Rieccoci su Carisma! Bentrovati a tutti voi.
Intanto vi mandiamo un fresco abbraccio, potrei anche dire freddo, già prima dell'atterraggio a Bodø abbiamo capito che le temperature sarebbero cambiate. Non immaginavo però che avrei messo berretta e guanti!
in attesa del traghetto per Moskenes
un pisolino in attesa del bus per Leknes, sono le 3:00 ovviamente come in pieno giorno
Siamo partiti da Costa Volpino al mattino alle 6:00 e dopo un lungo viaggio di 30 ore, verso mezzogiorno ritroviamo Carisma in buone condizioni grazie a Stein che costantemente ha controllato e con cura tenuto svuotata la sentina (è stata una primavera piovosa da queste parti). Sbrighiamo il minimo indispensabile per buttarci a letto e dormire qualche ora.
Il giorno seguente facciamo il punto della situazione, moltissimi lavori da fare, cerchiamo di darci delle priorità e non stressarci troppo; intanto dobbiamo abituarci al clima, 20° gradi di differenza non sono pochi, ma basta coprirsi un po' e di certo noi preferiamo queste temperature al caldo che abbiamo appena lasciato.
E' sempre grazie a Stein che riusciamo velocemente a far cantiere quindi ci spostiamo verso Ballastadoy Slip, dove inizieremo i lavori.
vi presentiamo il nostro amico Stein
Lavori che abbiamo effettuato dal nostro arrivo:
cambio filtro del gasolio
test strumentazione di bordo
sostutizione batterie servizi
pulizia circuito di raffreddamento acqua dolce
smontaggio struttura di copertura protezione invernale
pulizia dell'opera viva con idrolulitrice a seguire due mani di antivegetativa
areazione e pulizia di tutti i locali interni della barca e igenizzazione di tutti gli stipetti
rimozione delle muffe nella cabina di prua la più soggetta a ristagni di umidità
verniciatura del pavimento
l'opera viva di Carisma è quasi un'opera.... d'arte e stasera.......impepata di cozze
ecco il risultato
Ci concediamo tra un lavoro e un altro qualche breve passeggiata e quel modesto edifico che vedete a destra, da two million, ci ha detto Stein, diverrà la modesta casa di un pescatore locale. Ricordate che qui i pescatori guadagnano moltissimo? E quotidianamente andiamo al joker che funge da market, bar, punto di ritrovo per gli abitanti di Ballstad; qui lavora anche la gentilissima sorella di Stein, Reidun e la bellissima nipote.
montagne di stoccafisso
Qui è come fosse inizio primavera e ci sono delle bellissime fioriture che dedico alla mia amica Loren e a Chiara con i nostri migliori auguri di pronta guarigione.
lo splendido Scottinden che saliremo non appena possibile
venerdi 4 luglio 2025
Stamattina verso le ore 9:00 è tornata da Leknes la wonder macchina per il varo di Carisma, che torna in acqua, e ritorniamo alla nostra marina per i preparativi della partenza prevista per lunedi. Domani parità anche Silvio dall'Italia che ci raggiungerà, dopo le faticose 30 ore, sabato. e insieme saliremo lo Scottinden. Facciamo un bucato necessario dopo il lungo inverno e ci riposiamo.
latitudine massima
Oggi 4 luglio avrebbe dovuto raggiungerci anche Dominique, un carissimo amico di Davide, ed ora anche mio; purtroppo per problemi famigliari non sarà con noi, ma siamo certi che riusciremo a condividere prossimamente qualche bella avventura insieme. Intanto stabiliamo un contatto Lofoten-Repubblica Ceca molto piacevole.
A presto Dominique !
Anche Silvio ha avuto problemi alla partenza, giunto a Malpensa il suo volo è stato cancellato, che sfortuna!! Ci raggiungerà pero' lunedì in mattinata, perdendo due giorni di vacanza.
sabato 5 luglio
Dobbiamo pertanto riprogrammare questi due giorni e decidiamo allora di salire lo Scottinden senza Silvio, non appena arriva partiremo per Varøy.
