Accumulatore Scaini

accumulatore elettrico al piombo, modello dimostrativo della cella elettrolitica

Inventario N.

Costruttore: Scaini, Milano 1930 circa

Data di acquisto:

Dimensioni: 22 x 16 x 7 cm

Materiali e componenti: Gomma vulcanizzata, piombo, materiali vari

Prezzo:

Avviso pubblicitario del 1931.

Descrizione e caratteristiche fisiche

L'accumulatore elettrico è un particolare tipo di elemento galvanico nel quale, alla fine del processo di scarica, il processo elettrochimico può essere invertito, facendo funzionare l'elemento come cella elettrolitica con corrente elettrica imposta dall'esterno: in questa fase, l'energia elettrica viene trasformata in massima parte in energia interna chimica del sistema, il quale viene così riportato allo stato iniziale, riutilizzabile per un nuovo processo di scarica.

L'accumulatore è costituito da un contenitore in gomma vulcanizzata all'interno del quale è alloggiata la cella elettrolitica costituita da vari strati di piombo intercalati da strati di altro materiale per il contenimento dell'acido solforico.

Notizie storiche e uso dello strumento

Il primo accumulatore elettrico di questo genere fu ideato nel 1859 dal fisico francese Gaston Planté (1834 - 1889). Tale accumulatore era formato da due lastre di piombo isolate da strisce di guttaperca, gomma naturale di origine vegetale, immerse in acido solforico diluito in acqua nel rapporto 10:1. 

Nel 1909 il dott. Scaini inizia la produzione e la vendita di  accumulatori elettrici per autoveicoli, che fino a quel momento venivano prodotti solo all'estero.

Interventi

Rimozione a secco della polvere con pennelli a setola morbida. Pulitura delle superfici con etere di petrolio. Lucidatura con cera microcristallina (Reswax) disciolta in etere di petrolio. 

A 19th century illustration of Gaston Plante's original lead acid cell. Fonte: Wikimedia.

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto con la collaborazione di Maria Rosalia Carotenuto. Ultima revisione 12.06.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo