PREMI LETTERARI
PREMI LETTERARI
I prestigiosi premi letterari di casa nostra (spesso al centro di polemiche) e i riconoscimenti internazionali più ambiti: dieci grandi momenti culturali che tutti gli appassionati dovrebbero seguire.
Vincere un premio letterario è l’ambizione ogni scrittore o scrittrice. Non solo per quella costante ricerca di gloria terrena e ultraterrena tipica di chi spera, attraverso la sua opera, di non essere dimenticato. Ma anche perché i premi sono trampolini di lancio e di rilancio editoriali in un contesto in cui tutto fa comodo per accrescere le vendite. Quella dei premi, poi, è una strada giusta e meritata. Almeno fino a prova contraria. Proviamo a conoscere quali sono i premi nazionali e internazionali più ambiti da editori e autori.
Senza dubbio si tratta del premio più in vista. Anche per questo motivo è il più criticato, quello su cui tutti puntano il dito, spesso ignorando anche i meccanismi che vi stanno dietro. E, soprattutto per questo, è anche il premio più ambito. Nessuno merita di vincere lo Strega ma tutti vogliono vincere lo Strega.
Nato nel 1963 per volontà degli Industriali del Veneto, Il nome “Campiello” richiama la Venezia settecentesca delle calli e dei campielli. La prima edizione la vinse Primo Levi per “La tregua”. Molto ambito anche il “Campiello Giovani”, dedicato a supportare nuovi autori non ancora scoperti.
Scrive Oriana Fallaci che nel 1952 partecipa alla nascita del Premio Bancarella: «Non avevano confidenza con l’alfabeto, ma “sentivano” quali libri era il caso di comprare e quali no: in virtù di un sesto senso che, dicono, è stato loro donato dal demonio in un’ora di benevolenza». Nella prima edizione, il premio fu assegnato ad Ernest Hemingway per Il vecchio e il mare . Caratteristica di questo premio è il legame a doppia mandata con un esercito di librai della Lunigiana, questo ha reso il premio molto popolare al punto da allargarsi a diverse discipline, come lo sport e la cucina.
Forse uno dei premi con la retro-storia più interessante. Nasce infatti nel 1926 in un’osteria toscana in via Bagutta a Milano per volere di alcuni giovani intellettuali à la page. Nel corso degli anni ha premiato alcune delle voci più innovative italiane: Calvino, Landolfi, Brancati, Anna Banti. Giorgio Bassani e di recente Michele Mari e Nadia Terranova.
Nato nel 1982, dedicato alla letteratura per l’infanzia e la scrittura per ragazzi, l’Andersen è cresciuto molto negli anni guadagnandosi il merito di essere ormai il più importante riconoscimento dedicato a questo settore dell’editoria. Le sezioni del premio sono varie ed è quasi impossibile non condividerne le scelte, come quelle dell‘ultima edizione.
Joseph Pulitzer fu giornalista ed editore illuminato, ungherese ma stabilizzatosi negli Stati Uniti, fu sempre sensibile ai temi della emigrazione. Nel 1917 istituì questo premio dedicato principalmente alla scrittura giornalistica, considerato oramai il premio più prestigioso per la categoria. Legato a una delle Università più all’avanguardia del mondo per il giornalismo e l’editoria, la Columbia, nel 2010 è stato assegnato per la prima volta al sito di informazione ProPublica.org.
Istituito nel 1950, ha l’obiettivo di “promuovere e celebrare la letteratura americana di qualità, per accrescere il pubblico di lettori e diffondere la buona scrittura americana”. Obiettivo dichiarato e raggiunto. William Faulkner, J.D.Salinger, Anne Sexton, Truman Capote sono alcuni dei vincitori storici. Di recente è stato assegnato a Dave Eggers,Thomas Pynchon e Marilynne Robinson scrittrice molto amata anche da noi.
Assegnato nel 2017 all’autore israeliano David Grossman, è il premio più importante per la narrativa del Regno Unito. L’hanno vinto autori e autrici di sacrale maestosità letteraria come: Doris Lessing, John Berger e Kingsley Amis. Se cercate un buon libro inglese contemporaneo, scegliete pure a caso dalla lista dei premiati al Booker Prize. Non sbaglierete.
Dalla vittoria di questo premio arrivano alcuni degli autori e dei libri francesi esplosi in Italia. Tra cui “Bussola” . Sono, invece, insigni gouncourtiani, Marcel Proust, Marguerite Duras, Simone de Beauvoir e il contemporaneo genio francese Michel Houellebecq.
10) Premio Cervantes
Il più importante premio letterario spagnolo è, innanzi tutto, un premio in denaro di 125.000 euro che per uno scrittore, specie se all’inizio o nel mezzo della sua carriera, è un riconoscimento a imperitura attività letteraria. Se volete seguire un percorso a premio, ovvero leggere i migliori premiati al Cervantes, alcuni sono: Jorge Louis Borges, Octavio Paz, Mario Vargas Llosa.
Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza. Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore. Era una ballerina, Ada. E il corpo, di entrambe, è il centro di questo memoir sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia. In questo libro si entra con enorme facilità, ma da questo libro si esce cambiati. C’è una tale quantità di vita, nelle sue pagine, da lasciarci senza fiato. Ci siamo noi, la fatica, la nostra inutile bellezza. Dalla prima lettura ho pensato che fosse una pepita d’oro, un dono, un abbraccio. Come avrebbe detto Bobi Bazlen, una perfetta e lacerante «primavoltità».
Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta?
Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista.
Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno.
E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello.
Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe.
Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.
Il Nobel per la Letteratura 2022 va alla francese Annie Ernaux. L'autrice 82enne è stata premiata per "il coraggio e l'acume clinico con cui scopre le radici, gli allontanamenti e le costrizioni collettive" della memoria personale, si legge nelle motivazioni. Tra le sue opere, Gli Anni (del 2008) ha ricevuto i prestigiosi premi Duras, Mauriac, Prix de la langue française, Strega europeo.
https://www.premiocampiello.org/
In gara anche narrativa e graphic novel.
Dopo il successo dello scorso anno, Comieco ed Elba Book Festival pubblicano il bando della nuova edizione del Premio dedicato alla letteratura ambientale indipendente annunciando due novità: l’allargamento delle categorie premiate alla narrativa e alla graphic novel e l’ingresso di Seda International Packaging come main sponsor.
