Saccarimetro a penombre

Polarimetro per la misura del potere rotatorio di soluzioni otticamente attive

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Numero di inventario: 254

Costruttore: J. Duboscq a Paris

Data di acquisto: 1871

Materiali e componenti: ottone laccato,

Dimensioni: 15 x 40 x 45 cm

Prezzo:

Descrizione e caratteristiche fisiche

Il saccarimetro è montato, mediante un giunto snodabile, su una colonna di ottone laccato con base circolare zavorrata. Il tubo contenente la soluzione in esame viene appoggiato su due appositi supporti solidali con le ghiere che contengono le parti ottiche dello strumento. Il polarizzatore è composto da un tubo nel quale si trova una pila di lastre di vetro inclinate (per polarizzare la luce per rifrazione) (Inv. N. 253) e un bi-quarzo (formato da due lastrine di quarzo adiacenti, uno destrogiro e l'altro levogiro). L'analizzatore è un prisma di Nicol, montato su un tubo girevole inserito in un disco con due semicerchi graduati da 0° a 180°. Tramite un oculare (mancante) con due lenti è possibile osservare il bi-quarzo attraverso il tubo per la soluzione. Se il tubo è vuoto e quando l'analizzatore ed il polarizzatore sono orientati parallelamente o perpendicolarmente fra loro le due lastrine del bi-quarzo appaiono ugualmente colorate. Se invece si inserisce una soluzione otticamente attiva nel tubo vedremo le due lastrine di diverso colore. Questo perché il bi-quarzo trasforma la luce polarizzata linearmente in luce polarizzata circolarmente (ogni colore è polarizzato in un piano diverso), mentre la soluzione devia il piano di polarizzazione della luce, ottenendo come risultato due tinte diverse nelle due lastrine del bi-quarzo. Una opportuna rotazione dell’analizzatore ristabilisce l'uguaglianza dei colori e, dall'angolo di rotazione è possibile risalire alla concentrazione della soluzione, infatti sarà: alfa = rho P L / V, dove P è il peso della sostanza attiva, V il volume della soluzione, L è la lunghezza del tubo, rho descrive il potere rotatorio della soluzione e alfa la rotazione dell’analizzatore. Lo strumento è corredato da un becco di Bunsen per generare una luce gialla con la fiamma al sodio.

Saccharimeter (polarimeter) for use in sugar refineries by C. Scheibler, Berlin in Germany, 1876, invented by Mitscherlich in 1844.

Notizie storiche e uso dello strumento

Il saccarimetro è un polarimetro modificato per misurare il potere rotatorio delle soluzioni otticamente attive e in particolar modo la concentrazione delle soluzioni zuccherine. Queste infatti ruotano il piano di polarizzazione del fascio di luce che le attraversa. La rotazione è proporzionale alla concentrazione della soluzione e alla lunghezza della colonna di liquido. Per questo motivo veniva anche utilizzato in medicina per controllare la concentrazione dello zucchero nell'urina dei diabetici. Lo strumento è firmato J. Duboscq à Paris.

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 11.07.20222012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo