L’insegnante di sostegno è un docente della classe e ne è contitolare. Condivide con i colleghi curricolari i compiti professionali e le responsabilità sull’intera classe e partecipa a tutte le riunioni del consiglio di interclasse o di classe.
Quando l'insegnante di sostegno si presenta alla classe deve subito chiarire che è un insegnante di classe.
L'insegnante di sostegno non deve relazionarsi unicamente con l'alunno, ma interagire con l'intera classe.
Nella pratica l'insegnante di sostegno deve occuparsi di tutti gli alunni anche solo dimostrando interesse verso di loro, facendo loro domande o supportandoli nel momento del bisogno.
Presentati all’insegnante di classe e agli alunni come l’insegnante che aiuterà tutti nelle difficoltà di apprendimento.
Non dimenticare che gli insegnanti di sostegno sono assegnati alla classe e non all’alunno.
Non sederti vicino all’alunno disabile, evita di discriminarlo, ma cerca l’interazione con tutta la classe, collabora fin da subito con il docente curricolare; creare sinergie con le persone con le quali si dovrà lavorare tutto l’anno è importantissimo.
In molti casi il ruolo richiesto all’insegnante di sostegno è quello di esserci e non esserci allo stesso tempo. Se la situazione è gestibile resta sempre in classe: i compagni, per l’alunno disabile, sono una risorsa importante.
Osserva l’alunno disabile e individua quali possano essere i pregi e le difficoltà. Prendi appunti, fai schemi riassuntivi.
Successivamente, per far sì che l’alunno e/o l’alunna disabile si integri nel contesto classe, occorrerà instaurare un rapporto basato sul dialogo e sulla fiducia; per raggiungere tali obiettivi occorrono grande flessibilità, empatia e capacità relazionali molto spiccate.
Metodologie didattiche alternative
Peer tutoring (apprendimento fra pari) è basato sulle interazioni tra un tutor (compagno) e un tutee che a seconda dei momenti e degli argomenti studiati si scambiano i ruoli.
Cooperative learning gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività
Flipped classroom classe capovolta
L’orario del docente di sostegno è uguale a quello dei docenti dell’ordine di scuola di servizio
SCUOLA DELL’INFANZIA
25 ORE SETTIMANALI
SCUOLA PRIMARIA
22 ORE SETTIMANALI +
2 ORE DI PROGRAMMAZIONE
SCUOLA SECONDARIA
18 ORE SETTIMANALI
Quali competenze sono richieste al docente di sostegno?
L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO E' UN DIPLOMATICO CHE AIUTA TUTTI A...
COMUNICARE REALMENTE
RISPETTARE I RUOLI E SCAMBIARSELI
DECIDERE INSIEME
FONDERE CONOSCENZE E PUNTI DI VISTA
TROVARE SOLUZIONI NUOVE
COSTRUIRE UN PROGETTO COMUNE
CONOSCERE NORME E DISPOSIZIONI DI LEGGE
SOLO CON LE NORME SI PUÒ COSTRUIRE UN’ORGANIZZAZIONE CHE TUTELI I DIRITTI DI TUTTI E IN PARTICOLARE QUELLI DEI PIÙ DEBOLI.
CURARE LA PROPRIA FORMAZIONE CONTINUA
ESSERE UNA FONTE IMPORTANTE DI AIUTO E DI SUPPORTO ANCHE PER LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO DISABILE
La famiglia è sempre una realtà complessa e piena di contraddizioni ma può diventare la migliore alleata di un percorso di inclusione scolastica e sociale e quindi come un alleato va trattata.
Con ascolto, empatia e coinvolgimento
ma anche stabilendo insieme regole e confini.
Quali sono i compiti del docente di sostegno?
Prendere visione dei documenti relativi agli alunni disabili.
Informare gli altri membri del consiglio di classe/team docenti sulle problematiche relative all’alunno con disabilità e sulle procedure previste dalla normativa.
Procedere, entro la data stabilita, alla stesura del Piano Educativo Individualizzato, utilizzando il nuovo modello di PEI in adozione alla scuola e in collaborazione con il GLO (i docenti contitolari, i genitori e gli specialisti).
