio al go marina di Alesund con nostra sorpresa senza doccie
veri polacchi in viaggio
ecco una vera nave vikinga
venerdi 5 luglio 2024
ALESUND
Diversa da qualsiasi altra città di Norvegia, il suo centro storico fu ricostruito in art nouveau e le sue facciate color pastello adornate di motivi neoclassici e gotici dopo un grave incendio nel 1904 che distrusse 850 abitazioni lasciando 10.000 persone senza casa. Famosi ingegneri e architetti tedeschi ci misero 3 anni per la sua ricostruzione. Alesund è anche uno dei principali esportatori di pesce essicato e di prodotti ittici in tutto il mondo.
Il motivo pricipale di questa sosta prevede la ricerca di un centro assistenza victron energy per il caricabatterie dei servizi e del motore che si è guastatato, ma essendo ancora in garanzia, dopo varie mail alla ditta olandese dove l'avevamo acquistato, dobbiamo trovare il centro assistenza che pare sia proprio qui ad Alesund. Telefono al mattino al responsabile che purtroppo non è ad Alesund e ci rimanda al sito per le indicazioni del centro. Io e Davide partiamo fiduciosi e dopo mezz'ora di autobus troviamo un'ottima accoglienza e in breve tempo ci sostituiscono il caricabatterie. La giornata seppur piovosa e fredda comincia bene.
Pomeriggio in relax e decidiamo visto il tempaccio di vederci in un pub le partite di calcio degli europei, questo tempaccio ci permetterà con venti favorevoli di proseguire verso nord quindi decidiamo di anticipare la partenza presto al mattino successivo.
INSERIRE VIDEO......non sappiamo quando troveremo il tempo.
il miglior posto dove riposare qualche minuto
sabato 6 e 7 luglio 2024
DA ALESUND A KRISTIANSUND
Miglia 64 tempo di percorrenza h 011':00"
N 63° 07'
E 7° 40'
Rotta 30°
Arrivo piacevole con tempo in miglioramento e subito tutti e tre a farci una doccia bollente e finalmente riesco anche a lavarmi i capelli. Ceniamo nel ristorante della marina e in barca guardiamo il secondo tempo di Olanda Turchia ci addormentiamo stanchi.
Anche Kristiansund è dedita all'essicazione e al commercio del merluzzo, edificata su quattro isole distinte che incorniciano uno dei porti naturali più affascinanti di Norvegia. Ha un bel quartiere antico, il Gamlebyen, un porto spettacolare ed è famosa per la Strada atlantica, o Atlantic Road, considerata tra i più bei percorsi del mondo. Purtroppo è domenica e i Norvegesi rispettano le feste, è tutto chiuso o quasi riusciamo in un piccolo market a fare un po' di cambusa, vorremmo visitare l'isola di Grip con il suo caratteristico villaggio di pescatori che si trova su un’isoletta bassa che fa parte di un arcipelago a circa 8 miglia da Kristiansud. Arriviamo, che l'unico traghetto è partito da poco, reperire informazioni è difficoltoso non c'è anima viva, quindi visitiamo un museo di marineria classica. con molti vascvelli in legno Colin Archer.
museo di marineria classica
Decidiamo allora di partire per l'isola di Grip con la nostra barca seppur la navigazione risulta tra le più pericolose e insidiose di Norvegia. Navigazione tranquilla fino in mare, poi un po' di bolina e quando arriviamo nei pressi dell'area pericolosa rallentiamo accendiamo il motore e proseguimo lentamente e con la massima cautela e concentrazione. Cio' che appare ai nostri occhi pian piano è davvero uno spettacolo incredibile e imperdibile! Unica barca a vela sull'isola e vogliamo anche pensare di essere gli unici italiani ad atterrare col nostro veliero.
insidiosi scogli ovunque soprattutto quelli sommersi
ecco l'isola di Grip sullo sfondo
nidificano numerosi e differenti specie di gabbiani, smerghi, bellissima ed elegante Sterna artica ci vorrebbero Francesco e Silvana
ingresso al porticciolo di pescatori
L'Isola di Grip è piccola e affascinante con il suo pittoresco villaggio di pescatori disseminato di casette di legno dai colori vivaci e stretti vicoli, sembra essere rimasto praticamente intatto nel corso dei secoli, offrendo una panoramica affascinante della vita dei pescatori norvegesi.