Dalla scorsa estate guardiamo la vetta dello Scottinden, quanto è bella e finalmente con calma verso le 10:00 del mattino partiamo. La zona dei laghi già la conosciamo e anche voi, se ci avete seguito lo scorso anno.
Lo Scottinden non è la più alta vetta delle Lofoten, ma sicuramente una delle più affascinanti, svetta sull'oceano per circa 670 metri e lo sviluppo del suo itinerario di 7 km circa. Ci godiamo questa salita, come primo giorno di vacanza rigenerante dopo freddo e stanchezza e finalmente seppur l'aria è fredda la giornata è serena e il sole ci scalda. La salita nella sua parte terminale è molto ripida e richiede attenzione.
Abbiamo ricevuto dal nostro amico Stein e dalla sorella Reidun un invito a trascorrere insieme, nella loro summer house il fine settimana. Silvio sicuramente si perde un week-end tutto norvegese dovuto alla cancellazione del suo volo, quindi nel tardo pomeriggio, dopo una bella doccia ci trasferiamo percorrendo le tre miglia da Ballstad alla casa di Stein e Reidun. Al nostro arrivo non possiamo credere ai nostri occhi, il luogo è di rara bellezza. I genitori hanno lasciato quest'isolotto ai 5 figli, tre femmine e due maschi; ognuno di loro possiede una summer house o cabin. Due sorelle e un fratello hanno ereditato le più antiche case risalenti al 1800, Reidun e Stein ne hanno costruita una nuova.
queste le case più antiche
la casa si Stein
è tradizione per loro costrire la miniatura della casa in origine
Stein viene con la sua barca a prenderci e insieme alla dolcissima Luisa Marie ci gustiamo un apertitovo con uno Stockfish pescato ed essicato da lui, per non parlare del Salmone selvaggio affumicato con erbe locali, il vino è italiano; mai prima d'ora nè io nè Davide avevamo assaggiato tanta prelibatezza, non solo, Stein ci regala anche due Stockfisk e un bel pezzo di salmone. Ci mostra la sua casa che ha costruito e che richiede una manutenzione davvero laboriosa. La baia dove si trova ques'isolotto è davvero incantevole infonde pace e tranquillità . Che spettacolo! Torniamo alla barca, la giornata è stata ricca di emozioni dallo Scottinden a qui, domani siamo invitati a pranzo da Reidun.
quel piccolo casottino con lo sportello aperto è il luogo dove Stein affummica i salmoni
domenica 6 luglio
Al mattino presto io e Davide decidiamo di salire fino in cima ad una altura formata da placche granitiche da cui si vede il fiordo di Nusfjord e il lago. La salita dura un paio d'ore per circa 300 metri di dislivello per uno sviluppo di circa 5 km.
l'ormeggio di Carisma nelle protetta baia di Stain
il lago dalla cima della nostra passeggiata
sullo sfondo l'isolotto proprietà di tutta la famiglia Harald
Rientrati in barca dopo aver pranzato, Stein ci invita per una passeggiate nei dintorni, io mi aggrego Davide resta in barca per concludere alcuni lavori e riposare. La camminata risale il versante centrale della baia ricco di cascatelle e laghetti sempre su placce gaciali tra massi erratici enormi.
Reidun lavora al Joker di Ballstad e chiacchierando abbiamo scoperto che era sorella di Stein, ha due anni in meno di me e siamo entrate subito in sintonia, donna forte, determinata molto gentile e simpatica ormai la vediamo da un anno e il suo invito a pranzo per noi è davvero un onore. Noi speriamo di poter ricambiare la loro ospitalità da noi in Italia, ce lo hanno promesso e ci farebbe tanto piacere averli da noi.
