2023 Mexico

...(21 Lug) Inizia la nostra avventura messicana il 21 luglio.

Il volo per fortuna ce l’abbiamo da Torino, ma subito iniziamo con un bel ritardo. La tratta Torino-Roma. Nulla di grave tranne che la coincidenza su Roma non è larghissima e noi cominciamo già ad immaginarci scenari in cui per una settimana siamo senza bagagli e "vaghiamo in mutande" tra i siti archeologici...

Ma a parte questo, che è il peggior scenario, la positività regna sovrana e ci convinciamo che nonostante tre voli i nostri bagagli arriveranno a Cancún...

Dopo tutti i vari iter, tra prendi "il volo al volo" a Roma e l’arrivo a città del Messico, per poi ripartire per Cancún finalmente il giorno 22...


...(22 Lug) Arriviamo e in barba a tutti i pronostici, le nostre valigie sono lì ad attenderci. Sbrighiamo le formalità per il noleggio auto (nel transfer mamma stava per perdersi il telefono) e quindi partiamo per Chiquilà.

Lungo la strada cominciamo ad entrare nel "mood" messicano. Papà cerca di articolare qualche parola aggiungendo "S" alla fine, io che non si capisce se comunico già con gli amici di Torino e mamma che cerca di guardare il paesaggio intorno a se.

Alle 14:30 riusciamo a prendere il battello che ci porterà ad Holbox...

Al volo prendiamo una golf-Car che ci porta al "My Blue Holbox hotel". Prendiamo la camera, bagnetto in piscina subito, poi vista la fame decidiamo di percorrere a piedi un pezzo di spiaggia per mangiare qualcosa. Ci fermiamo subito al "Mantarraya".

Iniziamo alla grande con ceviche di camarón, quesadillas de camarón, un enorme Margarita ed una "mitica" birra messicana Corona. Ora sì che siamo in Messico. Insomma che dire ??? Fantastico cibo ed ottimi cocktail !!!

Facciamo il bagno in mare contentissimi di essere finalmente arrivati. Il cielo è un pò grigio, ma ragazzi intorno a noi palme e spiagge bianche.

Andiamo in camera pensando di riposare ma in realtà crolliamo di brutto pensando che da domani ce la godremo alla grande !!!

...(23 Lug) Stamattina mamma e papà sono belli freschi e fanno una passeggiata sulla spiaggia fino al molo e ritorno.

C’è un bellissimo tempo il paesaggio è quello di ieri (non sono sparite le palme e la spiaggia bianca) anzi oggi è tutto luminosissimo e coloratissimo.

Già sulla spiaggia ci sono strutture e localini che ti fanno venire voglia di una sosta, ma abbiamo tutto il tempo.

L’isola la conosciamo già: è la terza volta che torniamo ed ormai per noi è un altro posto del cuore.

Bisogna però apprezzarla Holbox e ovviamente visitarla a fondo. Qui le macchine non ci sono, le strade sono sterrate, diventano fangosa quando piove, ma è bella perché selvaggia, perché è diversa dalle altre e a noi piace così...

Mentre passeggiamo passiamo di fronte al "Mawimbi" (gestito da un’italiana Ornella) che avevamo contattato. Passano a salutarla e gli offrono un ottimo caffè e gli raccontano di quando mesi fa è andato a fuoco il "Mawimbi". Ora stanno ricostruendo tutto ma non è stato facile. Le dicono che stasera andremo a cena da lei sulla spiaggia.

Tornano quindi in albergo per la colazione. Purtroppo non è un granché ma non importa.

Ce ne andiamo in spiaggia e subito in mare a goderci un bellissimo bagno. Siamo davvero contenti e oggi si è deciso per sole e relax.

Ogni tanto passa qualcuno che vende frutta o caffè o cocco al mango. Non riusciamo a rinunciare nemmeno al caffè.

All’ora di pranzo però siamo di nuovo al "Martarraya". Tavolo con i piedi nella sabbia, una birra, una cervice e davvero non chiediamo di meglio..

Nel pomeriggio quasi verso il tramonto mamma e papà vanno a fare di nuovo la passeggiata fino al molo, mentre io ozio in camera...

Andiamo a chiedere informazioni per l’escursione con il "Tiburón Balena". La prenotiamo per l’indomani (2500 pesos a testa).

Tornano in camera per cambiarsi e mi recuperano per la cena al "Mawimbi". Ci danno un bellissimo tavolo sulla spiaggia (anche se papà patisce per il fumo che arriva dal fuoco acceso), ma è tutto molto romantico e suggestivo. La cena è buona ma ricordavo un cuoco con doti migliori.

Comunque dopo una giornata così intensa chiudiamo con narghilè in piscina e poi nanna...

...(24 Lug) Stamattina ci svegliamo presto, per le 6:00, alle 7:00 ci aspettano al molo per l’escursione.

Ci ritroviamo in barca con due australiani (uno sembra Russell Crowe versione ingrassata) e tre italiani.

Lo spostamento in barca è piuttosto lungo (80 chilometri) perché sembra che gli squali balena si siano spostati un bel pò. Ovviamente, quello che li guida è la presenza o meno di plancton.

Sembra incredibile che un animale così enorme sì cibi solo di Plancton, piccoli crostacei e uova di pesce.

Anche cinque anni fa avevamo partecipato a questa escursione. C’era piaciuta molto.

Abbiamo la possibilità di scendere due volte e nuotare con questi enormi esseri...

E' incredibile poterli vedere così da vicino. Esperienza che merita davvero. Anche io ne rimango entusiasta.

Nel "pacchetto" della giornata in barca, abbiamo la possibilità di fare anche snorkeling in un bel punto, dove riusciamo a nuotare con le mante. Dopodiché si fa tappa a Cabo Catoche per il pranzo.

Bellissimo punto dell’isola di Holbox, sostiamo per più di un’ora, mangiando un’ottima ceviche di camaron e guacamole.

C’è questa struttura spartana gestita dai locali, che prepara solo questo, ma davvero di straordinaria qualità.

Trascorriamo un ottimo pranzo ed io e mamma troviamo un bellissimo angoletto dove farci le foto. Quest’isola è davvero incantevole.

Il percorso a ritroso in barca ci abbaglia per i colori del mare e del cielo. Bellissimo !!!

Al ritorno mamma e papà prendono due biciclette a noleggio per l’indomani. Entusiasti per la giornata, decidiamo di andare a prendere un aperitivo (Happy Hour) da Barbarossa.

Stasera ceniamo a base di tapas messicane (da Tapatia) davvero buonissime. La nostra prima cena messicana !!!

Nell’attesa ci sfidiamo ad Uno e c’è anche una ragazza che suona dal vivo. Torniamo da noi per narghilè in piscina e super nanna...

...(25 Lug) Stamattina mamma e papà prendono le bici e fanno un giretto in paese. Ci sono un sacco di bei murales qui ad Holbox che meritano una sosta per una foto.

Passano a prendersi un ottimo caffè ed uno smoothie a base di frutta (buonissimo) e poi si dirigono alla punta estrema dell’isola: Cabo Coco.

Da qui fanno un sacco di escursioni serali per l’avvistamento della bioluminescenza, fenomeno chimico per cui il plancton presente nel mare emette energia luminosa.

Anche a questa escursione avevamo partecipato e ne eravamo rimasti entusiasti.

Fanno ritorno in albergo per fare colazione e poi relax in spiaggia e bagni in questo stupendo mare.

Per pranzo decidiamo di andare a mangiare in centro e così mamma parte a piedi ed io e papà andiamo in bici. Visto il caldo l’idea non si rivela delle migliore, anche se mangiamo molto bene, in un posto a base di pesce e beviamo un ottimo Margarita.