Oltre alla sua architettura tradizionale vi è una vista panoramica mozzafiato sull'oceano e una natura incontaminata un'acqua e un'aria pulitissime. Dedico queste immagini a Mirzia che debbo ringraziare per le parole e l'affetto dimostrato. Ciao Mirzia un abbraccio speciale.
merluzzo
esposta ai forti venti oceanici questa casetta è ben ancorata
molti gabbiani hanno nidificato nei parabordi del molo avevano molti piccoli e facevano un gran bordello
l'antica chiesa di Grip del 1470
tetti antigelo
lunedi 8 e 9 luglio 2024
DALL'ISOLA DI GRIP ALL'ISOLA DI VEGA
Miglia 200 tempo di percorrenza h 33':00"
N 66° 42'
E 12° 08'
Rotta DA O° A 30°
Sveglia alle 7:00 colazione e lasciamo questo sangolo di pace, da augurare a tutti coloro che non l'hanno o non la trovano, per sfruttare una finestra di bel tempo che dovrebbe permetterci di risalire parecchie miglia e portarci sempre più vicini al nostro prossimo traguardo ossia a 66° 33' di latitidine nord che è precisamente il Polarsirkel ossia il Circolo Polare Artico. Partenza grigia con 12 Kt di vento gelido da W- SW, andatura di traverso con mure a sinistra che pian piano passa a poppa con accostata di 40° a dritta e allora issiamo lo spinnaker, il bellissimo spinnaker di Carisma ; Massimo dice che la grafica ricorda quella delle navi della prima guerra mondiale. Per ora veleggiamo a 6 Kt al giardinetto finalmente con un bel sole, pare di essere in mediterraneo.
lasciamo questo gioiello d'isoletta
Davide deve costantemente controllare rotta, per la presenza sempre di numerosi scogli
il capitano schiaccia piccoli pisolini, lo spinnaker è una vela molto delicata e richiede la sua quasi totale attenzione, nè io nè Lino siamo in grado di gestirla
il nostro pescatore insiste ma nessun pesce vuol abboccare alle sue esche, e si che è il mare piu pescoso al mondo....cosi dicono, ma di pesci neppure l'ombra
Man mano il vento va calando di un punto, abbiamo navigato al largo di due grandi campi eolici e ci hanno sorvolato tre elicotteri russi, immaginiamo noi, che vanno alle piattaforme petrolifere di Kristiansund. Vista la ricchezza di petrolio di questo mare, immaginare che qui milioni di anni fa c'erano foreste pare impossibile. Questo mare sempre nero tra i più pescosi al mondo, dicono, a noi pare privo di vita dopo le balenottere solo qualche gigante medusa, nessun pesce in questa lunga navigazione, dove sono finiti tutti i merluzzi e i salmoni di Norvegia! Una cosa bella è che non galleggia nè plastica, nè alcun altro genere di immondizia! In questo non sembra proprio al Mediterraneo (ricordo correnti come fiumi in piena pieni di plastica, davvero scioccante!)
Quanto silenzio in questa navigazione, siamo letteralmente cullati ed è un vero piacere, come tornare alle origini del viaggio, alle nostre lunghe traversate, una sorta di meditazione; vanno e vengono pensieri di ogni sorta fino a svuotarsi completamente, si diviene perfino apatici seppur c'è sempre qualcosa da fare, ma il tempo scorre sospeso sull'acqua e lo sciabordio sullo scafo è davvero una musica molto rilassante. Le mie adorate notti in oceano........macchè qui non c'è notte, non ci sono stelle è sempre chiaro, c'è sempre luce . Nel mio turno di guardia ho intravisto tra le molte nubi tramontare il sole a mezzanotte. Un mare poco frequentato, avvistiamo tre o quattro navi in lontananza e 2 sole barche a vela, probabilmente di locali che si muovono per poche miglia da una località all'atra, di veri navigatori solo i due inglesi fin ora.