Milano, 15 febbraio 2022 – Entra nel vivo con la pubblicazione del bando di concorso la II edizione del Premio Demetra, riconoscimento dedicato alla letteratura ambientale promosso da Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – ed Elba Book Festival con il sostegno di Seda International Packaging in qualità di main sponsor, ESA Ambiente, Unicoop Tirreno e il patrocinio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Comune di Rio.
Ideato nel 2021 con l’obiettivo di dare visibilità e sostegno agli autori e agli editori indipendenti italiani che mettono l’ambiente e la sostenibilità al centro delle loro pubblicazioni, la prima edizione del Premio Demetra ha visto la partecipazione di ben 38
consolidamento di una coscienza ambientale matura e condivisa”.
Autori ed editori avranno tempo fino al 15 aprile p.v. per presentare la domanda di partecipazione e candidarsi a una delle tre sezioni del Premio Demetra: saggistica ambientale, narrativa e libri per ragazzi e graphic novel.
Una giuria composta da Ermete Realacci (Presidente), Duccio Bianchi (Responsabile scientifico), Ilaria Catastini (Editore, Albeggi Edizioni), Giorgio Rizzoni (Elba Book) e Cosimo Lorenzo Pancini (Lucca Comics&Games) selezionerà le opere migliori e i vincitori saranno premiati il 22 luglio 2022 in occasione dell’Elba Book Festival.
A ciascuno dei vincitori delle tre sezioni verrà assegnato un premio in denaro pari a 2.500 euro. È inoltre previsto un premio speciale della Giuria consistente in un’opera artistica di Paolo La Motta.
Il regolamento del concorso e il modulo per la domanda di partecipazione sono disponibili per la consultazione e il download, di seguito e sul sito www.comieco.org
Il Campiello Giovani è un concorso letterario promosso e organizzato dalla Fondazione il Campiello – Confindustria Veneto rivolto a giovani di età compresa fra i 15 e i 22 anni per la scrittura di un racconto a tema libero in lingua italiana.
Il concorso, istituito dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto nel 1994, dopo una fase di sperimentazione provinciale e regionale, dal 1996 è stato esteso a tutt’Italia e negli ultimi anni, attraverso la collaborazione degli Istituti Italiani di cultura, anche all’estero.
Il concorso si articola in 3 fasi:
- la prima, per la selezione di 25 lavori, è ad opera della Giuria di Selezione, composta da vincitori/finalisti delle passate edizioni del Campiello Giovani, da lettori di case editrici e dal vincitore delle Olimpiadi di Italiano dell’anno precedente).
- la seconda, per la scelta della cinquina finalista, è a cura di un Comitato Tecnico, composto da specialisti di letteratura italiana contemporanea; Il Comitato Tecnico sceglie anche il miglior racconto, tra quelli arrivati dall’estero, cui viene assegnato un riconoscimento.
L’annuncio dei cinque finalisti avviene nell’ambito di uno “spettacolo letterario”.
- la terza ed ultima fase è per l’individuazione del vincitore. Tale scelta viene fatta dalla Giuria dei Letterati del Campiello e il vincitore viene premiato a Venezia nel corso della Cerimonia conclusiva del Premio.
Il Campiello Giovani, da timido esperimento regionale delle prime edizioni, si è affermato a livello nazionale come premio dedicato ai “giovani scrittori” grazie al supporto e alla collaborazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria, delle Istituzioni scolastiche, delle singole scuole ed Università e di tanti insegnanti che hanno creduto nel progetto.
Il vincitore assoluto si aggiudica una vacanza – studio in un Paese Europeo.
I cinque finalisti hanno diritto a una dotazione di libri e all’invito alla serata finale.
I cinque racconti finalisti vengono raccolti in una collana a uso istituzionale realizzata a cura della Fondazione Il Campiello.
Il Premio letterario Galileo vuole diffondere la cultura scientifica che il Comune di Padova promuove da oltre un decennio.
Ogni anno vengono selezionati i migliori libri di divulgazione scientifica, pubblicati in Italia nel biennio precedente all'edizione del premio.
Il Comune di Padova nomina, per ogni edizione, una giuria scientifica composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico.
La giuria scientifica, nel 2022, è presieduta dalla prof.ssa Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova, docente di neuropsicologia e riabilitazione neuropsicologica.
Il Premio Galileo è l’evento centrale di una settimana di eventi di divulgazione scientifica che vengono presentati a Padova dal 10 al 16 ottobre 2022.
Il Premio Galileo è promosso dall'Assessorato alla cultura del Comune di Padova.
https://www.padovanet.it/evento/premio-letterario-galileo-2022
Premio Leggiamoci 2022 per il migliore racconto inedito
aperto alla partecipazione di ragazze e ragazzi tra i 13 e i 19 anni.
Per partecipare è necessario iscriversi alla piattaforma (www.leggiamoci.it) con il profilo Autore e inviare il proprio racconto entro il termine tassativo del 24 maggio 2022. Il racconto, a tema libero, dovrà essere di lunghezza non inferiore alle 5.400 e non superiore alle 10.800 battute (spazi inclusi).
Al primo classificato andrà un premio in denaro di € 1500,00, offerto da BPER Banca. Il primo, secondo e terzo classificato riceveranno una penna artigianale in legno realizzata da SYGLA.
La premiazione avverrà a Roma tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, nell’ambito della cerimonia di assegnazione del Premio Strega Giovani, il riconoscimento letterario promosso dalla Fondazione Bellonci e dall’azienda Strega Alberti di Benevento, in collaborazione con BPER Banca.
Leggiamoci è una piattaforma in cui ragazze e ragazzi possono scoprire e coltivare il proprio talento, un luogo dove condividere la propria passione. È promossa da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e dal Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con BPER Banca, Giulio Perrone Editore e SYGLA.
La Redazione di Leggiamoci si riserva la facoltà di scegliere tra tutti i testi in concorso un’ulteriore selezione di racconti in vista della pubblicazione in volume a cura di Giulio Perrone Editore.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’indirizzo email info@leggiamoci.it
Roma, 7 giugno 2022. Veronica Raimo con il romanzo Niente di vero (Einaudi) è la vincitrice della nona edizione del Premio Strega Giovani, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca. La vincitrice è stata annunciata da Stefano Petrocchi, direttore. della Fondazione, durante la cerimonia che si è svolta al Pala Studio di Cinecittà. È stato Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, a consegnare il premio.
