2023 DALL'OLANDA ALLA NORVEGIA
ATLANTICO 2
Rieccoci.......su Carisma!
Ciao a tutti è un piacere ritrovarci. Dedico al nostro amico Ivan, grande appassionato di viaggi, del nostro viaggio e di natura, questo nuovo racconto e anche a tutti voi che ci seguite con affetto e con passione.
Proseguiamo il nostro viaggio ancora un pò sulle rotte del mercante Piero Querini. Vi racconto brevemente per chi non lo conoscesse la sua avventura. Partì il 25 aprile 1431 da Venezia verso Candia con una cocca (barca molto capiente) per caricare malvasia e spezie da commerciare con le Fiandre. Attraversò il Mediterraneo e restò in Atlantico per mesi in balia di terribili tempeste finchè sopraggiunto l'inverno fu spinto verso le coste della Norvegia; un viaggio costellato da impreviti, innumerevoli disavventure, e dopo aver disalberato e senza timone, il 17 dicembre abbandonò la nave, in 18 su uno schifo (piccola scialuppa) e in 47 su una lancia . Arrivarono a Sandoy alle Lofoten solo 16 superstiti il 6 gennaio 1432. Consiglio la lettura del libro il naufragio della Querina.
E noi proprio lassù vorremmo arrivare, ci vorrano due navigazioni, questa compresa. In questa estate ci accontentiamo di raggiungere la Norvegia e come obiettivo navigare la parte sud-ovest fino a Bergen.
Siamo partiti da Venezia con un volo diretto ad Amsterdam il 10 luglio con un equipaggio numeroso e vivace, Gretel mia figlia, Alessandro e Gabriele, i miei nipotini. Per loro la prima avventura in barca a vela, speriamo quindi che il vento sia favorevole.
Atterriamo ad Amsterdam alle 21:30 poi un'oretta di treno e una mezzora di taxi per raggiungere verso mezzanotte Carisma, stanchi ma contenti.
Una piccola parentesi: durante questo inverno e precisamente sia a novembre che ad aprile siamo tornati alla barca per molti lavori soprattutto al motore. In entrambe le occasioni con Stefano, il nostro meccanico di fiducia nonchè un caro amico e la simpaticissima Caterina. Grazie all'aiuto di Robin e Marianna, cari amici olandesi, siamo riusciti a risolvere molti problemi. Qui è necessaria una nota tecnica di Davide che allegheremo non appena possibile.
NOTA TECNICA DI DAVIDE
Il lavoro invernale su Carisma ha riguardato il cambio del giunto elastico R&D tra il il motore e l'asse elica , il cambio dei supporti motore elastici SilentBlocks e l'allineamento del motore in novembre. Facendo questo lavoro il meccanico Stefano ha notato uno strano rumore ipotizzando che fosse l'invertitore e quindi siamo tornati in aprile per smontare il motore e controllare muniti di guarnizioni , paraoli e tutti i cuscinetti. Tolto il motore dai supporti e aperto la campana del volano ci siamo accorti che il problema era l'usura totale di un mozzo scanalato accoppiato all'albero che entra nell'invertitore. Il pezzo di domenica non si trovava e lunedì grazie all'aiuto di Robin siamo andati a prendere il ricambio in una cittadina Olandese ad un centinaio di chilometri mentre il pomeriggio di lunedì io e Monica abbiamo rimesso il motore sui suoi supporti dopo avere sostituito il pezzo e chiuso la campana. Il giorno seguente ho fatto i collegamenti elettrici e della manetta del gas e del gasolio .Provato ad avviarlo tutto andava bene ma suonava l'allarme della batteria sul quadro motore. Ritornati in luglio il blocchetto ha cominciato a non funzionare bene sempre con l'allarme della batteria ma anche con nuovi sintomi di malfunzionamento. Dopo alcuni controlli sono arrivato alla conclusione che è necessario sostituire il blocchetto chiave che ho ordinato in Italia e ci verrà portato dagli amici Venturieri Bruno e Mila. Per il momento riusciamo comunque a usare il motore nonostante l'allarme batteria stia sempre a suonare quando il motore è acceso. Inoltre c'è una forte vibrazione ciclica che non mi convince ed è sicuramente interna al motore perchè la linea d'asse ora è ben allineata e non c'è gioco tra asse elica e boccola.
la partenza dall'Italia con il camper del figlio di Stefano
mentre Stefano e Davide lavorano al motore visitiamo Hoorn con il nostro amico Robin
la sera ci raggiunge anche Marianne e ceniamo in un ristorante greco, mangiamo divinamente
ecco l'azienda di Robin che fa' assistenza alla linea d'asse dei motori di grandi navi
E' il momento giusto, i tulipani sono in fiore uno spettacolo!
una passeggiate serale nel parco naturale di Andijk è lunico momento di relax di questa breve ed intena ....vacanza
11 e 12 luglio
Il meteo non pare proprio favorevole, per chi vive qui è normale ma noi ci dobbiamo acclimatare, il vento è forte, per altro contrario alla nostra direzione quindi un'esperienza di navigazione per veri marinai!
Il programma della settimana prevede la navigazione di luoghi che vi abbiamo già raccontato la scorsa estate perchè a ritroso partendo da Andijk raggiungeremo Amsterdam dove Gretel e i bimbi riprenderanno il volo per Bergamo il 17 luglio.
Trascorriamo due giorni ad Andijk , Gretel e i bimbi esplorano i dintorni.
Dopo aver sistemato velocemente la barca per poter intraprendere la nostra navigazione salpiamo 12 luglio per Enkuizen dove ci fermiamo per un eventuale controllo al motore .
ecco la partenza per Enkuizen
Alessandro si gode le biciclette olandesi
per loro è un poco faticoso navigare, ma spero che possano vivere un'esperienza unica e avventurosa
Preseguiamo poi per Edam sempre di bolina e lì ci fermiamo una notte .
Il giorno seguente raggiungiamo Durgedam con un arrivo battezzato da un bel nubifragio. Bravo il nostro equipaggio nonostante i disagi e la pioggia. Lì, visto il forte vento, ci fermiamo due giorni e approfittiamo per una visita ad Amsterdam.
pare non male il tempo inizialmente
poco dopo i colori cambiano
alcuni momenti in centro città
io e Ale facciamo una scappatella serale per l'ultimo drink insieme
Il giorno successivo 17 luglio, lasciamo la poetica marina di Durgedam per la comodissima marina Sixhaveen nel cuore di Amsterdam per la partenza di Gretel. La loro settimana è già finita, ci mancheranno tutti, le belle risate di Gabri e Alessandro, la loro allegria; sono stati davvero bravi marinai! hanno sempre collaborato e Gretel un grande aiuto anche per la cambusa e la cucina. Speriamo resti loro un bel ricordo di questa esperienza insieme.
Prima della partenza curiosiamo i dintorni della marina che è proprio vicina alla zona che abbiamo ben descitto lo scorso anno. Eccoci into the "Eye filmmuseum"; i bimbi si divertono a curiosare questo affascinante e moderno spazio.
18 luglio
C'è chi parte, ma c'è anche chi arriva....Lino, un amico di Villa d'Ogna che arriverà domani e che con noi farà la traversata fino in Norvegia. Appassionato di vela seppur montanaro come me, vorrebbe apprendere l'arte del navigare e comprarsi una barca tutta sua per poter viaggiare. Davide è la persona giusta per poter apprendere ed avere utili consigli e suggerimenti.
Si parte subito per Hoorn dove abbiamo appuntamento con Robin, che ormai conoscete, con lui trascorriamo sempre piacevoli serate; il menù all'ancora prevede antipasto con stuzzichini vari, una fonduta di formaggio di monte con tartufo gentilmente offerto e inviatoci da Danilo, direttamente dai boschi bergamaschi e una tagliata di scottona, il tutto bagnato da un eccellente vino "Le Corne" che Robin acquista da un suo fornitore di.......indovinate dove...... Grumello del Monte! Un paese della bergamansca vicino a casa mia (com'è piccolo il mondo).
Robin ci raggiunge ad Hoorn e ceniamo insieme
ed ecco Lino ....subito al timone
vista su Hoorn
19 luglio
Al mattino ci rechiamo in centro, dobbiamo anche fare un po' di cambusa, a Robin è piaciuta tanto la fonduta col tartufo che tornerà per cena domani con Marianne, sua simpaticissima compagna che ad aprile ci ha prestato la sua auto per poter andare a comprare un pezzo di ricambio. Grazie ancora Marianne!
Partiamo poi subito per Andijk con sosta ad EnKuizen, non possiamo andarcene senza aver mangiato un panino con l'aringa e il mitico kibilling (merluzzo fritto). La serata con loro è piacevole si chiacchiera, di barche, di motori, dei nostri sogni, di viaggi e di vita, dell'unica vita che abbiamo e che vogliamo godere.
ottimo questo pesce
Robin torna con Marianne e ci gustiamo un bel risottino con tartufo e ringraziamo tanto, ma proprio tanto Danilo.
DA ANDIJK AD HARLINGEN
20 luglio
La mattina, io e Lino andiamo con le biciclette a fare cambusa, il tempo sembra mettersi al peggio, fortunatamente saremo gia' al market quando inizia a piovere . Davide prepara la barca per la partenza e sistema il bullone dell'alternatore che si era tranciato.
Si inizia a far sul serio dobbiamo tuffarci nel mar del nord, dopo aver attraversato con Gretel e i bimbi il Merkermeer attraverseremo l'Ijsselmeer fino ad Harlingen da dove inizierà la nostra traversata per la Norvegia.
Miglia 30.5
N 53°10'
E 05°24'
Rotta N 10°
sembra facile ma vi garantisco che ci si deve abituare
il camping di Andijk
pronti si parte
Lasciamo la nostra marina di Andijk, sotto un cielo plumbeo, facilmente non ritorneremo, almeno non è nei nostri programmi, seppur abbiamo pagato l'ormeggio fino ad aprile del prossimo anno. Andijk, un paese semplice, gente tranquilla e molto riservata, non c'è turismo e noi siamo stati bene, forse ci annoia un po' questo paesaggio sempre piatto e allora abbiamo deciso di non tornare e ormeggieremo la barca a Bergen probabile meta di arrivo. Come sempre nei luoghi in cui si sosta più a lungo le partenze sono più sentite, non sono luoghi di passaggio, ma sono vissuti e resteranno vivi nei nostri ricordi.
Navigazione trenquilla quasi senza vento, abbiamo passato una chiusa dove non era facile capire da che parte entrare visto che le chiuse erano due parallele e gli operatori non ci davano informazioni, anche dopo essere stati contattati telefonicamente. Subito dopo le chiuse si passava un ponte stradale rotativo e si entrava nelle lagune della regione della Frisia toccando l'acqua salata del mare del nord. Proseguendo per altre poche miglia lungo un canale segnato da boe e contornato da secche tipo barena veneta siamo arrivati ad una cittadina portuale Harlingen, che dicono molto caratteristica. Per curiosità e con la speranza di trovare un posto comodo per ormeggiare siamo entrati nel porto a dare un occhiata ma poi siamo usciti ad ancorare a meno di un miglio in un posto solitario e tranquillo, nel senso che non c'erano altre barche nelle vicinanze. Ci preparavamo alla partenza alle 5:00 della mattina seguente.
ingresso al porto di Heringen
vista dal nostro ancoraggio notturno
DA HARLINGEN A ESBJERG
21 e 22 luglio
Miglia 187.1
N 55°28'
E 08°22'
Rotta N 40°
tempo di percorrenza 37h:06':15"
Partenza alle ore 5:00 per il grande tuffo nel mare del Nord. Le prime miglia, seguendo l'unico canale con pescaggio che ci porterà al mare del nord, sono con corrente favorevole navigando a motore; quasi usciti cambia la corrente con 3 nodi contrari e proseguiamo ad una velocità tra 0.7 e 1.5 Kt per le tre miglia che ci mancano. Usciamo nel mare alle 11:30 dopo solo 18M . Che fatica! e tempi biblici.
Abbiamo così attraversto la bellissima regione della Frisia, nel mare dei Wadden, letteralmente mare di fango. Costeggiamo l'isola di Vlieland, una delle isole Frisone occidentali, bello sarebbe percorrerla a piedi e penso che saremmo stati più veloci, la contempliamo lentamente dal mare.