Dopo aver visitato l'isolotto con Stein verso le 17:00 ci incamminiamo verso casa di Reidun per un pranzo tipico e ci gustiamo un zuppa di codfish gustosissima.
la casa di Reidun collegata a quella di Stein da un ponte da lui costruito affinchè i bimbi potessero andarci anche con l'alta marea.
la bellissima casa di Reidun che ci accoglie insieme alla figlia
visitiamo anche l'antica casa dei loro genitori che pare un museo
Lasciamo questo luogo ancora incontaminato e rientriamo a Ballstad con una piacevolissima e tiepida veleggiata.
sullo sfondo gli amici ci salutano
lunedi 7 luglio
Stamattina alle ore 8:00 arriva Silvio a Leknes e lo raggiungiamo per fare le ultime spese prima della partenza. Riprendiamo il bus insieme e torniamo alla barca per i preparativi. Nel tardo pomeriggio ci rechiamo a salutare Anna, una ragazza conosciuta gli scorsi giorni che lavora in un residence per ricchi vacanzieri; il ristorante non possiamo di certo permettercelo, ma ci gustiamo un'ottima birra, la migliore fin'ora bevuta in Norvegia che ci viene da lei gentilmente offerta. E' una giovane e bella ragazza, è affascinata dai nostri racconti e dal mio amico Silvio, che Davide gli presenta come uno dei più grandi alpinisti italiani (anche se non è vero), ci verrà a trovare non appena avrà un periodo di vacanza.
Silvio alla stazione a Leknes
meritato riposo dopo tanta fatica
passeggiata serale
dalla sauna del resort da 300 euro notte
martedi 8 luglio
Con calma al mattino ci prepariamo per la partenza e con nostra sorpresa arrivano gli amici della Marina di Ballastadoya per l'ultimo saluto. Geir, che non avevamo ancora incontrato, ci porta due regali davvero speciali, di professione faceva il fotografo e ci regala una foto dello Scottinden innevato e il calendario con tutte le foto dello Scottinden e di Ballastad in ogni stagione. Helghe che con la sua gentilezza ci aveva accolto lo scorso anno e grazie a lui abbiamo trovato questo posto barca e naturalmente Stein; dopo un buon italian coffee è ora di mollare gli ormeggi. Qualche attimo di commozione lasciando gli amici. Non è facile entrare in sintonia con loro, sono molto discreti e riservati, siamo davvero stati molto fortunati e anche a Ballstad lasciamo un po' del nostro cuore.
Geir
Helghe e Stein
DA BALLASTAD A VAERØY
Miglia 30
Tempo di percorrenza h: 7:00
N 68° 05 '
E 13° 21'
Rotta N 210°
Per raggiungere Vaerøy dobbiamo attraversare il Maelstrom che è il canale più pericoloso delle Lofoten. Fu il modello per Jule Verne e vividamente descritto da Edgard Allan Poe: "Mentre osservavo questa corrente acquisiva una velocità mostruosa . In 5 minuti l'intero mare fù sferzato da una furia incontrollabile. Il letto delle acque si screpolò e si fendè in mille canali contrastanti scoppiando in una convulsione frenetica, sollevandosi ribollendo e sibilando". Largo 2,5-3,5 miglia profondo 40-60 metri più basso del mare in entrambi i lati, fondale irregolare da E a W. L'origine del nome è Sami, Moski che significa luogo inaccessibile! Detto questo, che leggo sul nostro portolano, potete ben capire che comunque un po' di preoccupazione prima della partenza , almeno io ce l'ho; ovviamente il capitano ha già effettuato tutti i calcoli necessari prima della nostra partenza.
Salpiamo alle ore 10:00 con vento piacevole, mare calmo, vento portante. Issiamo lo spi per circa 15 miglia, poi traverso con vento in aumento, fiocco due e randa piena. Bello tornare a navigare, appena usciti da Ballstad un bel gruppo di orche ci fiancheggia, che spettacolo!!! ottima partenza.
Ci godiamo la traversata e il Maelstrom è tranquillo, i calcoli di Davide erano perfetti!
