Anthony El Moety è nato a Roma nel 2008 ed è vicecampione d’Europa 2023 categoria 48 kg. Ho incontrato Anthony, detto “the Prince” - il Principe- nella palestra della sua famiglia a Torre Angela: quando sono entrata stava facendo i compiti prima di iniziare ad allenarsi.
Anthony, nasci pugile o ci diventi con gli anni?
Credo di esserci nato: la prima volta che sono entrato in palestra mi sono messo subito a boxare. Avevo tre anni... e non ho più smesso.
Quale scuola frequenti?
Liceo Benedetto da Norcia a Tor de’ Schiavi. Frequento il secondo anno di Scienze umane.
L’ultimo match ufficiale combattuto?
Il mese scorso ho combattuto a Goteborg, in Svezia, in una competizione con 500 pugili. Stavo molto bene e ho vinto in finale su un atleta inglese.
Oltre a combattere in Italia e all’estero quante volte ti alleni a settimana?
Mi alleno 6 giorni a settimana. Ovviamente poi ci sono gli incontri.
Come nasce l’appellativo “The Prince”?
Mi sono messo questo nomignolo perché mamma e papà mi hanno sempre chiamato il 'principe di casa': tengo molto alla mia famiglia, mio padre Alessandro è il mio allenatore, poi c’e’ mia mamma Roberta e mio fratello Marzio. E i miei nonni.
Quali sono le tue motivazioni, i tuoi obiettivi futuri?
Le motivazioni per continuare le trovo dentro di me anche grazie alla mia famiglia che mi sostiene. Anche la scuola mi sostiene tenendo conto dei miei impegni specialmente internazionali. Sono importanti anche i miei amici: mi sostengono sempre anche da lontano. Per quanto riguarda gli obiettivi, il primo è quello di allenarmi e migliorare ogni giorno ma poi possono diventare ancora più concreti, come la volontà di partecipare alle Olimpiadi 2028 a Los Angeles. Ma solo perché per le prossime di Parigi del 2024 sono ancora troppo giovane (ride... ndr).
Pensi che qualcuno tra i tuoi avversari ti sottovaluti perché, tu così asciutto, si ritiene superiore fisicamente?
Si, mi sottovalutano specialmente gli avversari bassi e tozzi. Però sul ring gli dimostro che si sbagliano (ride ancora... ndr)
Fino a quando pensi che il pugilato sarà la tua vita?
Spero per tutta la vita dopo aver vinto tanto. Certo, magari a 40 anni mi ritirerò e verrò a fare il coach qui in palestra insieme a mio padre. Il pugilato sarà sempre parte della mia vita.
La tua delusione piu’ grande?
Non aver potuto partecipare ai mondiali di Boxe 2023 per cause indipendenti dai miei risultati.
Ultima domanda. Come ci si sente ad essere vicecampione d’Europa a 15 anni?
Sono già stato vicecampione d’ Europa a 13 anni, nel 2022: è bello ma lo considero solo una tappa della mia carriera da pugile. Allora ero il meno considerato ma sono comunque riuscito a vincere anche contro avversari che avevano alle spalle molti più incontri di me. Anche quest’anno sono arrivato in finale dopo 4 match molto intensi ma il mio avversario armeno è stato ancora piu’ bravo di me. Certo, lui aveva disputato 206 match e io 34.
Grazie Anthony, in bocca al lupo per il tuo futuro! (Margherita Leone)
10 dicembre 2023