Le Origini di Piazzola

Ad oggi le ricerche effettuate su Piazzola non hanno messo in luce documenti e dati precisi che possano far risalire le origini di Piazzola ad epoche più remote del Medioevo.

I documenti più antichi citano Carturo nel 1114 ma si ipotizza comunque che un primo borgo sia sorto probabilmente verso il 900 d.C. come castello contro le invasioni ungare.

Un nucleo di case più antico di quello di Piazzola sembre essere sorto nel periodo dell'impero romano vicino a Boschiera con il nome di S.Silvestro.

Nel 1913 nei campi tra S.Silvestro e Boschiera scavando nel terreno venne alla luce una Cuspide eneolitica dell'età della pietra e del bronzo.

Le prime citazioni di Piazzola, con il nome però di Plazola, sono in una sentenza del  1229 del Podestà di Padova Giovanni Dandolo nei confronti del notaio Martinello da Piazzola. 

Piazzola viene indicata con diversi nomi: Placeola, Placiola o Placjola anche in documenti di Vicenza, a cui Piazzola appartenne fino al 1268.

In documenti di Padova se ne parla anche nel 1368 nella Cronaca di Padova dei Cortusii

Si ritiene che il nome derivi dalla voce Placea o Placia, che nel latino medioevale si usava per indicare un ampio spazio aperto libero da piante.

Probabilmente il territorio circostante, lungo il Brenta, era invece ricco di boschi e il nome Boschiera lo ricorda.

Il nome Plateola appare invece nelle vecchie descrizioni della diocesi di Vicenza.

Il territorio appartenne fino al 1268, alla città di Vicenza e qui sorgeva un castello che fu dei Dente, famiglia la cui storia si intreccia con le lotte per il possesso di Padova, e poi dei Belludi, e poi dei Da Carrara.

I Dente arrivarono a Piazzola per trovare rifugio a causa delle scorribande degli Ungari nell'Italia settentrionale. 

Fu della famiglia Dente Dente il primo conte del Castello di Piazzola.

I Dente vi ebbero dominio, a parte una breve parentesi in cui il castello fu posseduto dal potente Ezzelino III da Romano, fino alla metà del 1200 quando vendettero la proprietà ad Alessandro Belludi.

La famiglia dei Belludi, di origini popolane, si era arricchita in breve tempo con il commercio delle pelli, e Alessandro Belludi, pelliparius (pellicciaio), acquistò il Castello di Piazzola e i 422 campi annessi per innalzare se stesso e la sua famiglia dalla classe dei "popularis" a quella dei "nobiles castellani".

Il Castello di Piazzola, ereditato dal figlio Zambonetto Belludi che conduceva vita alquanto sregolata, fu confiscato nel 1315 dal Comune di Padova e da questi ceduto, tra il 1316 e il 1318, a Nicolò da Carrara.

I Carraresi, signori di Padova, tennero Piazzola come feudo di famiglia fino al 1413, anno in cui, per le nozze di Maria Carrara che nel 1413 sposò Nicolò Contarini, nobile veneziano.

Si stabilisce così nel luogo il nome che in tempi successivi verrà dato alla villa ed così inizio un lungo periodo in cui Piazzola intreccia le sue vicende a quelle delle nobili casate della Serenissima.

Il 1 gennaio 1811 per decreto 28 settembre 1810 di Eugenio Napoleone di Francia, Vicerè d'Italia, anche la Comunità di Presina comprendente Carturo, Isola e Santa Colomba, passò al Comune di Piazzola