Atterriamo alle ore 17:00 l'arrivo in un porto nuovo è sempre una sorpresa, tutto da scoprire, il luogo ci appare subito molto affascinate. Ormeggiamo presso un piccolo molo, siamo solo noi, tantissime casette di legno fiancheggiano il molo, sistemiamo la barca e andiamo a visitare i dintorni. Incontriamo subito Tony, il gestore del ristorante che ci dà le prime indicazioni necessarie per accedere ai servizi. E la cosa bella è, che abbiamo a disposizione una sauna e dopo molte ore di freddo ci tuffiamo immediatamente; sauna e doccia sono rigeneranti.
ormeggio
la sauna
ingresso della sauna
le casette di legno e in fondo la nostra sauna
Ci gustiamo un Bacalao spezial e poi usciamo a visitare il paese e dopo una piacevole passeggiata tra essicatoi, belle montagne che s'innalzano ovunque, troviamo il pub!
il tempo è uggioso ma lo stesso il paesaggio e incantevole
eccoci al pub per un brindisi
Al pub facciamo conoscenza della barista, si chiama Sølvy , molto socievole, simpatica che di sera lavora al pub e di giorno macella balene: Wow per noi è d'effetto e fatico a comprendere anche solo lontanamente col pensiero, per loro è normale fà parte della loro storia e della loro cultura; ci invita il giorno successivo alla farm per vedere il suo lavoro.
una grande farm di pescatori abbandonata
finalmente due stoccafissi sugli essicatoi
Vaerøy, lunga 5 miglia di fascia costiera pianeggiante sotto montagne scoscese. Sole a mezzanotte, spiagge bianchissime, scogliere popolate da moltissime specie di uccelli. Abitata da 3000 anni ci sono 2 centri abitati Nordland e Sørland che è il più grande (quello dove siamo atterrati noi), ha 750 abitanti di cui 26 bambini. La leggenda narra che il re Mår aveva così tante pecore che le ultime, non erano ancora in vista quando le prime scesero 33 mt poù in basso; insolitamente le tasse venivano pagate in lana piuttosto che in pesce. Con l'arrivo del primo servizio telegrafico ittico la pesca aumentò moltissimo, negli anni '30 il 98% degli uomini erano pescatori. Non facile da raggiungere, soprattutto in barca, molto meno turistica del resto delle Lofoten, ha pochi servizi essenziali, il turismo è selezionato da sè; tutti hanno il sorriso per la bellezza dei posti.
mercoledi 9 luglio
Ci svegliamo con molta calma e dopo una bella e ricca colazione andiamo a cercare la farm dove Sølvy lavora carne di balena; parte del mercato è per il Giappone o per loro, catturano solo balenottere comuni di max 4 tonnellate meglio se 2, la carne è più pregiata.
Sølvy alle prese con una bel trancio di polpa di balena!
Esperienza davvero unica nel suo genere. All'uscita abbiamo inoltre avuto fortuna di incontrare un peschereccio al rientro. Anche questa esperienza è davvero interessante perchè a bordo vediamo due bambini, dico bambini, di circa 10 anni. Il Capitano ci racconta del progetto scolastico di introduzione dei bimbi all'amore per il mare e per la pesca sostenibile. Bellissimi, molto disponibili al nostro interesse ci gustiamo questi futuri pescatori al lavoro. Che tenerezza!
Contenti torniamo alla barca e decidiamo di andare a Måstad piccolo e antico villaggio di pescatori abbandonato Qui si trovano le più importanti colonie d'uccelli dell'isola, in antichità importante risorsa alimentare. Grande è la colonia di pulcinelle di mare ancora presente così come sono presenti moltissime aquile che venivano catturate vive fino a che, nel 1968 furono protette. Il villaggio si puo' raggiungere a piedi da Nordland per sentieri a picco sul mare; noi decidiamo di andare in barca per prendere ancora un poco di piede marino.
