Tra le onde a Dongo



di Michele Simonetti

Ho potuto 'riconoscere' la mia esperienza in barca a vela nella poesia scritta da Umberto Saba Ulisse, dove l’autore racconta delle sue esperienze di navigazione durante il periodo della giovinezza, proprio come la nostra esperienza in barca a vela a Dongo, in provincia di Como.


Durante la nostra gita, della durata di tre giorni, mi è stato possibile utilizzare i cinque sensi durante il momento della scuffiata, ovvero quando la barca a vela si capovolge, ribaltandosi in acqua. In questa situazione si deve cercare di riportare la barca alla sua posizione naturale ed è qui che sono riuscito ad utilizzare i cinque sensi.

Per primo il gusto, che ho sperimentato quando ho ingerito un piccola quantità d’acqua, provando un sapore dolce, per via del calcio presente nell’acqua.

Mi è stato possibile anche annusare l’umido dell’acqua e, stando a contatto con essa, ho provato un brivido di freddo all’inizio, nel momento della caduta nell’acqua, ma successivamente, anche per l’utilizzo delle maglie in lycra, il mio corpo si è abituato alla bassa temperatura del lago.

Nel momento della scuffia ho subito notato come le onde sbattevano contro lo scafo della barca, potendo anche sentire il rumore dell’acqua che si scagliava contro l’imbarcazione.


Durante il camp abbiamo parlato molto con il nostro istruttore, Giona: un ragazzo di circa venti anni con una grande passione per la barca a vela e per l’insegnare alle persone tutto ciò che c’è da sapere su questo fantastico sport.

Ci ha spiegato moltissime cose, ma quella che mi ha colpito è stata l’infinità di nodi e intrecci che è possibile fare con un semplice pezzo di corda, come la gassa d’amante, le manette o il nodo savoia.

Mi ha colpito anche di Giona la sua bravura nei giochi da tavolo o a ping pong, che ho notato nel momento in cui abbiamo giocato insieme.


Dongo è un paesino in provincia di Como di circa tremila abitanti, situato sulla costa nord-occidentale del lago.

Una cosa che mi ha colpito è lo stemma del paese, concesso con decreto del Presidente della Repubblica il 26 giugno 2006, che rappresenta tre croci rosse, simbolo di appartenenza del paese al territorio delle Tre Pievi assieme a Sorico e Gravedona.

La grande presenza di ferro è stata una delle principali risorse economiche del paese e nel corso dell’Ottocento nasce l’azienda metallurgica della Rubini, che nel Novecento, con l’unione con la famiglia Falck, diventò la più grande risorsa economica della parte alta del lago di Como.

Un’altra informazione che mi ha colpito è stata quella che a Dongo ebbe inizio l’ultimo atto del regime fascista con la cattura di Mussolini e la fucilazione di quindici, fra ministri e gerarchi.