Tra le varie specie classificate come doping e quindi vietate, vi sono i diuretici. I diuretici sono farmaci che aumentano la velocità del flusso urinario, favorendo l'eliminazione di acqua, ed elettroliti quali sodio, cloro e potassio. La maggior parte delle applicazioni cliniche dei diuretici è finalizzata alla riduzione dei fluidi extracellulari attraverso l'eliminazione di cloruro di sodio. La necessità fisiologica di questi interventi è spesso dettata dal fatto che tramite l'alimentazione, a causa di un eccessivo consumo di sale, il corpo tende ad accumulare sodio con conseguente accumulo di fluidi incompatibile con la vita, che può portare a disturbi cardiovascolari e respiratori.

diuretici

diuretici e sport...

L'utilizzo di diuretici risulta particolarmente frequente nello sport e numerosi sono i casi di positività ai test antidoping per diuretici (sono rilevati nel 7.9% dei casi di positività a sostanze proibite).

I diuretici sono utilizzati dagli atleti per diverse ragioni:

  • Favorire la perdita di peso in caso di discipline che presentino categorie di peso

  • Mascherare l'uso di altre sostanze proibite favorendone l'eliminazione tramite le urine

  • Perdere peso in sport dove bisogna spostare rapidamente il corpo (nuoto, salti ecc. )

  • Disidratare il corpo per renderlo esteticamente più asciutto e gradevole nelle discipline in cui è importante l'aspetto dell'atleta, in primis il body building e la danza.

I diuretici possono provocare l'eliminazione non solo di sodio e cloro, ma anche di calcio urinario e quindi provocano una riduzione della densità ossea femorale del 5%. Inoltre i diuretici provocano ipotensione ortostatica (quando il soggetto è in piedi), incidendo quindi sul rischio di cadute.

idroclorotiazide

Esistono molte famiglie farmacologiche di diuretici che sono classificati sulla base del loro meccanismo d’azione ma quello maggiormente rinvenuto nei casi di positività è l’idroclorotiazide. L’idroclorotiazide agisce a livello renale inibendo la capacità di quest’organo nel ritenere ione sodio ed acqua ed è utilizzata nel trattamento degli stati edematosi sia associati a malattie sia epatiche che renali.

In una persona non affetta da patologie che assume tale sostanza quale dopante si possono verificare una serie di effetti dovuti principalmente ad anomalie idroelettrolitiche ed in particolare alla riduzione del volume del liquido extracellulare.

Quest’ultimo contiene elevate quantità di ioni sodio Na+, cloruro Cl– e idrogenocarbonati HCO3– oltre che sostanze nutritive. Tra esse glucosio, aminoacidi e acidi grassi e la sua riduzione può portare a tachicardia, ipotensione, iperpotassiemia nonché a disturbi di tipo gastrointestinale e neurologico.

La WADA attualmente identifica la presenza di diuretici abbinando due tecniche analitiche ovvero la cromatografia liquida alla spettrometria di massa . I controlli potrebbero costituire un deterrente all’uso di sostanze nocive e proteggere il diritto fondamentale degli atleti a partecipare ad attività sportive libere dal doping e quindi promuovere la salute, la lealtà e l’uguaglianza di tutti gli atleti del mondo.

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