Queste isole sono conosciute per essere dei paradisi ambientali: infatti gran parte dell'ambiente dell'arcipelago è tutelato tramite zone protette. L'estrazione di gas e petrolio, l'inquinamento portato dai fiumi che nei pressi delle isole hanno il loro estuario (Ems, Weser ed Elba) ed il fitto traffico navale, causano tensioni tra la protezione dell'ambiente selvatico e gli interessi economici della zona. Tra le vittime di questa situazione ci sono le foche, abitanti naturali di queste zone, ma spesso minacciate dalle attività umane, per ora ne abbiamo avvistata solamente una appena usciti dalla laguna in mare aperto.
la lentissima e faticosa uscita dalla laguna
le bianche spiagge dell'isola di Vlieland
quanti parchi eolici da evitare e piattaforme petrolifere
i cieli del mar del nord sembrano sempre minacciosi, dobbiamo imparare a conoscere questo clima
Davide ci dice:"Questo mare del nord è più severo della scorsa estate e nonostante l'onda non superi il metro e mezzo a me ha dato molto fastidio. Il vento è stato tra i 9 e i 15 nodi anche se qualche raffica a 22 non è mancata e abbiamo viaggiato al lasco/traverso con per lo più con due mani di terzaroli alla randa e il fiocco due. Una navigazione impegnativa per scansare i vari campi eolici, sempre sorvegliati da una imbarcazione di controllo. Se non avessi avuto nella cartografia i campi eolici sarebbe stato molto più difficile. Altra piccola preoccupazione riguardava l'ingresso nel porto di Esbjerg di cui non avevo info recenti e so che qui si insabbiano facilmente, ma essendo un grande porto immaginavo non ci fossero grossi rischi".
Siamo arrivati molto stanchi, ma anche molto contenti di questo primo tratto con sosta ovviamente non programmata in Danimarca. Ci accolgono alcune foche rilassate su una secca! Dovremo fermarci e valutare bene il meteo ci vuole anche un po' di meritato riposo. Chiamiamo subito Luciana perchè oggi è il suo compleanno ci segue sempre e con lei c'è anche Bruno che ricordiamo sempre.
ingresso del porto di Esbjerg giusto in tempo prima dell'arrivo della tempesta
23 LUGLIO
La marina è situata in un complesso archittetonico molto interessante che fà parte di un ampio proggetto che diventerà anche un centro universitario e culturale della città.
Riposo. .....sono le 15:00 e qui qualcuno dorme ancora!! Piove a dirotto e il vento fischia . E' abbastanza disagevole restare in barca con questo tempaccio freddo e umido.
trova Carisma
all'interno del complesso architettonico c'è pure una sauna e noi ne aproffittiamo subito
Lo spazio è davvero interessante ben organizzato e vivibile. Completamente automatizzato!!!! Nessuno nei paraggi. Macchine per riservare, per pagare, codici di accesso ovunque e per far ogni cosa: ingressi, la doccia la lavatrice, l'utilizzo della corrente. L'ambiente a noi accessibile è veramente bello, comodo e spazioso. Ci sono due custodi perennemente al cellulare o alla tv, poco socievoli seppur disponibili.
Come sempre, e come ho già ben descritto durante il nostro anno sabbatico, gli incontri restano sempre uno degli aspetti importanti e fondamentali del viaggio. Anche con Patrik è simpatia a prima vista e ogni sera con lui condividiamo piacevoli chiacchierate! Lo raggiunge anche la sua simpaticissima moglie di origni sarde
possiamo rilassarci e riposare ... sotto vento
la cucina è moderna e super attrezzata
Nel pomeriggio pare che il tempo regga, seppur il vento è una costante giorno e notte, andiamo a passeggire e curiosare un poco nei dintorni. Ci incamminiamo verso un monumento raffigurante quattro unomini seduti, ognuno dei quali è alto 9 metri, tutti con lo sguardo rivolto al mare. E' il simbolo della città di Esbjerg, la più giovane delle città danesi, nonchè la quinta città più grande nella penisola dello Jutland e il più grande porto della Danimarca sul mar del Nord. Il monumento "L'uomo incontra il mare" è la porta commerciale Danese verso ovest.
"Lo stesso amore che il montanaro porta ai suoi monti, abbiamo innegabilmente noi danesi per il mare " scriveva Andersen
sul lungomare ci sono abitazioni davvero interessanti
le spiaggie sono molto pulite c'è sempre un volontario che provvede
la costa è ricoperta di rose selvatiche, tipo rose canine giganti, davvero una meraviglia
24 luglio
12 minuti di traghetto ci portano all'isola di Fano con la o spezzata. Luogo molto tranquillo, i villagi anticamente di pescatori, ora calamita per il turismo danaese e tedesco. L'isola è famosa per le fluttuazioni di marea dove si possono curiosare le foche che con la bassa marea si lasciano tranquillamente osservare.
E' comunque un turismo "slow" e gli spostamenti si fanno a cavallo o in bicicletta, famosa anche per il festival degli aquiloni sulle sue ampie spiaggie .
25 luglio
Mattinata di riposo, lavoretti vari e ci rechiamo in centro città per pranzo allo "Street food" locale con diverse opportunità di scelta: noi proviamo quello greco.
Trascorriamo alcune ore nell'accogliente Biblioteca e visitiamo pure l'archivio di Stato, gironzoliamo nel piccolo centro storico, il museo è chiuso quindi pian piano rientriamo a piedi .
26 luglio
Come direbbe Davide: "in giornata non accade nulla degno di nota".
Ci stiamo preparando alla partenza, il tempo sta migliorando le condizioni per la partenza sono buone e a dire il vero dopo quattro giorni è giunta l'ora di cambiare aria. Facciamo cambusa, cambio della bombola del gas e andiamo in cerca di una stufetta che non troviamo. (il tutto con un po' di fatica )
Degno di nota però oggi è accaduto un fatto molto spiacevole; ci siamo accorti che nella notte qualcuno ci ha rubato la nostra canna da pesca. Non ce lo saremmo mai aspettato, abbiamo visitato mezzo mondo, luoghi molto più disagiati e pericolosi e proprio qui nel nord serio e civile sparisce la nostra canna; siamo increduli e perplessi.
Da sottolineare anche che tutta la tecnologia in questa futuristica marina non pare funzionale; abbiamo avuto molti problemi con i codici che spesso non funzionavano.
in attesa del bus
a Lino non si può mai far mancare una birra nei pub dove è ancora possibile fumare
27 luglio
La giornata è molto bella, il vento si è calmato, il sole è caldo, vado al club per salutare Patrik e Hingel, un bell'arcobaleno è di buon auspicio alla nostra partenza e concluso il diario.
