L'esercitazione è stata eseguita con la guida dell'Architetto Gaetano De Francesco il 10 Novembre 2021. L'Ospite ci ha spiegato sinteticamente come funziona il plug-in di Rhinoceros 7 chiamato Grasshopper e passo passo, ci ha guidato nella scrittura del codice che ha generato il modello 3D del famoso "Gateway Arch" di St. Louis, progettato dall'Architetto Eero Saarinen.

Il tutto è stato costruito partendo da una sezione triangolare iniziale ed un binario ad arco. Le sezioni, le torsioni e le misure di ogni tipo, sono tutte controllabili parametricamente.

L'esercitazione è parte dell'esercitazione eseguita con l'Arch. Gaetano De Francesco il 10 Novembre 2021.

Si è costruita una ruota a raggi partendo da nulla di tridimensionale e scrivendo il seguente codice per poter controllare il numero dei raggi, il loro spessore, la loro distribuzione angolare nella ruota; nonché si è scritto da poter controllare lo spessore del cerchio esterno alla "ruota" e lo spessore del cerchio interno della stessa.

Di seguito, alcune variabili parametriche eseguite modificando gli sliders del medesimo codice.

L'esercitazione è la prima mossa in autonomia, seguendo un lungo e approfondito tutorial d'avvicinamento in due fasi alla scrittura in Grasshopper, moderata dall'Arch. Arturo Tedeschi. Il lavoro avrebbe dovuto portare alla modellazione di una facciata rettangolare sagomata con un effetto che avrebbe ricordato lo Stadio Olimpico di Pechino progettato dagli Arch. Herzog & de Meuron.

Lo studio si è purtroppo interrotto per problemi con alcune componenti facenti naturalmente parte del plug-in Kangaroo ma assenti nella mia installazione. Il problema o analoghi plug-in sostitutivi sono ancora in fase di analisi e ricerca da parte mia.

In basso il risultato finale proposto da Tedeschi.

L'esercitazione è stata eseguita autonomamente presa una modesta dimestichezza ed elementare comprensione dei meccanismi di scrittura in Grasshopper (per cui è stato molto utile il tutorial di Arturo Tedeschi).

La griglia generata è espandibile a piacimento tramite due sliders (superiori) che la infittiscono e la estendono, ed è deformabile tramite altri dei sliders (inferiori) che intensificano ed espandono la carica magnetica repulsiva dei punti collocati nella griglia.

Lo studio è stato fatto per avvicinarsi all'intenzione progettuale di creare dei flussi fluidi che circoscrivessero delle entità. Crediamo ci porterà sulla buona strada.

L'esercitazione è la seconda effettuata con l'Architetto Gaetano De Francesco. L'articolazione molto complessa ci ha dato modo di comprendere una scrittura più articolata e le vere potenzialità di Grasshopper. Di sotto solo uno dei due "rami" componenti l'algoritmo che modella le due torri e le distinte particolarità.

L'esercitazione più complessa effettuata finora si è svolta in autonomia rielaborando alcune delle precedenti esercitazioni. La volontà era di creare un velo triangolarizzato e quindi potenzialmente costruibile tramite l'aggregazione del triangolo (Piano minimo e Minima forma statica).

L'algoritmo presenta sicuramente delle imprecisioni ma mi ha portato ad un risultato vicino alle mie intenzioni iniziali. Si prevede una riscrittura più funzionante e che riesca a raccogliere in un'unica componente finale tutto il telaio tubolate e l'attualmente assente sottotelaio triangolare e i suddetti pannelli triangolari.