La Storia di Presina

Compare per la prima volta in uno statuto padovano del 1276 col nome di "Predesina".

E' posta su un terreno un tempo ricco di rogge e risaie, e forse lo stesso nome è un riferimento a una parte di terra strappata alle acque.

Gran parte del suo territorio un tempo era incorporato nella tenuta Carrarese, ma alla caduta di questi fu suddiviso fra i Thiene, i Bragadin, i Contarini e i Da Ponte.

Nel manoscritto "Descrittione di Padova e suo territorio", dopo il 1605 la famiglia Contarini raddrizzò per 4 miglia un piccolo canale che percorreva sinuosamente il territorio di Presina.

La Chiesa votata San Bartolomeo ha origini che risalgono alla fine del Duecento.

Secondo quanto presente nell'archivio storico diocesano di Vicenza era dipendente dalla pieve di Santa Maria in Carturo, San Bartolomeo è attestata come parrocchia dalle «Rationes Decimarum» (1297-1303), che ricordano anche che all´epoca nello stesso territorio esisteva pure la parrocchia di Santa Colomba, probabilmente di fondazione benedettina. La vicina chiesa di Isola costituì la comparrocchiale di Presina fino al 1871, quando il suo territorio fu smembrato e la chiesa eretta a curaziale autonoma.

Era descritta come parrocchiale e Cappella di Carturo di Sotto nelle "Visitazioni" dei Vescovi di Vicenza nel 1521

Nel 1667 sempre nelle "Visitazioni" dei Vescovi di Vicenza si ricorda un Oratorio votato a S.Martino ch sorgeva a ponente della strada che da Presina conduce a Grantorto di fronte a dei vecchi molini al tempo detti d'Isola.

Sorge il dubbio che in questo prato sorgesse nel giorno del Patrono della piccola Chiesa un mercato, una fiera che successivamente potrebbe essere stata trasferita a Piazzola. 

Nel 1859 questa chiesa venne restaurata ed ampliata dal Duca Silvestro Camerini. 

 

La parrocchiale attuale risale agli anni 1906-1923, quando fu completamente ricostruita sostituendo un edificio precedente, le cui origini risalgono alla fine del Duecento.

Presina gravitò nell'orbita dei Contarini prima, e dei Camerini poi, rappresentando un polo agricolo di primaria importanza, nonostante parte dei suoi terreni abbiano subito, più di altri, le esondazioni del Brenta; sul quale, fino al primo Novecento, esisteva un passo in località Carbogna, che la metteva in comunicazione con la sinistra Brenta.

Solo un decreto del 1° gennaio 1883 aggregò tale zona al Comune di San Giorgio in Bosco.

 

Nella foto sopra la vecchia chiesa di Presina costruita a sinistra del Campanile dove ora sorge il circolo parrocchiale.

 

Nella foto sotto le fondamenta della nuova chiesa di Presina in costruzione

  

Il 1 gennaio 1811 per decreto 28 settembre 1810 di Eugenio Napoleone di Francia, Vicerè d'Italia, la Comunità di Presina comprendente Carturo, Isola e Santa Colomba, passò al Comune di Piazzola

 

In località Carbogna la strada che porta al fiume terminava in un punto in cui, fino alla metà dell'800, era attivo un Traghetto a servizio pubblico.

Questo passo era di proprietà della Casa Contarini di Piazzola e godeva degli stessi diritti di quello di Carturo.

Il passo congiungeva la località Carbogna con la località Romanie che dal 1° gennaio 1883 venne aggregata per Decreto al territorio di San Giorgio in Bosco 

pur mantenendo al tempo la dipendenza ecclesiastica dalla Chiesa di Presina