Quello di Veronica Raimo, con 96 preferenze su 573 voti espressi, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da oltre 100 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero (Berlino, Bruxelles, Parigi). Al secondo e al terzo posto si sono classificati Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori), 77 voti, e Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), 58 voti.
I tre libri più votati dai ragazzi ricevono un voto valido per la designazione dei finalisti alla LXXVI edizione. Concorrono infatti a ottenere il riconoscimento i dodici libri candidati al Premio Strega. Il premio si pone come obiettivo la diffusione della narrativa italiana contemporanea presso il pubblico dei giovani adulti, riconoscendone e enfatizzandone l’autonomia di giudizio.
La scelta di realizzare la premiazione negli studi di Cinecittà, nasce dall’esigenza della Fondazione Bellonci e di Strega Alberti Benevento di svolgere la premiazione per la prima volta davanti a centinaia di ragazze e ragazzi arrivati da tutta Italia.
I vincitori delle scorse edizioni del Premio Strega Giovani:
2014 Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura (Feltrinelli)
2015 Fabio Genovesi, Chi manda le onde (Mondadori)
2016 Rossana Campo, Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie)
2017 Paolo Cognetti, Le otto montagne (Einaudi)
2018 Lia Levi, Questa sera è già domani (Edizioni E/O)
2019 Marco Missiroli, Fedeltà (Einaudi)
2020 Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori)
2021 Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo)
Amélie Nothomb, con il romanzo Primo sangue (Voland), e Mikhail Shishkin, con il romanzo Punto di fuga (21lettere), si aggiudicano ex aequo la nona edizione del Premio Strega Europeo. Il riconoscimento è stato assegnato anche a Federica Di Lella e a Emanuela Bonacorsi, traduttrici dei libri vincitori, quale segno tangibile dell’importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza.
Autore: Peter Van den Ende
Titolo: Il viaggio
Editore: Terre di mezzo
Una barchetta di carta si avventura per i sette mari, verso l’ignoto. Durante la traversata incontra personaggi bizzarri, spaventosi mostri marini e terrestri, tempeste, scopre mondi incredibili, si imbatte in guerre e fuggiaschi che la usano per mettersi in salvo. Alla fine di tutto questo vagare, troverà la meta che (forse) ha sempre cercato.
Una potente metafora della vita, in un albo senza parole dalle illustrazioni intense, ispirate alle incisioni originali di Edouard Riou e Alphonse Neuville a corredo dei libri di Jules Verne, amatissime dall’autore.
È stato ufficialmente annunciato il vincitore del Booker Prize 2021: è Damon Galgut, con il romanzo The Promise.
La cerimonia di premiazione si è appena svolta presso il BBC’s Radio Theatre a Londra ed è stato possibile seguirla in diretta streaming tramite i canali della BBC. Tra i sei autori finalisti selezionati tra centocinquantotto partecipanti iniziali, Il Booker Prize 2021, uno dei premi letterari più prestigiosi al mondo, che ogni anno premia la miglior narrativa in lingua inglese pubblicata nel corso dell’anno, è stato vinto da Damon Galgut.
Il premio ammonta a £50,000. Il vincitore del Booker Prize 2021 è, come anticipato, lo scrittore di origini sudafricane, Damon Galgut. Il premio è stato assegnato durante una cerimonia tenuta dal vivo, ma senza pubblico in sala a eccezione degli scrittori, un paio di loro sostenitori a testa e diversi ospiti tra cui Douglas Stuart, il vincitore del 2020 con la sua opera prima intitolata La storia di Shuggie Bain, edito in Italia da Mondadori.
Il libro è stato premiato per l’originalità della voce narrante e l’importanza del significato metaforico dell’opera. In rappresentanza della giuria, la docente di Harvard, Maya Jasanoff, ha dichiarato durante la premiazione che il romanzo ha colpito la giuria dall’inizio. The Promise ha, tra gli altri pregi dell’opera, quello di esplorare le enormi implicazioni metaforiche del concetto di “promessa” per quanto riguarda il moderno Sudafrica.
Il romanzo vincitore sarà pubblicato da E/O in Italia a partire dal 4 novembre 2021 con il titolo La promessa e la traduzione di Tiziana Lo Porto, come ha annunciato la stessa casa editrice sul suo canale Instagram
Finalmente dunque potremo leggere la traduzione italiana dell’opera, già annunciata quando The Promise era stato selezionato per la shortlist del Booker Prize.
Damon Galgut è considerato uno degli scrittori di maggior successo della generazione letteraria sudafricana post-apartheid. Nasce a Pretoria, in Sudafrica, nel 1963, in una famiglia di avvocati. A sei anni gli viene diagnosticato un tumore, esperienza che influenzerà tutta la sua vita, e sarà proprio nel periodo di convalescenza che inizierà ad appassionarsi ai racconti e allo storytelling. Ha studiato recitazione nell’Università di Cape Town, dove in seguito ha lavorato come insegnante. La sua passione per la scrittura però è stata fortissima sin dai primi anni. La sua carriera letteraria infatti inizia prestissimo: pubblica il suo primo romanzo, A Sinless Season, a soli diciassette anni. Durante la sua brillante carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il CNA Prize, uno dei maggiori premi letterari del Sudafrica, nel 1991; nel 2005 invece ha vinto il Barry Ronge Fiction Prize.
Dopo aver pubblicato numerosi romanzi e racconti, è attualmente impegnato nella stesura di una raccolta di racconti brevi, come dichiara in un’intervista su Thebookerprizes.com.
Le sue opere sono caratterizzate da un linguaggio potente, fortemente evocativo eppure essenziale. Spesso nei suoi romanzi ritroviamo il tema del viaggio, esperienze di contatto con l’altro che si rivelano alla fine essere una disperata ricerca di connessione con la parte più intima di se stessi. Altro elemento che si incontra spesso tra le pagine dei suoi romanzi è la pressione del conformismo sociale da cui spesso i personaggi si sentono schiacciati.