foto by Silvio
raggiungiamo terra con il nostro canotto e le immagini parlano da sole
la piccola scuola è ormai in totale abbandono ma i banchi rendono l'idea di come poteva esser la vita in questo luogo
sullo sfondo Carisma alla boa d'ormeggio
Veleggiamo fino a una delle spiagge più belle al mondo che vedete sullo sfondo, anche qui c'è come in molte delle isole da noi visitate
giovedi 10 luglio
Il tempo è in peggioramento e decidiamo di visitare il secondo villaggio dell'isola, quello a Nord ossia Nordland, dista da qui 7 km e ci incamminiamo con un vento incalzante e una leggera pioggerellina .
decidiamo di fare autostop e siamo molto fortunati saliamo su questo grazioso camper che ci porta fino in centro
l'antica chiesta
Io rientro ancora in autostop, i miei due compagni di viaggio rientrano a piedi, ci troveremo al locale che ormai è diventato per noi rifugio dove trascorriamo qualche ora di relax, chiacchierando con le numerose persone che lo frequentano, turisti e locali. E' l'unico luogo di aggregazione in centro al paese; il pub 1 di Sølvy apre solo nelle ore serali.
Prima di rientrare a casa facciamo un salto a Rostnesevågen piccolo antico centro ormai un museo a cielo aperto, gestito da un pescatore che, con finanziamenti governativi, conserva il luogo alle sue origine, qui sorge il museo del telegrafo ittico; atterra anche l'elicottero che funge da mezzo di trasporto veloce con Bodo, il piccolo aereoporto a nord dell'isola è ormai dismesso dopo un grave incidente in cui perirono molte persone a causa delle forti correnti termiche che scendono dalle montagne al mare.
venerdi 11 luglio
Sta passando un fronte freddo il tempo oggi è brutto con vento e poca pioggia, restiamo a letto fin quasi meszzogiorno.... incredibile soprattutto per me e Silvio che siamo mattutini, ma come dice Davide è necessario. Io isistemo la barca e Davide e Silvio vanno a prendere gasolio. Ci ritroveremo al nostro locale in centro dove restiamo tutto il pomeriggio; Sølvy passa per salutarci e anche con lei resteremo in contatto, avendo saputo che siamo sulle rotte di Piero Querini (per chi non avesse ancora letto la sua storia la troverà nel diario dello scorso anno), e che Røst è la meta finale di Atlantico 2, ci suggerisce di contattare Hildegunn Pettersen, una sua amica, una volta arrivati a Røst.
Un'ottimo pranzo- cena , ormai abbiamo preso ritmi norvegesi ci accompagna verso la sera, che non arriva mai.
ormeggio di Carisma foto by Silvio
sabato 12 luglio
Quest'oggi Silvio ritorna in Italia, a me pare che si sia proprio goduto questi giorni, bello vederlo incuriosito, sorpreso e incantato dai luoghi; la nostra è una ciurma collaudata peccato così pochi giorni, ma il lavoro e la famiglia lo attendono. Brava Floriana che è riuscita a gestire il tutto!
Collaudato e ormai neo patentato, è anche il nuovo membro dell'equipaggio; complimenti a Lino che è in arrivo con lo stesso traghetto che prenderà poi il Silvio, pure lui bello provato dopo un viaggio davvero faticoso. Sistemati i bagagli e dopo aver pranzato molliamo gli ormeggi verso le ore 13:00 destinazione Røst meta finale di Atlantico 2.
bentornato Lino
DA VAERØY A RØST
Miglia 25
Tempo di percorrenza h: 7:00
N 68° 05 '
E 13° 21'
Rotta N 210°
Partiamo con un tempo uggioso, freddo e umido , ma dopo alcune miglia l'orizzonte appare limpido e poso dopo finalmente ritorna il sole e la traversata diventa piacevole. Poco vento da sud Vento un po' di bolina e motore . Prima dell'ingresso il fondale si abbassa e Davide vuol pescare un pesce; detto fatto ci gusteremo un buon merluzzo bianco.