Ed eccoci pronti per partire aspettateci in Norvegia dovremmo atterrare sabato a Farsund sperando nel buon vento. Ciao a tutti dalla Ciurma Davide, Lino e Monica.
27/28/29 luglio
PASSAGE DENEMARK-NORWAY
Miglia180
N 58°05'
E 6°50'
Rotta N 350°
tempo di percorrenza 43h:48':51"
Patrik partirà con noi e faremo le prime 20 miglia insieme, l'uscita è lunga, mediamente trafficata (non la trovate nel traker perchè l'ho attivato dopo un'oretta, all'uscita in mare), usciamo con corrente favorevole, vento 8 Knt che calerà durante la giornata. Motore più randa con onda contraria che ci fà piantare il naso.
Su una grande secca ci sono numerose foche, le stesse che ci avevano accolto.
video foche
Fà caldo da non crederci, dopo due settimaane è la prima bella giornata, pare estate. Il vento, come previsto cala, issiamo lo spinnaker e verifichiamo che tutto funazioni, ma solo per una mezz'ora dobbiamo cambiare rottta per la presenza di numerose secche ben segalate. Qualche attimo di preoccupazione perchè il motore fà fumo, Davide cambia volto; fortunatamente è solo umidità e condensa e possiamo proseguire tranquilli. Passati numerosi ed enormi parchi eolci proseguimo sulla nostra rotta 350°.
Le nostre rotte si dividono ci salutiamo con tanta simpatia consapevoli della bella veleggiata che ci stiamo godendo. Ciao Patrik alla prossima.
Patrik naviga veloce come noi senza utilizzare il motore con il suo Jouet 24 piedi. Noi femiamo il motore perchè voglio installare meglio l'alternatore che avevo montato un poco sghembo e la cinghia lavorava male.
Notte tranquilla, fresca comunque sempre faticosa.
Bella navigazione anche il giorno successivo, ci rilassiamo proprio e ci godiamo il mare, che pare il Mediterraneo. Lascio una strana sensazione che non riesco neppure a descrivere, del navigare in un mare così poco profondo tra i 20 e i 30 metri non si vede nulla a parte le foche verso terra e finalmente sento la profondità che aumenta, il respiro diventa più ampio e profondo e finalmente i delfini arrivano. Vchinghi pure loro, sono enormi; mi regalano un'energia e una felicità davvero preziosa, merita tutta la fatica che comunque facciamo.
INSERIRE VIDEO delfini
Lino che è un vero cacciatore , nonostante il furto della canna, prova la pesca alla traina, e abboccano tre sgombri che cuciniamo con un sughetto di aglio e pomodorini freschi. Bravo Lino e squisita pastasciutta .
Avvistiamo terra verso le 21:30, l'ultima notte passa veloce mancano 20 miglia e l'alba compare tra i fiordi, che spettacolo ci addentriamo per raggiungere Farsund che appare silenziosa ed elegante. Ormeggiamo in centro e ci riposiamo dopo 43 ore di navigazione. C'è tanta tanta luce qui che ti accompagna sempre, che bello a mezzanotte non è ancora proprio buio, e alle 5 del mattino c'è già buona visibilità.
Atterriamo alle 7:15 in Norvegia considerata uno dei più bei paesi al mondo dove la natura regna sovrana, fiordi e montagne che si tuffano a picco nel mare, imponenti ghiacciai ripide cascate; siamo proprio curiosi di vedere queste meraviglie!
ecco la ciurma all'alba
ingresso alle prime luci dell'alba
il nostro ormeggio in centro città
La giornata è dedicata al risposo e alla visita della cittadina, festeggiamo l'arrivo in Norvegia, in un tipico locale gustando fish & chips e moule frites, pesce freschissimo e davvero squisito con una bella birra fresca. restiamo ancorati proprio in piazza nel centro cittadino, domattina ripartiamo all'alba; è sabato sera e i giovani sono in festa, i locali hanno musica dal vivo o karaoke fino a notte fonda, ma noi siamo stanchi e dormiamo lo stesso.
DA FARSUND A EGERSUND
30 luglio
Partiamo all'alba
verso le 7:30 dobbiamo percorre 41 miglia costeggiando un tratto della costa sud ovest che è molto rocciosa e selvaggia. Navigazione di traverso/lasco, rotta 300°, mare calmo, vento8/10, invelatura genoa e randa piena e un'oretta di spinnaker, velocita media 4,5 massima 6,5.
Arriviamo alle ore 15:30
Possiamo definire tecnica questa sosta in un'accogliente marina ben organizzata dove tra una lavatrice e l'altra curiosiamo il grazioso centro storico, degno di nota l'antico Grand hotel del 1878 costruito all'arrivo della prima ferrovia.
un meritato gelato
le viuzze del centro
c'è sempre un gentiluomo
in mare incontriamo una bellissima barca "Tilssen" che era ormeggiata vicino a noi
DA ERGUSUND A YSTABØ
31 LUGLIO
Partenza alle ore 5:30 del mattino e arrivo alle ore 17:30 dopo aver percorso 50 miglia con vento contrario a motore e con l'aiuto della randa corrente favorevole fino a 1 knt .
Quest'isola dove atteriamo ci è stata consigliata dall'amico Wolfi che abira a sud di Oslo grande navigatore conosciuto in Marocco.
È l'isola principale del comune di Kvitsøy nella contea di Rogaland. L'isola di 2,3 chilometri quadrati è una delle 167 isole e scogli che compongono il comune. Pittoresco villaggio con atmosfere tranquille e rilassanti. Luogo ideali per fare passeggiate, nuotare e godere di questo luogo davvero speciale poetico e magico seppur la nostra sosta è breve.
il faticosissimo ingresso all'isola nella terribile tempesta tra squali e velieri d'epoca, che emozione!!!
l'ingresso nell'isola
la bella spiaggetta merita un tuffo
ormeggiamo vicinissimi a Tilssen
prima di cena buttiamo l'occhio all'isola per poi decidere di farci una passeggiata al tramonto
bella barchetta all'ancora
ormeggio nel piccolo fiordo al rientro del cammino, è quasi mezzanotte
quattro piacevoli chiacchiere con un pescatore che ci racconta dell'isola , ci offre del pesce fresco appena pescato, lui si occupa di nutrire i piccoli dell'allevamento di arogoste
imbarcadero dei traghetti
DA KVITSØY A SKUDENESHAVN
1 AGOSTO
Sull'isola di KarmØy , sulla punta meridionale vi è il villaggio di Skudenseshavn caratteristico per i numerosi edifici in legno e un grande museo. Antico villaggio di pescatori del XIX secolo ben conservato e mantenuto fece la sua fortuna grazie alla proficua pesca delle aringhe. Facciamo una passeggita serale tra queste case e giardini curati con passione. Si diceva che c'erano molti ristoranti, pub e bistro, ma noi troviamo tutto chiuso.