Partecipare a tutti i consigli di classe o di interclasse e scrutini.
Seguire l’attività didattica degli alunni con disabilità e delle classi in cui sono inseriti, secondo le indicazioni presenti nei relativi P.E.I.
Occuparsi della continuità rispetto al passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Coordinarsi con i colleghi in vista delle verifiche concordando, se necessario, prove equipollenti o differenziate.
COSA FARE NEL CASO DI SUPPLENZA
L’assenza del docente di sostegno, dell’insegnante curricolare o dell’alunno/a disabile, può rappresentare un fattore di criticità che si presta a soluzioni diverse, adottate da ciascun Istituto sulla base della valutazione delle varie normative di riferimento (in particolare: quelle relative al sostegno, quelle relative alla sorveglianza degli alunni e alla sicurezza dei medesimi).
In generale, l’insegnante di sostegno deve essere consapevole che la sua presenza in classe durante l’orario previsto può essere modificata solo per gravi e specifiche questioni di sicurezza.
IN OGNI ISTITUTO E' PRESENTE UN GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE (G.L.O.)
IL GLO È NOMINATO E PRESIEDUTO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
IL GLO È FORMATO DAL TEAM DEI DOCENTI CONTITOLARI O DAL CONSIGLIO DI CLASSE, DAI GENITORI DELL’ALUNNO CON DISABILITÀ, DA FIGURE PROFESSIONALI SPECIFICHE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA, DAI RAPPRESENTANTI DELL'UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE DELLA ASL DI RESIDENZA, DAGLI STUDENTI CON DISABILITÀ.
IL GLO HA IL COMPITO DI SUPPORTARE I CONSIGLI DI CLASSE NELL’ATTUAZIONE DEI P.E.I. E IL COLLEGIO DEI DOCENTI NELLA DEFINIZIONE E REALIZZAZIONE DEL PIANO PER L’INCLUSIONE.
ESPLICITA LE MODALITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO, COMPRESA LA PROPOSTA DEL NUMERO DELLE ORE DI SOSTEGNO ALLA CLASSE
I DOCENTI DI SOSTEGNO DI UN ISTITUTO SONO COORDINATI DAL DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE O REFERENTE D'ISTITUTO PER L'INCLUSIONE
CURARE LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AGLI ALUNNI DISABILI, VERIFICARNE LA REGOLARITÀ E AGGIORNARE I DATI INFORMATIVI.
FAVORIRE LA COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA-SPECIALISTI E CONTATTARE GLI SPECIALISTI PER GLI INCONTRI DI ÉQUIPE.
PARTECIPARE A INIZIATIVE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA.
COLLABORARE CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA RICHIESTA DI ORGANICO DEI DOCENTI DI SOSTEGNO, SULLA BASE DELLE NECESSITÀ FORMATIVE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E DELLA SITUAZIONE DELLE CLASSI NELLE QUALI SONO INSERITI.
DEFINIRE CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO L’ORARIO DEI DOCENTI DI SOSTEGNO E DEGLI EDUCATORI IN BASE ALLE EFFETTIVE NECESSITÀ DEGLI ALUNNI DISABILI
Nel P.A.I. si individuano i punti di forza e le criticità degli interventi di inclusione realizzati nell’anno precedente e si formulano ipotesi sulle risorse da attivare e sulle azioni da mettere in atto per incrementare il livello di inclusione della scuola nell’anno successivo.
Informarsi dalla referente del sostegno quale sia il sistema per registrare le ore in servizio. Infatti ci sono vari tipi di registro elettronico.
In quasi tutte le scuole viene utilizzato il registro elettronico, ma alcune hanno ancora il registro cartaceo. In entrambi i casi è necessario apporre la propria firma nelle ore in cui si è in servizio in quella determinata classe e registrare ogni attività che si svolge con l’alunno, sia all’interno, sia all’esterno della classe.
nome dell’alunno e elenco alunni della classe.
gli incontri con le famiglie e i colloqui con i referenti sanitari.
le attività e le osservazioni sul processo di apprendimento svolte nel giorno e le consegne.