la Scuola che vorrei... speranze per il nuovo anno

Lettera aperta al nuovo Ministro dell’istruzione

Caro Ministro,

vorrei parlarle delle problematiche della scuola così come è vista da noi studenti.

La dotazione di strumentazione digitale è ancora insufficiente, non tutte le classi possono avvalersi di LIM o schermi digitali e altrettanto vale per i computer.

I professori continuano a cambiare ogni anno e noi studenti facciamo molta fatica a studiare con metodologie sempre diverse.

Le gite e visite didattiche, soprattutto da quando la pandemia ci ha colpiti, sono solo un ricordo: quanto sarebbe bello se ogni due mesi invece si potesse organizzare un’uscita per apprendere in modo diverso da come si fa in classe, lezioni nei parchi per studiare la natura e soprattutto senza il chiasso che a volte proviene da altre aule.

E poi quanto sarebbe bello avere una biblioteca scolastica sempre aperta in cui poter trascorrere del tempo leggendo e studiando argomenti diversi.

Altro problema è l’affollamento delle aule: mi piacerebbe che le classi fossero pulite, insonorizzate e soprattutto formate da pochi studenti.

Durante la ricreazione vorrei poi che gli alunni potessero andare in altre classi per ampliare le loro amicizie e non limitarle alla propria. Certo il comportamento di alcuni di noi non sempre permette questa ‘libertà’, ma si potrebbero prevedere delle forme di scoraggiamento di azioni pericolose.

Ecco cosa vorrei…grazie se vorrà ascoltarmi e buon anno.

Chiara Ragonesi

20 dicembre 2022