Nasce a Torino nel 1952.
Ottico optometrista ed insegnante, vive a Druento .
Pratica il teatro dal 1980 per passione amatoriale e per volontariato. Iniziazione presso la scuola del Teatro dell’Angolo, con Graziano Melano, Claudio Montagna e Giovanni Moretti, storici fondatori della compagnia.
Dai maestri del teatro per ragazzi acquisisce le tecniche dell’affabulazione e dell’improvvisazione, mentre il mestiere dell’attore lo approfondirà successivamente nel laboratorio del Teatro Abasto di Torino, dove l’argentino Ricardo Solovey praticava l’Actor Studio e sua moglie Maria Sala insegnava l’espressione corporea . All’interno di questa scuola ha affrontato l’elaborazione di un testo in chiave teatrale, lavoro particolarmente indirizzato nello studio degli autori nord-americani.
Negli anni ‘80 frequenta numerosi corsi e stage. Da segnalare: Canto (Candance Smith), Danza (Bella Hutter), Maschera, Clown e Acting (Dizziacs Theatre), Tecnica del racconto (Enzo Pesante).
Nel 1991 partecipa al seminario torinese di Jerzy Grotowsky.
Intanto, nel 1989, incontra il TeatroTre di Enzo Pesante, Marisa Fasano e Claudio Capra. Con il nuovo gruppo propone canovacci della Commedia dell’Arte e “performance” teatrali di strada, collaborazione che, per quindici anni, ha attuato progetti teatrali indirizzati ai ragazzi delle scuole medie superiori.
Gli impegni teatrali sono caratterizzati da un’eterogenea scelta di autori e testi. E’ il padre in Arbòrea tratto da “Il barone rampante” di Italo Calvino ed è L’uomo dal fiore in bocca, ma in precedenza si è divertito col folle teatro dadaista (creazione su testi di Tsara, Picabia e Vitrac), come con quello “assurdo” di Ionesco (Il rinoceronte). Gioca con i lazzi della Commedia dell’Arte e con i testi di Molière, suoi naturali epigoni (“L’avaro” e “Il borghese gentiluomo”), senza peraltro rinunciare ad autori del ‘900 con un’esperienza nel teatro napoletano di Eduardo (“Il sindaco del rione sanità”) ed una in quello esistenzialista di Sartre (“Porta chiusa”).
Dal 2004 collabora con la Compagnia Vittorio Alfieri di Nico Castello partecipando a “Piccola città di Thornton Wilder”, “Edipo re” di Sofocle (2006), “La locandiera” di Goldoni (2008) ed “Il re muore” di Ionesco (2010).
E’ stato impegnato con gli autori russi ne “L’anniversario” di Cechov (l’impiegato Chirin) e ne “Il primo distillatore” di Tolstoj (Il Diavolo tentatore).
Nel “Sogno di una notte di mezz'estate” è Egeo e Bottom.
Viene a mancare nel 2017 a causa di una grave malattia affrontata col consueto coraggio. La Compagnia gli ha dedicato in memoria le recite de La visita della vecchia signora all'Agnelli di Torino, il 24 e 25 novembre 2017.