Pensavamo di fare un giro per negozietti, ma il caldo ci dissuade dai nostri propositi. Torniamo a rilassarci in spiaggia e a rinfrescarci un pò...

Dopo aver chiesto in vari posti per l’escursione della bioluminescenza, capiamo che vista la presenza della luna dovremo aspettare che "vada a nanna" per poter vedere il fenomeno e così prendiamo un’escursione per le 01:30 di notte.

Nel frattempo andiamo a cena in un ristorante coloratissimo e poi torniamo in albergo, ci facciamo narghilè e andiamo a dormire.

Mettiamo la sveglia all'1:15 e all’1:30 vengono a prenderci con una Golf-Car per andare verso Cabo Coco.

Entriamo in acqua e vediamo questo bellissimo fenomeno, anche se la luminosità non è quella che ricordavo. Comunque sempre bello. Facciamo anche il bagno perché ...quando ci ricapita un’occasione simile ??? In più sopra di noi c’è una bellissima stellata che rende magica questa nottata.

Ritorniamo verso le 2:30 e viaaaaaa a nanna !!!

...(26 Lug) Stamattina mamma e papà decidono di fare una passeggiata fino a Punta Mosquito, un posto splendido dove in mezzo al mare si crea una laguna di sabbia dove sembra di camminare sull’acqua.

Rimangono abbagliati dalla bellezza di questo luogo anche perché a quest’ora non c’è nessuno ed è tutto per loro.

A malincuore tornano per la colazione con me. Facciamo ancora qualche bagno e alle 11:30 liberiamo la camera...

Tra una cose l’altra prendiamo il battello delle 12:30 che ci condurrà di nuovo sulla terraferma. Salutiamo davvero con nostalgia Holbox !!!

Davanti a noi oggi la meta è Valladolid.

Una pioggia costante ci accompagna per strada fino ad arrivare in albergo, il "Quinto Marciala".

Quando usciamo ha smesso di piovere ed anzi c’è una luce bellissima. Andiamo sulla calle 41, nota via di Valladolid, dove sembra che il tempo si sia fermato.

La via è tutta coloniale ed entriamo in piccoli caffè pieni di fascino e negozi veramente belli che vendono di tutto: abbigliamento, oggettistica anche di antiquariato, ci fermiamo in uno dei tanti caffè per degustare l’ottimo caffè messicano.

Per cena non abbiamo dubbi, andiamo nella piazza a "Las Campanas" dove abbiamo mangiato altre volte. Si mangia molto bene mentre siamo accompagnati dal suono della chitarra.

Ogni sera poi c'è lo spettacolo luce e suoni che ripercorre la storia dell’invasione spagnola e le ripercussioni in terra Maya.

Ci soffermiamo a vederlo perché già tempo fa mi avevano portato qui e così un pò per rivivere quel momento lo rivediamo...

Vista la stanchezza ripieghiamo in camera. Mamma e papà narghilè, io mi rilasso e poi viene l’ora della meritata "siesta" per tutti...

...(27 Lug) Stamattina andiamo a far colazione al "Meson Marquès". Che bello ritrovarsi qui.

Come sempre essere qui ci fa sentire trasportati in un’altra epoca e un senso di familiarità e serenità si impadronisce di noi.

E per un attimo mamma e papà ricordano ancora quando eravamo qui con me piccola.

Facciamo un’ottima colazione come sempre. Partiamo poi alla ricerca del cambio che ci fa perdere un bel pò di tempo, in più comincia a fare il solito caldo. Alla fine riusciamo a prelevare e per cambiare dobbiamo tornare col documento...

Finalmente partiamo alla volta di "Rio Lagartos". La strada è abbastanza lunghetta davanti a noi e per arrivare a destinazione.

Arrivati, un omino in bicicletta ci "aggancia" per un tour in barca. Caspita, qui sono davvero prontissimi !!!

Ci porta al molo e dopo una breve contrattazione ci imbarchiamo in questo tour.

Alla fine "Rio Lagartos" sarà una vera sorpresa per la bellezza dei paesaggi, vediamo un sacco di animali tra cui aquile, uccelli, coccodrilli ed anche molto da vicino (mamma ne ha addirittura toccato uno) e soprattutto i fenicotteri rosa che sono una caratteristica di questi luoghi.

Il colore è dovuto a specifici microrganismi che vivono qui e di cui si cibano i fenicotteri.

La loro vista ci ha molto emozionato, perché sono uccelli rari da vedere, molto eleganti ed aggraziati. Tutto intorno il paesaggio è fatto anche di mangrovie.

Durante il nostro giro ci fermiamo in un punto in cui ci sono le saline di "Los Colorados". In realtà abbiamo letto che da altri punti si possono godere dei paesaggi diversi di queste saline.

Il piccolo tratto che abbiamo visto noi non era poi tanto rosa ma sicuramente dipende dall’ora in cui si va e dalla luce che lambisce la costa in quel momento.

Dopo questo piccolo assaggio di "Los Colorados", approdiamo ad una spiaggetta dove il nostro omino della barca ci invita ad utilizzare l’argilla per farci delle maschere al viso ed al corpo. Io e mamma non ce lo facciamo ripetere due volte e ci impiastricciamo tutte...

Il nostro capitano allora ci porta su un punto mare molto bello dove riusciamo a fare il bagno.

Rientriamo infine alla base dopo questo bellissimo tour. Ci facciamo la doccia e poi cerchiamo un ristorantino dove mangiamo ovviamento ceviche de cameron e altre bontà di pesce.

Rientriamo a Valladolid con sosta caffè, torta e frappè !!!

Narghilè per relax in piscina e poi si esce di nuovo. Andiamo in un’ottima Taqueria sulla Calle 41 e poi davvero rientriamo sfiniti per la giornata intensa !!!

...(28 Lug) Stamattina mamma e papà giro in bici per Valladolid. Ci svegliamo presto e gironzolano su e giù per il paesino fino a che trovano un buon posto per prendere un caffè.

Anche stamattina la colazione è rigorosamente al "Meson Marquès".

Oggi abbiamo deciso di fare un giro dei migliori cenote della zona. E' un’ottima idea perché fa davvero caldo e poi perché i cenote sono davvero affascinanti.

I cenote sono grotte calcare che si sono formate nel corso dei secoli. La caduta poi del tetto calcareo di queste grotte ha creato poi questi specchi d’acqua che hanno qualcosa di magico e allo stesso tempo di mistico. In effetti i Maya attribuiscono ai cenote un collegamento con il mondo dei morti e degli dei, lo chiamano infatti "inframondo".

Ci sono leggente che dicono che facessero sacrifici umani e venissero gettati nei cenote, o semplicemente che facessero una serie di rituali di purificazione. Insomma un mondo sotterraneo che affascina e non può lasciare indifferenti. E di cenote nello Yucatan ce ne sono circa seimila, uno diverso dall’altro.

E così pur avendoli già visitati in altre occasioni ci lanciamo la scoperta di altri cenote.

Iniziamo col cenote Suytun che è diventato uno di quelli più fotografati negli ultimi anni, visto che hanno creato una piattaforma in mezzo all’acqua molto suggessita.

Nonostante sia tutto ben organizzato con doccia e armadietti, risulta tutto un pò troppo artificiale, cosa che in realtà un vero cenote non è affatto...

Ma ci divertiamo comunque a sguazzare in quest’acqua fresca e rigenerante.

Ci spostiamo nei cenotes successivi: Dzinup e Samulà. Questi li avevamo visti già in altre occasioni, ma come ripeto l’esperienza merita sempre.

I due cenote sono praticamente attaccati e quindi si entra e si fa una doppia esperienza.

Il quarto cenote che visitiamo e quello di Oxman. Intorno hanno costruito una struttura coloniale molto turistica con attività ricreative e piscina, ma anche se questo è troppo turistico per i nostri gusti è però sicuramente uno di quelli in cui ci siamo divertiti di più !!!

Infatti visto che hanno messo una zip-line è possibile lanciarsi e fare un bel tuffo. io e mamma non ce lo facciamo dire due volte e così comincia il divertimento. Coinvolgiamo anche papà e a rotazione ci tuffiamo. Io addirittura mi lancio ben 5/6 volte e cerco di stimolare anche una ragazza americana paurosissima. Davvero un momento esilarante !!!

Dopo tutti questi salti e nuotate ci viene una certa fame e decidiamo di andare a mangiare in piazza Candelaria (una delle piazze coloniale più belle di Valladolid) un ottimo Burrito al ristorante "Burrito". Proprio mentre mangiamo arriva uno scroscione d’acqua seguito dal sole...

Andiamo a cambiare i soldi e la scheda telefonica e poi decidiamo di rilassarci un pò in piscina col narghilè.

Usciamo per una passeggiata con l’intenzione di vedere se troviamo qualche bella amaca da comprare. Entriamo in un negozio molto carino, pieno di ottimo artigianato proveniente da varie parti del Messico e un "omino" che dice di chiamarsi Mario comincia a spiegarci come sono costruite le amache dal popolo Maya...

Ne vediamo di bellissime, tutte in agave e fatte a mano. Mario però ci chiede una bella cifra: 2000 pesos e rimaniamo un pò sconvolti dal prezzo. Prima di uscire scende fino a 1800/1500 ma noi non siamo convinti. Ci sembra troppo. Ci pentiremo in seguito e torneremo a casa senza amaca...

Per cena stasera ci regaliamo il Marquès e non sbagliamo. Prendiamo i "Camaron alla Diabla". Il cameriere ci regala una bellissima cena scenografica con fiamma dal vivo !!!

Si torna in albergo per narghilè una rigenerante nanna !!!

...(29 Lug) Stamattina ci svegliamo presto e salutiamo Valladolid.

La nostra meta oggi e Chichen Itza, uno dei più importanti siti archeologici della civiltà Maya. Per mamma e papà non è certo la prima visita e nemmeno per me, ma questa volta vogliamo prendere la guida per guardarla con altri occhi.

All’inizio siamo un pò sconcertati dai prezzi dell’ingresso e delle guide, ma per fortuna incontriamo due ragazzi italiani con cui decidiamo di condividere la spesa.

Abbiamo la fortuna di incontrare una guida preparata che arricchisce i suoi racconti con aneddoti interessanti e trascorriamo in sua compagnia un’ora davvero piacevole.

E' sempre incredibilmente affascinante ritrovarsi in questo luogo, tra il tempio dei guerrieri, il campo per il gioco della pelota e la piramide a gradoni di Kukulcan.

Quindi ci guida attraverso il tempo e la storia e sulla scia dei suoi racconti veniamo trasportati in un’altra dimensione. Davvero prendere la guida è stata un valore aggiunto e con i ragazzi che sono con noi ci scambiamo il numero per girarci le foto e consigli sull’itinerario.

Riprendiamo la via verso Merida, ma c’è una tappa lungo la strada che per noi è imperdibile: Izamal, la città gialla, la "Ciudad Amarilla".

Questa bellissima cittadina ci ha sempre affascinato ed infatti ogni volta ci fermiamo. Anche qui ci sono resti di un imponente piramide Maya.

Ma il fulcro di Izamal rimane il convento francescano di Sant’Antonio da Padova.

Prima di fare un giro però ci fermiamo a mangiare in un posto carinissimo "La Casona". Proprio mentre mangiamo viene giù uno di quegli acquazzoni tipici di queste parti. Ma alla fine del pranzo torna a splendere il sole, perfetto per noi per completare il nostro giro.

Per goderci al meglio il panorama decidiamo di prendere la carrozza con un simpatico signore che in spagnolo ci illustra le bellezze della sua cittadina.

A malincuore lasciamo Izamal è arriviamo a Merida all’hotel "Real Toledo", in tipico stile coloniale. Facciamo un rigenerante bagno in piscina.

Rivestiti e sistemati ci buttiamo nella mischia. Questa sera decidiamo di saltare la cena perché abbiamo un preciso obiettivo: mangiare nella piazza di Merida il gelato al cocco più buono del mondo. Lo sognavamo da tanto e così eccoci con tre coppe enormi pieni di gelato al cocco nella piazza centrale. Il bar si chiama "Sorbeteria Colòn"...

Ci perdiamo nelle viuzze di Merida fino a ritrovarci a bere Mezcal con un uomo simpaticissimo di Puebla.

Tornati in albergo prendiamo la decisione di saltare Celestun per dare la possibilità a Merida di farsi scoprire l’indomani...

Stasera nanna presto e niente narghilè: qui non si può fumare...

...(30 Lug) Stamattina mamma e papà decidono di fare un giretto a piedi alla ricerca di un caffè aperto. Pessima decisione già a quest’ora fa un caldo opprimente e del caffè neanche l’ombra. Qui aprono più tardi e così mestamente se ne tornano in albergo.

La colazione qui al "Real Toledo" di Merida è davvero improvvisata. Ci sono due tizi che parlano solo spagnolo (ma questo non sarebbe un problema), più che altro sembrano due passanti che hanno messo dietro i fornelli. Ma la prendiamo a ridere !!!

Oggi abbiamo intenzione di girovagare per Merida e negozietti. Arriviamo in piazza Santa Lucia, una tipica piazzetta coloniale e mentre passeggiamo incontriamo un signore che ci parla un pò di italiano ed un pò in spagnolo che ci indica un bellissimo negozio di artigianato.

In effetti dal momento in cui entriamo, sentiamo subito ottime "Vibes" come dico io. Sembra di essere entrati in un mondo parallelo, in cui il tempo si è fermato. A parte l’edificio coloniale tutto all’interno ci porta indietro nel tempo.

C’è un artigianato di qualità proveniente da molte parti del Messico, ceramiche, suppellettili, amache, tappeti e soprattutto pietre e gemme che io adoro e che raccontano un pò di storia.

Il negoziante ci fa fare il giro del negozio a due piani e si intrattiene con me mostrandomi che attraverso la data di nascita si può risalire alle nostre origini antiche e dare una spiegazione alla mia attrazione per i simbolismi e le gemme.

In effetti sembra che la mia data di nascita sia riconducibile al simbolo della tartaruga e il "Caracol"...

Inutile dire che rimaniamo in questo negozio per almeno un’ora. Usciti da lì affascinati e frastornati, lasciamo la roba in lavanderia e ci rechiamo in piazza in cui si sta svolgendo una festa con balli e canti tipici.

Ci intratteniamo volentieri. Qui ogni domenica si festeggia. La gente è cordialissima e a noi più volte cedono la sedia per farci ammirare comodamente seduti i loro balli.

Orgogliosi dei loro usi e costumi questa gente è davvero calorosa e coinvolgente. Ci ritroviamo in mezzo a loro rapiti dalla loro semplicità e genuinità.

Un signore si mette anche a parlare con papà (come se si capissero, ah ah ah), tra le risate mie e di mamma. Scattiamo un bel pò di foto e poi ci troviamo un ottimo posto per mangiare...

Dopo aver mangiato dell'ottimo Queso Fondido e Guacamole da "Strombos", rientriamo in albergo per un bel bagnetto in piscina.

Mamma quindi ci lascia (a me e a papà) a "bagnetto" e va a ritirare i nostri vestiti in lavanderia. Io e papà scommettiamo che riuscirà a perdersi ma mamma ritorna con il "bottino" e saremo costretti a ricrederci...

