Lord Elgin ripreso durante il distacco dei marmi in questione
Thomas Bruce, diplomatico e duca di Elgin, all’inizio dell’Ottocento fece portare a Londra parti del fregio orientale e di quello occidentale ma anche metope e statue del Partenone che vennero esposte nel museo londinese.
La loro esportazione ha causato fin da allora molte polemiche, oggi però si sta arrivando ad un accordo tra i governi greco ed inglese, che possa soddisfare entrambe le comunità, perché l’esportazione di reperti da collezioni inglesi è attualmente vietato dalla legge. Si potrebbe, eventualmente, fare un “prestito a lungo termine” per restituire ai greci il loro patrimonio artistico e culturale. Tutti sono sicuri che, qualora i marmi dovessero tornare di nuovo in Grecia, rimarranno lì permanentemente. Nonostante questo, però, l’accordo dovrebbe prevedere che alcuni di essi siano portati a Londra per mostre ed esposizioni temporanee.
Al Museo dell’Acropoli di Atene, la sezione dedicata al Fregio di Fidia è la più importante di tutto il museo. Le parti originali sono accoppiate a ricostruzioni in gesso delle parti mancanti. Queste parti mancanti copiate in gesso si trovano a Londra e la Grecia le sta richiedendo indietro. Anche l’Unesco si è impegnato per la “Promozione della Restituzione dei Beni Culturali ai Paesi d’Origine” nel 2021.
Nel 2022 la Sicilia ha fatto la sua parte restituendo, dopo un lungo lavoro e un accordo tra l’assessore dei Beni Culturali della regione Siciliana, il ministro della Cultura della Repubblica Ellenica, la direttrice del Museo Salinas, il museo siciliano, e, infine, il direttore del Museo dell’Acropoli, un frammento che apparteneva al Partenone. Il pezzo riportato ad Atene rappresenta un piede della dea Artemide, che arrivò al console inglese Robert Fagan e, alla sua morte, venne custodito nel Regio Museo dell’Università di Palermo, oggi Museo Antonio Salinas. Questo è stato il primo reperto appartenente al Partenone a ritornare ad Atene, ed è stato subito unito al resto del Fregio.
Il Primo Ministro greco era presente in quel momento così importante definendolo 'un evento epocale'. Grazie a questo primo passo intrapreso dall'Italia, anche Londra probabilmente deciderà di restituire i marmi in suo possesso ai legittimi proprietari. (Chiara Caranza)
6 maggio 2025