il sole poco prima della mezzanotte
il serale ormeggio a Vega, stanchi ma contenti
Questo mar di Norvegia ci regala tante emozioni e a volte ci mette a dura prova sia fisicamente che mentalmente, speriamo sempre di uscirne migliori e più forti; vivere e condividere spazi ridotti e a volte poco confortevoli ci aiuta a capire quanto siamo fortunati a vivere nel confort; il mare ci insegna a vivere senza sprechi ed esagerazioni ad essere più umili e a rispettare la natura che ci circonda.
mercoledì 10 luglio 2024
ISOLA DI VEGA
Al largo di Brømøysund è la più grande isola dell'omonimo arcipelago. Si compone di più di 6.500 tra isolotti e grandi scogli è patrimonio dell'umanità Unesco come rappresentante di "il modo in cui generazioni di pescatori e contadini hanno, negli ultimi1500 anni, mantenuto uno stile di vita sostenibile in un territorio inospitale vicino al circolo polare artico, basato sulla pratica ormai unica al mondo dell'allevamento di anatra marina Eider".
Dominato dalla cima di Vegtund 661 mt e dal Gulsvagfjell 737 mt. Sull'isola vi sono molti reperti di insediamenti umani del VII millennio a. C. ben segnalati, probabilmentele più antiche tracce di insediamenti umani nel Nord della Norvegia. Paesag
gi incantevoli quasi fiabeschi. Il centro principale è Gladstad che si trova a circa 10 km dalla nostra marina che è anche un campeggio ben attrezzato.
il campeggio dispone di una bicicletta per ciurma, ne prendiamo due in tre e andiamo in centro
meraviglioso il paesaggio e finalmente una giornata calda e di sole non ci par vero
la bella chiesa del 1874 con annesso cimitero
da dietro una tomba mi spunta un robottino
uno degli antichi reperti
giovedì 11 luglio 2024
DALL'ISOLA DI VEGA ALL'ISOLA DI SANNA
Miglia 46 tempo di percorrenza h 11':23"
N 66° 23'
E 12° 22'
Rotta DA O° A 30°
Siamo entrati nella regione del Nordland, terra di paesaggi estremi. il sole d'estate (quando c'è) è una presenza fissa, d'inverno un pallido ricordo. Scompaiono agglomerati urbani ( già non son molti e di certo non hanno problemi di vicinato), terra di solitudini, orizzonti sconfinati, fiordi perduti nei loro meandri, la vegetazione diviene rarefatta i cieli grandi e le nuvole che vanno e vengono come nella canzone di De Andrè. Speriamo di incontrare qualche comunità di Lapponi o Sami, popoli che vivono in questa regione.
Dopo una bella colazione nel grazioso locale a nostra disposizione partiamo per l'isola di Sanna sulle orme di Stefano Leon Rodriguez, autore con Edo Passerella del libro Fior di Norvegia. Per uscire in mare molti scogli dobbiamo passare, 6.500 sono un'infinità, la giornata non è così fredda come al solito, ma nuovamente grigia e umida; il panorama è davvero incantevole, non oso immaginarlo col bel tempo, a tratti mi ricorda l'arcipelago delle incoronate in Croazia, poi a tratti mi pare ha long bay in Vietnam. 30 miglia circondati da isole e selvaggi scogli. Il vento non ci è favorevole e spesso dobbiamo accendere il motore; si rompe la cinghia del motore per fortuna ne abbiamo sempre una di rispetto.
i veri marinai fan colazione con pasta e birra
l'accogliente casetta sia per la marina che per il camping
e allora un po' di bianco e nero non guasta in questa primo approccio nel Nordland
Strada facendo ci rendiamo conto che l'isola di Sanna è un po' fuori rotta e non vi è ancoraggio protetto quindi stanti le condizioni optiamo per l'isola di Lovund, ci spiace Stefano Leon, ma come dici tu qui tutto dovrebbe essere patrimonio naturale Unesco. Siamo sempre in contatto whatsapp con Chris il nostro amico inglese ormai quotidianamente aggiorniamo le nostre posizioni, lui è arrivato alle Shetland è da sempre profondo conoscitore di queste zone che frequenta da anni, ci dà preziosi suggerimenti .