Rigenerati dal bagno torniamo in piazza e decidiamo di unirsi ai locali e ci mettiamo a ballare.

Mamma trova anche un partner "ultracentenario", davvero un momento esilarante !!!

Dopo il pranzo di oggi decidiamo che stasera ceneremo con gelato al cocco, ma arrivati al "nostro" bar ci dicono che per oggi il cocco è finito !!!

Ripieghiamo su Dragon Fruit e Guadalajara, buoni ma non sono il nostro amatissimo cocco.

Torniamo infine in albergo per un bagnetto notturno in piscina e nanna...

...(31 Lug) Stamattina sveglia presto, solita colazione perdibile (peccato)...

Lasciamo Merida che questa volta ci ha convinti di più, con direzione Uxmal.

Arriviamo per le 9:15 e c’è poca gente. Anche questo sito l’abbiamo già visitato in un’altra occasione e la volta precedente io ero davvero una "scriciola".

Davanti a noi si erge in tutta la sua bellezza. La piramide dell’indovino alta trenta metri.

Davanti la piramide si trova il maestoso quadrilatero delle monache con una grande quantità di stanza nello stile tipico Puuc.

Il sito è davvero grande, non mancano il campo della pelota ed il palazzo del governatore. Il sito è rimasto sepolto per diversi secoli dalla vegetazione.

Rimaniamo colpiti anche dalla "Casa delle Tartarughe" visto che ormai sappiamo che è uno dei miei simboli.

Quello che ci colpisce di più di questo sito sono senz’altro i decori presenti più che in altri siti. Le iguane sono una costante ovunque.

Usciamo un pò accaldati e assaggiamo una "Orchada de Coco", orzata di cocco, buona e rinfrescante. Quindi prendiamo la strada per Kabah.

In questo sito ci sono stati l’ultima volta mamma e papà venticinque anni fa ed è veramente molto bello, soprattutto il palazzo delle maschere, in cui ci sono molte figurazione del Dio Chac Mool, il Dio della pioggia.

Anche io rimango molto colpita dalla bellezza di questo sito. Eppure qui non vengono molti turisti che di solito si fermano nei siti più battuti.

La strada per Campeche da qui è un pò lunga ed io ne approfitto per leggere. Verso le 14:00 arriviamo a destinazione...

La cosa che ci colpisce subito è la luce che illumina questa cittadina. Ne rimaniamo subito abbagliati. Entrando nel centro storico in cui si trova il nostro albergo, rimaniamo subito colpiti dai meravigliosi colori delle case.

Campeche è una cittadina coloniale bellissima, dove il tempo si è fermato. Il centro storico e dichiarato patrimonio dell’UNESCO.

Lasciati i bagagli, andiamo a cercarci subito un posto per mangiare.

Attraversiamo la piazza del "Parque Principal" e lungo una avenida troviamo la "Luz della Luna" dove ci rifocilliamo.

Riattraversando la piazza non è possibile non notare la cattedrale della "Conception Immacolata", la grande cattedrale di Campeche. Ma per la visita vera e propria rimandiamo domani.

Facciamo il bagno in piscina e narghilè.

Dopo un pò di meritato riposo, vista la giornata iniziata prestissimo, arriva l’ora di cena e torniamo sulla calle 59 dove ceniamo all’Aduana, un locale molto "chiccoso".

Come ogni sera giochiamo ad Uno sfidandoci all’inverosimile. Finita la cena, passeggiamo un pò per la cittadina e cerchiamo un gelato e per papà, ma qui il cocco non è quello di Merida...

Torniamo in albergo e sprofondiamo nei nostri lettoni...

...(1 Ago) Stamattina mamma e papà si presentano puntuali alle 8:00 dalla signora per noleggiare le bici. Della signora neanche l’ombra. Ovviamente anche i bar a quest’ora sono ancora chiusi e così ripiegano su un supermercato aperto che vende caffè e brioche col "cellophane". Che fine stamattina.

Alle 8:15 con estrema calma, compare una signora cicciottella ed il marito, che sempre con la solita flemma messicana ci danno due bici.

Alle 8:30 riescono finalmente a partire. Sono talmente addormentati che non si accorgono che papà mette in testa a mamma un cappello del negozio. Incredibile !!!

Tra un risata e l’altra raggiungono il Malecón che li stupisce, perché ha una pista ciclabile in ottimo stato e così scorazzano contenti per circa un’ora.

Tornano in albergo per prendermi e facciamo colazione in un ottimo caffè nella piazza principale. Mi convincono a prendere le bici anche a me (questa volta la noleggiamo in piazza) e torniamo sul Malecón.

Facciamo un bellissimo giro ed in più questa volta andiamo anche nel centro storico che ci abbaglia con le sue viuzze piene di case colorate.

Riconsegnate la bici andiamo a fare una doccia rigenerante e ci rifiondiamo nelle vie del centro storico per fare delle bellissime foto.

Ad un certo punto papà ci lascia a fare il "servizio fotografico" e recupera la macchina per portarci a mangiare sul Malecón dove avevamo avvistato il mattino molti locali a base di pesce.

Purtroppo la scelta si rivela essere davvero dozzinale. Torniamo in albergo a riposare un pò visto il caldo. Facciamo anche fumatina e in più arriva uno scroscione d’acqua che ci impigrisce un pò.

Saremmo dovuti andare al forte San Miguel, sulla collina di Campeche, ma con il pranzo ed il riposino pomeridiano abbiamo perso troppo tempo. Peccato.

Per rimediare andiamo su Malecón dove con un pò di fortuna vediamo un bellissimo tramonto in mezzo a centinaia di fulmini. Una cosa davvero particolare...

Rientriamo nel centro storico e ci sediamo per assaggiare dei nachos dimenticabili. In effetti ce li portano dopo un’ora e pure molli. Oggi col cibo non c’è andata molto bene...

Rientriamo in albergo e nanna.

...(2 Ago) Anche stamattina mamma e papà prendono le bici a nolo. L’idea è di fare un giro nel Malecón ed il centro storico.

Arrivano puntualissimi al negozio ed è pure aperto, ma non c’è nessuno, incredibile !!!

Potevano prendersi le bici e andarsene. Vanno dunque a prendere un caffè nell’attesa, lì vicino.

Tornano per le 8:15 e magicamente è ricomparsa la commessa.

Bel giro anche stamattina. Lasciano le bici e vengono a recuperarmi per la colazione. Torniamo nel bar in piazza di ieri che era molto buono.

Poi succede che ci perdiamo per quindici minuti per andare a vedere due negozietti e mamma perde quindici anni di vita. "Dettagli" come dico io...

Recuperata la macchina e il sangue nelle vene, la direzione di oggi è Edzna. Arriviamo verso le 11:30...

Arriviamo dopo circa un’ora e ritrovarsi qui dopo venticinque anni è davvero un’emozione.

Il sito è davvero bellissimo come ce lo ricordavamo. E' sempre poco frequentato e davvero non capiamo perché vista la sua bellezza.

Il punto di vista di cui si gode dalla piazza principale merita la visita. E quando sale un pò più in alto rimani abbagliato dalla piramide principale, ma anche dalle strutture circostanti.

Qui si trova anche il tempio delle maschere, il templo de Mascherones, caratterizzate da teste di uomo Maya con il volto di giaguaro.

La particolarità di Edzna è anche che la piramide principale ricorda quella di Tikal in Guatemala.

La piramide è a cinque livelli ed il sito è uno dei meglio conservati in Messico. I suoi edifici si fondono alla perfezione con il verde circostante...

Oggi ci aspetta uno spostamento impegnativo per raggiungere Xpujil.

Lungo la strada troviamo diversi lavori per la costruzione della ferrovia che coprirà tutto lo Yucatan. Tra un pò di tempo mi sa che questi posti saranno stravolti e pensiamo a questo con un pò di apprensione. Non vorremmo che stravolgessero il panorama.