Sappiamo che l'atterraggio a Røst è molto impegnativo ma il tempo è favorevole. Dall'ingresso al paese dove ormeggeremo ci sono circa 3 miglia disseminate di scogli le indicazioni entrando da nord sono scarse, come spesso accade. E........quasi arrivati un incaglio a scogli ci fà tremare per un attimo, fortunatamente andavamo piano e la barca è robusta. Atterrati Davide si tuffa per una prima ispezione e il danno lieve e riparabile.
ingresso a Røst
INSERIRE VIDEO INGRESSO
Nonostante un pò di sconforto iniziale a bordo, ci rendiamo conto che tutto è andato bene ed è necessario festeggiare questo importante traguardo con stoccafisso, codfish appena pescato, champagne offerto da Lino per la sua patente.
Lino, che è una roccia d'uomo, da non credere crolla e va a dormire, io e Davide cerchiamo Querini pub per rintracciare Hildegunn Petterson. Lo troviamo ma è dismesso e iniziamo a chiedere informazioni e riusciamo ad ottenere il numero di telefono. Sono cira le 22:00, e dal mare arriva una nebbia che avvolge l'isola; par d'essere a Venezia incredibile, che sia lo spirito di Querini! Ci incamminiamo verso il centro e raggiungiamo dopo qualche chilometro il centro (anche la palestra è dedicata a Querini) e chiediamo un passaggio a un'anziana signora per il ritorno al porto. Indovinate chi è ? Ha dell'incredibile, è l'ultra ottantenne mamma di Hildegunn Petterson che coincidenza!
la piacevole passeggiata in centro
Al porto chiediamo ad alcune ragazze dove c'è un caffè aperto; ce ne sono due: uno dove c'è il karaoke e chi canta? Hildegunn Petterson, ma sta per chiudere , l'altro chiuderà alle 2:00 e noi non possiamo credere ai nostri occhi! neppure lo foto potranno rendere neppure l'idea, troppi i piccoli dettagli di questo locale a dir poco psichedelico!
ingresso del pub
per ora il locale è vuoto ma in poco tempo si riempirà
sullo sfondo l'atelier di un artista
pontile esterno avvolto dalla nebbia
ingresso della toilette
toilette
Nel locale facciamo conoscenze varie e tutti si danno un gran da fare per noi, affinchè possiamo incontrare Hildegunn che arriverà verso l'1:00 già bella allegra e nel giro di un'oretta oserei dire ubriaca come quasi tutti i presenti nel locale. E' sabato , si fà festa e bevono come spugne. Hildegunn ci promette che domattina alle 12:00 verrà a salutarci prima della nostra partenza, ma noi non ci crediamo. Rientriamo alle 2:00 con il sole in una sottile nebbia che rende il paesaggio fiabesco.
l'ormeggio a Rost
Røst si trova all'estremità sud-ovest della catena delle Lofoten, la più distante dalla terraferma, un gruppo di piccole isole e isolotti ( uno per ogni giorno dell'anno oltre a innumerevoli scogli e banchi, giusto per darvi un'idea del perchè l'atterraggio da nord non è stato semplice). Il nome deriva dall'antico norreno røst "vortice" o "corsa". Le piccole e suggestive isole a NE di Trenyken, Vedøy e Størfjell sono punti di riferimento per Røst e preziosi santuari per uccelli marini. Come vi avevo già raccontato a Nusfjord, lo scorso anno, i norvegesi hanno un rispetto per gli uccelli davvero incredibile. Il mare è ricchissimo di pesce e ha donato vita all'isola, lo stockfish da oltre mille anni è lavorato come ai tempi di Piero Querini; nessun additivo, solo un breve tuffo in acqua salata prima di essere essiccato al vento e al sole. Il legame con l'Italia è molto forte per il commercio del pesce e il paese gemellato è Sandrigo, in Veneto, a cui i Norvegesi hanno dedicato l'isolotto di Sandrigoøya. La drammatica storia di Piero Querini, che vi ho narrato e nominato a lungo, è al centro dell'opera lirica "Querinioperaen", responsabile del progetto è ovviamente Hildegunn Petterson che ha svolto un ruolo fondamentale e ha lavorato intensamente per poter raggiungere palcoscenici internazionali; peccato davvero non aver avuto il tempo di incontrarla in un differente contesto e il vento non ci permette di fermarci neppure un attimo in più. Il protagonista dell'opera resta lo stoccafisso, simbolo del patrimonio culturale ed economico, fonte di identità e di orgoglio per Røst e tutta la Norvegia. L'opera è stata rappresentata a Venezia nel 2022 insieme a progetti del percorso culturale europeo della via Querinissima, lo scorso anno a Bødo capitale della cultura.
