2019 Malaysia

...(20 Lug) Abbiamo preso il volo Emirates per Kuala alle 22:20.

Noi tranquilli, arriviamo al check-in e siamo gli ultimi. "Beati gli ultimi". Meno male che avevamo fatto il check-in online.

In un attimo siamo all’imbarco e voliamo a Dubai. In sei ore arriviamo. Facciamo colazione ed io sono già in cerca del Wi-Fi. Passano veloci quattro ore e siamo sul volo per Kuala Lumpur.

I posti sono vicino ad un tipo che mangia con le mani, rutta e si nasconde sotto la coperta per dormire. Io guardo cinquanta film in poco tempo !!!

Sul primo volo piango e sul secondo guardo film dell’orrore con papà. Anche questo volo passa veloce.

Ci ritroviamo a Kuala Lumpur. Prendiamo il KLIA express (comodo) e poi taxi fino in hotel dove ci fanno anche un upgrade in una camera enorme.

...(21 Lug) Tutto inizia con una buona colazione e poi via, alla scoperta della città !!!

Ci dirigiamo subito alle "Petronas" (simbolo di Kuala Lumpur). Prenotiamo l’accesso per la serata.

Ci dirigiamo alla Menara Tower. Il caldo è pazzesco. Si suda. Saliamo in cima alla torre da dove si gode un bellissimo panorama su tutta la città. Foto e quindi aspettiamo il nostro turno per la foto della dallo "Skybox" con vista del panorama anche dal pavimento.

Scendiamo per cercare da mangiare al "Boutik Bintang" ma papà si ficca dentro al primo centro massaggio. Ottima idea.

Dopo un ottimo massaggio mangiamo al ristorante del "Dragone". Noodles e chiken curry, rice pork (riso di porco come dico io). Altra sosta al "Basha" per un ottimo narghilè. Ed io ho finalmente il mio Wi-Fi...

Sta per piovere e quindi optiamo per il centro commerciale più vicino in Buking Bintang, il Pavillon. Facciamo sosta alla Nespresso dove mamma riesce a fare una foto dentro la tazzina di caffè (il suo sogno).

Percorriamo senza meta il Pavillon ed io e papà ci annientiamo in una gara di bici...

Distrutti per l’impresa percorriamo il tunnel che collega il Buking Bintang con le Petronas. E' un tunnel con l'aria condizionata e così riprendiamo fiato.

È il momento di salire sulle Petronas Towers (alte 452 mt.). La prima sosta è al ponte di collegamento fra le due torri. Con due ascensori raggiungiamo l’ottantaseiesimo piano. Da qui si gode una vista sull’altra torre e sulla città. Siamo veramente altissimi, ma l’illuminazione sui vetri non permette di vedere perfettamente le luci della città. Resta comunque un panorama di grosso impatto.

Dopo le Petronas decidiamo di buttarci nello "Street Food" di Jalan Alor.

Nella quantità di bancarelle che vendono cibo da strada, io e papà rimaniamo colpiti da un omino che ci tenta con succulente fettine di bacon che mette in un sacchetto.

Ci fermiamo a cenare in un banco scegliendo varie pietanze. Dopo cena andiamo sulla via principale per un ottima fumatina di narghilè (mamma e papà). Qui lo fumano ovunque ed è molto buono. Stremati dalla giornata giornata crolliamo !!!

...(22 Lug) Al mattino dopo colazione, l’albergo ci procura un taxi con direzione Malacca.

Raggiungiamo questa meta dopo circa un’ora in compagnia di Jamil.

Malacca è una cittadina coloniale molto ben tenuta, divenuta patrimonio dell’UNESCO nel 2008. Qui ci sono influenze di molte popolazioni ma soprattutto si sente l’influsso della dominazione portoghese, soprattutto nell’architettura.

Dopo aver lasciato i bagagli in albergo, dobbiamo risolvere un problema al mio apparecchio, così chiediamo dove trovare un dentista.

Ci rechiamo per farmi togliere l’apparecchio che si era parzialmente staccato. Una volta risolto il problema andiamo a visitare Malacca.

Vicino al nostro albergo c’è un delizioso ristorantino che si chiama "Baboon House". Facciamo una sosta qui.

Rimaniamo colpiti per la particolarità del posto. Sembra quasi una giungla, ma modernizzata. Scattiamo un bel numero di foto e mangiamo due ottimi hamburger malesiani speziati.

Adesso la temperatura comincia a farsi sentire e i nostri movimenti sono davvero rallentati.

Le costruzioni che vediamo sono di colore rosso acceso. C’è anche una versione variopinta e un po’ kitsch dei risciò presenti in Cina. E così decidiamo di prenderne due per farci un giretto.

Il giro sui risciò all'inizio ci sembrava una cosa quasi stupida ma alla fine si è rivelato un bellissimo momento. Ci siamo fatti davvero un sacco di risate. La musica che al nostro passaggio faceva ballare i vari turisti o la mamma che cercava di fare fotografie senza riuscirci hanno fatto da contorno ad un momento esilarante !!!

Poi a piedi facciamo un breve percorso fino a una chiesa sconsacrata. Lungo il fiume si trova anche un Hard Rock Cafè.

Dopo decidiamo di fare una sosta per un massaggio che non ci entusiasma molto. Tornati in camera, dopo la doccia, siamo pronti per il giro in battello lungo il fiume. Il giretto ci piace molto, anche perché qui vediamo molte case coloniali con disegnati diversi murales.

Per cena ci fermiamo in uno di quei locali lungo il fiume dove mangiamo thai. Cena ottima. Stanchi per la giornata ripieghiamo infine per l’albergo. Narghilè e nanna meritata...

...(23 Lug) Dopo colazione, viene a riprenderci Jamil per riportarci nella city.

Ma prima di rutuffarci nella metropoli facciamo sosta alle Batu Caves.

Qui vediamo uno dei templi indù più grandi al mondo che si trova dentro una grotta. Salendo i quasi trecento scalini si arriva sulla sommità del tempio. Sicuramente la collocazione lo rende molto suggestivo. Lungo la scalinata veniamo intrattenuti da decine di scimmiette macache.

Visitiamo il tempio e poi facciamo una sosta davanti al Palazzo Reale per una foto.

Torniamo in albergo, ci cambiamo camera e poi usciamo di nuovo. Mangiamo al Burger King (pessima scelta) per poi dirigerci verso Chinatown. Questo quartiere è pieno di cianfrusaglie, forse cercando bene c’è anche qualcosa che merita, ma fa davvero caldo.

Ci rifugiamo dentro il Central Market che è lì vicino. Anche qui vendono un pò di tutto. Ci fermiamo per un massaggio ai piedi davvero rinvigorente.