Atterriamo alle ore 20:00 facendo molta attenzione ai bassi fondali e ai numerosi scogli che circondano ques'isola che appare molto affascinante.
eccola sullo sfondo l'isola di Levund
ARRIVO ALL'SOLA DI LEVUND
Lovund è un'isola con uno scenario incontaminato, in mare aperto. Questa isola nel comune di Lurøy copre solo 5 km quadrati e ha meno di 500 abitanti tutto l'anno. La principale fonte di sostentamento è l'allevamento di salmoni. Il principale datore di lavoro è Nova Sea, un'azienda di acquacoltura che ha visto 40 anni di crescita continua e oggi produce salmone di prima qualità ogni anno per un valore di miliardi di corone. Lovund è una comunità vivace.
Lovund ospita una delle più grandi colonie di pulcinelle di mare della Norvegia, che conta tra 200.000 e 300.000 uccelli. Ogni 14 aprile l'isola celebra il Lundkommardag, il giorno in cui fanno ritorno 200.000 pulcinella di mare per nidificare fino a metà agosto. Esattamente e sempre ogni anno il 14 aprile! sono stupiti perfino gli abitanti!
Il Coastal Culture Centre splendido museo, situato vicino al molo dei traghetti, ospita belle mostre sulle pulcinelle di mare, l'orgogliosa eredità degli isolani e le antiche tradizioni dei pescatori di Lovund.
Lovundfjellet, che si erge a 623 metri sopra il livello del mare, è la cima più alta dell'isola qui nidificano molti uccelli è un paradiso per appassionati di bird watching.
la spiaggia del paese dove bimbi, anche piccoli fanno il bagno ad ogni ora ....noi non ancora
il nostro ormeggio
alloggi per ricezione turistica
il museo
LEVUND venerdi 12 luglio
Ci svegliamo presto per visitare l'isola, il tempo è sempre grigio io e Davide decidiamo si salire sulla cima, Lino resta nei dintorni. Ci incamminiamo e il paesaggio è davvero bello peccato sempre sulle tinte del grigio, ma affascinante comunque, ci si deve abituare a questo clima. I norvegesi che incontriamo di noi pensano che viviamo in un bel posto, con un bel clima e ovviamente dove si mangia bene.
La cima è perennemente nelle nubi
spiaggia sul sentiero peccato non potersi tuffare...o bene ci vuol un po' di coraggio
Incontramio una simpatica famiglia di norvegesi che stanno facendo il giro dell'isola, dicono che la cima è molto coperta oggi, e che ci sono un paio d'ore di bassa marea per percorrere un tratto del percorso che gira attorno. Hanno due bimbi, che mi hanno davvero stupito per l'agilità e le capacità. Il periplo si rivelarà faticoso e lungo con tratti di arrampicata, il paesaggio varia dalla costa con rocce, al bosco, poi foresta e infine ai prati verdi. Senza la loro presenza forse non avremmo osato avventurarci senza informazioni. Faticosa, ma davvero entusiasmante. Tempo di percorrenza sei ore, ripenso ai due bimbi che resistenza!
sullo sfondo l'isola dove domani vorremmo andare ...si dice che vi sia un festival musicale
un tratto della foresta che abbiamo attraversato, pare primordiale
sul percorso piccole e accoglienti baite aperte
i lumaconi sono neri come il petrolio
ne valeva proprio la pena!!! mi rendo conto che molte sono le immagini ma spero di poter rendere un'idea magari vaga, noi le immagini migliori ce le porteremo dentro
sabato 13 luglio
ore 10:30 partenza per l'arcipelago di TRÆNA
la navigazione sarà breve tipo 10 miglia ma l'isola la osserviamo da giorni e ci ispira molto ......il ghiacciaio può attendere!
partenza da Levund
Levund meravigliosa anche in lontananza
ma anche quello che vediamo ci attira molto
DALL'ISOLA DI LEVUND ALL'ARCIPELAGO DI TRÆNA
Miglia 10 tempo di percorrenza h 02':00"
N 66° 29'
E 12° 03'
Rotta 330°
Træna, arcipelago di isole, con il più antico villaggio di pescatori di Norvegia, dista 33 miglia nautiche dalla terraferma. Già da lontano si sente qualcosa, un luogo potente, che attrae, almeno a me ha fatto questo effetto! qui son stati ritrovati insediamenti umani dall'età della pietra. Novemila anni fa, alcuni pionieri migrarono verso queste isole nel Mare di Norvegia . Non c'era molta terra da coltivare né molti alberi da abbattere, ma la ricchezza dell'oceano circostante rese possibile l'insediamento delle persone. Ancora oggi, questo è uno dei fondali più ricchi di pesce della Norvegia. (solo noi non riusciamo nè a pescarli e nemmeno a vederli).
