La rigenerazione della rendita, da problema a strumento di gestione

Simone Rusci

Università di Pisa

L’incremento di valore dei suoli agricoli dato dalle previsioni urbanistiche unitamente alla presenza di una forte domanda di edificazione e all'assenza di strumenti per la distribuzione di questi plusvalori ha generato in Italia un fitto intreccio di distorsioni urbanistiche, economiche, sociali e politiche al centro del quale si è venuta a trovare, per più di cinquant’anni, la rendita urbana: un nemico da battere, una forma parassitaria da eradicare. Tuttavia il termine ha alle spalle una storia ben diversa da quella sua ultima; una storia che affonda le radici nell'economia classica per poi germogliare nell'economia spaziale e fiorire nella modellistica più evoluta della seconda metà del '900. Non senza semplificazioni potremmo dire che la visione della rendita in campo urbanistico, almeno così come disegnata nella letteratura novecentesca, si presenta contrapposta a quella tracciata in campo economico.

A partire da questa duplice lettura, il contributo vuole offrire una riflessione laica e distaccata sulle influenze e sul contenuto informativo della rendita, provando a liberarla dalle pesanti ipoteche ideologiche del secolo scorso.

La rendita, soprattutto nella sua dimensione differenziale, diventa allora il marker delle preferenze localizzative, il prezzo d’uso della città determinato dall’incrocio di una domanda di localizzazioni e da una offerta di rendita. Una scatola nera che registra in forma continua e dinamica la capacità della città di rispondere alle esigenze di accessibilità e aggregazione dei city users e che, se decodificata, può divenire uno strumento di analisi, di gestione e di perequazione delle complesse, dinamiche spontanee che caratterizzano la città.

La rendita dunque come strumento di rigenerazione dell’hardware (la struttura fisica) e del software (la sovrastruttura organizzativa) della città ma anche essa stessa oggetto di una rigenerazione e riabilitazione lessicale destinata a ridefinirne il futuro.