La rendita urbana nella città multiculturale: il ruolo dei migranti nei luoghi di declino urbano

Grazia Napoli

Dipartimento di Architettura, Università di Palermo

Sunto

La diffusione di nuove modalità di retail, in particolare l’e-commerce ma anche gli shopping malls, hanno provocato la modifica radicale dei modelli localizzativi delle attività economiche incidendo sulle connotazioni delle aree urbane ed extraurbane e sulla rendita degli immobili a destinazione commerciale.

Anche le zone centrali delle città possono subire trasformazioni significative, soprattutto se si tratta di città che hanno un’economia debole e un mercato immobiliare stagnante. Un numero rilevante di immobili a destinazione commerciali può rimanere a lungo non utilizzato per eccesso dell’offerta rispetto alla domanda, che si è progressivamente indebolita a causa della cessazione di molte attività commerciali tradizionali e della difficoltà a trovare usi alternativi economicamente convenienti.

I migranti, provenienti da continenti diversi e portatori di modelli culturali variegati, che abitano le città italiane hanno riempito alcuni di questi vuoti localizzandovi attività commerciali di beni e servizi che possono essere rivolte sia alle loro comunità in modo specifico, sia all’intera cittadinanza. La loro presenza contribuisce, quindi, a sostenere la domanda di immobili a destinazione commerciale e a contenere il crollo delle rendite.

Questo fenomeno è stato analizzato nel caso del centro storico di Palermo, in cui, anche lungo assi viari tradizionalmente vocati al commercio, si registrano molti casi di prolungata assenza di uso che corrisponde all’assenza dei redditi (sfitti) e a processi di minus-valorizzazione del capitale immobiliare in parte compensata dalla localizzazione di attività commerciali gestite da migranti.

Parole chiave: retail, rendita, città multiculturale, minus-valorizzazione immobili