Imparare una lingua oggi è diventato accessibile quasi per tutti. E a questo ha contribuito la diffusione del cellulare che ha aperto le porte al mondo delle applicazioni. Queste sono le 4 app al momento più usate per l’apprendimento delle lingue: Duolingo, Busuu, Memrise e Babbel. Tutte si vantano di essere le migliori. Ma è davvero così? Andiamo a vedere.
DUOLINGO
Duolingo è un’app molto popolare, con quasi 50 milioni di utenti tra giovani e adulti (in prevalenza usata da persone tra i 20 e i 35 anni), caratterizzata da un approccio ludico e divertente. Il merito del successo di Duolingo è anche della sua pennuta mascotte, Duo, che fa parte dell’azienda sin dall’esordio nel 2012 e, di recente, è diventata il mezzo attraverso il quale Duolingo ti incoraggia a completare le lezioni. Duo negli anni ha avuto varie evoluzioni. La legenda narra che sia nato di colore verde perché era il colore più odiato dal responsabile dell’ufficio acquisti. È stato pensato come uno scherzo verso di lui. La storia recente del gufo Duo è legata ad una campagna di marketing virale del 2025 in cui è stato “ucciso” e poi “resuscitato” in una serie di eventi esilaranti e sorprendenti.
BABBEL
Tra queste 4 app la più “vecchia” è Babbel, nata nel 2008 da un team dove c’è anche Markus Witte. Stavano lavorando a una piattaforma online sulla musica, quando una conversazione casuale sull’apprendimento dello spagnolo li spinse a creare un’app per far imparare le lingue e nel 2018, questa applicazione ha raggiunto circa 1 milione di clienti paganti! Dico paganti perché Babbel offre solo 1 lezione a capitolo da poter fare in modo gratuito, quindi se vuoi imparare senza pagare, questa non è l’app adatta a te.
BUSUU
Alcuni non conoscono questa app (sinceramente fino a poco tempo fa neanche io) ma ecco qualche informazione: Busuu nasce nel 2009 da Bernhard Niesner e Adrian Hilti e il suo nome un po’ strano è una parola in una lingua in via d’estinzione che si chiama proprio Busuu. I creatori hanno scelto questo nome per sottolineare il loro obiettivo di unificazione anche delle lingue meno conosciute. Busuu conta oggi tra i 120 e i 135 milioni di utenti registrati. Anche qui però c’è un problema perché con Busuu si può accedere solo a 5 lezioni gratuite e poi si è costretti a scegliere un abbonamento.
MEMRISE
eccoci all’ultima app di oggi, Memrise. Io sinceramente non la conoscevo ma, in realtà conta ben 65 milioni di clienti e ha disponibili ben 20 lingue! Anche se sono pochissimi rispetto a Busuu, è comunque un gran numero! Memrise nasce sottoforma di piattaforma web per insegnare anche altre materie come storia e geografia, ma, diventata un’app vera e propria si è dedicata solo all’apprendimento delle lingue. Memrise offre solo le lezioni basi in modo gratuito, poi, è necessario l’abbonamento.
Insomma, in un'ultima analisi la più utile è Duolingo, perché è possibile comunque arrivare ad un certo livello (piccola informazione: la versione a pagamento di Duolingo offre solo vite illimitate e la rimozione degli annunci, ma il corso non cambia), anche se da sola non basta perché, essendo stata concepita come un gioco, non dedica abbastanza attenzione alla grammatica. Memrise, Babbel e Busuu sono tutte app molto più professionali, insegnano più regole ma si è costretti a pagare dopo poche lezioni. Le recensioni di tutte queste app sono le più varie ma più o meno dicono le stesse cose: di Memrise si dice che sia molto bella e utile, ma ha prezzi troppo elevati e spiegazioni grammaticali troppo povere; su Babbel si dice che, anche se ben strutturata e con lezioni brevi e semplici, non c’è un corso personalizzato in base alle esigenze degli utenti; di Duolingo si scrive che è molto divertente e ti incita a studiare con notifiche e minacce del gufo Duo, ma che mostra troppe pubblicità e che l’ultimo aggiornamento (con le energie invece che le vite) è terribile. Last but not least (ultima ma non ultima) Busuu, della quale è molto apprezzata la funzione di correzione da parte di madrelingua, ma un po’ meno il fatto che se non ci si abbona, non si può fare quasi niente. (Viola Dell'Arno)
9 novembre 2025