“Un piccolo passo per un uomo ma un grande balzo per l’umanità”
Queste furono le parole che pronunciò Neil Amstrong il 20 luglio del 1969 subito dopo aver posato il primo piede umano sulla superficie lunare.
Questo accadeva più di 50 anni fa e dopo quella missione denominata Apollo 11, si susseguirono Apollo 12, 13, 14, 15, 16. Tutte arrivarono senza intoppi sulla Luna tranne Apollo 13.
La 17a missione atterrò il 19 dicembre 1972 dando fine al programma Apollo.
Ora dopo 50 anni abbiamo la possibilità di tornare sulla Luna con il programma della NASA chiamato Artemis.
A questo punto potremmo chiederci: ma se si è riusciti ad allunare 50 anni fa, quando c’erano computer grandi come stanze come mai abbiamo dovuto aspettare tanti anni per ripetere l’operazione nonostante la moderna tecnologia a disposizione?
La risposta è duplice: negli anni Sessanta il progetto Apollo era finanziato dal congresso americano per battere i russi ad arrivare sulla Luna, vincendo così la corsa allo spazio e dimostrando la propria superiorità economica e tecnologica; oggi gli assetti geopolitici sono parzialmente cambiati e quindi c’è la necessità da parte degli Stati Uniti di ‘ribadire’ la propria potenza (allora il braccio di ferro era tra Usa e URSS, oggi tra USA, Cina e Russia) seppur ponendo un’attenzione ‘nuova’ alla sicurezza che contrariamente al passato è maggiormente vincolante: infatti ora abbiamo molte più regole per evitare le tante morti di astronauti avvenute nei test negli anni Sessanta.
Ma che cos’è Artemis?
Artemis è un programma di volo spaziale che si avvale di razzi in parte costruiti con tecnologie già note dai tempi dello space shuttle.
Il razzo ‘tipo’ che viene impiegato è composto di 3 stadi e 2 booster laterali: i booster si staccano dopo circa 1’ dal lancio, il primo stadio (quello arancione lunghissimo dove c’è il carburante) si stacca circa dopo circa 8’ dal lancio. Questi servono per portare il razzo in orbita dove si attiverà il secondo stadio che metterà l’astronave in rotta per la Luna, dopo circa 2 ore del lancio il secondo stadio si staccherà e lascerà il modulo abitativo chiamato Orion in rotta per la Luna.
Ma come atterrano sulla Luna?
Negli anni Sessanta la NASA costruì il LEM un veicolo progettato per allunare e poi in seguito tornare in orbita. Oggi a causa dei tagli al bilancio, la NASA ha bandito un concorso tra le 3 aziende aereospaziali private più importanti: Space X di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos e infine Virgin Galatic di Richard Branson. Ha vinto la Space X con la sua starship ma non si sa ancora se o quando la vedremo atterrare sulla Luna.
Intanto il 16 novembre 2022 alle 7h, 47’ e 44’’, ora italiana, è decollato il più potente razzo della storia chiamato SLS realizzato dalla NASA. È stato il primo volo del programma Artemis (senza umani a bordo) che si è concluso con il suo ritorno sulla Terra l’11 dicembre 2022 alle ore 17:45 circa ora italiana, dando così fine al primo test del programma conclusosi nei migliori dei modi con il pieno successo della missione. (Lorenzo Parisi)
28 dicembre 2022