Salmo 114 Tutta la creazione obbedisce a Dio

La liberazione dall’esilio opera sua


1 Quando Israele uscì dall’Egitto,

la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,

2 Giuda divenne il suo santuario, Israele il suo dominio.

3 Il mare vide e si ritrasse, il Giordano si volse indietro,

4le montagne saltellarono come arieti,

le colline come agnelli di un gregge.

5 Che hai tu, mare, per fuggire,

e tu, Giordano, per volgerti indietro?

6 Perché voi, montagne, saltellate come arieti

e voi, colline, come agnelli di un gregge?

7 Trema, o terra, davanti al Signore, davanti al Dio di Giacobbe,

8 che muta la rupe in un lago, la roccia in sorgenti d’acqua.


Il salmista rende partecipe anche la creazione della gioia per i gesti di liberazione di Dio per il suo popolo: “Perché voi, montagne, saltellate come arieti e voi, colline, come agnelli di un gregge?”. Ogni cosa è stata creata da Lui e tutto porta dentro la sua impronta. Per questo tutti e tutto partecipano al grande coro che canta le lodi per i suoi gesti.


Signore, quante volte non mi accorgo che tutto vive in Te e per Te. Non c’è nulla che non partecipi della tua vita. Che bello essere immersi in questa realtà che anela a ritrovare la bellezza e lo splendore della sua origine. Anch’io ho contribuito a far perdere questo smalto mettendola al mio servizio in maniera sconsiderata. Devo imparare a saperla amare e rispettare.