Nei secoli successivi, la ricchezza dell'oceano ha sostenuto la piccola popolazione di 400 persone (a Sanna solo due); questi residenti sono diventati importanti partner commerciali nel mercato ittico internazionale. La maggior parte di ciò che esce dall'oceano viene esportato. Ciò significa anche che questa isola isolata è sempre stata un luogo altamente internazionale.
Famosa per le aquile marine che ho avuto la fortuna di osservare e viste le numerose isole e scogli che lo compongono, anche su quest'arcipelago vivono moltissime specie di uccelli.
Atterriamo alle ore 12:30 sull'isola di Husøya, ci sono molte barche in marina per l'evento del festival, quindi ormeggiamo su un molo di pescatori, Davide resta alla barca , io e Lino ci incamminiamo verso il centro per visitare l'isola e curiosare questo importante festival, si dice uno dei migliori festival in Europa... di cui probabilmente non hai mai sentito parlare. Il festival musicale più spettacolare del mondo si tiene sulle isole di Husøya e Sanna.
I luoghi hanno incluso un'antica grotta, the Kirkhelleren, una chiesa con finestre oscurate (per bloccare il sole di mezzanotte che splende per 23 ore al giorno) e tende. Il festival attrae molte persone dalle comunità vicine che visitano il campo per godersi la musica e la natura unica del festival. Questo festival musicale internazionale celebra la storia e la cultura di Træna portando alla luce la nuova espressione musicale norvegese "fresca" in diversi generi. Noi arriviamo per l'ultima giornata e purtroppo nel pomeriggio il concerto si svolge sull'isola di Sanna dove però andremo domani; ci godiamo comunque l'ambiente e il paesaggio che ospita molti giovani che campeggiano su quest'isola per lo più pianeggiante sovrastata dall'imponente isola di Sonna e ascoltiamo il particolare concerto serale.
location per turismo per lo più locale
vista sull'isola di Sanna
il nostro ormeggio
come gustarsi il campionato europeo...e se piove?
la tenda verde è un modello che riproduce le tende Sami
Comunicazione di servizio
A chi fosse interessato nel tracker sulla pagina di 2024 Norway ora è possibile visualizzare la rotta e la posizione.
Un grazie particolare a Tiago che con grande competenza ha permesso a tutti di poter seguire la nostra navigazione nel Mar di Norvegia
domenica 14 luglio 2024
DALL'ISOLA DI HUSØYA ALL'ISOLA DI SANNA
Miglia 2 tempo di percorrenza 01h:00'
N 66° 29'
E 12° 04'
Rotta 270°
Avendo ormeggiato al molo di una fabbrica del pesce, è meglio lasciare libero il posto per chi lavora e all'alba verso le 6:30 partiamo per la dirimpettaia isola di Sanna che da giorni osservo e più mi avvicino e più forti sono le sensazioni che questo posto suscita (credo, anzi son certa, a tutti e tre). Decidiamo di ormeggiare all'ancora nella baia a sud dell'isola, protetta dai venti da nord che soffiano per un paio di giorni. Anche in questo luogo cercherò con un po' di immagini e video di rendervi partecipi al privilegio che abbiamo avuto di restare in una baia davvero molto bella e poter da qui poi esplorare l'incredibile magico e potente paesaggio che ovviamente resterà in noi meglio di quanto possa fare qualsiasi immagine. (forse mi attrezzerò meglio per il futuro)
giriamo attorno all'isola da est
accedendo da sud
il nostro ormeggio
Godiamo della potenza di questo luogo, con noi all'ancora c'è un'altra barca a vela. Io e Davide decidiamo di provare ad arrivare al villaggio a piedi avventurandoci in questo ambiente, Lino, che non è un pigrone, ma purtroppo ha problemi a un ginocchio, resta a procacciare pesce fresco per la sera. Scendiamo a terra col canotto, che pare cosa da poco, ma richiede sempre un po' di fatica e attenzione, siam pur sempre in oceano. L'esplorazione della piccola isola si rivelerà come già immaginavamo meravigliosa e a mio parere per ora il luogo più bello ed emozionante di queste prime settimane.
