Un tuffo in acqua


di Lorena Misiano

Quest'anno siamo stati a svolgere un corso di vela sul lago di Como, precisamente a Dongo, un piccolo paesino. Prima di questa uscita didattica, in collaborazione con altri professori ci siamo cimentati sul tema della navigazione. 

Durante la lettura di “Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, ho notato che l'autore dice che risalire quel fiume è come tornare al passato, quando la vegetazione impazza sulla terra: questo episodio l'ho richiamato alla mente quando ero sul gommone e sulla sponda di fronte ho visto tanti arbusti che si riflettevano sull'acqua limpida.

Durante la navigazione i cinque sensi sono importantissimi, soprattutto la vista e l’udito. 

Ciò che ho notato fin dall'inizio sulla riva è lo spettacolare paesaggio del lago, i primi raggi del sole che rendono l’acqua dorata e le bellissime montagne verde scuro, tra cui la Valtellina. La vista diventa fondamentale per capire quando la randa si sgonfia e per vedere la direzione in cui ci stiamo dirigendo. 

Invece l’udito risulta importante poiché insieme a noi sono usciti in acqua due gommoni, con a bordo gli istruttori che danno consigli o guidano per evitare di scuffiare.

Il tatto, poi, serve per sentire se l'acqua è calda o fredda, mentre i due sensi olfatto e gusto non sono impiegati durante la navigazione, ma può capitare che durante una scuffia, per errore si assaggi l’acqua del lago. 

L’odore che si sente sembra quello di quando d’estate termina di piovere, ovvero un odore di un'aria  leggera e pulita.


Nella traversata sono anche importanti  la concentrazione, l’equilibrio, la comunicazione con l’equipaggio e soprattutto mantenere la calma nei momenti più complicati.

Nel corso dei tre giorni non ci sono state delle vere interviste, ma a volte Giona, ovvero uno degli istruttori, quello più giovane, ci raccontava degli aneddoti oppure delle avventure vissute durante la sua carriera o nei posti in cui ha gareggiato. Armando, l'altro istruttore, non raccontava quasi nulla.

Ci sono dei particolari che mi hanno incuriosita molto, come l'edificio di colore giallo, che chiamano "casa gialla", dove gli istruttori prendono come punto di riferimento durante le uscite poiché si trova in una posizione strategica ovvero proprio di fronte alla riva. Questo edificio immerso nel verde un tempo è stato un manicomio, ma adesso è un centro di recupero, principalmente per i tossicodipendenti. 

Quando si è sulla barca e durante la passeggiata si possono osservare tanti animali che volano o semplicemente stanno in acqua a nuotare. 

In sintesi, l’esperienza che abbiamo fatto, oltre ad essere stata molto gradevole e meravigliosa, è stata soprattutto una lezione di vita, che ci ha fatto comprendere l’importanza della collaborazione di ogni individuo in un gruppo.