Barometro di Fortin

apparecchio per la misura della pressione atmosferica

Inv. N. 

Costruttore: L. I. Kappeller, Vienna

Data di acquisto: 1863

Materiali e componenti: 

Dimensioni: 2 x 94 cm

Prezzo: Lire 760 (sei strumenti)

Descrizione e caratteristiche fisiche

Il tubo barometrico e la vaschetta sono incassati dentro una armatura di metallo, in maniera tale da proteggerli da eventuali urti durante il trasporto. Il barometro di Fortin è infatti un barometro portatile grazie al meccanismo di chiusura della vaschetta. Come si può vedere in figura, infatti, la vaschetta possiede una vite C che può alzare il livello del mercurio fino anche ad occupare tutto lo spazio disponibile. In questa maniera, il barometro può essere piegato in qualsiasi direzione senza paura di perdere il mercurio. Per effettuare la misura si pone il barometro perpendicolare al terreno, a volte grazie alla custodia che forma un treppiede. Successivamente, sempre attraverso la vite C si abbassa il livello del mercurio fino alla punta metallica a e si legge la misura dalla scala graduata posta sul tubo (la scala va da 45 a 80 cm, con passo 0,1). Sono presenti sullo strumento anche un termometro (da -5 a 45 gradi Celsius) e un'altra scala (da 200 a 400 Par. lin). Sullo strumento si legge la firma: L. I. Kappeller in Wien N° 933. 

Notizie storiche e uso dello strumento

Il barometro viene utilizzato per misurare la pressione atmosferica e prende il nome da suo inventore Jean Nicolas Fortin (1750-1831). Il barometro di Fortin, in particolare, è uno strumento portatile e viene detto "a vaschetta", perché si rifà, nel principio di funzionamento, all'esperimento di Torricelli, il quale misurò la pressione atmosferica utilizzando un tubo di vetro colmo di mercurio e una vaschetta anch'essa contenente mercurio.

Nota. Nel Catalogo Blaserna sì legge: Sei barometri da viaggio, due di Gay-Lussac e due di Fortin costruiti a Vienna da Kappeller e due altri di Fortin costruiti in Francia da Golaz. Questi ultimi hanno un treppiede per sospensione; tutti poi possiedono un astuccio di cuoio pel trasporto. (sei L.760).

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 20.05.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo

Bibliografia & sitografia