Da domani si ricomincia a navigare sul serio e dedichiamo al nostro amico Tonino la prima traversata per la Scozia. Grazie Tonino per seguirci è come fossi con noi e presto torneremo a navigare insieme.
DA RØST A ULNSTEINVIK
Miglia 360
Tempo di percorrenza : 3gg 7h
N 67° 30'
E 12° 26'
Rotta 180°- 210°-220°
Si parte, stavolta si comincia a navigare sul serio, inizia il rientro, la discesa verso sud le Shetland e la Scozia ci aspettano. Aspettiamo mezzogiorno ma Hildegunn, come da nostre previsioni non compare. Peccato! sicuro stamani non ricorderà nulla..... troppo euforica la nostra opera Querini!
Molliamo gli ormeggi alle 12:30 con un po' di tensione per l'uscita nuovamente tra miglialia di scogli affioranti, ma l'uscita a sud è migliore e il tempo ottimo. Navigazione con vento in poppa tra 15 e 18 knt i primi due giorni, dal terzo poco vento debole e variabile che necessita dell'aiuto del motore perchè vogliamo arrivare alle Shetland prima della tempesta che si muoverà sull'inghilterra. Abbiamo un'avaria all'impianto elettrico e alla batteria del motore che Davide risolve con un ponte sulle batterie dei servizi appena cambiate. Sempre dure le prime 24 ore di navigazione, chi più chi meno, onde da 1 metro fino a 1,80 . Quel piede marino che necessita di un po' di tempo, di adattamento, tutto diventa difficile e faticoso, ci si immerge in una sorta di apatia, ma c'è comunque sempre da fare, le stesse cose e così pian piano ci si adatta; un continuo rollio, il mare è poco profondo e seppur il vento non è forte il moto è abbastanza impegnativo da digerire; come diceva Silvio " Non è mica il Mediterraneo!"
14 luglio avvistata una balena comune lunga 9/10 metri, maestosa si avvicina ci fiancheggia e sparisce negli abissi, un gradito saluto per la nostra partenza. Durante la traversata avvistiamo 5 navi , due piattaforme petrolifere avvistato una nave spia "russa" che ci ha circumnavigato a poca distanza (in altri mari avremmo pensato ai pirati) , chiamati per radio si sono presentati come pescatori alla traina: la nostra rotta era perfettamente nella loro area di pesca, ci siamo scusati.
Le previsioni danno buono per 3/4 giorni e non ci fidiamo a proseguire direttamente verso la Scozia, preferiamo rientrare a terra, valutare il meteo, sistemare l'avaria alla batteria e poi proseguire.
Abbiamo attraversato la parte sud del Mar di Barens, tutto il Mar di Norvegia e la parte nord del Mar del Nord fin ora e la discesa è appena iniziata.
il sole a mezzanotte
ci mancherà il sole a mezzanotte
La mattina del 16 luglio inizia a fare caldo, non ci par vero, siamo scesi di 6° e torna il profilo della Norvegia che abbiamo risalito lo scorso anno, bello rivederlo.
E là, proprio a dritta sullo sfondo Capo Stad, il temuto capo Stad, punto più pericoloso di Norvegia, ma ci penseremo dopo domani.
