Salmo 2 La gioia di essere figli di Dio

Ribellarsi al Signore è pura stoltezza perché lui difende sempre chi serve il suo popolo.


1 Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano?

2 Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme

contro il Signore e il suo consacrato:

3 «Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!».

4 Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro.

5 Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera:

6 «Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion,

mia santa montagna».

7 Voglio annunciare il decreto del Signore.

Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.

8 Chiedimi e ti darò in eredità le genti

e in tuo dominio le terre più lontane.

9 Le spezzerai con scettro di ferro,

come vaso di argilla le frantumerai».

10 E ora siate saggi, o sovrani; lasciatevi correggere,

o giudici della terra;

11 servite il Signore con timore e rallegratevi con tremore.

12 Imparate la disciplina, perché non si adiri e voi perdiate la via:

in un attimo divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia.


Questo salmo celebra la certezza che chi è stato scelto da Dio per governare il suo popolo e cammina sulle sue vie non avrà nulla da temere perché la potenza di Dio non è paragonabile a quella degli uomini. Questa costatazione deve condurre a saggezza e a ricredersi dei progetti malvagi. Infatti chi segue Dio è suo figlio.


Signore, la certezza di essere tuoi figli fa venire meno la paura di fronte a chi trama il male. Invece non so affidarmi a Te perché i miei occhi non ti vedono e così non vivo in pace e non divento testimone di quanto ami e proteggi coloro che ti seguono con cuore sincero. Risveglia la mia fede così che possa annunciare con la mia vita: “Beato chi in lui si rifugia”.