Partiti verso le ore 14:00 siamo atterrati alle 17:30/18:00 dopo 4 ore di dura bolina con vento molto freddo per fare solo 7 miglia e arriviamo stanchi.
Siamo nel fiordo di Bokanafjorden così almeno a me pare ci sono ovviamente fiordi e insenature ovunque, non è facile a volte capire se sono isole o mainland.
l'arrivo di Carisma
sognamo una bella sauna rigenerante
le tradizionali case della città piu antica e meglio conservata.....si mormora d'Europa
anche le barchette hanno una loro casetta
DA SKUDENESHAVN A HANGESUND
2 agosto
Sapete che questi nomi spesso sono impronunciabili e difficili da ricordare per noi? Davvero una lingua non facile per noi!
Navigazione tranquilla randa e motore, vento contrario non forte, corrente per lo più favorevole percorriamo 21miglia in 6 ore e 14 minuti 3,5 knt di media. Ingresso impegnativo per aumento del vento e della corrente.
Non ci fidiamo a passare sotto un ponte perchè siamo al limite quindi entriamo da un altro ingresso e ormeggiamo nei pressi di un grande ponte in centro città.
Haugesund è situata nella contea di Rogoland grazie alla pesca dell'aringa la gente si stabili qui nell'800, l'industria del petrolio e del commercio in questa zona rimpiazzarono poi la pesca. Vivace cittadina famosa per i suoi festival del cinema e jazz che purtroppo iniziano a metà agosto è circondata dai fiordi di Hardanger e Lyse. Dopo aver sbrigato le pratiche per il pagamento della marina e sistemato la barca pranziamo in un caratteristico ristorantino dove per mangiare un panino ci vogliono circa 25,00 euro, sbagliano pure a portarcelo e ce ne guadagnamo uno gratis d'assaggio, gironzoliamo per il centro e riposiamo.
3 miglia all'arrivo
ingresso in città
ormeggio poi tonneggio
vista sul porto al tramonto
trova Carisma
DA HAUGESUND A LEIRVIK
3 AGOSTO
Partiamo alle 7:48 navigazione randa e motore, vento contrario non forte, corrente per lo più favorevole percorriamo 24 miglia, sul Hardangerfijor poco antropizzato verde e lussureggiante. Ogni tanto spuntano casette in legno da favola. Il paessaggio cambia e appaione le prime colline.
Atterriamo verso le ore 14:03 ed è subito pronta una bella pastasciutta con cavolo norvegese acciughe e pomodorini, siamo affamati.
Leirvik è un importante centro di passaggio tra Haugesund e Bergen, la cittadina non è un gran che ma è ben organizzata e la marina molto confortevole e una bella doccia calda ci vuole! Di questo posto ricorderemo la bella spiaggia che si raggiunge con una piacevole passeggiata, circondata da una foresta dove ci gustiamo una scorpacciata di mirtilli davvero degna di nota. Facciamo cambusa e prima di partire il giorno successivo pranziamo in una pescheria che Lino ha trovato nelle sue esplorazioni assaggiando degli squisiti e nutrienti fishcake e dell'ottima polpa di granchio.
DA LEIRVIK TO BAIA DI SKIPAVIK NELL'ISOLA DI HUFTORØY
4 AGOSTO
Partenza alle ore 14:00, 6 ore di bolina bordeggiando tra le alte scogliere del Bjornafjord avanziamo di 14 miglia, ma ne percorriamo 22 la navigazione è faticosa e il vento sempre freddo ma atterriamo in un posto bellissimo, ci voleva!!!
Ancoriamo in una baia tranquilla e silenziosa scendiamo col canottino a turno a terra per curiosare quest'isola che ci appare fiabesca, pare disabitata ed invece incontriamo subito pecore, una famigliola che va a godersi il tramonto, con cui facciamo due chiacchiere sul bel luogo e ci sono anche due tende, direi che la location è invidiabile. Il posto meriterebbe alcuni giorni ma dobbiamo raggiungere Bergen , è ora, sulla nostra tabella iniziale siamo in ritardo di 5/6 sei giorni; il vento decide noi siamo solo in balia, ci lasciamo portare e i tempi sono sempre imprevedibili.
Carisma all'ormeggio
ore 10:30pm e con 15° si tuffano, noi pile e bonnet
trampolino alla spiaggetta
legno o pietra?
casetta di pescatori
la spiaggetta in pineta dove i mirtilli abbondano
numerosi allevamenti di pesca sui fiordi, ben segnalati
ingresso alla baia
scendiamo subito a terra per esplorare l'isola
Eccola la pecora Villsaulag (selvatica), è una delle più antiche razze ovine esistenti in Nord Europa; piccola e rustica, pelo corto, corna a spirale e coda corta. La sua carne è molto rinomata per la diversa distribuzione di grasso rispetto alle altre razze (si accumula maggiormente sulle viscere che sui muscoli) e l'alimentazione che cresce spontanea rende la carne molto tenera. Si dice che gli abitanti della Norvegia siamo 5 milioni ma che ci siano anche due milioni di pecore.
Carisma all'ancora in questa splendida baia
DALLA BAIA DI SKIPAVIK NELL'ISOLA DI HUFTORØY A BERGEN
5 AGOSTO
Partenza alle ore 8:OO circa risaliamo ancora il fiordo di Raunefjorden e il Byfjorden per arrivare alle ore 14:00 dopo 31 miglia percorse alla media dei soliti 4,5 Kt con poco vento, randa e motore; si intuisce che andiamo verso la città, le coste del fiordo iniziano ad essere molto antropizzate, ci sono molti allevamenti di pesce, tantissimi traghetti che vanno e vengono in continuazione, questo un pò ovunque.