Chi ci ha seguito lo scorso anno ricorderà Chris, l'amico che, dopo il big bang di Capo Stad, ci aveva supportato prestandoci una muta pesante e che nel dodger aveva un giardinetto inglese. Siamo sempre rimasti in contatto con lui, navigatore inglese che da 20 viene in Norvegia. Quest'anno pure lui (come tutti quelli che navigano davvero) ha avuto un'avaria al motore ed è fermo a Ulnsteinvik ; per poterlo incontrare, visto che siamo di strada, puntiamo 190°, lo chiamiamo al telefono e con tanto entusiasmo ci preparerà la cena. A volte le amicizie richiedono un poco impegno e di costanza, ma sempre veniamo ricompensati da tutte le persone che abbiamo incontrato per mare e che navigano, come lui solitari, ci vuole passione e coraggio! Grande Chris. Con Davivide faranno lunghe chiacchierate e preziosi saranno i suoi consigli e suggerimenti. Ci prepara un'ottima cena a base di pollo speziato accompagnato da un contorno di bambù, peperoni funghi e germogli, e noodles; siamo anche molto affamati e apprezziamo con gusto. Domani ricambiamo l'invito con pastasciutta, formaggi e salumi che per loro sono leccornie.
anche quest'anno il giardino inglese è in fase di allestimento
l'ormeggio vicino alla barca di Chris
17 luglio
Ci prendiamo una giornata di riposo da trascorrere visitanto la cittadina molto accogliente. Potremo restare gratuitamente con l'utilizzo di acqua, corrente e docce, grazie al fascino femminile, dicono i miei compagni di avventure (anche se non è vero). Facciamo rifornimenti per la traversata e ceniamo con Chris e i consueti preparativi per la partenza prevista per domattina alle 8:00
Carisma e la barca di Chris al pontile
Chris mentre chiacchiera gesticolando
DA ULNSTEINVIK ALL'ISOLA DI BREMANGERLANDET
Miglia 40
Tempo di percorrenza h 11:00
N 62° 19' 63''
E 05° 46' 10''
Rotta 180°
18 luglio
Giornata uggiosa ma molto calma come un film in bianco e nero. Il programma prevede di passare il temuto Capo Stad prima di mezzogiorno, intanto che la bestia dorme come dice Chris, e di fermarci all'ancora sull'isola di Bremangerlandet fino alle 23:00 e poi partire per le Shetland che distano 190 miglia, dove prevediamo di arrivare domenica mattina. Quindi per ora ci salutiamo qui. Ci vediamo in Scozia.
alle ore 13:57 passiamo capo Stad N 62° 11' - E 5° 3'
Il cielo si sta aprendo e spunta un timido sole, si sente che abbiamo lasciato il circolo polare artico, le temperature sono decisamente in aumento. Arriviamo alle ore 19:00 alla baia di Bremagerlander, fino alla nostra ultima sosta all'ancora la Norvegia ci incanta, pare di essere sulle Orobie (senza mare) acqua limpida, spiaggia bianca, 3 piccole cabin da sogno, ci sono tre barche all'ancora, alcune tende sulla spiaggia, il sole bello caldo, l'acqua invitante, il primo a tuffarsi è Lino da vero vikingo, poi Davide e più timidamente io. I vicini di barca stanno pescando e i pesci abboccano, Lino si mette alla canna senza neppure asciugarsi. E' il momento perfetto! E' pieno di pesci affamati e Davide ha il tocco magico, ne abboccano tre e si ferma, troppo facile dice e a noi bastano; quindi cambio di menù e che salutare cenetta! Il tempo di una partita a carte ed è già ora di lasciare questo luogo fiabesco.
l'ingresso alla baia
una delle cabin
rifornimenti prima della partenza
specie di merluzzo fresco e delizioso
e al tramonto salpiamo l'ancora e pronti via le Schetland ci aspettano
Chiudiamo questo capitolo e continuiamo con una prossima pagina intitolata discesa dal circolo polare artico che trovate sempre sulla home page.