Ecco il primo resoconto della navigazione estiva 2017, e aggiungo di relax a vela, di CARISMA: giunti a Roccella Ionica io e Gigi con bus da Bologna, si è preparata la barca alla attraversata verso Cefalonia con piccoli lavoretti di manutenzione e cambusa fornita gentilmente dallo sponsor Brandi. Il giorno due luglio prima prova in mare con equipaggio di giovani leve aspiranti marinai che hanno provato un colpo di ponente con raffiche di 30 nodi. Molto divertiti e anche bagnati. Con questa prima uscita c'è stata la constatazione che il winch Harken di sinistra si incastra e fatica a girare. Da una supervisione con smontaggio del dispositivo si giunge alla conclusione che l'avaria non è riparabile da me ma serve un'officina o un assistenza Harken. Il giorno 3 luglio si parte alle 15:00 ora italiana consapevoli della situazione tosta del mare in centro Ionio (vento fino 30 Kt e onde fino 3 m). In conclsione la navigazione è durata meno di 48 ore con arrivo ad Argostoli di Cefalonia mercoledì 5 alle 12:00 Greche. Prima parte senza troppo vento e onda, parte centrale a gran velocità nonostante la carena con ricca vegetazione al seguito riduca di circa un nodo la velocità media, e parte finale della traversata meno tosta ma sempre con vento sui 15 nodi e onda lunga da NW. La fortuna di tutto il viaggio è stato il perfetto bilanciamento della barca con fiocco n.2 prima che il vento aumentasse che ha permesso di fare tutto il tragitto senza muovere un dito e fare manovre ,che sicuramente ci sarebbero costate molta energia vista la nostra situazione fisica (io ho mangiato due fette di patata e un po' di pane con pochi sorsi di Cola e acqua e limone durante l'ultimo giorno e mezzo, ossia il 90% del viaggio). All'arrivo a Cefalonia ci siamo riposati un giorno con buoni pranzi di Suvlaki e insalata greca rinfrescati da limonata e birra. Le avarie finora riscontrate sono le seguenti: winch sx grippato (cuscinetto centrale), oblò laterali tuga che fanno acqua, pompa scarico lavandino cucina inceppata, sciacquone wc non funzionante, rottura tappo ispezione serbatoio acqua in chiglia.
Ora stiamo navigando verso la baia proptetta O' Vroma lungo la costa W di Zante per avere acqua cristallina sotto lo scafo , fare un bagno e pulire la carena. Arrivo previsto per le 20:00 locali.
Riprendendo il diario di bordo dall'arrivo ad Argostoli i fatti salienti dell'ultimo periodo sono stati la bellezza delle scogliere a picco sul mare della costa ovest di Zacinto con Wreck Bay e il porto Vromi. Poi la visita alle isole Strofadi con il loro isolamento e le arpie che urlano la notte. Qui, nell'isola Nisis Stamfani abbiamo trovato l'unico abitante dell'arcipelago :il custode temporaneo che coltiva grano per fare il pane di cui ci ha donato una pagnotta. Uomo sui quarantacinque anni un po' burbero all'apparenza ma alla fine molto cordiale e generoso. Si capiva che cercava compagnia; non ci lasciava più tornare alla barca. Quest'ultima cosa è stata molto difficile con il canottino a remi. Alla fine ci è venuto in soccorso un altro velista di origini Slovene che ci ha trainato fino alla nostra barca. Anche così ci abbiamo impiegato un ora e penso che senza il suo aiuto non saremmo arrivati poiché nonostante il grande sforzo mio a remare e di Gigi in acqua a spingere nuotando non ci muovevamo in avanti a causa delle onde e del vento contro. L'ultimo monaco rimasto nell'isola se ne era andato nel 2014, in tutti i sensi, a causa di un attacco di cuore. Prima delle Strofadi c'è stata la visita di Keri nell'isola di Zante: grazioso paesino che sovrasta le scogliere della costa sud ovest raggiungibile in 5 km da Lagana bay dove dicono ci sia la più importante zona di riproduzione nel mediterraneo della tartaruga Caretta Caretta. Noi non ne abbiamo vista nemmeno una tranne i peluche in vendita nei negozietti della costa. Il 10 e 11 luglio siamo stati fermi al porto di Zacinto sulla costa est dell'isola dove io e Gigi abbiamo rassettato la barca, fatto biancheria e ci siamo fatti la prima doccia dalla partenza dalla Calabria. L'evento più importante dello scalo è staro il danno causato a Carisma da Solandge (yacht privato di 85 m che uscendo di fretta dal porto per liberare il passaggio al traghetto locale ha fatto un onda che è salita in banchina, dove era ormeggiata la nostra Carisma all'inglese, la quale ha sbattuto fortemente contro la riva del molo ed in particolare un anello di acciaio sporgente che fortunatamente non ha fatto un buco nello scafo ma solo delle botte e degli strisci. Due parabordi sono esplosi. Molta rabbia e voglia di lasciare quel posto.
Per quanto riguarda la nautica ho notato che qui, nelle coste della Grecia Ionica, non ci sono praticamente escursioni di marea, ragione per la quale non sono utilizzati pontili galleggianti e ormeggi comodi ma ci sono soltanto banchine in cemento dove è rigoroso ormeggiare con l'ancora propria e la poppa a terra. E' difficile poi trovare servizi quali docce e bagni ed anche la corrente elettrica in banchina è una rarità. Poco più frequente l'acqua con una canna da dividere tra tutte le imbarcazioni. Anche il costo non è eccessivo poiché noi spendevamo 10 € a notte, ma se penso alla Spagna con quei soldi davano molti più servizi e l'ormeggio era migliore. In conclusione preferisco navigare in Spagna, Portogallo e Bretagna.
La navigazione è poi continuata verso nord con altri ospiti che hanno fatto parte dell'equipaggio quali Paolo e Cinzia, ai quali si è aggiunto poco dopo Pietro. Con loro Carisma ha attraccato ai porti di Agi Eufimia, Sami, Vathi di Itaca, Kioni, Isola di Meganisi e Fiscardo tornando a Cefalonia. Le giornate sono state calde e direi anche umide scandite dal solito ritmo con assenza di vento la mattina, sulle due di pomeriggio si alzava un po' di vento che cresceva fino alle 17 per poi calare e finire alle 20 circa. Il vento non è stato mai tanto, tranne un pomeriggio con Pietro di ritorno da Meganisi a Cefalonia di bolina, poichè pur essendo in genere di direzione NW il vento in quella zona gira a sinistra per incanalarsi da sud nello stretto tra Meganisi e Lefcada ed un'altro pomeriggio con vento più sostenuto l'abbiamo trovato a Preveza (come si vede nel video successivo) in coda al passaggio di una piccola depressione. Questa volta era a bordo anche Silvestro, che si èimbarcato il 25 agosto a Fiscardo.