Arriviamo finalmente al nostro albergo, un Ecovillage con casette nella foresta (Aldea Kinich Ahau). Non manca nulla tranne l’aria l’aria condizionata.

E' una casetta provvista di tutto nello stile che piace a noi. Mamma e papà vanno al supermercato di Xpujil per comprare un pò di cose da mangiare per domani, per l’escursione a Calakmul.

Tornati a casa facciamo brainstorming per decidere come muoverci l’indomani. La sveglia sarà per le 5:00 e calcoliamo che forse andare a Bacalar dopo la visita di Calakmul sia davvero troppo.

Proviamo a cambiare la prenotazione a Bacalar e nasce un mezzo casino perché la struttura ci addebita lo stesso la camera pur avendo chiesto di slittare solo per un giorno. Comunque prenotiamo un’altra notte a Xpujil, sempre in questo Ecovillage. Dobbiamo solo cambiare casetta.

Io e mamma prepariamo i panini per l’indomani e poi ci rechiamo a cena in un posto che non ci lascia il segno, anzi mangiamo pesante e la notte sarà un pò difficoltosa per via della digestione...

...(3 Ago) Sveglia alle 5:00. Calakmul ci aspetta...

Facciamo colazione con muffin praticamente ad occhi chiusi. Alle 5:45 siamo in macchina pronti a partire. Lasciamo le valigie al gabbiotto della reception e via !!!

Ci aspettano 120 km, 60 km fino all’ingresso e 60 km nella foresta per raggiungere il sito alla porta principale.

Alle 8:00 puntualissimi all’apertura siamo al sito. Lungo la strada ci sono diversi cartelli stradali che ci avvisano della possibilità di incontri con animali (tacchini, pavoni, tucani, giaguari e puma !!! Un pò inquietanti, ma alla fine incontriamo solo qualche pavone è uno che sembra un licaone.

Finalmente entriamo e dopo una passeggiata di circa un chilometro entriamo nel vivo del sito.

Questo posto si distingue dagli altri per essere completamente immerso nella foresta e questo rende più affascinante selvaggio.

Anche il fatto che sia difficile da raggiungere lo rende meno appetibile per molti turisti e infatti non risulta affollato e claustrofobico come altri più famosi.

Non fa ancora caldissimo e così decidiamo di andare a scalare la piramide più alta (50 metri). Esctructura II.

Rimaniamo folgorati dal panorama spettacolare che si gode dall’alto...

La cosa bella è che qui si può ancora salire fino in cima ed una volta arrivati quassù non si può descrivere, bisogna viverlo.

Una sensazione di pace interiore prende il sopravvento quando sei sulla sommità. La bellezza di questo posto appaga gli occhi ed il cuore e infatti ci soffermiamo più del solito. Anche io sono senza parole.

Anche alla Esctructura III ed alla I facciamo un mucchio di foto.

Questo mix fra civiltà antica e natura inmmensa ci emoziona tantissimo. Nascosto nel cuore della giungla, questo sito fu riscoperto solo nel 1931 da un biologo inglese e arrivò ad essere una delle più importanti città Maya, in competizione con Tikal.

Da quassù dicono che Tikal si possa anche scorgere.

Un’altra caratteristica di Calakmul sono le grandi lapidi in pietra che si trovano soprattutto alla base delle piramidi in cui ci sono molte iscrizioni che pare siano dedicate ad autorevoli figure della città.

Sulla seconda piramide (alta 40 metri) ricordiamo tutti i nostri cari. Forse perché abbiamo la sensazione che da quassù ci sia una connessione col mondo diversa, qui siamo ad un passo dal cielo...

Proseguiamo la visita e arrivati in cima alla Esctructura VII riusciamo a vedere le altre piramidi da un’altra prospettiva. Merita senz’altro la salita salita su ognuna di esse.

Ci rendiamo conto che sono trascorse tre ore e non ce ne siamo nemmeno accorti. Arriviamo alla macchina verso le 11:30 e percorriamo a ritroso il sentiero verso verso Xpujil. Siamo stanchi e un pò provati, ma molto contenti.


La decisione di fermarci una notte in più è stata davvero ottima. Troppo stanchi per continuare.

Lungo la strada del ritorno becchiamo un diluvio universale, ma arrivati a Xpujil, prima di tornare nella nostra casetta, ci fermiamo a mangiare delle ottime "Paletas de Coco" (ghiaccioli fatti di frutta e latte o anche solo di frutta). Davvero ottimi.

Finalmente torniamo a riposarci nella nuova cabanas. Questa è più grande e confortevole. Ci facciamo anche un buon caffè ed ovviamente il narghilè.

Dopo il relax sciegliamo il ristorante dove mangiare. Le ottime recensioni ci indicano "Ma'Alobkin". Da fuori non sembra un granchè, ma in Messico sappiamo molto bene che i posti migliori a volte sono quelli che da fuori gli daresti due lire...

E infatti mangiamo benissimo spendendo davvero poco.

Il paese qui è davvero piccolissimo e proviamo a cercare un'altra paletas prima di andare a dormire e incredibilmente sulla strada davanti al locale, incontriamo la coppia con cui abbiamo condiviso la guida a Chichen Itza.

Ci soffermiamo a chiaccherare un pò e purtroppo ci dicono di essere stati male qualche giorno. Ci salutiamo dopo uno scambio di consigli e torniamo alla base per una fumatina veloce e poi ...super nanna !!!

...(4 Ago) Lasciamo la nostra "super cabanas" nella giungla e andiamo a fare colazione nel ristorantino di ieri sera. Colazione ottima come la cena.

La nostra direzione di oggi è Bacalar !!!

Lungo la strada ci rendiamo conto che siamo vicini ad un sito che avevamo visto venticinque anni fa, il sito di Kohunlich. Questo sito è famoso per il tempio delle maschere ed anche per la presenza di palme ovunque.

Prendiamo anche un pò di pioggia ma niente che ci impensierisca. Io sono un pò contariata perchè già dormivo in macchina e pensavo di svegliarmi a Bacalar...

Arriviamo a Bacalar e andiamo subito al nostro primo alloggio: Villa Ecotucan. La nostra camera non è ancora disponibile, quindi lasciamo le valigie in reception e decidiamo di mangiare in un posto lì vicino, visto che per il centro di Bacalar dobbiamo riprendere la macchina.

Prima di tutto però diamo un’occhiata al paesaggio di fronte al nostro albergo. La struttura è immersa nella natura e si affaccia direttamente sulla laguna (per questo mamma l’ha scelta). Ci sono sdraio e amache e alcuni Kayak per fare un giro nella laguna.

Il primo colpo d’occhio ci lascia senza parole. Andiamo a mangiare nell’albergo a fianco al nostro, l'Aurea.

Anche questo è molto bello con posizione scenografica sulla laguna, si mangia anche molto bene.

Sotto il sole cocente, mamma si immola ad andare a prendere i costumi per fare il bagno ma alla fine ci dicono che si deve pagare. Allora torniamo da noi tanto è altrettanto bello e facciamo un bellissimo bagno in a un’acqua turchese indimenticabile. Ci rilassiamo sul pontile.

La nostra casetta in mezzo alla natura si chiama "Nance" e la raggiungiamo per fare una fumatina mentre io leggo e chiamo gli amici...

Decidiamo di andare infine in centro a Bacalar e rimaniamo stupiti perché il paese fa parte del "Pueblo Magico", cioè di quei paesini che custodiscono simboli e leggende del popolo messicano.

In effetti Bacalar è pieno di locali, negozietti tipici e colori e soprattutto è la Street Art a sorprenderci anche qui.