Prendiamo la metro e torniamo in albergo per un veloce bagnetto. Rinfrescati usciamo per cena. Torniamo in Jalon Street dove assaggiamo del bacon in bustina cotto sul momento. E poi ci buttiamo nello Street Food mangiando quello che ci ispira. Dopo cena torniamo a fumare il narghilè dove siamo stati due sere fa...

...(24 Lug) Stamattina dopo colazione ci rechiamo in metro al "Lake Gardens". E' una zona molto bella di Kuala Lumpur, un bel polmone verde. C’è un lago e tutto intorno ci sono alberi molto belli provenienti da varie parti del mondo e asiatiche. Facciamo un bel giro con un pulmino aperto in tutto il parco assaporando il paesaggio e l’omino del piccolo bus e ci spiega la provenienza delle piante che ma mano vediamo.

Arriviamo poi piedi al "Bird Park". Un bellissimo parco dove si possono osservare in una voliera tutta una serie di uccelli, ovviamente del posto ma anche di specie del resto del mondo. Capitiamo anche in un momento in cui riesco a dare da bere agli uccelli e quindi abbiamo l’occasione di vederne alcuni molto da vicino e fotografarli. Rimaniamo colpiti favorevolmente dal parco. Facciamo anche pranzo nel ristorante.

Poi andiamo a visitare il "Butterfly Park", ma questo non si rivela essere un granché a differenza dell’altro.

Prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare in Plaza Merdeka dove si trovano diversi edifici in stile coloniale, la moschea e un edificio in cui ci divertiamo a fare delle foto con dei plastici che riproducono le parti più rappresentative della città. Si chiama Kuala Lumpur City Gallery. Dopo qualche foto qua e la per la piazza si torna in albergo.

Avevamo appuntamento con Jamil per andare a vedere le lucciole ma decidiamo di rinunciare perché troppo stanchi.

Tuffo in piscina e poi torniamo in Bukit Bintang per mangiare in un locale arabo e quindi concludiamo con un narghilè...

...(25 Lug) Partiamo prestissimo con volo Air Asia per Sandakan. Salutiamo Jamil e Kuala Lumpur.

Arrivati a Sandakan ci viene a prendere un taxi per ricongiungersi con le persone che sono al centro degli oranghi partiti prima di noi.

Noi il centro degli oranghi lo vedremo da soli più avanti. Facciamo colazione in attesa di partire per il Kinabatangan.

La strada che percorriamo dura circa due ore prima di arrivare al nostro resort. Siamo in piena giungla e in effetti lungo la strada non vediamo altro che vegetazione. In realtà molte parti della foresta del Borneo hanno subito una massiccia deforestazione a causa dell’introduzione delle palme da cui ricavano l’olio e tutti gli animali si sono spostati nella parte di vegetazione più fitta, ovvero verso il fiume e questo è il motivo per cui è più facile fare avvistamenti qui.

Il nostro resort è in una splendida posizione sul fiume, con graziosi chalet spartani. Veniamo accolti da asciugamani bagnati e da lì a poco mangiamo.

Prendiamo possesso del nostro chalet, ci rilassiamo un attimo. Mamma e papà riescono a farsi una fumatina ed io sono felice di avere il mio Wi-Fi.

Partiamo alle 16:00 per la nostra prima "cruise boat". E' davvero bello e rilassante percorrere il fiume in barca alla ricerca degli animali.

Facciamo i primi avvistamenti: uccelli, scimmie macache, ma dopo un pò riusciamo a vedere il tanto atteso elefante pigmeo caratteristico di queste zone. In effetti è un pò più piccolo ma la percezione è sempre di un animale di tutto rispetto. Vediamo tra gli alberi anche la nostra prima scimmia nasica.

Stiamo per andarcene quando mamma vede dietro di noi a distanza, un elefante che sta entrando in acqua e così torniamo indietro e lo vediamo mentre si fa il bagno. Da lì a poco il cielo si fa nerissimo e in un attimo siamo in mezzo ad una pioggia torrenziale.

Ci siamo portati le nostre giacche ma con quest'acqua è tutto inutile. Torniamo faticosamente alla base completamente fradici, ma comunque soddisfatti degli avvistamenti.

Peccato che il tempo ci abbia rovinato la prospettiva di un bel tramonto.

Cambiati e docciati andiamo a cena. Si mangia abbastanza bene. Era prevista una "Night Walk" ma visto il tempo, ripieghiamo su una partita ad Uno.

Andiamo poi a letto stanchissimi !!!

...(26 Lug) Stamattina sveglia presto perché si fa la "Cruise Boat" alle 6:30.

Prima facciamo una breve colazione giusto per salire in barca. C’è una luce bellissima a quest’ora. Prendiamo la barca e vai alla ricerca di animali. Avvistiamo diverse scimmie nasiche e papà riesce anche a fare qualche scatto da applauso. Vediamo anche diversi uccelli.

Rientriamo poi per la colazione che questa volta sarà abbondante. La terrazza di questo resort ha il vantaggio di essere proprio in un punto bellissimo in cui il fiume forma un'ansa e a quest'ora perdersi in tutto questo verde è inevitabile.

Abbiamo giusto il tempo di andarci a cambiare e indossare i pantaloni lunghi per la "Jungle Walk", ovvero la camminata nella giungla.

La guida ci mostra il percorso che ci permette di salire un pò in alto su una collina in cui si trova anche una torre da cui si gode la vista su tutto il fiume Kinabatangan e la foresta. Ci avviamo e ovviamente il caldo si fa sentire. Io sono in prima fila dietro la guida.

Arrivati alla torre il panorama è davvero spettacolare.

Percorrendo la parte terminale della Jungle Walk arriviamo presso un albero secolare che è cavo all’interno. Ha un diametro tale che ci si può entrare all’interno. Io e mamma entriamo e devo dire che fa un certo effetto. All’interno si trova addirittura un nido di pipistrelli !!!

Rientrati dalla Jungle Walk abbiamo giusto il tempo di fare una doccia e pranziamo.

Torniamo per un riposino al nostro chalet e mentre ci facciamo una fumatina sul terrazzino, notiamo con altri due turisti tedeschi un certo movimento sugli alberi. Facciamo appena in tempo a capire che è un orango, ma si posiziona in modo tale che non riusciamo a fotografarlo.

Alle 16:00 è prevista un'altra Cruise Boat. Saliamo in barca fiduciosi. Passiamo proprio sotto quell'albero in cui si era appostato l'orango. Cerchiamo di fotografarlo in quattordicimila. Tentiamo altri avvistamenti tra cui qualche scimmia nasica e due orbil, ma da lì a poco si scatena l'inferno !!!