Eccoci arrivati a Bergen prima meta del nostro viaggio verso le terre del nord. Siamo come sempre molto contenti, la stanchezza pian piano lascia posto alla gioia dell'essere arrivati e soprattutto che tutto è andato bene. A voi che leggete questi nostri appunti di viaggio e vedete cio' che i nostri occhi guardano ogni giorno, può sembrare tutto semplice e bello, ma vi possiamo garantire che spesso ce li siamo guadagnati e sudati questi sguardi.
vanno e vengono in continuazione appaiono e scompaiono
Dobbiamo attendere che il ponte di ingresso alla città apra e dovremo aspettare ben 2 ore e mezza ormeggiati a un molo, alle 16:30 entriamo e ormeggiamo dopo il ponte al marina di Bergen. Come sempre sistemiamo la barca, una bella doccia e andiamo in centro città dove il brillante Lino ci offre una squisita cena in un caratteristico locale dove si mangia Norvegese. Lui, da vero viveur si gode anche la nottata della vivace Bergen, che in questi giorni ospita il raduno di tutti i mettallari d'Europa (mai visti così tanti tutti insieme), incontra un ragazzo della bergamasca e con lui si gusta la buona birra di Bergen.
BERGEN
6 agosto
Oggi è domenica, una bella giornata di sole e Lino deve preparare i suoi bagagli, resterà A Bergen un paio di giorni in un B&B per visitare la città, spedire i bagagli a casa, noi dobbiamo riassettare la barca perchè è davvero necessario e per il cambio di equipaggio. Lavoriamo sodo tutto il giorno e verso sera toniamo in centro città, che dista circa 20 minuti a piedi dalla nostra marina. Ci troviamo anche con Lino e ceniamo in un ristorante vietnamita che ci consiglia una ragazza che incontriamo al mercato del pesce; Lavora qui tutta la stagione estiva e si mantiene così tutto l'inverno in Italia, gli stipendi qui sono molto alti, ma anche la vita è molto cara.
Ciao Lino, lo salutiamo e lo ringraziamo, siamo stati bene con lui, ragazzo forte e generoso, di gran cuore, sempre disponibile; speriamo che anche lui si sia divertito e abbia imparato da Davide qualcosa sull'arte del navigare, faticosa, ma di grande soddisfazione. C'è tanto da imparare e speriamo che pian piano possa realizzare il suo sogno di avere una barca tutta sua. Grazie Lino alla prossima.
BERGEN
7 agosto
Sapete chi arriva oggi? per chi li conosce e ci ha seguito lo scorso anno non sono nuovi.
Due venturieri, " Veri Venturieri" Bruno e Mila che bello!
Al mattino ci regaliamo una colazione al Universitetmuseet, museo dell'università legato all'Ateneo all'interno di un bel giardino botanico, il tempo pare stia per cambiare, ma siamo fiduciosi.
Eccoli Mila e Bruno di nuovo insieme per una nuova Ventura e il tempo sta per cambiare e inizia a piovere.
Dopo un po' di relax andiamo in città nel vecchio quartiere di Briggen per una cenetta tipica norvegese baccala e merluzzo per iniziare bene questa nuova settimana insieme.
il giardino botanico del museo dell'Università
BERGEN
8 agosto
Lo sapevate che a Bergen piove 280 giorni l'anno! Ecco, oggi è uno di quelli in cui non smette un solo secondo, nonostante nel conteggio vengono considerati anche quelli in cui piove solo una mezz'oretta.
Oggi io e Davide dobbiamo andar in cerca di una marina dove lasciare Carisma per l'inverno. Abbiamo un indirizzo e in mezz'ora, con mezzi pubblici arriviamo sotto una pioggia battente. Cerata al completo ma rientriamo verso sera fradici e infreddoliti. La marina a me non è piaciuta molto per i pochi servizi, seppur appare un luogo dove Carisma potrebbe svernare bene. Insisto con Davide per curiosare un'altra marina che vediamo dall'alto prima di arrivare alla fermata del bus, sempre sotto una pioggia insistente. E' una marina solo per barche a motore, ma il ragazzo che lavora lì, davvero disponibile, ci da' un altro indirizzo che lui pensa faccia al caso nostro. Rientriamo per poi tornare in città dove ci aspettano Bruno e Mila, trascorriamo una piacevole serata sempre "Enjoy Saigon" dove si mangia davvero bene e il rapporto qualità prezzo è davvero soddisfacente.
Di seguito alcune immagini scattate in Bergen
il caratteristico quartiere storico di Briggen
DA BERGEN A ASKØY
9 AGOSTO
E' tutto umido, il tasso per me è al 100% di umidità, bisogna sapersi adattare e sapersi muovere in quattro su Carisma in queste condizioni. Fortuna vuole che abbiamo acquistato una bella stufetta a Farsund senza la quale saremmo disperati. Serve molto tempo per tenere asciugato un pò il tutto, piove ancora molto e non asciuga nulla. Ma i Venturieri sanno adattarsi a questa nuova condizione anche perchè le previsioni non promettono bene.
Nonostante il tempo decidiamo di partire, fare poche miglia per avvicinarci al fiordo che vogliamo navigare non appena il tempo ce lo permette e andiamo a visitare la nuova marina suggeritaci ieri.
Navighiamo senza vento, con nebbia e visibilità ridotta per 3 miglia con pioggia intermittente fino a Askoy boats&motor AS la marina nel Salhusfjorden. L'impatto è buono il posto carino, una marina molto semplice e molto spartana, ma con tutti i servizi necessari bagno, doccia, lavatrice uso cucina e una bella e luminosa saletta. Lì in barca vivono: un ragazzo ucraino Micolas e un norvegese ragazzo come noi, Ronad. Molto accoglienti ci danno tutte le info necessarie per capire che è il posto giusto per noi; concordiamo poi con Thomas, il proprietario della marina, termini e condizioni e mi sa proprio che Davide stavolta ha già scelto.
.........e continua a piovere.
partenza da Bergen
ormeggio dove Carisma svernerà
DA ASKØY A LITLEBERGEN
10 AGOSTO
Ci svegliamo presto e partiamo per la nostra navigazioni fiduciosi che il tempo sarà migliore e con la speranza che arrivi un poco di sole.
Navigazione in un tratto del Radfjorden abbiamo percorso circa 8 miglia con piogge intermittenti e cielo plumbeo, navigazione molto lenta vela/motore con passaggi sotto ai ponti di cui ci eravamo informati sul tirante d'aria che è sempre abbondante comparato al nostro albero non molto lungo.
