Aggiornamenti Terremoto in Turchia e Siria 

Cosa è successo?

Il 6 febbraio 2023 tra la Turchia e la Siria c'è stato un fortissimo terremoto di magnitudine di 7.9, seguito da varie scosse di assestamento di cui la più forte è stata di 7.6. Il terremoto ha provocato quasi 41 mila morti nello specifico si pensano 31643 vittime in Turchia e 9300 in Siria anche se è difficile dare numeri esatti perché i soccorritori continuano a trovare persone vive e morte sotto le macerie ogni ora. L'ONU pensa che il numero delle vittime a causa del terremoto sia destinato a raddoppiare.

Sopravvissuti

Continuano le ricerche dei sopravvissuti a questa catastrofe.  Dopo 178 ore sono stati estratti vivi dalle macerie tra gli altri una signora di 70 anni, una ragazzina di 13 anni, una bambina di 10 anni a cui è stato amputato un braccio per liberarla, un’altra di 2 anni e sono anche riusciti a salvare un neonato di appena 2 mesi.  Più recenti sono i salvataggi di una donna di 50 anni e un bambino di 7 mesi. Poco fa c'è stato il primo volo di evacuazione per Istanbul.

Perché così tanti danni

Il terremoto in Turchia non ha causato migliaia di morti solo per la sua magnitudine, ma anche perché i palazzi della zona erano stati prima del 2007, anno in cui vennero introdotti regolamenti edilizi che assicuravano contro i terremoti a seguito di un altro terremoto del 1999 di magnitudine 7,4 che uccise 17000 abitanti e lascio 250000 senzatetto, molti di quelli costruiti dopo il 2007 comunque non erano a norma, per questo sono stati arrestati oltre 110 costruttori edili che si erano occupati della costruzione degli edifici non a norma e che quindi sono crollati.

Ha scritto il «The Guardian»: "Gli standard di sicurezza degli edifici turchi sono tra i migliori al mondo e vengono regolarmente aggiornati con norme specifiche per le regioni soggette a terremoti. Il calcestruzzo deve essere armato con acciaio e le pareti e i pilastri portanti devono essere distribuiti in modo tale da evitare il "pancaking", ovvero il fenomeno dei piani che si sovrappongono l'uno sull'altro dopo il crollo verticale. Ma geologi, urbanisti, architetti e specialisti hanno avvertito per anni che anche molte strutture moderne in tutto il paese costituivano ‘macerie in attesa’ perché i regolamenti edilizi non erano stati adeguatamente seguiti". 

Mentre in Siria anni di guerra hanno reso impossibile rispettare standard edilizi, quindi i palazzi erano fatti di materiali di bassa qualità. (Keira Carbone e Chiara Ragonesi)

13 febbraio 2023