All'orizzonte avevamo intravisto nuvole minacciose, sottovalutate dal "monodente" e il guidatore della barca.

Spieghiamo chi è il "monodente": "Il monodente è un omino guida che è con noi. E' un uomo tuttofare, fa l'autista, la guida sulla barca, la guida a piedi ed ho il sospetto che lavori anche in cucina"

Talmente sottovalutato, che da lì a poco ci ritroviamo fradici. Se almeno ci avessero fatto mettere le giacche antipioggia prima di bagnarci tutti !!!

Papà comincia ad imprecare in tutte le lingue, perché anziché distribuirci i poncho antipioggia prima di entrare nel mezzo della perturbazione, ce li danno quando siamo in mezzo alla pioggia torrenziale.

Papà litiga con il poncho e io e mamma non riusciamo a trattenerci dalle risate. Cominciamo a ridere a crepapelle nonostante la pioggia incessante.

Tornati alla base bagnati come pulcini, capita un episodio spiacevole, perché mettendo il mio telefono nello zaino, questo finisce per bagnarsi. Mamma e papà passeranno la serata a consolarmi perchè in preda allo sconforto.

Andiamo a cena e per finire la serata, ci cimentiamo in una partita ad Uno con un "premio massaggio" in palio da parte dei perdenti. Nonostante la vittoria di mamma, di quel massaggio non ne ha visto nemmeno l'ombra...

...(27 Lug) Dopo colazione, salutiamo questo bel posto che ci hai regalato belle emozioni e tante risate.

Verso l’ora di pranzo arriviamo a Sepilok con il minivan guidato da "monodente" il tuttofare.

Alloggiamo al "Sepilok Natural Resort", davvero un posto bellissimo proprio cinque minuti a piedi dal centro degli oranghi.

E' tutto immerso nella vegetazione sul lungofiume e le camere sono veramente un tocco di eleganza nella giungla. C'è perfino una vasca ovale in cui fare il bagno.

Appena arrivati ci rilassiamo un attimo, io mi impossesso del telefono di mamma e del Wi-Fi per comunicare con il mondo !!!

Facciamo un breve ma ottimo pranzo nel resort e poi a piedi raggiungiamo il centro degli oranghi.

Prima però andiamo a vedere il piccolo orsetto malese, visto che il momento in cui i ranger danno da mangiare agli oranghi è fissato per le 15:00.

Nel "Borneo Sun Bear Conservation Centre" c'è la più piccola specie di orso esistente al mondo, oltre che la più a rischio.

Riusciamo a vederne più di uno, intenti a mangiare. Sono davvero buffi e teneri, anche se in realtà hanno artigli affilatissimi.

Dopo aver apprezzato il buffo orso malese, passiamo al centro degli oranghi. Ma oggi rimaniamo davvero delusi perché alla piattaforma dove i ranger danno loro da mangiare, non si presenta nessuno. Dobbiamo accontentarci di vederne qualcuno alla nursery...

Torniamo al resort e decidiamo di ritornare l'indomani. Decidiamo di goderci un pò il posto e così facciamo una fumatina, qualche foto e ci prendiamo un aperitivo con tanto di gamberetti in pastella (ottimi). La zona relax di questo resort è fantastica, con vista sul lungofiume e giungla.

In lontananza riusciamo a scorgere anche un orango che balza da un albero all’altro.

Per la serata ci regaliamo un’ottima cena e poi narghilè e super nanna relax !!!

...(28 Lug) Il risveglio in questo posto è davvero bello. Ci aspetta un’ottima colazione e una bella camminata verso la RainForest.

Questo resort è davvero strategico perché si trova a due passi dalle maggiori attrazioni. In effetti la mamma non l’ha scelto a caso.

Ci incamminiamo verso il RainForest Discovery Center. Non c’è nessuno perché è ancora presto. E' una foresta grandiosa, quello che ci troviamo di fronte, con alberi maestosi è una grande varietà di piante. Ci sono diversi sentieri che permettono la totale immersione in questa natura stupefacente, ma noi per mancanza di tempo decidiamo di percorrere il sentiero che porta alla "Canopy Walk" !!!

Purtroppo non abbiamo fatto gli avvistamenti sperati, abbiamo visto solo qualche uccello, ma la Canopy Walk è davvero suggestiva perché permette di vedere la giungla dall’alto che non è una cosa comune. Ci sono alberi, giardini ed anche un laghetto ma sicuramente la cosa più interessante è vedere una flora inusuale in altre parti del mondo.

Dopo aver concluso il nostro giretto, chiamiamo un Grab e torniamo al "Sepilok Orangutan Rehabilitation Centre" sperando di avere maggior fortuna di ieri.

Alla piattaforma arriva un orango che si dondola da una liana all’altra, ma tornando verso la nursery, abbiamo un vero colpo di fortuna perché un giovane orango ci si para davanti e abbiamo la fortuna di seguirlo da vicino nelle sue evoluzioni.

Ad un certo punto sembra quasi che si metta in posa per le foto. Almeno è valsa la pena ritornare.

Soddisfatti rientriamo a resort per il check out ed il pranzo.

Chiamiamo un altro Grab per recarci a "Labuk Bay" dove alle 14:30 ci sarebbe la possibilità di avvistare da vicino le scimmie nasiche.

Arriviamo puntualissimi e finalmente vediamo una quantità di scimmie nasiche inimmaginabile. Sono tantissime. E' ovvio che vederle lungo il fiume Kinabatangan, nel loro habitat naturale è un’altra cosa, ma qui sia ha la possibilità di vederle da vicino, osservarle nei loro comportamenti buffi e fare foto strepitose.

Rimaniamo un bel pò ad osservarle e come ci aveva detto "monodente", in effetti loro al contrario degli oranghi vivono in gruppo.

Assistiamo tra le risa generali, anche ad un approccio fra due esemplari. I piccoli sono dolcissimi con le loro mamme.

Torniamo dal nostro Grab per recuperare le valigie al resort. Il ragazzo che ci accompagna è davvero gentile e simpatico.

Decidiamo di farci portare da lui anche a Sandakan. Ci propone di comprarci della frutta al mercato e noi accettiamo volentieri, soprattutto io che sono ghiotta di "rambutan".

Arriviamo a Sandakan, salutiamo il simpatico Grab e ci rilassiamo un pò in piscina, al "Four Season".

L’impatto con questo albergone e la cittadina decisamente bruttina, ci lascia un pò perplessi, anche perché a Sepilok eravamo davvero in mezzo alla natura. Ma lo sapevamo e abbiamo scelto questa base per la gita di domattina alle "Turtle Island" !!!

