INCONTRO CON L'AUTORE DARIO FANI




Il 12 ottobre di quest’anno, noi classi terze di Loro Piceno e Urbisaglia abbiamo fatto un'uscita al centro commerciale Val di Chienti per incontrare l’autore di un libro letto in classe “Ora tocca a me” di Dario Fani, al quale abbiamo posto alcune delle nostre domande.

Alle 9.30 della mattina siamo saliti su un autobus che ci ha accompagnati al Val di Chienti dove ci aspettavano le classi terze di Loro Piceno e Tolentino. Non appena arrivati tutte le classi si sono accomodate su delle sedie di fronte alla libreria, Dario Fani ha cominciato a esporre i particolari del suo romanzo e un po’ dei collegamenti con la sua vita.



Gli abbiamo posto poi alcune delle nostre domande:



1-Crede di scrivere un secondo libro?

Risposta:Si sta pensando al continuo del primo

2-Nel libro Davide pensa alla musica della partita,come gli è venuta in mente?

Risposta:Davide pensa  di seguire la musica e per lui è molto perché significa ascoltare il proprio cuore.

3-Il maestro Cataldo e gli altri adulti non si accorgono di Davide perché?

Risposta:Perché voleva che ci fosse l’assenza del mondo adulto.

4-Perché chi ti ama normalmente non ti abbandona?

Risposta: è una domanda fondamentale perché essere presenti è importante.


5-Perché è morto Antonio?

Risposta:Perché nella realtà muore e perché ciò dà a Davide un importante cambiamento.

6-Si è ispirato a qualcuno?

Risposta:Si è ispirato alla sua infanzia e  adolescenza.

7- Si immedesima in questi ragazzi e ha vissuto questa realtà?

Risposta:Sì ,la persona che ha dato degli spunti alla mia autobiografia è Paolo.

8-Perché nel libro ci sono tante parolacce?

Risposta:Perché voleva mantenere la realtà di Roma.

Alle 11:50,quando è finita l’intervista le professoresse ci hanno lasciato del tempo per acquistare dei libri in libreria e in seguito abbiamo fatto merenda.

Per 5 minuti abbiamo girato nel centro commerciale e poi alle 12:20 siamo tornati a scuola.




Scritto da: Gaia Nabissi,Christian Miconi ,Giada Pacioni e Sofia Orazi

Impaginato da: Alice Vecchi






L'autore ha scritto diversi libri tra i quali:


-Ti seguirò fuori dall'acqua


                                                                                                              -Ora tocca a me


-Le storie del novecento


                                                                                                               -Agire abitare alterare


-La coda della civetta






Dario Fani è nato a Roma; è sociologo, esperto in comunicazione, formatore e ha specializzazioni in Sociologia della Salute, Ricerca e Programmazione Sociale. E’ consulente della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli. Vive e lavora a Roma.









ORA TOCCA A ME-Trama


Ora tocca a me è un romanzo che narra della storia di Davide, un ragazzo che abita a Roma in un quartiere ricco con il fratello e i genitori, che decide di prendere lezioni di scacchi da un maestro di nome Cataldo. Diventa bravo e arriva a disputare una finale che può vincere facilmente, però prova pietà per il suo avversario che sta sulla sedia a rotelle, quindi lo lascia vincere. 

Un giorno la madre se ne va per seguire la sua carriera da attrice e Davide con il padre ed il fratello Marco si trasferisce a Ostia. Qui, affronta la dura realtà di un quartiere difficile ed entra a far parte della “banda del parchetto”. Comunque, a differenza dei suoi compagni, lui ha una passione cioè quella degli scacchi in cui, con il maestro Cataldo, migliora sempre di più. 

Un giorno incontra un ragazzino disabile di nome Antonio con il quale fa amicizia e che invita il protagonista a giocare a scacchi a casa sua. Quando finalmente, dopo molto tempo, Davide decide di andare a trovarlo a casa sua scopre che ormai è troppo tardi perché era morto! Dopo questo evento Davide decide di andare a scuola per leggere una poesie dedicata ad una compagna di cui era innamorato, ma il professore non glielo permette. Arriva a diventare il campione nazionale di scacchi e un fenomeno. Arriva un nuovo capo del parchetto ancora più violento del Roscio, ciò lo porta a “impazzire” e ad una partita di scacchi, tira un pugno al suo avversario perché è stato battuto per l’ennesima volta; perciò viene espulso dall’Associazione Italiana degli scacchi. Come andrà a finire il racconto?