Ormeggiamo in una Go marina
GoMarina è un fornitore di servizi tramite l'app GO MARINA appunto, che fornisce soluzioni per facilitare l'amministrazione e la gestione delle strutture nei porti, nei parcheggi per camper e nei campeggi. Una piattaforma totalmente digitalizzata che permettere l'accesso al porto, elettricità, servizi igienici, docce e lavatrici.
L'intento sarà anche buono al fine di rendere le procedure più semplici che consentano di risparmiare tempo, denaro e migliorare l'ambiente, ma noi crediamo che tolgono occasione di potersi relazionare con persone del luogo. Fortunatamente però spesso ci sono altri navigatori come noi, con cui condividere esperienze e far quattro chiacchiere. Qui incontriamo Allister e Faf, navigatori inglesi, con loro condivideremo un aperitivo ovviamente a base di whisky e stuzzichini su Villager, la loro accogliente barca. Quante storie incredibili e nuove amicizie possono nascere.
Come sono importanti e utili gli incontri per noi! Chissà magari ci si puo' ritrovare e rimanere in contatto, come già spesso è accaduto.
ormeggio a Litlebergen
club di canoe
le ricche colazioni prima della partenza
DA LITLEBERGEN A FESTE
11 AGOSTO
Partiamo presto per la nostra navigazione in un piccolo e poco noto fiordo e finalmente è una bella giornata di sole che ci rallegra e ci permette di gustare colori e luce in questo lugo silenzioso e tranquillo. Ci voleva!
Questo fiordo era stato noi indicato da un giovane navigatore a Haugesund che lo chiamava indifferentemente Little Bergen e Feste. Fiordo stretto e inizialmente punteggiato di scogli affioranti. Il paesaggio è molto grazioso e caratteristico con pareti non molto alte che lo attorniano e piccole casette rosse a fior d'acqua. La navigazione è sempre a motore con vela e poco vento e con una velocità media sui 4 nodi per 9 miglia.
Ormeggiamo in una marina dove pareva non dovesse esserci nulla ed invece con grande sorpresa c'è tutto, bar ristorante, supermarket, docce. Il giorno successivo ci sarà la visita del governatore della regione che inaugura il primo supermercato aperto 24/24 senza personale: si fa la spesa entrando al supermercato con una tessera anche alle due di notte, si paga alle casse automatiche e si esce senza incontrare mai nessuno.
Questo posto è veramente autentico ; frequntato da gente del posto o da cittadini di Bergen che vengono nelle vacanze estive nei loro cottage.
Dopo un fish & chips anche questo autentico jank food ci incamminiamo per visitare il luogo, mentre attraversiamo un grande prato, ci viene incontro Evin che ha voglia di chiacchiere e si racconta, ci offre una birra e al mattino successivo viene con la figlia Elena per un Italian coffee da noi.
Gli abitanti di questo luogo ci sorprendono quando nel pomeriggio andiamo col canotto ad esplorare una piccola insenatura di fronte alla marina.
Ormeggiamo su una piccola casetta per la barca chiamata Pirates, scendiamo e poco più in alto si affaccia una signora che gesticola con le braccia. Ci avviciniamo per chiederle se possiamo fare due passi nei dintorni e la sua accoglienza è davvero speciale. Si chiama Kari, questo è il suo rifugio dalla vita quotidiana in Bergen, ci viene ogni fine settimana e le vacanze estive, è qui con il marito e la vivace nipotina Astrid che è una piccola Trolls.
Il meglio della casa è una jakuzzi con acqua di mare riscaldata a legna, anche io lo voglio in casa mia!!!
trova Carisma dalla casa di Kari
Ci chiede se vogliamo fare con lei una passeggiata nella foresta per funghi, vi pare che non siamo disponibile, pare un momento magico quando entriamo nel bosco dei Trolls.
ecco Astrid piccola Trolls
Troviamo subito dei Cantarellus, ma i boletus, sanno che sono commestibili, ma non li raccolgono. Noi li gusteremo con pasta e riso nei giorni successivi.
Ci abbraccia con tanto affetto davvero sorprendente. Che giornata emozionante!
relax dopop la passeggiata
Kari ci accompagna.....a piedi nudi fino alla casetta Pirates
DA FESTE A STORØYA
12 AGOSTO
Abbiamo deciso di partire verso le due perchè la corrente sarà favorevole e il vento, sempre contrario, calerà.
La mattinata ci riserva la visita di tutti gli amici conosciuti ieri e non ricordo quante moke di italian cofee ho fatto. Kari da vera vikinga ha davvero apprezzato e con lei ci accordiamo di rivederci appena ritorniamo in autunno.
Evin si rende disponibile per qualche visita a Carisma durante l'inverno. Quanta umanità ancore esiste su questa terra così malandata!
i dintorni di Feste e il laghetto
Il sole resta con noi fino al pomeriggio e poi .......ricomincia a piovere. Ci rendiamo però conto che questo maltempo "Hans" nonostante ci abbia creato tanti disagi con noi è stato clemente. Altre parti della penisola scandinava sono state colpite pesantemente, ingenti danni e migliaia di persone evacuate , come del resto ormai accade in tutto il mondo.
Ultima passeggiata al laghetto e si riparte verso le ore 15:00 percorriamo 16 miglia a 4 nodi di media con vento leggero da sud e a tratti a vela ma principalmente a motore cambiando tre fiordi.
Molto poetico l'ormeggio su una piccola isola, peccato che il tempo non ci permette un tuffo il luogo meriterebbe.
DA STORØYA A BERGEN
13 AGOSTO
Sveglia un poco prima del solito e ci prepariamo per il rientro in città ; piove e tutto ritorna umido!
Io riesco a concludere il mio diario grazie a Mila che si prende una bella lavata e aiuta Davide in tutte le manovre.
In attesa che il ponte apra facciamo gasolio a Briggen e ammiriamo barche davvero uniche. Quella che però a noi piace e appasiona è Tara che Davide riconosce a distanza; nota per le sue missioni di salvataggio oceanico. La sua storia risale al XIX secolo, agli arbori della prima deriva polare. Costruita nel 1986 ha avuto una vita storica prima di diventare una piattaforma scientifica.
