Navigare tra onde e pensieri

di Davide Rossi

Durante il camp di vela abbiamo fatto diverse uscite in barca: durante una di queste siamo stati accolti da un vento più forte del solito. 

Allora, mentre cercavamo di non far scuffiare l’imbarcazione, mi è tornata in mente la poesia Naufragi di Erri De Luca. Ed ho pensato alle situazioni che parevano all’apparenza simili, ma in realtà completamente diverse: noi in difficoltà in mezzo al lago, che cerchiamo di tenere in piedi la barca, con l’istruttore che ci dà consigli e che è pronto ad aiutarci, e la situazione dei migranti di cui si parla nella poesia, molto più tragica, perché rischiano le loro vite in cerca di un posto migliore dove vivere, lasciano la terra dove sono nati per attraversare il mare a bordo di imbarcazioni malandate a stento in grado di essere utilizzate.

Naufragi 

Nei canali di Otranto e Sicilia,

migratori senz’ali, contadini di Africa e di oriente

affogano nel cavo delle onde.

Un viaggio su dieci s’impiglia sul fondo,

il pacco dei semi si sparge nel solco

scavato dall’ancora e non dall’aratro.

La terraferma Italia è terrachiusa.

Li lasciamo annegare per negare. 

Erri De Luca

Navigare con i sensi

Durante la navigazione, i cinque sensi sono stati fondamentali nel momento in cui dovevamo andare verso la riva opposta del lago, sia per riuscire a condurre la barca che sia per apprezzare l’esperienza.

Tramite l’udito riesci a sentire la vela che sbatte, quindi significa che la devi cazzare, oppure puoi capirlo anche tramite la vista, se da dove sei posizionato sulla barca vedi scomparire i laccetti posti lungo il bordo.

Inoltre, la vista è anche fondamentale per mantenere la rotta, fissando un punto nella direzione in cui si vuole andare.

Il Lago di Como

Durante questa gita sono venuto a conoscenza di alcuni fatti interessanti: la maggior parte delle persone che pratica sport acquatici sul Lago di Como non è del posto, ma è delle zone di Milano; del resto la vela è uno sport le cui basi si imparano facilmente rendendolo praticabile per tutti; infine ho scoperto che esistono moltissimi tipi di imbarcazione che utilizzano il principio della barca a vela ma con caratteristiche diverse.


Durante l'epoca romana, il Lago di Como era una regione di notevole importanza strategica ed economica nell'ambito dell'Impero Romano. La città di Como fu fondata dai Romani nel I secolo a.C. come Novum Comum ed era un centro di amministrazione e commercio. Il lago era situato lungo una rotta commerciale importante e le città circostanti erano collegate da strade romane. La regione era famosa per la produzione di marmo di alta qualità e le ville romane erano costruite sulle sue rive. Le sorgenti termali attiravano i Romani in cerca di cure terapeutiche e di relax, e l'agricoltura, in particolare la coltivazione della vite, era una parte importante dell'economia locale. Oggi, è ancora possibile visitare siti archeologici romani e vedere i resti di questa importante era nella storia del Lago di Como.



Ecco un testo in cui Plinio il Giovane parla delle sue due ville sul lago di Como: Epistola IX, 7


Caius Plinius Romano suo salutem dicit. In hac vitae tempestate nos non dissimiles sumus, quia nobis cordi est domos aedificare, nostra voluptate et voluntate, non necessitate: tu ad mare aedificas, ego ad Larium lacum, apud Comum, cuius in litore plures villae mihi sunt, sed duae quae maxime me delectant et magni decoris imaginem ostendunt. Altera imposita est saxis, more Baiano, et lacum prospicit; altera lacum tangit. Utraque suam amoenitatem praebent et mihi domino iucundae sunt diversitate. Haec prope lacum est, illa magnificum prospectum praebet. Altera, quae in saxis apud nemus sita est, me delectat quia spatiosum xystum habet et e colle ostendit piscatores, altera, quae apud aquam est, quia frangit fluctus eique recta gestatio est super litus. Vale.