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Introduzione al corso

29/09/2021

Vocabolario:

o Modernità: una parola usata in maniera cronologica. Il termine Moderno viene fatto coincidere da alcune scuole di pensiero, alla Scoperta dell’America nel 1492. Altre lo fanno coincidere alla Rivoluzione Francese, nel 1789. Altre scuole di pensiero la avvicinano ulteriormente-.

È un termine anche usato in termine di aggettivazione positiva, fin dalla seconda metà del XIX sec. e specificatamente in Francia.

Ed è proprio questa aggettivazione positiva che è adottata dall’Architettura, a partir dagli anni ’20 del 1900.

La Modernità – secondo il prof – è un atteggiamento che riesce a fronteggiare delle crisi e a trasformarle in Valori. Essa inoltre, tenta di creare un’estetica di rinnovamento per la società.

In Sintesi:

Crisi -> Risposta alla crisi in atteggiamento moderno -> Estetica e “linguaggio” inteso come complesso di valori alti e nobili che codificano questa risposta.

Questa è una logica che non può dare prove matematiche ed empiriche, ma può fornire delle suggestioni e innescare dei ragionamenti.

Nella storia: Durante la Seconda guerra mondiale lo sviluppo del calcolatore. Nella grande crisi Alan Turing e la sua squadra si è ingegnata con un atteggiamento moderno per risolvere il problema della guerra.

Nell’ambito architettonico osservando la Firenze del 1400, vediamo la “crisi” di un sistema chiuso. Gli studi sulla Prospettiva di Filippo Brunelleschi sono una INVENZIONE rivoluzionaria! La prospettiva non c’era prima di questi studi e di questa, di nuovo, INVENZIONE.

Si viene a creare uno strumento scientifico per misurare, rappresentare, raccontare e vedere il mondo. La pittura è la prima contaminata di questa novità (Vedi “Trinità di Masaccio”)

Questa nuova Estetica di Cambiamento, distrugge il modo di rappresentare gotico!

In architettura, questa nuova Estetica, spinge gli architetti a sviluppare delle architetture che siano appositamente studiate per essere messe in prospettiva e darle valore e risalto. Brunelleschi demolisce l’architettura gotica creando delle architetture in cui si possa leggere e respirare la prospettiva.

· L’utilizzo dell’Arco a tutto sesto di contro all’arco ogivale, aiuta l’osservatore nella lettura prospettica dell’insieme.

· L’utilizzo della Sezione Aurea.

· La linea retta che dai disegni pavimentali, dei cassettoni lignei, alle cornici nelle navate, che confluiscono e portano lo sguardo verso il centro della composizione.

· La riscoperta dell’Ordine Architettonico Classico, in tutti i suoi elementi, le sue proporzioni ed articolazioni. Ma ATTENZIONE questo non è una sterile copiatura degli stili antichi. Brunelleschi è moderno perché lui utilizza degli strumenti antichi con un atteggiamento moderno e creando un’estetica di cambiamento.

Saltando nel XVII secolo, possiamo osservare il lavoro di Francesco Borromini, il quale sviluppa e concepisce il tema della continuità e dell’Unità spaziale e platica.

Se Brunelleschi componeva quasi per assemblaggio di pezzi tutti scientificamente uguali tra loro, Borromini lavora nella plasticità elastica tra tutte le parti.

Antonino Saggio – Il motivo di Sant’Ivo.

Caravaggio, a seguito dell’invenzione della camera ottica rivoluziona la sua rappresentazione FOCUS

Arriva l mondo “moderno” e Industriale. Questo è un mondo astratto, dinamico e che rispetta una serie di aspetti del mondo meccanico e industriale che lo circonda. Non c’è prospettiva e temi simili. L’estetica che risponde al mondo industriale è molto molto diverso.

Nella nostra epoca, osservando il Guggenheim di Bilbao, potremmo ancora ritrovare alcuni aspetti che parlano al futurismo e alla retorica industriale, contaminata però dall’informatica. È un’opera ponte tra due modi di pensare e progettare l’architettura e gli spazi.

OGNI EPOCA HA LE SUE CRISI E LE SUE PROBLEMATICHE

Nella contemporaneità, l’informatica impone dei ragionamenti come li ha imposti la prospettiva nel XVI secolo.

Come la Prospettiva non serviva a valorizzare l’architettura gotica, così l’informatica non mi serve a fare un’architettura precedente ma a pensare attraverso quali nuove categorie formali si può mettere in forma i nuovi ragionamenti. L’informatica è fatto formale e anche fatto tecnologico.

Esempi:

Ben Van Berkel

Rem Koolhaas – Casa per un portatore di handicap

Daniel Libeskind – Museo ebraico a Berlino

Rural Studio – case in contesti rurali e poveri in America