Alcuni libri, come In una stanza sconosciuta (raccolta di racconti edita in Italia da E/O), sono autobiografici e vi ritroviamo il tema dell’omosessualità, il contesto del Sud-Africa post-apartheid, l’infelicità e il dolore che derivano dall’impossibilità di un incontro e allo stesso tempo la potenza delle connessioni umane. I SU AMAZON
Il romanzo che gli ha dato la fama è stato Il buon dottore, edito in Italia da Guanda nel 2005. Attenzione, nonostante il titolo sia lo stesso, questo romanzo non è legato alla celebre serie tv The Good Doctor.. In un fatiscente centro ospedaliero di un avamposto in Sudafrica due amici medici si confrontano su approcci alla vita, ideologie e obiettivi. Il dottore più giovane dovrà anche scontrarsi con la realtà dei fatti e con il contesto storico in cui è ambientata la vicenda.
Sempre Guanda nel 2009 ha pubblicato L’impostore. Adam Napier ha quarant’anni quando perde il lavoro e la casa. Ospitato dal fratello prima e da un amico poi, incontra la moglie di quest’ultimo: così inizia un morboso gioco di destini incrociati la cui conclusione sembra imprevedibile. N
Estate artica è la storia romanzata di uno dei maggiori scrittori britannici, E.M. Forster, l’autore di capolavori quali Passaggio in India o Camera con vista. Con grande forza drammatica Damon Galgut racconta le difficoltà legate all’essere omosessuali nella società inglese in un’epoca come l’inizio del Novecento. Il libro è edito in Italia da E/O.
Infine il romanzo che gli ha valso la selezione nella shortlist al Booker Prize 2021: The Promise Si tratta di una saga familiare moderna, l’analisi dei rapporti tra i membri di una stessa famiglia che si trovano ad affrontare insieme una serie di funerali nel corso di tre decenni. Il romanzo è edito in Italia da E/O.
1954, Minnesota (Stati Uniti)
È autrice di numerosi romanzi, poesie, racconti, libri per l'infanzia e un memoir sulla sua precoce maternità.
Molto premiata per la sua opera, è unanimemente considerata una delle più importanti scrittrici americane contemporanee.
In Italia sono stati pubblicati: Medicina d'amore (Mondadori, 1985), Tracce (Feltrinelli, 1992), La casa di betulla (Feltrinelli Kids, 2006), Passo nell'ombra (Feltrinelli 2011).
Nel 2021 vince il Premio Pulitzer per la narrativa con il libro: The Night Watchman.
Il Premio Nobel 2021 per la Letteratura va a Abdulrazak Gurnah.
Il #Premio Nobel per la Letteratura 2021 è stato assegnato al romanziere Abdulrazak Gurnah "per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel golfo tra culture e continenti". E' la motivazione annunciata dall'Accademia di Svezia.
E' stato professore di inglese al Postcolonial Literatures dell'Università del Kent a Caterburry.
Anche quest’anno il Premio Strega 2021 torna a farci scoprire libri, storie e autori.
Il 10 giugno sapremo la rosa dei 5 finalisti ufficiali e il prossimo 8 luglio, la proclamazione del vincitore in cui Sandro Veronesi, vincitore di ben due premi (uno lo scorso anno), sarà il presidente delle votazioni.
Intanto, qui sotto la lista dei 12 libri che concorrono al LXXV edizione del Premio.
Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo) – proposto da Furio Colombo; Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli) – proposto da Concita De Gregorio; Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita (Ponte alle Grazie) – proposto da Franco Buffoni; Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) – proposto da Giuseppe Montesano; Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza (Mondadori) – proposto da Sandro Veronesi;
Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) – proposto da Nadia Fusini; Lisa Ginzburg, Cara pace (Ponte alle Grazie) – proposto da Nadia Terranova;
Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio) – proposto da Pietro Gibellini; Daniele Petruccioli, La casa delle madri (TerraRossa) – proposto da Elena Stancanelli;
Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza) – proposto da Francesco Piccolo;
Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd) – proposto da Daniele Mencarelli;
Roberto Venturini, L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM) – proposto da Maria Pia Ammirati;
Emanuele Trevi, Due Vite (Neri Pozza) con 256 voti
Edith Bruck, Il pane perduto (La Nave di Teseo) con 221 voti
Donatella Di Pietrantonio, Borgo sud (Einaudi) con 220 voti
Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) con 215 voti
Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli) con 203 voti
VIII EDIZIONE DEL PREMIO STREGA GIOVANI
Edith Bruck con il romanzo Il pane perduto (La nave di Teseo) è la vincitrice dell’ottava edizione del Premio Strega Giovani, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca. La Vincitrice è stata annunciata in apertura della diretta dal Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, collegato da remoto, rispettando la tradizione che negli anni precedenti ha visto svolgersi la cerimonia di proclamazione sempre a Palazzo Montecitorio. È stato Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento a consegnare il premio.
Quello di Edith Bruck, con 65 preferenze su 416 voti espressi, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i sedici e i diciotto anni provenienti da oltre 60 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero (Berlino, Bruxelles, Parigi). Hanno concorso per il riconoscimento undici libri candidati al Premio Strega. Il comitato direttivo del Premio ha ritenuto che, per i temi trattati, il romanzo di Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio), fosse adatto esclusivamente a un pubblico di adulti, pertanto non ha concorso al Premio Strega Giovani.
Dopo l’annuncio del vincitore, Guido Serafini, Direttore Regionale Campania di BPER Banca, ha assegnato il Premio Strega Giovani per la migliore recensione a Luca Rossi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Lucio Anneo Seneca di Roma. Luca ha ritirato la targa e riceverà inoltre una borsa di studio offerta dalla Banca.
Universalmente riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d'Italia, gode di una consolidata fama in Europa e nel mondo.
