Pinzetta a tormalina

polariscopio a tormalina

Numero di inventario:

Costruttore: J. Duboscq

Data di acquisto: 1871

Materiali e componenti: ottone, acciaio

Dimensioni: lunghezza 145 mm, diametro esterno 1 pollice, diametro interno 0.5 pollici

Prezzo: lire 60

Descrizione e caratteristiche fisiche

La pinzetta a tormalina è un polariscopio. La tormalina è un cristallo birifrangente. Un raggio di luce che la attraversa viene scomposto in un raggio ordinario ed uno straordinario. Quello ordinario viene assorbito mentre l'altro lo attraversa. Dalla tormalina quindi esce un raggio polarizzato linearmente (i due raggi che si formano, ordinario e straordinario, sono polarizzati rispetto ad assi perpendicolari tra loro). La pinzetta è formata da un filo di acciaio con le estremità ricurve in modo tale da trattenere due dischetti di ottone annerito che possono ruotare. Nei dischetti si inseriscono due cristalli di tormalina (mancanti), tagliati parallelamente all'asse ottico, per mantenere la proprietà di polarizzare la luce. I due cristalli posti in questa maniera fungono uno da polarizzatore e l'altro da analizzatore. Quando gli assi ottici dei cristalli sono paralleli lasciano passare la luce polarizzata (raggio straordinario), mentre quando sono incrociati si ha l'estinzione del fascio luminoso.

Notizie storiche e uso dello strumento

Le peculiari proprietà ottiche della tormalina furono scoperte e studiate da Jean Baptiste Biot (1774 - 1862) che la utilizzò anche per costruire polarizzatori e analizzatori. Ma fu probabilmente il fisico e chimico tedesco Karl Michael Marx (1794 - 1856) a dare una descrizione precisa delle pinzette a tormalina (Brenni, 1995).

Nel Registro Blaserna nella nota N° 107 relativa a J. Duboscq del 1871 si legge: Una pinzetta a tormalina ... Lire 60.

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 12.05.2022
2012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo