lavoro realizzato da Matteo Simone
Dalle cisterne del campo petrolifero il petrolio viene all'interno delle tubazioni dell'oleodotto, lunghe anche centinaia di chilometri,che lo portano direttamente alle raffinerie.Più spesso l'oleodotto arriva al centro di raccolta di un porto di imbarco,dove viene caricato su grandi navi cisterna,dette petrolifere che lo TRASPORTANO alle raffinerie di destinazione.
L'OLEODOTTO
Per far arrivare il petrolio alle petroliere o alle raffinerie,il mezzo più usato è l'oleodotto.La maggior parte degli oleodotti si trova in trincea,ricoperti da quasi un metro di terra. I tubi vengono saldati uno all'altro,verniciati avvolti in rivestimenti protettivi e infine adagiati nella trincea che viene subito riempita.Gli oleodotti corrono talvolta su sostegni di acciaio o di calcestruzzo. Gli oleodotti di questo tipo sono più rapidi e meno costosi da costruire; inoltre resistono meglio alla corrosione perché non sono a contatto con il terreno. Sono però sottoposti a forti sbalzi di temperatura e quindi i tubi sono soggetti a forti allungamenti.Per questo sono spesso montati a zig-zag, così da potersi spostare sui sostegni .Il petrolio estratto dal pozzo viene spinto nell'oleodotto da una prima pompa.La pressione diminuisce con la lunghezza del percorso, quindi è necessario fornire un'altra spinta con un'altra pompa che in genere è collocata tra i 40-240 chilometri dalla prima,a seconda del rilievo della regione da attraversare.
LA PETROLIERA
Una petroliera è un gigantesco serbatoio galleggiante a forma di nave.
Negli ultimi decenni si sono verificati gravi incidenti a navi petroliere. Dagli scafi squarciati si sono riversate in mare migliaia di tonnellate di olio. Per evitare questi disastri le nuove navi cisterna sono costruite con un doppio scafo. In caso di incidente lo scafo esterno assorbe l'urto e si può anche squarciare, ma il petrolio resta nello scafo interno.