Scopri il vincitore di quest'anno: Emanuele Trevi con Due vite si aggiudica l'ambito riconoscimento. Il libro, che porta per la prima volta alla vittoria l'editore Neri Pozza, racconta l'amicizia che ha legato Trevi a due scrittori morti prematuramente, Rocco Carbone e Pia Pera.
premiostrega.it/PS/il-libro-vincitore-del-premio-strega-2021/
''La letteratura deriva la sua stessa ragion d'essere dal rifiuto di ogni generalizzazione: è sempre la storia di quella persona, murata nella sua unicità, artefice e prigioniera della sua singolarità''. Uniche e singolari sono, infatti, le vite di Pia Pera e Rocco Carbone, che Trevi ci consegna in questo bellissimo libro, in cui la mancanza, il senso della perdita, la nostalgia permeano ogni pagina. Con l'affetto di chi è amico, elabora due ritratti di resistenti, che hanno attraversato la vita e hanno portato su di sé il dolore, la precarietà, il fallimento, cioè tutto ciò che contraddistingue l'essere umano. Due vite sono allora quelle di Rocco e Pia, due esperienze, due percorsi di intellettuali troppo presto scomparsi e dimenticati; ma sono anche le vite di ciascuno, quella fisica e quella nella mente di chi resta, testimone del nostro passaggio, in lotta contro l'oblio che avanza e il tempo divoratore. La memoria, il dovere di custodire e prolungare il ricordo, il bisogno di connettere fili che rischiano di interrompersi: Trevi sviluppa qui temi a lui cari, che ci richiamano il suo precedente, meraviglioso ''Senza verso'', in cui delinea il ritratto di un altro eroe di un'umanità che tenacemente non cede, l'amico Pietro Tripodo. In alcune pagine dedicate a Rocco ritroviamo la stessa straordinaria capacità di cogliere e narrare il soffio vitale dei luoghi, animati dalle stratificazioni storiche, letterarie e personali, percorsi verticalmente con la bussola della memoria. Con una prosa ricca, evocativa e che restituisce valore alla parola, Trevi scrive grande poesia, intendendo questo termine secondo la definizione che lui stesso dà dell'ultimo libro di Pia: ''un grado supremo di espressione dell'umano, del singolare, dell'inadeguato''.
Beatrice (Recensione stregata scelta da Emanuele Trevi)
Il Premio Campiello è nato nel 1962, su iniziativa di un gruppo di industriali del Veneto, ma la prima assegnazione del Premio risale al 1963, quando venne conferito il riconoscimento a Primo Levi. La cerimonia si tiene ogni anno a Venezia presso il Gran Teatro La Fenice oppure presso il Palazzo Ducale.
Dal 1996 è stato istituito anche il Premio Campiello giovani, un riconoscimento riservato ad autori con età compresa tra i 15 e i 22 anni per la scrittura di un racconto, in lingua italiana, il cui tema è libero.
Di seguito vediamo quindi quali sono gli autori che, dal 1963 ad oggi, si sono aggiudicati questo riconoscimento e con quale opera sono risultati i migliori per quell’anno.
1963 Primo Levi con La tregua;
1964 Giuseppe Berto con Il male oscuro;
1965 Mario Pomilio con La compromissione;
1966 Alberto Bevilacqua con Questa specie d’amore;
1967 Luigi Santucci con Orfeo in paradiso;
1969 Giorgio Bassani con L’airone;
1970 Mario Soldati con L’attore;
1971 Gianna Manzini con Ritratto in piedi;
1972 Mario Tobino con Per le antiche scale;
1973 Carlo Sgorlon con Il trono di legno;
1974 Stefano Terra con Alessandra;
1975 Stanislao Nievo con Il prato in fondo al mare;
1976 Gaetano Tumiati con Il busto di gesso;
1977 Saverio Strati con Il selvaggio di Santa Venere;
1978 Gianni Granzotto con Carlo Magno;
1979 Mario Rigoni Stern con Storia di Tönle;
1980 Giovanni Arpino con Il fratello italiano;
1981 Gesualdo Bufalino con Diceria dell’untore;
1982 Primo Levi con Se non ora, quando?;
1983 Carlo Sgorlon con La conchiglia di Anataj;
1984 Pasquale Festa Campanile con Per amore, solo per amore;
1985 Mario Biondi con Gli occhi di una donna;
1986 Alberto Ongaro con La partita;
1987 Raffaele Nigro con I fuochi del Basento;
1988 Rosetta Loy con Le strade di polvere;
1989 Francesca Duranti con Effetti personali;
1990 Dacia Maraini con La lunga vita di Marianna Ucrìa;
1991 Isabella Bossi Fedrigotti con Di buona famiglia;
1992 Sergio Maldini con La casa a Nord-Est;
1993 Raffaele Crovi con La valle dei cavalieri;
1994 Antonio Tabucchi con Sostiene Pereira;
1995 Maurizio Maggiani con Il coraggio del pettirosso;
1996 Enzo Bettiza con Esilio;
1997 Marta Morazzoni con Il caso Courrier;
1998 Cesare De Marchi con Il talento;
1999 Ermanno Rea con Fuochi fiammanti a un’hora di notte;
2000 Sandro Veronesi con La forza del passato;
2001 Giuseppe Pontiggia con Nati due volte;
2002 Franco Scaglia con Il custode dell’acqua;
2003 Marco Santagata con Il Maestro dei santi pallidi;
2004 Paola Mastrocola con Una barca nel bosco;
2005 (ex aequo) Pino Roveredo con Mandami a dire, Antonio Scurati con Il sopravvissuto;
2006 Salvatore Niffoi con La vedova scalza;
2007 Mariolina Venezia con Mille anni che sto qui;
2008 Benedetta Cibrario con Rossovermiglio;
2009 Margaret Mazzantini con Venuto al mondo;
2010 Michela Murgia con Accabadora;
2011 Andrea Molesini con Non tutti i bastardi sono di Vienna;
2012 Carmine Abate con La collina del vento;
2013 Ugo Riccarelli con L’amore graffia il mondo;
2014 Giorgio Fontana con Morte di un uomo felice;
2015 Marco Balzano con L’ultimo arrivato;
2016 Simona Vinci con La prima verità;
2017 Donatella Di Pietrantonio con L’Arminuta;
2018 Rosella Postorino con Le assaggiatrici;
2019 Andrea Tarabbia con Madrigale senza suono
La scrittrice si è aggiudicata il premio con il romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani), che ha ottenuto 99 voti sui 270 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.
La serata è stata dedicata a Daniele del Giudice al quale la Fondazione Il Campiello ha deciso di assegnare il Premio speciale alla Carriera per il 2021 mossa dalla "convinzione che egli sia uno dei più importanti scrittori contemporanei".
Come sottolinea Walter Veltroni, presidente della Giuria dei Letterati, "fin da giovane Del Giudice ha mostrato di possedere uno sguardo originale sulle cose e una meticolosa, rigorosa, selezione delle parole. Quelle parole che sono state le compagne della sua vita e la cui scelta e la cui disposizione avevano colpito Italo Calvino, che rimase folgorato dal romanzo 'Lo stadio di Wimbledon'.
Il Premio Campiello 2021 è arrivato al suo primo momento topico: questa mattina la Giuria del Premio ha scelto a Palazzo Bò di Padova i 5 finalisti della cinquantanovesima edizione. Le votazioni, che si sono svolte in sei turni, hanno eletto Paolo Nori, Paolo Malaguti, Andrea Bajani, Carmen Pellegrino e Giulia Caminito.
Daniela Gambaro invece è stata scelta come vincitrice del Premio Campiello Opera Prima, con il romanzo ‘Dieci storie quasi vere’. La cerimonia di premiazione del vincitore, dopo il tour in tutta Italia dei cinque autori, si svolgerà a Venezia il 4 settembre.
I 5 finalisti del Premio Campiello 2021
Nell’Aula Magna di Palazzo Bò dell’Università di Padova si sono dati appuntamento i giurati del Premio, coordinati dal Presidente Walter Veltroni, per votare la cinquina finale. Una scelta non facile, fra i 346 titoli pubblicati fra il primo maggio 2020 e il 30 aprile 2021.
Dopo la scelta del premio per l’Opera Prima assegnato a Daniela Gambaro, si sono susseguiti diversi giri di votazioni. Al primo sono stati scelti Paolo Nori con ‘Sanguina ancora’ (Mondadori) e Andrea Bajani con ‘Il libro delle case’ (Feltrinelli) . Al secondo giro è emerso il nome di Paolo Malaguti con ‘Se l’acqua ride’ (Einaudi). Il terzo giro di consultazioni non ha portato ad alcun nome, a cui è seguito un ballottaggio per la scelta degli ultimi due finalisti. Così alla quarta tornata ha prevalso ‘L’acqua del lago non è mai dolce’ di Giulia Caminito (Bompiani). Il quinto turno ha visto la parità al ballottaggio fra ‘Il più grande criminale di Roma è stato amico mio’ di Aurelio Picca (Bompiani) e ‘La felicità degli altri’ di Carmen Pellegrino (La Nave di Teseo), che l’ha spuntata al ballottaggio del sesto turno.
PREMIO CAMPIELLO: 59esima edizione
Giuria dei Letterati Campiello: Veltroni è il nuovo presidente
È Veltroni il presidente della Giuria dei Letterati per la 59esima edizione del Premio Campiello. In giuria anche due nuovi membri: Edoardo Camurri e Daria Galateria.
La Giuria dei Letterati della 59esima edizione del Premio Campiello ha un nuovo presidente: Walter Veltroni. Ex ministro dei Beni culturali e segretario del Pd, oggi scrittore e autore di film e documentari, Veltroni non è l’unica nuova nomina della giuria, che in seguito alla scomparsa di Philippe Daverio ha nominato altri due nuovi membri: Edoardo Camurri e Daria Galateria.
Ad annunciarlo è la Fondazione del Premio. Enrico Carraro, suo presidente, ha dichiarato:
“Il Premio Campiello va avanti e anche quest’anno affida la guida della Giuria dei letterati ad una personalità di spicco della cultura italiana. Ringrazio a nome di tutta la Fondazione Walter Veltroni per aver accettato l’incarico. Siamo certi che guiderà al meglio i lavori della Giuria che abbiamo ulteriormente incrementato”.
Al Premio Campiello 2021 potranno partecipare tutti i romanzi italiani editi tra il 1° maggio 2020 e il 30 aprile 2021. Il compito di individuare nella mole di volumi pubblicati una rosa di cinque titoli spetta alla Giuria dei Letterati; sarà poi la Giuria dei Trecento (una giuria di lettori) a votare il vincitore del Premio.
Tutti i membri della Giuria dei Letterati
La Giuria dei Letterati della 59esima edizione del Premio Campiello, presieduta da Veltroni, sarà così composta:
Federico Bertoni, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Bologna
Daniela Brogi, docente di Letteratura Italiana contemporanea all’Università per Stranieri di Siena
Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura
Edoardo Camurri, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico
Chiara Fenoglio, docente di Letteratura Italiana all’Università di Torino
Daria Galateria, scrittrice, accademica e traduttrice
Luigi Matt, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Sassari
Ermanno Paccagnini, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università “La Cattolica” di Milano
Lorenzo Tomasin, Docente di Filologia Romanza all’Università di Losanna
Roberto Vecchioni, cantautore, scrittore, docente universitario
Emanuele Zinato, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova
L’impegno di Veltroni scrittore non si indirizza solo sul fronte saggistico, ma anche su quello narrativo. Il suo primo romanzo, Noi, risale al 2009 (Rizzoli); l’ultimo è da poco edito per Marsilio e si intitola Buonvino e il caso del bambino scomparso.
Scopri tutti i libri di Walter Veltroni recensiti sul nostro sito:
Saggistica
Odiare l’odio. Dalle grandi persecuzioni del Novecento alla violenza sui social: le conseguenze tragiche di una malattia del nostro tempo (Rizzoli, 2020)
La quarta buona ragione per vivere. 101 film che fanno bene all’anima (BUR, 2014)
Quando c’era Berlinguer (Rizzoli, 2014)
E se noi domani. L’Italia e la sinistra che vorrei (Rizzoli, 2013)
L’inizio del buio (Rizzoli, 2011)
Narrativa
Assassinio a Villa Borghese (Marsilio, 2020)
Quando (Rizzoli, 2017)
Ciao (Rizzoli, 2015)
L’isola e le rose (Rizzoli, 2012)
La scoperta dell’alba (Rizzoli, 2006)
Remo Rapino ha scritto un romanzo che diverte e commuove, e pulsa in ogni rigo di una fragile ma ostinata umanità
Con un linguaggio gergale e personalissimo, intriso di dialetto abruzzese, scorrono le vicende di una esistenza segnata da una infanzia e una giovinezza povere , il servizio militare in Friuli, il ritorno a casa, di nuovo la ripartenza per cercare lavoro al nord, il lavoro in fabbrica, lo sfruttamento e la scoperta della politica, il legame e la solidarietà con gli altri emarginati, la disillusione e la fine dei sogni di riscatto, il carcere e il manicomio, fino al definitivo ritorno al paese dove viene accolto come “cocciamatte” e da questa condizione si mette a scrivere, a più di ottanta anni e prima di morire. E scrive con grandissima umanità, commuovendo e divertendo i lettori. È un romanzo che ha una voce.
https://www.ibs.it/offerte-libri/premio-bancarella
Un libro che ripercorre le origini del ciclismo femminile
Donne in bicicletta. Una finestra sulla storia del ciclismo femminile in Italia
Antonella Stelitano
Attraverso racconti, foto e documenti inediti veniamo a conoscenza di un mondo di fatica, sacrificio e dedizione che oggi, per la prima volta, ottiene il meritato riconoscimento
Cinzia Capitanio
Un modo originale per farli riflettere sul tema, attualissimo, dell’emigrazione/immigrazione
Premio letterario internazionale Viareggio Rèpaci
venne fondato nel 1929 nella città omonima da Leonida Repaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa.
Leonida Rèpaci, autore della Storia dei fratelli Rupe, scriverà in seguito i motivi per cui si era deciso di fondare il nuovo premio letterario:
Alla festa di inaugurazione del premio parteciparono Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e la prima edizione del premio fu vinta a pari merito da Lorenzo Viani con Ritorno alla patria pubblicato dalla Alpes, la casa editrice di Benito Mussolini e da Anselmo Bucci con Il pittore volante, dalla casa editrice Ceschina.
Ma evidentemente questo non fu sufficiente e nel 1931 Lando Ferretti sostituì Rèpaci e nel 1934 fu addirittura Galeazzo Ciano ad assumere la supervisione del premio.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale il premio fu interrotto per poi rinascere per volontà di Rèpaci che lo tenne in vita con forte volontà fino alla morte avvenuta nel 1985.
Si aggiudicano le sezioni Narrativa, saggistica e poesia. Riconoscimento speciale a Roberto Benigni
Edith Bruck con Il pane perduto edito da La nave di Teseo, Walter Siti con Contro l’impegno edito da Rizzoli e Flavio Santi con Quanti edito da Industria e Letteratura si aggiudicano il premio Viareggio – Rèpaci novantaduesima edizione rispettivamente per le sezioni Narrativa, Saggistica e Poesia.
Nel corso della cerimonia condotta da Monica Giandotti insieme al presidente di giuria Paolo Mieli, Roberto Benigni ha ricevuto dalle mani del Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro il Premio Speciale Città Di Viareggio, a pochi giorni dal Leone d’oro alla carriera che gli verrà conferito alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Edith Bruck "Un Premio prestigioso e una serata finale che è stata unica e indimenticabile - commenta il sindaco Giorgio del Ghinaro - Viareggio corre per la candidatura a capitale italiana della cultura per il 2024, questo premio, i suoi protagonisti, sono il segno di una città ormai in pieno rilancio. Il mio ringraziamento va a quanti si sono impegnati per portare a termine un lavoro che è stato lungo, impegnativo ma decisamente affascinante. Il 2024 è vicino: abbiamo tracciato la rotta. Viareggio è questa: è bellezza, è cultura, è voglia di futuro e di felicità.”
“Una competizione molto agguerrita, una votazione sofferta perché tutte le opere giunte in finale avrebbero meritato il premio assoluto nella propria categoria" spiega il presidente Paolo Mieli. "Tra i giurati si è svolto un confronto molto ricco di argomentazioni e l’aver assistito è stato per me un grande stimolo, per questo e per il lavoro svolto ringrazio tutta la giuria”.
Walter Siti Sono stati inoltre consegnati i premi speciali alle scrittrici tutte presenti alla serata: ad Annalena Benini il Premio Giornalistico, a Igiaba Scego il Premio Internazionale e ad Alessandra Carati il Premio Opera Prima per il suo romanzo d’esordio E poi saremo salvi edito da Mondadori.
Una cerimonia asciutta, scorrevole e dinamica che si è svolta nella splendida cornice dell’approdo della Madonnina nel porto di Viareggio ritrovando l’atmosfera al tramonto e davanti al mare che animava le primissime edizioni del Premio fondato nel 1929 da Leonida Rèpaci per favorire la circolazione nella società letteraria italiana di un riconoscimento letterario prestigioso, anticonformista e libero di pensiero. La volontà di puntare l’attenzione alla scrittura, alla valorizzazione dell’apporto femminile e al confronto fra intellettuali come momento di riflessione e di condivisione.
Mondello, Premio Premio Letterario Internazionale Mondello - Città di Palermo, istituito nel 1975 su iniziativa di intellettuali palermitani e guidato da F. Lentini sino al 2000 (anno della sua scomparsa). Promosso dalla Fondazione Premio Mondello, presieduta da G. Puglisi, è attualmente gestito dalla Fondazione Sicilia, già Fondazione Banco di Sicilia. Negli anni ha riconosciuto l’eccellenza di autori italiani e stranieri, anche alla loro opera prima; tra questi - oltre a G. Grass, J. Brodskij, V.S. Naipaul, O. Paz, W. Soyinka, J. Saramago, S. Heaney, Kenzaburo Oe, J.M. Coetzee e D. Lessing, che in seguito sarebbero stati insigniti del Premio Nobel - anche M. Kundera, C. Wolf, A. Moravia, I. Calvino e L. Sciascia. A dare lustro al Premio Mondello sono stati anche i grandi nomi della narrativa internazionale che negli anni ne hanno composto la giuria. Con l’istituzione del Premio Mondello Giovani, il Premio ha confermato una particolare attenzione nei confronti dei giovani; dal 2012 il SuperMondello e Il Mondello Giovani sono stati rispettivamente attribuiti, con votazione on line, da 240 lettori “forti” scelti da una rete di librerie specializzate e da un gruppo di 130 lettori liceali selezionati tra gli studenti delle scuole siciliane, il cui numero è stato esteso a 150 a partire dall'edizione del 2015. Con l’edizione 2012 è stata inaugurata la partnership con il Salone internazionale del Libro di Torino.
https://www.premiomondello.it/it/xlvii-edizione/vincitori-xlvii-edizione-2418
Proclamati oggi i vincitori del Premio Letterario Internazionale Mondello, giunto alla quarantasettesima edizione e promosso dalla Fondazione Sicilia in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori, il Salone Internazionale del Libro, la Fondazione Andrea Biondo e d’intesa con la Fondazione Premio Mondello.
