"La portinaia Apollonia"
Lia Levi
Ed. OrecchioAcerbo
La portinaia Apollonia portava occhiali con i vetri grossi. I suoi occhi sembravano pesci grigi in un acquario". Autunno 1943. Un bambino ebreo e una città dove comandano i soldati cattivi. Papà non c'è. Mamma lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma è la portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di tutto. Finché un giorno...
"Vietato agli elefanti"
Lisa Mantchev
Ed. Giunti
Inclusione sociale, amicizia, accettazione del diverso, amore per gli animali. Un libro che suscita tante emozioni nei bambini, dalla tristezza alla felicità, e che trasmette un grande messaggio di uguaglianza.
"Flon-Flon e Musetta"
Elzebieta - Ed. AER
Flon-Flon e Musetta sono amici e giocano sempre insieme fino al giorno in cui scoppia la guerra e non possono vedersi più perché Musetta "sta dall'altra parte della guerra". Un libro che, con poche parole, riesce a mettere davanti ai nostri occhi l'assurdità delle guerre e dei conflitti razziali e l'impossibilità di capirne il perché. È un libro per bambini abbastanza piccoli. Ai più piccoli è difficile parlare di cose dolorose, ma è proprio da loro che bisogna partire per una nuova educazione alla pace e alla tolleranza.
Perché le differenze non esistono e lo sanno bene i bambini e le bambine. Le differenze le hanno inventate i grandi.
I bambini non hanno sovrastrutture ideologiche se i grandi riescono a preservarli.
Il libro Ogni merlo è un merlo permette di affrontare un tema forte come quello dell’Olocausto in modo molto delicato ma non per questo meno toccante.
Perché ricordare aiuta a non commettere gli stessi errori. Ricordare per non dimenticare, è come conclude la vecchia e saggia quercia del racconto.
"Otto biografia di un orsacchiotto"
Tomi Ungerer - Ed. Mondadori
Questa è la storia dell'orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un'imbottitura c'è spazio per tantissimi ricordi.
"Fino a quando la mia stella brillerà"
Liliana Segre, Daniela Palumbo - Ed. Piemme
La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l'unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare.