Acqua e navigazione

Di Maria Charton

All’inizio di settembre sono stata ad un camp con la scuola sul Lago di Como, in cui ho potuto sperimentare delle uscite sulla barca a vela: io e i miei compagni a piccoli gruppetti dirigevamo la barca indipendenti, con qualche piccolo aiuto dagli istruttori che ci seguivano dai gommoni. 

Grazie ai cinque sensi ho potuto gustare a pieno l’esperienza in vela. Con i miei occhi ho potuto osservare lo spettacolare paesaggio lacustre, l’acqua che rifletteva i colori del cielo con uno sfondo di imponenti montagne ricche di verde, che quasi sembrava che chiudessero l’intero paesaggio. Il sole, nonostante si fosse presentato per poco tempo, illuminava l’acqua e le imbarcazioni, rendendole più vivaci. L’odore di lago era forte e pungente, misto al profumo di plastica proveniente dalle barche. Una sensazione rigenerante è stata quella di entrare in contatto con l’acqua durante la navigazione. Essa era fresca ma assolutamente piacevole, immergere le mani, le gambe o direttamente la testa è stato rigenerante. Attraverso l’udito ho potuto ascoltare il rumore delle onde che si infrangevano sulle imbarcazioni e del poco vento che soffiava e provocava quel lieve fischio poco percettibile, insieme anche ai rumori delle corde che sfregavano tra di loro. Le voci e le risate di divertimento dei miei compagni mettevano il buon umore. 


L’esperienza mi ha dato molte soddisfazioni e mi sono divertita tanto, è stato bello passare del tempo con la classe facendo un’esperienza nuova e tranquilla.