Navigando e imparando

di Mauro Tecci

Uno dei sensi più importanti mentre eravamo in barca era la vista. Oltre a poter osservare la natura e la bellissima visuale dal lago, senza questo senso non avremmo potuto navigare; ad esempio, senza la vista non potevamo capire se “cazzare la randa” (tirare un scotta per manovrare la vela che si trova sull’albero) o accorgerci se stavamo puntando dalla parte giusta. Anche l’udito è stato importante: in barca ascoltavamo i consigli degli istruttori che ci aiutavano a navigare, il suono delle onde e il cinguettio degli uccelli che personalmente trovo molto rilassante. 

In seguito, in barca a vela, grazie all’olfatto, rilevavamo gli odori del lago: il profumo dell’acqua, gli odori della vegetazione, gli aromi naturali… Pure il tatto è stato utile, infatti serviva a percepire le oscillazioni della barca, il che ci permetteva di spostare il peso in modo che l'imbarcazione non scuffiasse.

Durante le lezione ci hanno spiegato le diverse parti che compongono una barca a vela: il fiocco, il boma, la randa, le scotte, l’albero. Oltre a ciò  abbiamo visto come armare e disarmare una barca (ad esempio montare o levare le vele o le scotte). Infine, la parte che mi ha interessato e che mi è piaciuta di più sono i “nodi”: l’ultimo giorno abbiamo imparato come fare cinque nodi; mi ha divertito molto perché mi piace imparare nuovi trucchi con funzioni diverse  che  possono aiutare nella vita di tutti i giorni.