Usciamo per cercare un posto dove aggiustare il mio telefono. Troviamo un posto dove un ragazzo cerca di fare il possibile, ma la batteria è spacciata !!!

Facciamo un massaggio nel negozio affianco. Un messaggio da applauso. La cena invece non è un granché. Cerchiamo il locale indicato dal ragazzo del Grab ma rimaniamo delusi.

...(29 Lug) Dopo colazione ci vengono a prendere quelli di "Amazing Borneo", l’agenzia che mamma ha contattato dall'Italia. Purtroppo quelli della "Crystal Quest" non avevano posto direttamente sull’isola e così ci siamo dovuti affidare a un’agenzia locale che come tutte si approfitta della situazione proponendo la stessa gita ad un prezzo esagerato. Ma mamma ha deciso di fare un regalo a me e a papà perché ha letto che questa è un’esperienza unica e vale la pena farla. E così partiamo per questa nuova avventura.

Ci imbarchiamo sul traghetto per Turtle Island. Il tempo sembra un pò coperto, ma poi piano piano si apre.

L'isola è proprio piccola e selvaggia, ma da subito ci piace.

Siamo accolti sull’isola dai ranger che ci fanno un briefing sulle attività della giornata. Ci assegnano i nostri chalet (noi ne abbiamo due affiancati) e poi facciamo pranzo tutti insieme.

Turtle Island dista circa quaranta chilometri da Sandakan e fa parte di tre isole che sono a parco marino. E' una zona protetta perchè qui nidificano le tartarughe. Solo una delle tre isole è aperta al pubblico.

Durante la giornata ci siamo dedicati ad esplorare l’isola e a fare qualche bagno in questo mare cristallino. Altri hanno approfittato per fare snorkelling.

Ovviamente l'attrazione di quest’isola è partecipare al programma che prevede la possibilità di assistere di notte, alla deposizione delle uova, della raccolta e del rilascio delle piccole tartarughe in mare.

Dopo aver sguazzato un pò in un punto assolutamente da soli davvero incontaminato, mamma e papà si sono trovati un posticino per fumare mentre io ascolto la musica e scrivo.

Ci siamo fatti poi una serie di foto sulla spiaggia. Poche, sì direi davvero poche, ah ah ah !!!

Con tutte quelle foto abbiamo attratto l’attenzione e la simpatia di alcuni poliziotti-custodi dell'isola che ci hanno fatto un regalo enorme. Due tartarughine da rilasciare in mare.

Abbiamo provato un'emozione unica nel tenere in mano le tartarughine, così piccole e indifese e nello stesso tempo con rispetto e attenzione le abbiamo liberate in mare. E' stato davvero un bel momento !!!

Ci avviamo verso l’appuntamento con il ranger, ma prima vengo coinvolta in una partita di pallavolo con i ragazzi malesi dello staff. Davvero un momento carino.

Alle 18:00 seguiamo il ranger che ci spiega diverse cose sullo scopo dell’isola. Rimaniamo stupiti anche di sapere che le due isole di fronte sono di competenza delle Filippine. Il ranger ci spiega anche cosa faremo nelle ore successive e alle 19:00 assistiamo anche ad una produzione video sulla riserva.

Andiamo a cena e trascorriamo del tempo piacevolmente chiacchierato con i presenti e giocando a carte.

Quando arriva il "nostro" momento siamo emozionatissimi all’idea di vedere le tartarughe deporre le uova.

Tutte le tartarughe che arrivano sull’isola vengono contrassegnate con una targhetta. La marcatura e la misurazione servono per mantenere un controllo della crescita e distribuzione delle tartarughe.

I ranger ci chiamano e con le torce andiamo sulla spiaggia ad assistere una tartaruga mentre depone le uova. E' un bel momento anche se mi rendo conto che avere gente intorno può disturbare la "tarta", in un momento che dovrebbe essere solo suo. Ma a volte vedere certe cose in natura, aumenta il rispetto verso la stessa e sensibilizza le persone verso le specie in generale.

Subito dopo, le uova vengono raccolte e trasportate al vivaio, dove vengono sistemate per proteggerle dai predatori naturali come uccelli, varani e serpenti. Vengono scavate buche profonde settantacinque centimetri e coperte di sabbia. Dopo un periodo di incubazione di cinquanta/sessanta giorni le tartarughine vengono rilasciate in mare. Vediamo quindi questa seconda fase in cui ogni buca è protetta dalla rete, con una targa che riporta il numero di uova e la data di deposizione.

L’ultima fase che vediamo è proprio la liberazione delle tartarughine da parte dei ranger. Circa cinquanta tartarughe vengono liberate ed è davvero emozionante per noi. Ma noi abbiamo avuto il privilegio di liberarle personalmente nel pomeriggio, ed è un momento che non dimenticheremo mai.

Dopo questa giornata densa di emozioni torniamo ai nostri chalet per la meritata nanna. Dopo pochi minuti che posiamo la testa sul cuscino io e mamma sentiamo il letto vibrare e dei passi che vanno su e giù. E' papà nella stanza accanto che "sta facendo passi". Mamma si alza e gli chiedo di "trovare pace" nel suo letto tra le mie risate. Dimenticavo che prima di tornare alle rispettive camere mamma e papà hanno fatto una fumatina commentando la bellissima giornata !!!

...(30 lug) Ci svegliamo presto e ci avviamo per la colazione. Approfittiamo prima della partenza per scattare ancora qualche foto in ricordo di questa bella isola.

Arrivati a Sandaken ci facciamo lasciare all’albergo e da lì ci avviamo per farci fare un bel massaggio ai piedi (io e mamma). Papà ne approfitta per fare un giretto per Sandakan.

Oggi giorno di spostamento, quindi recuperiamo i bagagli grandi lasciati al "Four Season" e ci avviamo verso l'aeroporto. Abbiamo uno scalo a Kota Kinabalu dove riusciamo a far cedere al McDonald la mamma e poi prendiamo un secondo volo per Kuching.

Arriviamo al nostro albergo, il Waterfront. Tra una cosa e l'altra la giornata è quasi volata. La ragazza della reception ci informa che in questi giorni si svolge il "Food Festival" a Kuching e ci consiglia per la serata, di recarci lì per assaggiare il cibo locale.

Dopo una breve passeggiata sul lungofiume, prendiamo un Grab per andare al festival. In effetti si trova di tutto e di più sul cibo asiatico, malese, thailandese, cinese, giapponese, profumi e gente di tutti tipi. In un attimo veniamo proiettati in una miscellanea di razze. Inebriati da tutto ciò, prendiamo in un chioschetto un primo assaggio di Satay, i famosi spiedini e ci sediamo in un tavolo in comune con altri malesi.

