Salmo 146 La speranza è nel Signore.

Questo salmo canta la gioia per Dio che guarda le povertà umane ed interviene con la potenza del suo amore.


1 Alleluia. Loda il Signore, anima mia:

2 loderò il Signore finché ho vita,

canterò inni al mio Dio finché esisto.

3 Non confidate nei potenti,

in un uomo che non può salvare.

4 Esala lo spirito e ritorna alla terra:

in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

5 Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:

la sua speranza è nel Signore suo Dio,

6 che ha fatto il cielo e la terra,

il mare e quanto contiene,

che rimane fedele per sempre,

7 rende giustizia agli oppressi,

dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri,

8 il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto,

il Signore ama i giusti,

9 il Signore protegge i forestieri,

egli sostiene l’orfano e la vedova,

ma sconvolge le vie dei malvagi.

10 Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion,

di generazione in generazione. Alleluia.


La lode a Dio nasce dalla costatazione che si compromette con la storia di ogni persona e fa sentire la sua presenza. Di fronte all’uomo che agisce per interesse, Lui si adopera per soccorrere chi ha bisogno e pone la speranza in Dio perché non trova nessuna sponda nella solidarietà umana. D’altra parte l’uomo non può essere un vero punto di appoggio “perché esala lo spirito e ritorna alla terra”. Così nel bene e nel male i progetti umani sono di breve respiro mentre quelli di Dio rimangono per sempre.

Sei un Dio grande, Signore, perché guardi le povertà che io non osservo per indifferenza, perché non amo di vero cuore chi mi è accanto. Tu, invece, guardi chi è oppresso e fai giustizia nel perdono, sazi chi ha fame non di solo pane, ma di verità, liberi chi è prigioniero del male, fai vedere il sentiero della vita, rialzi chi ha perso la speranza, proteggi chi si sente forestiero nella vita. Signore, tu che hai fatto il cielo e la terra, vieni a cercare proprio me che spesso confido nell’uomo per salvarmi con la tua grazia.