Ci scegliamo un localino dove mangiamo ottimi tacos e poi passeggiamo per il paese.

Siamo un pò stanchi, ma quando torniamo da noi, non possiamo perderci il nostro pontile. Da lì ci godiamo la luna e la stellata sulla laguna. Davvero bellissimo. Narghilè e poi nanna...

...(5 Ago) Stamattina mamma e papà prima di colazione decidono di fare un giro in Kayak nella laguna. Davvero bellissimo !!!

Costeggiano un tratto, dove le varie strutture hanno il loro pontile. Tornano dopo un’oretta per fare colazione con me e poi coinvolgono anche me in un giro molto divertente.

Passiamo un’oretta spensierata, ridendo a crepapelle. Ci facciamo anche un super bagno e poi ci rilassiamo sul nostro bel pontile leggendo un pò...

Verso le 11:00 lasciamo la nostra casetta all'Ecotucan e ci spostiamo in centro a Casa Chukum. Rimaniamo colpiti dalla bellezza e ricercatezza di molti particolari di questa casa. Alcuni sono dedicati a Frida Kahlo.

Lasciati i bagagli andiamo a mangiare al Playita, un locale che ha una bellissima posizione sulla laguna. Mangiamo benissimo in un ambiente stupendo e con la musica dal vivo.

Dal pontile non resistiamo e facciamo un bagno in queste acque cristalline...

Torniamo poi in camera per rilassarci un pò. Mamma e papà salgono in terrazzo a fare una fumatina. Da quassù oltre la bellissima vista, gli arredi e i murales presenti, attirano la loro attenzione. Questa casa ci lascia davvero il segno.

Stasera decidiamo di cedere alla pizza. Ad ogni viaggio all'estero succede. Ad un certo punto ci viene una sorta di "napoletanite" e non c'è verso, quando ci "coglie" dobbiamo mangiare la pizza !!!

Non è un granchè. Ogni tanto qualcuno in giro per il mondo ci ha anche stupito. Ma qui non accade. Vabbè...

Segnalo una cosa strana. Anche qui incontriamo "il ragazzo con la maglietta verde" che abbiamo praticamente incontrato ovunque e che ormai è diventato "mio marito" !!!

Passeggiando facciamo le foto con i murales di Bacalar, ce ne sono di bellissimi. Anche stasera narghilè e nanna...

...(6 Ago) Stamattina noleggiamo la bici al nostro albergo e prendiamo la strada che conduce al Cenote Azul. Questa strada non ci fa impazzire, sarebbe stato meglio andare in giro per il paese.

Rientrando facciamo ancora qualche foto con i murales. Arriviamo in camera e facciamo colazione.

Oggi abbiamo prenotato un tour in barca vela nella laguna con quelli della nostra struttura.

Siamo in compagnia di cinque messicani. Arriviamo sulla barca vela e prendiamo posto davanti. Purtroppo oggi c’è pochissimo vento. La barca a vela è davvero carina e il paesaggio è davvero bellissimo.

Facciamo due soste per il bagno e davvero rimaniamo senza parole per i colori di questa laguna. Non a caso è chiamata la laguna dei sette colori.

La laguna è lunga quasi cinquanta chilometri e anche se è uno dei laghi più grandi del Messico non è un vero e proprio lago ma una serie di corsi d’acqua collegati all’oceano da un lato e dall’altro lato a sorgenti naturali di acqua dolce.

Rimaniamo sulla nostra barca per circa quattro ore facendo sosta anche presso un cenote.

Una delle signore messicane durante una chiacchierata ci dà una bella notizia, a Mahahual (meta che volevamo saltare per via del sargasso) sono sì presenti le alghe ma non dovunque. E questo ci fa riconsiderare l’idea di passarci, anche perché avevamo lasciato due giorni liberi, prima di arrivare a Playa del Carmen.

Comunque le quattro ore volano via in fretta e davvero il paesaggio è qualcosa di indescrivibile.

Finita l’escursione rientriamo in albergo. Lasciamo lì le valigie e andiamo a mangiare da Mister Taco in centro. Tacos spettacolari !!!

Salutiamo il bellissimo posto che ci ha ospitati e ci spostiamo all’Aires, in un altro albergo lì vicino, davvero molto accogliente. Ci rilassiamo un pò.

Di sera per cena torniamo da Mister Taco e poi rientriamo davvero stanchissimi.

..(7 Ago) dopo un’ottima colazione andiamo a cercare i Sup per noleggiarli.

Stavamo entrando al Playita ma ci accorgiamo di un posto lì affianco, che noleggia i Sup alla metà del prezzo. Non ce lo facciamo dire due volte e così per la prima volta proviamo i Sup tutti e tre insieme.

Ci divertiamo un mondo tra bagni e giochi di equilibrismo è un’ora vola in un lampo. Ovviamente il tutto nella bellissima cornice della laguna.

Torniamo all’Aires per recuperare le valigie e questa volta salutiamo Bacalar definitivamente dopo aver trascorso dei bellissimi giorni in un posto inaspettatamente bellissimo che ci rimarrà nel cuore.

La direzione di oggi è Mahahual. Abbiamo prenotato al Pachamama, una struttura gestita da un italiano come ci ha consigliato la messicana della barca. Dopo circa circa un’ora e mezza arriviamo...

Per noi tornare a Mahuhual dopo dopo tredici anni è una bellissima sensazione. Io ero piccola, avevo cinque anni e questa piccola cittadina era un villaggio di pescatori con un mare stupendo e che per poche ore a settimana era preso da assalto da dalle navi da crociera americane.

Dopo aver lasciato le valigie in albergo e aver conosciuto l’italiano che lo gestisce, andiamo a mangiare sulla spiaggia da "Barbanera", dove incontriamo "Charlie" un messicano (che si è dato questo nome per gli americani) che ci adotta.

Mangiamo benissimo in pieno clima caraibico ed una certa euforia si impadronisce di noi e così nasce l’idea: spostare la prenotazione a Playa del Carmen per rimanere una notte in più a Mahahual e rinunciare alla notte a Cancun.

Riusciamo a spostare senza penale e siamo molto contenti. Ci godiamo il momento tra una Pina Colada e un Margarita.

Ci pervade una sensazione di serenità e benessere e pianifichiamo il resto della giornata e i giorni successivi.

Io invece sono concentrata sulle treccine. Voglio trovare qualcuno che me le faccia e dopo vari giri e contrattazioni, troviamo una signora che me le fa per 1000 pesos...

Rimango lì per circa due ore e nel frattempo mamma e papà hanno il tempo per rendersi conto di quanto sia cambiata Mahahul in questi anni.

Ora è piena di locali, dai più spartani ai super glamour.

Quando è piena di crocieristi americani, avresti voglia quasi di scappare, ma poi verso le 17:00 quando vanno via, si apprezza il silenzio e la quiete di questo luogo.

La calma che è tipica di questi luoghi torna a prendere possesso di ogni cosa.

Questa schizofrenia dell’isola è legato ovviamente al passaggio delle navi da crociera che rendono tutto frenetico, chiassoso e snaturato.

Ma per fortuna tutto rientra e allora riconosco il posto...

Anche qui ci sono le alghe purtroppo, ma hanno cercato di risolvere il problema mettendo delle barriere a distanza dalla riva che consentono di arginare un pò il problema.

Papà nel frattempo ha trovato una gita da fare per domattina.

Riusciamo anche a farci anche una fumatina nel terrazzo del Pachamama ma io finisco di farmi fare le treccine.

Verso le 19:30 mamma e papà mi vedono ricomparire felicissima e soddisfattissima del lavoro. In effetti sto benissimo.

Ci cambiamo e andiamo a cena al Malecon 21, un bellissimo locale sulla spiaggia a gestione italiana. Ottima cena e super sfida a Uno.

Come sempre torniamo in camera, narghilè e nanna...

...(8 Ago) Stamattina facciamo colazione al "Maramao" e poi siamo pronti per la nostra escursione sulla barca per fare snorkeling a largo.

Siamo con una famiglia belga e dopo quindici minuti ci ritroviamo in acqua.

La barriera corallina è abbastanza vicina. Subito vediamo un’aquila di mare (la famosa Mattaraya) non grande e poco dopo una tartaruga e poi altre due.

La barriera non è coloratissima ma piacevole e dopo un pò con sorpresa vediamo un’altra aquila di mare, questa volta davvero enorme !!!

Rimaniamo soddisfatti dell’esperienza.

Tornati a riva decidiamo di fare una bella passeggiata verso la parte est dell’isola. Al ritorno prendiamo un Margarita e una Pina Colata. Ormai siamo abbonati.

Decidiamo di fermarci anche oggi a pranzo al "Barba Negra".

Mamma e papà decidono poi di fare un giretto in Kayak mentre io mi rilasso col mio libro sulla sdraio.

Il caldo è davvero insopportabile oggi, così dopo un pò di relax all’ombra torniamo in stanza per una doccia.

Mamma e papà tentano una fumatina in terrazzo per narghilè (si rompe pure la sedia).

Mi lasciano ad oziare in camera e mamma e papà prendono le bici per perlustrare un pò Mahahual.

Vanno prima nella parte ovest, dove si accorgono della presenza massiccia delle alghe. Qui trovano anche il tempo di comprare una collanina e poi si dirigono nella parte est, verso il faro.

Ci rendiamo conto davvero di quanto questa cittadina sia cambiata e di quanto cambierà ancora...

Per le alghe hanno fatto molto, ma solo nella parte centrale del paese e può rappresentare un vero problema se non si fa qualcosa in maniera massiccia.

Soddisfatti del loro giro, rientrano per una doccia e in un lampo siamo pronti per la cena. Stasera si va al "Maramao". Solita sfida ad Uno e poi passiamo in spiaggia a guardar le stelle e a commentare la giornata. Narghilè e nanna...

...(9 Ago) Dopo la colazione al "Maramao" salutiamo Mahahual. La nostra direzione è Playa del Carmen, ma contiamo di fare una sosta a Tulum.

Ci fermiamo per un caffè ed un giro nei negozietti del pueblo. L’idea è però di andare a rivedere Playa Paraiso, ma rimaniamo delusi per l’intenso ipersfruttamento alberghiero della zona.

Stanno facendo talmente tanti lavori che non riusciamo nemmeno a raggiungere la costa. E così ce ne andiamo sconsolati.

Per riprenderci facciamo tappa lungo la strada a Xpu-ha, il nostro posto del cuore.

C’è molta gente e in effetti l’impatto è un pò forte, ma Xpu-ha è sempre Xpu-ha.

Ci lanciamo letteralmente in mare per il gran caldo. Un pò di alghe ci sono purtroppo, ma per fortuna non ci rovinano il bagno.

Mangiamo sulla spiaggia in compagnia di un gruppo che suona dal vivo. Io rimango colpita dal terribile "Habanero", ma stempero tutto con un ottimo Margarita al Maracuja.

Rimaniamo fino alle 17:30 e poi arriviamo al nostro albergo a Playa. Il "Balcon Boutique Hotel", albergo moderno ma con un bellissimo terrazzo sul tetto.

Il tempo di cambiarci e finalmente arriviamo al nostro ristorante preferito, il "Fogon". Cena buonissima. La sognavamo da tempo !!!

Sulla Avenida Quinta ci incrociamo con Umberto (l'insegnante di Yoga di mamma) e i suoi amici. Ci scambiamo un pò di consigli sui giri fatti e quelli ancora da fare.

Torniamo in albergo per un narghilè sul terrazzo e nanna...

...(10 Ago) Stamattina ci aspetta il "Ceiba della 30", ma prima passiamo alla Thrifty per allungare di un giorno il noleggio della "coche".

Finalmente ci sediamo al Ceiba e davvero realizziamo che è un altro posto del cuore. Spesso ripensiamo a questo posto, come al Fogòn quando siamo a casa.

La colazione perfetta nel posto perfetto. Uova, Bacon, yogurt e granola e soprattutto cocktail di frutta buonissimi !!!

Io e papà facciamo anche un giretto nel mercatino che fa parte del bar, alla ricerca di bontà da portare a casa.

Oggi a proposito di posti del cuore, ci aspetta Xpu-ha. Ci rilassiamo tra bagni, sole e relax. Ad una certa io e papà ci schiantiamo sul lettino e il massimo divertimento di mamma è fotografarci addormentati come due balene spiaggiata...

Anche oggi ottimo cibo e musica dal vivo. Qui sembra sempre che il tempo si sia fermato, anche se in realtà di cose ne sono cambiate anche qui, ma l’essenza del posto rimane...

Dopo pranzo facciamo una passeggiata lungo la spiaggia in direzione dei resort accanto.

Verso le 16:00 realizziamo che è il momemto di andare a fare l’escursione al cenote Minotauro che c’ha suggerito Umberto e che è a pochissimi minuti da qui.

Questo cenote si trova in una stradina sperduta senza insegne e infatti fatichiamo a trovarlo. Arriviamo senza nessuna aspettativa.

C’è persino una guida che si fa chiamare "Sebastiano", nome poco messicano che ci porta a fare una specie di tour all’interno del cenote.

Per fortuna arriviamo appena in tempo perché l’ultimo giro della giornata.

Seguiamo Sebastiano in compagnia di altre persone all’interno di una grotta sotterranee e rimaniamo sbalorditi per la quantità di stalattiti e stalagmiti presenti.

Inoltre ci sono una serie di altri tunnel sotterranei, che ovviamente non visitiamo, ma la bellezza e varietà qui sotto ci lascia senza parole. Davvero una bellissima sorpresa !!!

Dopo il nostro giro con la guida, rimaniamo solo noi a sguazzare nel cenote ed è una sensazione bellissima stare in questo posto senza nessuno e goderci il momento.

Io e papà ci facciamo anche il massaggio ai piedi grazie ai pescetti presenti nel cenote (quelli ghiotti di pelle morta).


Torniamo alla base soddisfatti in tempo per una doccia e siamo di nuovo operativi, direzione Fogòn.

Mentre percorriamo la strada papà non vede un gradino e si fa male al dito di un piede che comincia a sanguinare.

Ci aiuta anche un ragazzo di un negozietto fornendoci il necessario per disinfettarlo, ma dobbiamo comunque tornare in albergo per sistemarlo meglio.

Riusciamo ad andare infine al Fogòn dove mangiamo benissimo, come sempre, ma vista la stanchezza stasera rinunciamo al giro sulla Avenida Quinta e ripieghiamo al nostro albergo.

Andiamo in terrazza per un brainstorming per il giorno successivo. Narghilè e nanna...

...(11 Ago) Stamattina mamma e papà prendono le bici per un giretto per Playa del Carmen.

Lo scopo è quello di ripercorrere per noi i posti significativi e anche fare un giretto per vedere come si è trasformata ulteriormente questa cittadina in continua mutazione.

Passano così a Casa de las Flores (quanti ricordi) e vedono un sacco di murales bellissimi e si soffermano a fare le foto.

Attraversano sia la parte nuova che vecchia di Playa del Carmen. Si fermano per un buon caffè e poi rientrano per colazione. Ovviamente si va al Ceiba...

Oggi il programma prevede il Parasailing (stupenda idea di papà). La sera prima la mamma ha contattato un certo Alex e ora ci messaggiamo per i dettagli.

