ANtonio Canova

celebrazioni per il bicentenario della morte

Antonio Canova rimarrà alla storia per aver rivoluzionato la pratica scultorea: riuscì a mettere su nel giro di pochi anni una vera e propria impresa con uno stuolo di collaboratori pronti a realizzare più copie delle sue richiestissime opere. Bozzetto, modello in creta, gesso a grandezza naturale: fin lì si spingeva il suo lavoro, il resto con un ingegnoso sistema detto del ‘telaio metrato’ era affidato alle mani dei collaboratori che replicavano nel blocco di marmo le sue opere. La sua fama travalicò in vita i confini nazionali fino a raggiungere gli Stati Uniti d’America da dove gli venne commissionato un ritratto di George Washington.

Antonio Canova nacque nel 1757 a Possagno, in provincia di Treviso. 

A quattro anni rimase orfano di padre. Poco tempo dopo la madre si unì nuovamente in matrimonio lasciando Possagno e fu così che il piccolo Antonio fu affidato alle cure del nonno paterno, uno scalpellino che notò subito il talento del nipote. 

Si racconta che una sera ospite con il nonno ad una cena di nobili veneti, annoiandosi cominciò a modellare in un panetto di burro il leone di S. Marco, simbolo di Venezia. Uno degli ospiti si accorse del talento fuori dal comune del bambino e decise di occuparsi personalmente della sua istruzione iscrivendolo alla scuola più prestigiosa di Venezia.

Alla fine del suo percorso di studi, Canova decise di trasferirsi a Roma per studiare più da vicino le opere classiche rinvenute durante gli scavi archeologici di quell’epoca.

Le sue sculture come in generale le opere neoclassiche, si ispirano ad un concetto di armonia, equilibrio e perfezione che troviamo già in quelle greche, ma che Canova ha saputo rielaborare in maniera personale.

Una delle opere più famose rimasteci è quella che ritrae le due divinità Amore e Psiche in procinto di baciarsi e si ispira al mito greco tramandato dallo scrittore e  filosofo Apuleio.  

Quest’anno ricorre il bicentenario della morte dell’artista e per l’occasione sono stati organizzati diversi eventi qui in Italia, stampati francobolli, coniate versioni speciali della moneta da 1 euro.

Le celebrazioni principali si sono tenute presso il museo istituito in suo onore, il Museo Gypsotheca Antonio Canova a Possagno.

Questo museo ospita gran parte delle sue opere ed è possibile esplorarlo attraverso visite guidate oppure in autonomia, con la scuola o con la famiglia e partecipare a laboratori creativi.

Nonostante il bicentenario della morte di Canova si sia compiuto il 13 ottobre scorso, i festeggiamenti non sono ancora terminati. Gli eventi prossimi sono diversi, per esempio, la mostra che ci sarà a Milano dall’1 al 22 dicembre alla Galleria Carlo Orsi a cura di Fernando Mazzocca, dove sarà possibile vedere da vicino molte sculture dell’artista.

Un altro evento da non perdere è quello in corso a Bassano presso il Museo Civico che ospiterà fino al 26 febbraio 2023 una grande mostra articolata in tre sezioni “Canova uomo e artista”, “Canova e l’Europa”, “Canova e la storia”. L’esposizione intende indagare alcuni aspetti mai affrontati prima, andando oltre l’indiscusso valore artistico di Canova per raccontarne l’aspetto umano e la sua attività di ambasciatore dell’arte veneta nel mondo.

Insomma il Natale si avvicina e per chi quest’anno volesse viverlo all’insegna dell’arte e della cultura, l’occasione dell’anno canoviano è perfetta! (Giulia Pagliarini)

30 novembre 2022