In un attimo facciamo conoscenza con questi simpaticissimi personaggi, che insistono per unirci a loro e così ci fanno assaggiare i piatti della loro tradizione. Assaggiamo un'ottima "Leksa Sarawak" che è la tipica zuppa di Kuching e altri prodotti locali.

Ci offrono "un giro" di birra e noi a nostra volta la offriamo a loro. Diventa inaspettatamente una serata divertentissima e gioviale. Ci fanno sentire a casa come se fossimo amici da sempre. Davvero una bella sensazione. Uno di loro in particolare ha preso in simpatia papà e continua a raccontare aneddoti su se stesso e i figli. Quando andiamo via, ci salutiamo calorosamente e siamo consapevoli che abbiamo avuto una gran fortuna ad incontrarli.

Torniamo con un Grab in albergo, ancora divertiti dalla serata ed entusiasti per aver vissuto davvero lo spirito di una sagra paesana malese !!!

...(31 lug) Dopo colazione prendiamo un Grab per andare al centro di riabilitazione di Semenggoh.

Il centro è un punto di riferimento per la cura e tutela di tutti gli animali. Qui oltre gli orangotanghi, ci sono anche rettili e uccelli, ma la maggior attrazione sono ovviamente gli oranghi. Anche qui esistono piattaforme di legno dove i ranger ad orari prestabiliti danno da mangiare, ma non è così scontato vederli. Noi riusciamo a vederne due ma da lontano. Rimaniamo un pò delusi, anche perché qui ce ne sono diversi, mamme con i cuccioli e maschi dominanti.

C’è una sala in questo centro in cui gli oranghi sono tutti schedati ed esiste persino un albero genealogico.

Altri sentieri sono chiusi, quindi ci accontentiamo di vedere un coccodrillo e quindi torniamo a Kuching.

Facciamo un giro per Kuching visitando India Street. Sul percorso spesso ci imbattiamo in una vera e propria "Street Art", ovvero dei bellissimi murales che rappresentano animali o persone. Soprattutto quelli degli oranghi. Ci sono piaciuti molto.

Facciamo un giro per Chinatown e poi ci rechiamo in un’agenzia per prenotare due escursioni, una per il pomeriggio e l’altra per l’indomani per andare al Bako.

Affamati ci rechiamo in un posticino piccolo ma carinissimo. Si chiama "Indali", si mangia bene ed è un posto pieno di disegni che raffigurano i gatti di Kuching e altre immagini del paese. A proposito Kuching significa gatto ed è per questo che si trovano raffigurati gatti ovunque. Il posto perfetto per me !!!

Dopo pranzo ci soffermiamo a fare qualche foto al tempio cinese e poi tuffo in piscina del Waterfront.

Alle 16:00 l'agenzia di David puntualissima, viene a prelevarci per la gita del pomeriggio sera che prevede una gita sul battello nel parco Wetland.

Si dovrebbero vedere anche i delfini, ma di questi nemmeno l’ombra. Vediamo parecchie scimmie nasiche percorrendo l’estuario del fiume sul battello. E' anche pieno di mangrovie. Assistiamo ad un bel tramonto e mangiamo sulla barca. Carino ma non eccezionale. Tornando intravediamo anche due occhi inquietanti. C’è un coccodrillo. Ah dimenticavo, ci avviciniamo ad un albero che dovrebbe essere pieno di "Firefly" (lucciole), ma sicuramente a casa ne abbiamo viste di più...

Tornando io sono un pò stanca e preferisco riposarmi in camera. Mamma e papà decidono di andare sul terrazzo per vedere lo spettacolo delle fontane che ogni sera si ripete in più momenti.

Questa sera decidono di provare a fumare il narghilè fuori dall’albergo e trovano un posto molto carino vicino alla moschea lungo il lungofiume.

Davvero carino. La gente passa, è incuriosita e li saluta. La giornata è finita, Morfeo ci aspetta !!!

...(1 Ago) Ci viene a prendere e Matthew dell’agenzia per portarci al Bako National Park (con noi ci sono altri due italiani).

Dopo il transfer in pulmino, arriviamo alla base del Bako dove ci sono altre agenzie e turisti che aspettano di entrare al parco. Noi con la nostra guida saliamo su una barchetta su cui facciamo un tragitto per immergerci nel parco vero e proprio.

Questo parco venne in augurato nel 1957 e in esso sono presenti quasi ogni tipo di vegetazione tipica del Borneo, marittimo, scogliera, mangrovie, palude e foresta pluviale. Ci sono circa sedici sentieri diversi per permettere di avere un maggior contatto con la natura e gli animali, ma di giorno non se ne vedono molti. Il paesaggio intorno è davvero bello.

Arriviamo ad una spiaggia dove ci sono delle conformazioni rocciose particolari. Lì vicino c’è una struttura che fa da base per i visitatori che iniziano i vari sentieri per il trekking ed è anche il posto di riferimento per mangiare e per chi si ferma a dormire.

Partiamo noi tre più due italiani e la guida per il nostro primo sentiero. Matthew ci spiega le caratteristiche della foresta che percorriamo ed io divento subito la sua mascotte. Ci inerpichiamo su un costone da cui si vede un bel paesaggio sulla costa. Fa caldo ma il percorso è fattibile. Arriviamo ad un’altra spiaggia molto bella dove facciamo diverse foto e ci riposiamo un pò.

Poi con un’altra imbarcazione torniamo alla base per pranzare.

Intorno alla struttura è pieno di scimmie macache, c’è persino un facocero. Arrivano persino le scimmie nasiche e rimaniamo ad osservarli un pò.

Andiamo poi a fare ancora una passeggiata nella giungla e poi riprendiamo l'imbarcazione. Io trovo sulla spiaggia un paguro gigante che ci fa compagnia nel tragitto di ritorno verso il punto di partenza.

Riprendiamo il pulmino per ritornare in albergo.

Ci rilassiamo un pò in piscina soddisfatti di questa bella giornata. Uscendo ci fermiamo a prendere un caffè in una bellissima struttura coloniale in cui il tempo sembra essersi fermato. Si chiama "The Kuching Old Courthouse".

Facciamo poi una passeggiata lungo il Waterfront e poi facciamo un massaggio. Stasera ceniamo da "Top-Spot" un posto frequentatissimo dai malesi in cui ti scegli il pesce e te lo cucinano sul momento.

Stanchi torniamo in albergo per la nanna. Fumatina rilassante sul fiume e poi nanna totale fino al mattino !!!