Arriviamo nella parte nord di Playa e in men che non si dica, ci ritroviamo in quattro sulla moto d’acqua che ci porta sulla barca che parte per il Parasailing.

In un attimo ci ritroviamo in cielo ! Fantastico !!!

La sensazione è stupenda e adrenalinica, il paesaggio da quassù è davvero strepitoso. Il tutto dura 20/30 minuti ed è davvero indescrivibile la sensazione di volare e di vedere il mondo da quassù !!!

Quando scendiamo siamo euforici e non smettiamo di parlare della bellissima sensazione provata !!!

Tornando, cerchiamo di andare alla spiaggia della Martina in cui in teoria abbiamo la convenzione. E' all’Encanto ma alla fine non convinti optiamo per la nostra piscina sul tetto dell’albergo, dove rimaniamo ad oziare fin quasi alle 15:30.

Decidiamo allora di tuffarci per un pò di shopping sulla Avenida Quinta, ma prima facciamo una sosta con tre tacos ed un Margarita. Io provo un costume stratosferico, ma papà già dopo dieci chilometri è stravolto.

Facciamo una puntatina anche a Casa de las Flores con foto di rito...

Ovviamente per concludere al meglio, andiamo al Fogòn (terza sera) ed io mi faccio anche la foto con il nostro cameriere preferito, Enrico...

Stremati dalla giornata, rientriamo in albergo. Fumatina in terrazzo e nanna...

...(12 Ago) Ultima colazione al Ceiba e stamattina lasciamo Playa del Carmen.

Andiamo a lasciare la macchina all’aeroporto e con un taxi raggiungiamo Porto Juárez per prendere il traghetto per Isla Mujeres. Dopo circa venti minuti arriviamo. Fa un caldo infernale.

Prendiamo il traghetto e nel giro di mezz’ora siamo a Isla Mujeres. C’è un caldo soffocante e tantissima gente che aspetta il taxi per farsi portare nei rispettivi alberghi, tipo catena di montaggio.

Per fortuna, nonostante la gente, riusciamo in breve tempo ad avere il nostro taxi e ci facciamo portare al Bahia Tolok.

Cerchiamo in primo luogo di ambientarci un pò e rilassarci.

Verso le 16:00 prendiamo una Golf Car dal nostro albergo per fare il giro dell’isola.

Siamo di nuovo in pista. Mamma e papà fanno guidare me e ci facciamo un mucchio di risate.

Ci fermiamo per uno spuntino lungo il percorso e infine arriviamo a Punta Sur dove c’è un bellissimo panorama. Peccato che si debba pagare anche per fare una piccola passeggiata intorno al faro.

Facciamo una serie di soste per fare le foto e poi mi rimetto alla guida.

Finiamo di fare tutto il giro dell’isola e ci fermiamo infine alla famosa Playa Norte. Facciamo un bellissimo bagno in un punto strategico dove avvistiamo delle docce.

Qui chiedo a mamma di farmi un pò di foto, visto il posto particolarmente bello. Prendiamo anche un cocktail in attesa del tramonto...

Andiamo a prelevare e poi si torna in camera per prepararci per la serata.

Tornati rinfrescati e vestiti verso il centro del paese, ci buttiamo in via Hidalgo per cercare un localino per mangiare e in effetti qui c’è solo imbarazzo della scelta.

In molti locali fanno anche musica dal vivo. Scelto il locale per mangiare abbiamo giusto il tempo di sederci che inizia a piovere. Mangiamo molto bene e alla fine della cena ha magicamente già smesso.

Facciamo ancora una piccola passeggiata e poi rientriamo per fumatina in terrazzo e quindi nanna...

...(13 Ago) Oggi è il compleanno di mamma. Mamma e papà vanno in centro per noleggiare una bici !!!

Prima del noleggio si fanno un buon caffè in un posto carinissimo che adocchiano anche per la colazione.

Percorrono in bici buona parte del giro fatto ieri, ma al contrario. Si divertono molto e fanno le solite foto di rito.

Purtroppo oggi il tempo non è un granché (prima volta in tutta la vacanza) e rischiano di beccare anche pioggia.

Lasciate le bici tornano in albergo per svegliarmi e attivarci per questa giornata.

Prima andiamo in paese a fare una mega colazione (io e mamma prendiamo una avocado toast buonissimo) e poi si parte per il giretto.

Lungo la strada che percorriamo al contrario, rispetto a ieri, vediamo dei chioschetti carinissimi che vendono conchiglie meravigliose e papà ne regala una per il compleanno di mamma.

Durante il nostro giretto, in cui guido rigorosamente io, saltiamo Punta Sur vista ieri e ci fermiamo a Punto Indio e Punta Lanchero.

Purtroppo oggi ci penalizza molto il tempo. Infatti non si vedono i colori meravigliosi di ieri.

Tornati in centro andiamo a mangiare nel locale della colazione, ma stranamente le quesadilla che prendo non sono per niente buone e per farsi perdonare i gestori ci regalano una maglia nel locale.

Rientriamo in albergo per consegnare la Golf Car. Io sono molto soddisfatta delle mie guida !!!

Ci rilassiamo un pò in camera e verso le 19:00 prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare a Playa Norte dove facciamo le ultime foto e poi ci cerchiamo un locale per la cena.

Scegliamo il "Lola Valentino", ma davvero una cena che non ci lascia nulla. Peccato, come ultima cena in Messico...

Poi io e mamma litighiamo per un futile motivo e la serata finisce un pò malamente...

Andiamo a fare un giro di "shottini" da un’italiana che ha aperto un locale minuscolo. Davvero buoni, ma a mamma rimane il malumore e non se la gode. Vabbè a volte capita...

Riprendiamo il taxi, narghilè e nanna...

...(14 Ago) Stamattina prendiamo un taxi per andare a fare colazione in centro. Per finire in bellezza e concederci una colazione con la C maiuscola.

Infine si torna in albergo per recuperare le valigie e andiamo all’imbarco dei traghetti. Salutiamo per l’ultima volta Isla Mujeres. Con il taxi andiamo all’aeroporto e puntuali partiamo per Torino. Il giorno 15 arriviamo alle 18:30...

Siamo alla fine di questa meravigliosa avventura e di questo viaggio che ha rappresentato tante cose per noi...

Il Messico per noi è davvero il posto del cuore e anche questa volta che pensavamo di rivedere posti già visti, ci ha regalato una grande emozione e anche stupore per cose inaspettate, come Calakmul o Bacalar.

Ma soprattutto abbiamo condiviso un’altra esperienza indimenticabile con nostra figlia...

Abbiamo sempre paura che questa sia l’ultima volta in cui vivremo un viaggio del genere con lei, che un giorno di questi spiccherà il volo e farà le sue esperienze senza di noi.

Speriamo che si porti nel cuore ogni momento, le spiagge di Holbox, lo squalo balena, il Margarita sulla spiaggia, i viaggi in macchina, i negozi di Merida, le piramide ad Uxmal, il sorriso dei bambini e la guida di Chichen Itza, la bicicletta e i colori di Campeche, la sveglia al mattino presto per conquistare Calakmul, la sensazione di essere in cima al mondo sulle piramidi, la meraviglia di Bacalar, le treccine di Mahahual, il cibo e i cenote, la spiaggia di Xpu-ha, il Fogòn, i colori, la gente accogliente, noi tre sul Parasailing ad urlare per l’adrenalina ed un milione di altre cose vissute insieme che sono scolpite dentro di noi e che un giorno quando sarai da sola ti torneranno in mente e sentirai come noi quel richiamo forte che ti spinge a tornare.

Speriamo di averti trasmesso quella gioia del viaggio, della scoperta e dello sperimentare cose nuove.

E speriamo sempre che per noi tre insieme, non sia mai l’ultima volta...