ci avventuriamo in cerca del villaggio Carisma sullo sfondo
ho provato sensazioni fortissime camminando su questi muschi nei quali sprofondavo anche 30 centimetri
tappeti di muschio albino
Trovato il passaggio passando per la magica grotta " kirkhelleren" dove il pomeriggio s'era svolto il concerto del festival.
La caverna è profonda solo 45 metri ma ha una enorme imboccatura, ampia 20 metri a alta circa 30 metri. Come molte altre grotte marine fu abitata dagli uomini preistorici, sia durante l’Età della pietra sia in seguito. La sua acustica, simile a quella di una cattedrale, Kirkhelleren è una location perfetta per i concerti.
potente luogo con un passato che ancora si sente
poche case , ormai di vacanza e 2 soli abitanti, non pare un luogo di questo mondo
il cafè con esposizione prodotti locali per lo più guanti fatti a mano e vestitini per bimbi
Non anima viva nei paraggi, volevamo comprare del pane e bere un caffè oppure mangiare un panino, l'unico cafè era chiuso, ma l'atmosfera che si respirava era sufficiente a riempire anche lo stomaco; fortunatamente incontriamo il figlio di una donna che ha vissuto lì fino a pochi anni fa e ci dice che è possibile anche fare tutto il giro dell'isola a piedi e salire sulla cima passando per un tunnel molto buio, ma abbiamo i cellulari...pensiamo noi! Mai visto un buio così pesto dentro il ventre di una montagna, pareva divorasse la luce dei nostri due cellulari, abbiamo dovuto tornare indietro e concludere il giro dell'isola. tornando su Carisma. Non ci par vero siamo al secondo giorno di sole e le foto sono a colori! e fa caldo.
Rientrando passiamo per un piccolo rifugio che funge da osservatorio per gli uccelli, è davvero molto carino con doppi vetri e spettacolare vista sulla baia, su Carisma e c'è anche il barbecue.
il rifugio al tramonto dalla nostra barca
Dopo aver pranzato facciamo una bella siesta, ma ci resta sul gozzo quel tunnel, non contenti ripartiamo per la vetta, questa volta muniti di ben tre pile
allevamenti si salmone
trova Carisma all'ancora
la vetta obiettivo strategico per i russi
isola di Lovund sullo sfondo
trova Carisma
il tunnel attraversa la montagna per 20 minuti di tutta e ripida salita
lunedì 15 luglio 2024
DALL'ISOLA DI SANNA ALL'ISOLA DI HUSØYA
Miglia 2 tempo di percorrenza h 01':00"
N 66° 28'
E 12° 04'
Rotta 90°
Finalmente il primo tuffo in questa freschissima acqua, il vento si è calmato e l'acqua è troppo bella. Con molta tranquillità nel primo pomeriggio dobbiamo ritornare a Husøya purtroppo il vento contrario non ci permette di andare in terraferma ad accompagnare Lino che partirà invece con un traghetto veloce per Bødo.
di nuovo circumnavighiamo Sanna
sulla sinistra la vetta raggiunta ieri sera
ecco Corto Maltese di Villa d'Ogna concentrato
questa volta ormeggiamo alla spartana marina
Eccolo al mattino prestissimo Lino, lo aspetta una notte in aereoporto e un lungo viaggio per godersi ancora qualche giorno di vacanza al caldo. Ci mancherà anche Lino che con la sua forza ha contribuito molto alla conduzione della barca, davvero un ragazzo molto buono con un grande cuore. Siamo stati bene insieme e vi posso assicurare che non è sempre vita facile navigare in questo mare di Norvegia in condizioni a volte di poco confort con freddo, vento e pioggia, ci si deve adattare, capire, e accettare reciprocamente i comportamenti e il carattere di tutti i componenti di questa ciurma che ha ben funzionato. Grazie Lino fai buon viaggio.