Salmo 60 Perché ci hai abbandonato, o Dio?

Non è la forza degli archi che conduce alla vittoria ma la fiducia in Dio


1 Al maestro del coro. Su «Il giglio della testimonianza». Miktam. Di Davide. Da insegnare.

2 Quando uscì contro Aram Naharàim e contro Aram Soba e quando Ioab, nel ritorno, sconfisse gli Edomiti nella valle del Sale: dodicimila uomini.

3 Dio, tu ci hai respinti, ci hai messi in rotta,

ti sei sdegnato: ritorna a noi.

4 Hai fatto tremare la terra, l’hai squarciata:

risana le sue crepe, perché essa vacilla.

5 Hai messo a dura prova il tuo popolo,

ci hai fatto bere vino che stordisce.

6 Hai dato un segnale a quelli che ti temono,

perché fuggano lontano dagli archi.

7 Perché siano liberati i tuoi amici,

salvaci con la tua destra e rispondici!

8 Dio ha parlato nel suo santuario:

«Esulto e divido Sichem,

spartisco la valle di Succot.

9 Mio è Gàlaad, mio è Manasse,

Èfraim è l’elmo del mio capo,

Giuda lo scettro del mio comando.

10 Moab è il catino per lavarmi,

su Edom getterò i miei sandali,

il mio grido di vittoria sulla Filistea!».

11 Chi mi condurrà alla città fortificata,

chi potrà guidarmi fino al paese di Edom,

12 se non tu, o Dio, che ci hai respinti

e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?

13 Nell’oppressione vieni in nostro aiuto,

perché vana è la salvezza dell’uomo.

14 Con Dio noi faremo prodezze,

egli calpesterà i nostri nemici.



Il salmista con il popolo si chiede perché non sia andata a buon fine la battaglia contro i nemici. Eppure stavano combattendo nel suo nome. Da qui la richiesta: “Rispondici!”. “Dio ha parlato nel suo santuario”: i nemici non sono nulla per me. Moab è come il catino per lavarmi e per vincere su Edom è sufficiente che butti su di loro i miei sandali. E allora: “Perché ci hai respinti e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?”. “Perché vana è la salvezza dell’uomo. Con Dio noi faremo prodezze, egli calpesterà i nostri nemici”.


Signore, è l’esperienza che mi appartiene. Agire in tuo nome come se quello che sto facendo sia cosa solo mia. Ed ecco il fallimento: Perché, Signore, non è giunta a buon fine questa iniziativa? L’ho fatta in tuo nome, ho messo il mio tempo, la mia faccia … ed invece la delusione. Devo imparare, come dice il salmista, a fare affidamento su di Te: “Chi mi condurrà e chi potrà guidarmi se non tu, o Dio?”.