...(2 Ago) Lasciamo le nostre valigie al Waterfront prendendo l’essenziale per due notti, per il trasferimento a Batang Ai.

Alle 8:00 il nostro transfer viene a prenderci puntuale. Il tragitto è un pò lungo, circa quattro ore, con anche due soste previste.

Il pulmino è tutto per noi e così cerchiamo di rilassarci un pò sonnecchiando, leggendo e guardando il paesaggio. Ci facciamo anche un sacco di risate perché papà ha scaricato un programmino per alterare le nostre facce in un loop senza fine. E quindi lancia una sfida a chi le fa le facce più buffe. Ovviamente vince la mamma (imbattibile) lasciandoci senza parole !!!

Facciamo la prima sosta in un paesino ed una seconda più lunga per il pranzo.

Arriviamo al punto in cui dobbiamo prendere un battello che ci porterà alle Long House di Batang Ai.

Il parco nazionale di Batang Ai fa parte della più grande area protetta per la conservazione della foresta pluviale della regione. Abbiamo scelto questo posto per immergerci nella foresta e venire a contatto con la popolazione locale, gli Iban che hanno mantenuto le loro tradizioni e culturali. Sia il parco che il lago artificiale prendono il nome dall’omonimo fiume, il Batang Ai.

Il lago si è creato dalla diga costruita per rendere più facile l’accesso all’acqua per le popolazioni che vivono qui.

Con il battello raggiungiamo il nostro albergo che ha una location molto suggestiva su un isolotto sul lago e tutto l’albergo è costruito come un enorme Long House che è la tipica abitazione in cui vivono appunto gli Iban. Ovvero un unico villaggio sotto lo stesso tetto. Siamo un pò stravolti dal caldo quando arriviamo in albergo. Ci danno la nostra camera, spartana ma tanto dobbiamo solo dormire.

Prenotiamo la "Canopy Walk" per il pomeriggio e ci rilassiamo sull'enorme terrazzo dell’albergo con un buon narghilè.

Alle 17:00 ci prepariamo per la "Canopy Walk" con la guida. Si tratta di un percorso di trekking nella giungla dove osserviamo soprattutto le piante della foresta ed arriviamo fino ad un suggestivo ponte sospeso in cui dall’alto si osserva la natura.

Tornati dalla camminata ci docciamo e poi si va a cena. La cena è sempre sul terrazzo, ma facciamo l'errore di prendere quella a buffet (da dimenticare). Ci consoliamo giocando a biliardo dove io mi intestardisco per battere a tutti costi papà senza riuscirci.

Mamma e papà decidono di partecipare anche alla "Night Walk" nella foresta, mentre io decido di rilassarsi nella hall.

Li aspetta una bella camminata nell’oscurità con la guida, "armati" solo di torce. La cosa si fa interessante. Possono solo seguire la guida e ogni tanto lui si ferma per fargli osservare qualche esemplare. Vedono ragni, piccoli e grandi, formiche giganti e poco altro. Si aspettavano di vedere di più ma è stata comunque una camminata "particolare". Tornano in camera disfatti. Tutti a nanna !!!

...(3 Ago) Oggi visitiamo le "Long House" dove vivono gli Iban, conosciuti come "tagliatori di teste". In passato era una tribù guerriera, oggi sono un popolo laborioso e pacifico che vive in mezzo alla giungla in villaggi comunitari.

Arriviamo presso le Long House, usando una tipica imbarcazione a pelo d'acqua. Di tutte le imbarcazioni prese, questa è quella più vicina all'acqua ed il contatto è proprio diverso.

Siamo in in compagnia di un accompagnatrice che faceva parte del villaggio ma ora lavora nel resort.

Il villaggio è fatto di canne di bambù e lamiere.

Ci accolgono nelle loro abitazioni facendoci vedere come vivono. La vita si svolge nell'ampio porticato dove questa gente condivide tutto, chiacchierano, cucinano, creano oggetti di artigianato e fanno scuola. E' stato emozionante poter condividere del tempo con questa gente così dignitosa e così orgogliosa delle proprie tradizioni.

Hanno ballato per noi e ci hanno coinvolto, abbiamo pranzato insieme, mangiando il loro cibo e poi abbiamo condiviso un bel momento di scambio quando abbiamo dato loro i regalini che avevamo portato e che loro hanno diviso ugualmente tra tutti, perché per loro è fondamentale essere uniti.

Abbiamo conosciuto anche il loro capo tribù che divide i compiti e si occupa di tutta l’organizzazione delle Long House.

Trascorriamo dei bei momenti che porteremo sempre nei nostri ricordi. Proviamo persino a lanciare le loro frecce. Riprendiamo le nostre imbarcazioni per tornare al resort.

Una volta rientrati mamma e papà si rilassano con una fumatina, andiamo un pò in piscina e giochiamo a biliardo.

Assistiamo ad un bellissimo tramonto e ci facciamo un sacco di "scatti" !!!

Dopo cena riusciamo a vedere una stupenda stellata, con tanto di stelle cadenti e desideri espressi...

I miei "tutor" chiudono la serata con un'altra fumata vicino alla camera, commentando la giornata, mentre io mi rilasso in camera !!!

...(4 Ago) Dopo colazione prendiamo il battello e il minivan per tornare a Kuching. Il tragitto è di nuovo un pò lungo, circa cinque ore con due soste.

Arriviamo finalmente a Kuching al nostro albergo, il Waterfront dove avevamo lasciato le valigie.

Andiamo a mangiare all'Indah a Chinatown. Decidiamo di optare per un massaggio dove l’avevamo fatto qualche giorno prima.

Lungo la strada vediamo altri "murales" davvero interessanti. Usciamo dal massaggio, con pareri contrastanti. Mamma ne esce massacrata. Il "peggior messaggio massaggio della sua vita" !!! Vabbè

Facciamo una passeggiata lungo il Waterfront fino al bel ponte sospeso simbolo di Kuching e facciamo qualche foto al tramonto.

Stasera per cena torniamo al "Food Festival" con la speranza di ritrovare i nostri amici dell’altra sera. Ma ci va male. In compenso mangiamo bene, assaggiando i piatti malesi locali. Mamma e papà si fanno una fumata al parco mentre io mi rilasso in albergo. La giornata volge al termine...

...(5 Ago) Dopo colazione decidiamo di andare all’Upside Down House, che è una galleria interattiva in cui sono allestite una serie di stanze di una normale casa, ma al contrario !!!

