Sono ormai due anni che assistiamo al conflitto in Palestina...finalmente si è giunti a una pace!
Il 13 ottobre 2025 il presidente americano Donald Trump, il capo di Stato egiziano al-Sisi, il presidente turco Erdogan e il premier del Qatar, firmano il piano di pace per Gaza, un accordo tra Israele e Hamas per la fine dell'ostilità nella Striscia di Gaza.
«È un giorno incredibile per il Medio Oriente, ci sono voluti 3000 anni per arrivare fin qui», ha detto Trump.
Tutto è cominciato il 7 ottobre 2023, quando Hamas ha iniziato l'operazione “Alluvione al Aqsa”. Hamas ha attaccato il sud di Israele con lo scopo di mettere fine alle “violazioni israeliane”. I terroristi del gruppo di Hamas hanno invaso il territorio di Israele, uccidendo circa 1.400 persone e portandone alcune nella Striscia come ostaggi. Israele ha risposto con l’operazione “Spade di ferro” con la quale Netanyahu, primo ministro israeliano, annuncia: “Siamo in guerra e vinceremo!”
Da questa data inizia l’assalto da parte di Israele. Con l'avanzata dell'esercito israeliano nella striscia, ci sono stati combattimenti nelle aree urbane, dove Hamas aveva le sue strutture. Questo però ha portato al coinvolgimento della popolazione civile palestinese. Amnesty International (Organizzazione non governativa sovranazionale indipendente) ha dichiarato che sono state uccise 41.500 persone e sono stati sfollati 1.900.000 palestinesi. Il 70% delle vittime sarebbero bambini e donne. Tutto ciò ha generato una crisi umanitaria per cui alcuni governi hanno denunciato i metodi israeliani anche in sede ONU. L’attacco di Hamas del 7 ottobre e la risposta militare israeliana sono oggetto di accuse di genocidio tanto che ci sono state tante manifestazioni nel mondo per fermare la guerra e il blocco degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Anche la scuola italiana ha aderito allo sciopero di fine settembre per fermare la guerra e sbloccare gli aiuti umanitari.
In questi due anni noi ragazzi abbiamo assistito alla guerra solo tramite i telegiornali, che ci hanno mostrato le immagini degli scontri nella Striscia di Gaza e contemporaneamente le immagini delle persone civili che hanno vissuto in condizioni disumane senza cibo né acqua. Noi ragazzi non possiamo immaginare cosa questi bambini hanno vissuto: il rischio di morire ogni giorno, la carenza di acqua e cibo, la mancanza di una casa, non poter andare a scuola.
Attualmente la Striscia di Gaza è una distesa di macerie e la popolazione è a rischio per fame e malattie. La pace è iniziata con gli accordi di Trump ma si verificano ancora attacchi da Hamas che non rispettano gli accordi.
La speranza è che la pace diventi stabile e definitiva e che i giovani di Gaza possano vivere un futuro migliore! (Simone Rutigliano)
15 novembre 2025