Tara fu progettata dall'esploratore Jean-Louis Etienne che sognava di seguire le orme del norvegese Fridtjof Nansen, il primo esploratore ad aver compiuto la deriva transpolare. Per mancanza di fondi, vendette la sua barca al famoso velista Peter Blake, che aveva vinto la Coppa America, prima di essere rilevata da un uomo d'affari francese, Etienne Bourgois, che la trasformò in una base scientifica sull'oceano. Tuttavia, la goletta realizzerà la deriva per la quale è stata progettata nel 2007. L'8 maggio, Tara e il suo equipaggio, guidato dal neozelandese Grant Redvers, passarono 88° 32' N, la posizione settentrionale mai raggiunta da una nave che non fosse un rompighiaccio o un sottomarino, a 160 km dal Polo Nord. Mentre Nansen sulla sua nave aveva impiegato tre anni per completare la deriva artica, Tara ne impiegherà solo sedici.
Oggi è una piattaforma scientifica per prevedere e anticipare meglio l'impatto dei cambiamenti climatici, si ispira alla Fram, una nave concepita e progettata diversamente dai codici in vigore nel XIX secolo.
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Ora dobbiamo prepararci per la partenza di domattina sveglia alle 4:00, m prima con Bruno, che è il miglior bongustaio che io conosca, e che soddisfazione mangiare con lui, dobbiamo mangiarci una bella carbonara che rimandiamo da giorni.
Il ponte apre alle 12:00 e ritorniamo subito al Go Marina di Bergen.
14 AGOSTO
Partiamo, io Mila e Bruno. Io devo rientrare per il novantesimo compleanno di mio padre.
Davide resta per
preparare Carisma all'inverno. Anche questa Ventura è finita lascio la conclusione di questo diario a Davide il tempo stringe è ora di tornare per me. Grazie per averci seguiti e con affetto vi saluto.
Ciao Monica
15/20 AGOSTO
Finalmente solo posso riposarmi, dopo questo mese di vita intensa e attiva. La mattina mi sveglio con calma e sento che la pioggia batte sul tetto della tuga. Dovrei andare alla libreria di Bergen a cercare la carta nautica della Norvegia ma visto quanto piove rimango dentro in barca. Guardo le previsioni e sembra che da mezzogiorno inizino dei piovaschi molto intensi con 10 mm/h di precipitazioni che significa anche visibilità nulla. Questo mi impensierisce per fare il trasferimento da qui fino all'isola di Askoy dove la barca riposerà per l'inverno. Penso se pagare un altra notte qui e rimandare il trasferimento a domani che il tempo sarà migliore ma alla fine prenoto l'apertura del ponte per le 12:00 ed esco lo stesso nel fiordo. Alla fine non pioverà molto com'era previsto e la visibiltà rimande buona. Faccio le 5 miglia di trasferimento tutte a motore con una pioggia leggera, sempre per gli standard di questo paese. Arrivo al porto di Askoy e ormeggio tutto da solo. Sembra che qui nessuno si preoccupi di darti una mano per ormeggiare anche se sei solo. Comunque non c'è vento e corrente e in dieci minuti riesco a sistemare tutte le cime di ormeggio e vado alla ricerca del capocantiere Thomas per avvertire del mio arrivo e farmi dare le chiavi del pontile. Il pomeriggio vado nel suo ufficio a formalizzare il contratto di ormeggio e inizio i lavori di preparazione della barca per affrontare il lungo inverno che prevedono: riverniciatura dei legni; tavolette e timone, dare la cera all'opera morta, pulizia della coperta, sostituzione del blocchetto di avviamento motore, realizzazione e installazione della scatola copri leveraggio del gas, disarmo del fiocco , della randa e del dodger (cappottina che copre il tambuccio), diaSsmo di tutte le bandiere, bloccaggio del generatore eolico, disconnessione delle antenne delle radio VHF e HF, chiusura delle valvole, del gas e degli staccabatteria, disconnessione del cavo elettrico in banchina, installazione del camino di scarico della stufa a gas Force10 canadese, sgonfiaggio e stivaggio del tender nei gavoni del pozzetto e chisura dei gavoni con lucchetto oltre a tutte le pulizie interne compresa la sentina e stivaggio di vestiti, cuscini, coperte e sacci a pelo che devono essere insacchettati ermeticamente per evitare muffe dato il grande livello di umidità. Posiziono infine due raccoglitori di umidità a sali nella cabina di prua e al tavolo da carteggio vicino a tutta l'elettronica di bordo.Tutti questi lavori preparativi saranno svolti dal 14 al 19 agosto visto che il 20 devo partire alle 05:00 per raggiungere l'aeroporto. A proposito di elettronica ho anche aperto e pulito la data box degli strumenti visto che la bussola elettronica non funzionava bene già da tempo. Dalle prime prove sembra che ora vada meglio. Ho anche fatto parecchi collegamenti con la radio HF per scaricare i file grib in digitale con stazioni radioamatoriali a 1500 e 2500 Km di distanza. Con le stazioni più vicine non riesco a fare i collegamenti inoltre noto che con il sistema Vara Winlink e la scheda audio di Lucian "Madex" i collegamenti sui 3, 5 e 7 MHz non riescono o perchè va in tilt il sistema o perchè noto che durante la trasmissione non manda segnale sonoro VFO. Io ho una radio ICOM 706 MK2, un accordatore AT141 sempre della Icom e un antenna filare di circa 8 metri realizzata dall'amico Antonio, mio gentile consulente per gli apparati radio.
Finita questa nota per lo più tecnica vi dico due cose che mi hanno incuriosito: la prima è che l'amico norvegese Roland mi dice che la distanza tra Oslo e il nord della Norvegia è uguale a quella tra Oslo e Roma. La seconda è stata l'incontro con Bjorn il sabato prima di partire. E' il proprietario della barca "Papillon TromsØ ", molto gentile, che mi da consigli su come ormeggiare bene in vista della risacca dovuta alle tempeste invernali. Mi presta due ammortizzatori da ormeggio e si rende disponibile a dare un occhio alla barca durante la mia assenza. Parlando del più e del meno, mentre prendiamo un caffè, mi racconta della sua infanzia all'estremo nord della Norvegia dove per lui era normale che d'estate ci fosse sempre luce e che il buio fosse solo d'inverno. Quando un estate a 18 anni andò in sud Europa per la prima volta vide che di notte era buio e rimase molto sorpreso. Io gli chiesi se era dura la vita con tutto quel freddo e buio d'inverno ma lui mi rispose che era nato li e conosceva solo quel tipo di vita e clima che per lui erano normali, tenuto conto che non c'era nemmeno la TV.