Gli addetti ti aiutano a scattare le foto in modo corretto, ti posizionano e poi salvano le foto al contrario. C'eravamo solo noi perché era ancora presto e ci siamo davvero divertiti un sacco a vederci capovolti come se fossimo nelle stanze di casa nostra. Abbiamo trascorso due ore davvero divertente e il fatto che fossimo solo noi ci ha concesso qualche libertà in più e tempo di soffermarci più di quanto avremmo fatto normalmente.

Visto che questo era l’ultimo giorno a Kuching abbiamo deciso di farci fare un massaggio ai piedi di 30 minuti ...bellissimo !!!

Abbiamo sfruttato il tempo fino all’ultimo (come sempre) perché dovevamo lasciare la nostra camera e siamo riusciti a farci persino la doccia.

Ci siamo fermati poi al "Roots Bistronomy" dove abbiamo pranzato benissimo. Un taxi ci ha poi portato in aeroporto per il primo volo Kuching-Kuala Lumpur e poi abbiamo preso il secondo Kuala Lumpur-Kota Barhu.

Ad attenderci c'era il tassista che ci ha mandato l’agenzia che mamma aveva contattato via mail per il battello di domani.

Arriviamo a Kuala-Besut, stanchi dopo un’oretta di macchina.

La "Home Stay" prenotata è molto spartana e ad attenderci c’è il proprietario. Abbiamo due camere comunicanti. Il bagno è degno di nota, praticamente si fa la doccia seduti sul gabinetto. Da ridere per non piangere...

Siamo abbastanza stanchi per la giornata impegnativa. Io mi rilasso sul letto e mamma e papà fanno un pò di brainstorming per il giorno successivo davanti ad un buon narghilè. Nella notte io e mamma dormiamo a "koala" vista la temperatura del condizionatore !!!

...(6 Ago) Stamattina dopo la doccia sul gabinetto, andiamo in paese per prendere il traghetto. Passiamo prima in agenzia da Saiful che ci consiglia un ottimo posto per la colazione e poi ci rechiamo a prendere il traghetto.

Sul traghetto che ci porta sul nostro isolotto, sentiamo tutti i sobbalzi possibili immaginabili. Con mamma ci facciamo un sacco di risate, immaginando le pose più improbabili, attaccati con le unghie alla nostra imbarcazione.

Arriviamo a Besar dove mamma ha prenotato un bungalow nella zona giardino.

Finalmente siamo alla Perhentian, tanto sognate. Purtroppo è un pò nuvoloso, ma l'impatto con il nostro resort ci sembra buono. Ci danno subito il nostro bungalow che è piccolo, spartano ma nel quale non manca nulla. Il bagno è minuscolo, ma ci adattiamo.

La spiaggia davanti a noi non è enorme, ma tutto il resort è davvero gradevole.

La spiaggia più bella è quella davanti al Pir, che è il mega resort vicino a noi.

Dopo aver fatto un pò di snorkeling e mangiato da noi, in compagnia degli scoiattoli, andiamo a fare un bagno davanti il Pir.

Ci siamo dati appuntamento con una amica di mamma e la sua famiglia, con cui abbiamo condiviso un pezzetto di viaggio. Anche loro in Malesia da un pò di giorni e abbiamo pensato di incontrarci gli ultimi giorni alle Perhentian.

Ci diamo appuntamento nella loro isoletta, Kesil che è vicino alla nostra, ma purtroppo questa sera non riusciamo a raggiungerli.

Ceniamo da noi ma non rimaniamo entusiasti della cena, anzi mamma non cena proprio, perché si dimenticano del suo piatto.

Prenotiamo da un certo Omar sulla spiaggia l’escursione per il giorno dopo e poi prima di nanna mamma e papà si fanno una fumatina sul terrazzo del bungalow...

...(7 Ago) Stamattina proviamo la colazione al Coral View ma è davvero una colazione da dimenticare (salviamo solo i muffin). Per fortuna non è compresa nel prezzo...

Ci prepariamo per la nostra prima escursione alle Perhentian con Omar. L’escursione prevede una mezza giornata negli isolotti di Rawa Island su una imbarcazione con altra gente, con varie tappe per lo snorkeling.

Le tappe sono, Rawa Island, Serenggeh Island, Tokong Island ed il Lighthouse. Questi punti si trovano nella parte ovest di Kecil e davvero ci lasciano strabiliati per la loro bellezza.

Nella prima tappa, armati di maschera, boccaglio e pinne vediamo subito due pesci Napoleone enormi. E' davvero un impatto notevole.

Nella successiva isola è la barriera corallina a colpirci per i colori e gli anemoni viola, mai visti fino ad ora. Davvero una cosa meravigliosa.

Per ogni tappa facciamo circa trenta minuti di snorkeling e nonostante non ci sia sole, i colori sono incredibili. Vediamo altri pesci di tutti tipi, razze e il paesaggio sottostante è davvero da applauso.

Quando arriviamo al faro scendendo vediamo una quantità di pesci in gruppo impensabili. Davvero emozionante !!!

Ritorniamo dalla gita davvero soddisfatti e mangiamo da noi in compagnia degli scoiattoli.

Facciamo una passeggiatina ma il tempo vola, facciamo foto vicino al Barat e decidiamo di andare presto sulla spiaggia famosa di Kecel che si chiama "Long Beach" dove abbiamo appuntamento con Emy, Giovanni e Luigi.

Prima del loro arrivo facciamo una passeggiata lungo la spiaggia e qui ci rendiamo conto che c’è davvero movimento è un pò ci pentiamo di non aver prenotato qui.

Con Emy e family scegliamo un posticino per mangiare a piedi nudi sulla spiaggia. Dopo un’ottima cena ci spostiamo dove fanno lo spettacolo col fuoco e ci divertiamo molto. Riusciamo persino a fumare il narghilè sulla spiaggia assistendo allo spettacolo. Siamo tutti rapiti dalla bravura dei ragazzi che volteggiano sulla spiaggia facendo roteare il fuoco a tempo di musica.

Riprendiamo l’imbarcazione per tornare a Besar contenti della bella giornata trascorsa...

...(8 Ago) Stamattina facciamo colazione al Barat. Tutt’altro mondo. Ci facciamo circa mezzo milione di foto e prepariamo le valigie per il cambio camera che faremo nel primo pomeriggio.

Oggi abbiamo un’altra escursione con l’amico Omar in altri punti, questa volta intorno a Besar. Le tappe prevedono soste a Coral Garden, Turtle beach e Shark Point. Ci divertiamo molto a scendere e salire dalla barca per fare snorkeling.

Il primo punto è proprio al Pir dove stazionano una o due tartarughe tutti giorni, ma il posto è sempre preso d'assalto dai turisti.

Andiamo anche a Turtle beach dove si vedono anche bei fondali oltre che tantissimi pesci.

