Salpare sul lago di Como

di Alice Bortolin

L'esperienza nel camp di vela a Dongo si è concretizzata in un legame profondo con la poesia Ulisse di Umberto Saba, enfatizzando il concetto di libertà legato al mare aperto. La sensazione di libertà emerge dall'autonomia dell'equipaggio senza la presenza dell'istruttore a bordo, evidenziando il controllo diretto sulla barca e le decisioni condivise. L'uso dei cinque sensi è stato cruciale durante le uscite in barca, specialmente il tatto per gestire le sfide delle onde e il cambio di peso.

Le lezioni teoriche hanno permesso la comprensione della navigazione e dei nodi, con una gara a squadre che ha stimolato l'entusiasmo. Il collegamento geografico con il lago di Como e il riferimento a Manzoni hanno arricchito l'esperienza culturale. La testimonianza dell'istruttore ha contribuito a delineare la vela come un mondo da esplorare autonomamente. La visita a Santa Maria del Tiglio, con la sua storia e reperti, ha aggiunto profondità. Inoltre, Dongo è famosa per il suo ruolo durante la Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti è dove Benito Mussolini insieme a vari membri del governo fascista, venne catturato dai partigiani. 


In conclusione, il lago di Como non solo offre bellezza naturale, ma costituisce anche un palcoscenico per eventi storici cruciali, creando un'esperienza completa che combina avventura, apprendimento e riflessione.