Per la sezione Opera Italiana i vincitori sono:
Laura Forti con Forse mio padre (Giuntina),
Giulio Mozzi con Le ripetizioni (Marsilio),
Alessio Torino con Al centro del mondo (Mondadori),
Per la sezione Opera Critica:
Lorenzo Tomasin con Europa romanza. Sette storie linguistiche (Einaudi)
Il Comitato di Selezione è presieduto dal Professor Giovanni Puglisi e composto da Enzo Mansueto, poeta e critico letterario, Francesco Musolino, scrittore e giornalista e Carola Susani, scrittrice.
I tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana saranno sottoposti al voto di centoventi lettori “forti”, indicati da ventiquattro librerie di tutta Italia, per decretare il vincitore del Premio SuperMondello, che sarà assegnato durante una cerimonia che si terrà a Palermo il 19 novembre 2021
Il premio JOHN FANTE
opera prima
È un concorso letterario che si inserisce all’interno del Festival “Il dio di Mio Padre” dedicato a John Fante. L’intento è quello di rendere omaggio allo scrittore italo-americano tramite la valorizzazione e la promozione letteraria e artistica della diversità culturale in ogni sua forma, rivolgendosi in particolare agli scrittori esordienti nel panorama nazionale. La scelta di dedicare un premio letterario a un’opera prima e a un autore emergente non è casuale, ma ispirata al celebre personaggio fantiano Arturo Bandini, protagonista di alcuni dei suoi romanzi più noti, l’aspirante scrittore di origini italiane che tenta di farsi strada nella Los Angeles degli anni Trenta. Ogni anno la fase conclusiva del concorso, e la relativa premiazione, si svolgono a Torricella Peligna nel corso del Festival letterario “Il Dio di mio padre”.
Ripercorrendo la storia del Premio John Fante Opera Prima, iniziato nel 2008, ritroviamo i nomi dei vincitori e dei finalisti che hanno animato le passate edizioni del nostro Festival:
2008 – Dunja Badnjevic vincitrice nel 2008 con il romanzo L’isola nuda (Bollati Boringhieri), assieme ai finalisti Sara Falli con Vita di Saragaia (TEA) e Simone Laudiero con La difficile disintossicazione di Gianluca Arkanoid (Fazi editore);
2009 Cristian Frascella, premiato con il romanzo Mia sorella è una foca monaca (Fazi editore), con i finalisti Marco Lazzarotto con Le mie cose (Instar) e Francesco Forlani con Autoreverse (L’ancora del Mediterraneo);
2010 – Alberto Mossino vincitore con Quell’africana che non parla neanche bene l’italiano (Terrelibere), assieme ad Angela Bubba con La Casa (Elliot) e Paolo Piccirillo con Zoo col semaforo (Nutrimenti);
2011 – Federica Tuzi, che si è aggiudicata il premio con il romanzo Non ci lasceremo mai (Lantana), con i finalisti Claudia Durastanti autrice di Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (Marsilio) e Giuseppe Schillaci con L’anno delle ceneri (Nutrimenti);
2012 – Ad essere premiata è Donatella Di Pietrantonio con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot), assieme ai finalisti Giuseppe Di Piazza con I quattro canti di Palermo (Bompiani) e Francesco Targhetta con Perciò veniamo bene nelle fotografie (ISBN). Nell’edizione 2012 è stata inoltre introdotta nel Premio la categoria Abruzzo, che vede Barbara Di Gregorio aggiudicarsi il premio con il romanzo Le giostre sono per gli scemi (Rizzoli), e una menzione speciale a Patrizia di Donato con La neve in tasca (Duende).
2013 – La giuria tecnica del Premio, composta da Francesco Durante (presidente), Giulia Alberico e Masolino D’Amico, ha selezionato i tre finalisti: Matteo Cellini con Cate, io, edito da Fazi, Giovanni Di Giamberardino con La marcatura della Regina, edito da Socrates e Simona Baldelli con Evelina e le fate edito da Giunti, con una menzione speciale al romanzo Fascistelli di Stefano Marino Angelucci, edito da Il Cerchio.
Il vincitore è Simona Baldelli con Evelina e le fate edito da Giunti.
2014 – I finalisti sono Luisa Brancaccio, “Stanno tutti bene tranne me” (Einaudi); Francesco Formaggi, “Il casale” (Neri Pozza); Riccardo Romani, “Le cose brutte non esistono” (66THAND2ND).
Il vincitore è Luisa Brancaccio.
2015 – I finalisti sono Enrico Ianniello, “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Feltrinelli, 2015); Nadia Terranova, “Gli anni al contrario” (Einaudi, 2015); Mario Pistacchio e Laura Toffanello, “L’estate del cane bambino” (66thand2nd, 2014).
Il vincitore è Enrico Ianniello.
2016 – I finalisti sono Gesuino Némus, “La Teologia del Cinghiale” (Elliot); Marco Peano, “L’invenzione della Madre” (Minimux Fax); Simona Garbarini, “Il Posto Giusto” (Casasirio Editore).
Il vincitore è Gesuino Némus.
2017 – I finalisti sono Tommaso Avati, “Ogni città ha le sue nuvole” (Sem), Valerio Callieri, “Teorema dell’incompletezza” (Feltrinelli), Giacomo Mazzariol, “Mio fratello rincorre i dinosauri” (Einaudi).
Il vincitore è Giacomo Mazzariol.
2018 – I finalisti sono Pietro Criaco, “Via dall’Aspromonte” (Rubbettino), Peppe Millanta, “Vinpeel degli Orizzonti” (NEO Edizioni), Eugenio Raspi, “Inox” (Baldini&Castoldi).
Il vincitore è Peppe Millanta.
2019 – I finalisti sono Emanuela Canepa, “L’animale femmina” (Einaudi), Sandro Frizziero, “Confessioni di un Neet” (Fazi Editore), Daniele Mencarelli, “La casa degli sguardi” (Mondadori).
Il vincitore è Daniele Mencarelli.
2020 – I finalisti sono Alice Cappagli, Niente caffè per Spinoza (Giulio Einaudi editore), Arianna Cecconi, Teresa degli oracoli (Giangiacomo Feltrinelli Editore), Claudia Petrucci, L’esercizio (La nave di Teseo).
La vincitrice è Alice Cappagli.
Come in ogni edizione del Premio, sarà poi una giuria popolare a decretare il vincitore durante la giornata di apertura del Festival.