Ma il posto in assoluto che ci lascia senza parole è Shark Point. Premetto che papà già solo per il nome non voleva scendere dalla barca. Ma per quello che si è visto dopo forse aveva ragione. Abbiamo seguito la nostra guida snorkeling che ci ha fatto subito notare un’alta presenza di squali in quest’area ma non erano così grossi da destare preoccupazione, solo innocui squali di barriera che abbiamo già visto ieri. Ma incutono lo stesso un certo timore.

Ad un certo punto il cuore ci si è veramente fermato, soprattutto quello di papà, perché abbiamo visto due/tre squali di grosse dimensioni, proprio sotto di noi. Ci siamo guardati e la guida ci ha fatto capire di non avere paura, ma devo dire che l’impatto è stato fortissimo. E' stato davvero emozionante e nello stesso tempo terrificante.

Mentre stavamo per tornare in barca, la guida ha di nuovo richiamato la nostra attenzione perché è passato proprio sotto di noi un gruppo di pesci Napoleone coloratissimi. Davvero strabiliante. Già vederne uno è bellissimo ma vederli in gruppo è stupendo.

Siamo tornati in barca in preda all’eccitazione e all’euforia, a parte papà che pensava ancora gli squali...

Torniamo alla nostra spiaggia molto contenti e andiamo a pranzare al Barat e non parliamo d’altro che dell’escussione di oggi.

Andiamo un pò a rilassarci sul nostro terrazzino (fumata) e poi andiamo al Pir a cercare la "Tarta" !!!

Stasera torniamo a Long Beach dove abbiamo appuntamento con Emy and family. Passiamo un'altra bella serata insieme, anche se la cena era meglio nel posto più spartano di ieri sera. Di nuovo andiamo a vedere lo spettacolo del fuoco, con narghilè e poi io, mamma ed Emy ci lanciamo anche a ballare sulla spiaggia. Troppo carino.

Torniamo a Besar soddisfatti di questa bella giornata !!!

...(9 Ago) Da oggi siamo in un posto bellissimo visto che ci hanno cambiato la camera. Mamma ci ha voluto fare una sorpresa ed ha preso un "upgrade" in una camera davanti al mare davvero strepitosa. Io purtroppo oggi non sono in forma e preferisco oziare nella mia camera. Anche mamma e papà scelgono di starsene un pò sulle sdraio anche se oggi non c’è tantissimo sole. Quindi si fanno un bel narghilè.

Mangiano poi una specie di pizza al Barat, ma io continuo a poltrire...

Nel pomeriggio sempre i miei "super genitori" decidono di cimentarsi con una camminata nella giungla per raggiungere, attraverso l’interno, le altre spiagge vicino a noi. Percorrono questa famosa "Jungle Walk" e approdano nelle spiagge delle strutture vicine fino ad arrivare a Teluk Keka.

Arrivati lì si fanno un bel bagno e mentre cercano di entrare in acqua mamma quasi muore dal ridere perché papà viene ripetutamente "attaccato" da un pesciolino che continua a punzecchiarlo sulle gambe. Lui esce dall’acqua a gambe levate come se l’avesse "attaccato" un piranha e mamma quasi "affoga" dal ridere !!!

Riprendono l’imbarcazione per tornare alla base.

Cena a Kecil alla Long Beach con i nostri amici nel ristorante della prima sera e poi siamo di nuovo in prima fila per lo spettacolo ed il narghilè !!!

...(10 Ago) Dopo un’abbondante colazione da Barat con grasse risate per l’avvistamento di uno strano tipo con la fidanzata, ci avviamo per una camminata verso la Jungle Walk e l’idea è di tornare con me dove sono stati ieri mamma e papà, visto che le spiagge sono molto carine e vogliono andare a cercare il "pesce assassino" insieme a me.

Lungo il percorso ci facciamo un sacco di foto. Arrivati a destinazione nella spiaggia del "pesce pazzo", voglio entrare in mare con me nel punto in cui papà è stato "assalito". Anche io e mamma "subiamo" l'oltraggioso assalto, ma ne usciamo ridendo a crepapelle.

Ritorniamo con una imbarcazione al Barat dove facciamo pranzo.

Dopo ci andiamo a rilassare nel nostro bellissimo terrazzino. Ma ad un certo punto sentiamo un rumore strano e da lì a poco si materializza un varano 4x4, anzi un 2×2 super gigante !!!

Nel pomeriggio ci diamo appuntamento al Pir con Emy and family per un bagnetto tutti insieme. Siamo di nuovo d’accordo per la sera per vederci alla spiaggia di Long Beach.

Stasera è l’ultima sera e già ci viene il magone all'idea che domani pomeriggio si dovrà partire.

Ci godiamo la bella compagnia dei nostri amici a cena e per l’ultima volta lo spettacolo dei giocolieri, il narghilè e quattro salti sulla spiaggia.

Salutiamo i nostri amici e la splendida spiaggia di Long Beach che ci ha regalato tante belle serate. Mentre torniamo al Coral View con la nostra imbarcazione, rimaniamo estasiati dalla vista della luna fino a destinazione...

...(11 Ago) Dopo colazione, facciamo l’ultima escursione. Questa volta abbiamo deciso di farla da soli e ci facciamo portare di nuovo verso Rawa Island e i suoi isolotti. Questo punto sulla parte ovest di Kecil ci aveva particolarmente colpito per i colori e la quantità di pesci. Oggi tra l’altro c’è una giornata splendida e i colori del mare sono a dir poco senza parole.

Avremmo voluto vedere anche gli altri giorni le Perhentian con questi colori, ma purtroppo era nuvoloso.

Arriviamo in una spiaggia bellissima, dove la nostra guida ci lascia per una mezz’oretta. La luce è accecante e il sole cocente, ma è davvero bello.

La spiaggia è quella degli innamorati e il nome gli dona molto...

Torniamo in albergo in tempo per docciarci e lasciare la camera.

Lasciamo queste isole che ci hanno regalato dei bellissimi momenti.

Con un'imbarcazione torniamo verso Kuala Besut e da lì con un taxi andiamo verso l'aeroporto per prendere il volo per Kuala Lumpur.

Stanotte dormiamo in aeroporto per prendere il volo domattina per Dubai dove ci fermeremo due giorni.

Anche questo viaggio in terra malese è finito. Ci porteremo tanti ricordi, emozioni e risate.

L’impatto con la natura è stato emozionante, abbiamo visto animali che difficilmente si riescono a vedere, abbiamo vissuto a contatto con una cultura che ha subito molte influenze da vari popoli, cinesi, thailandesi e a volte è mancato un pò quella parte di bellezza storica data da strutture imponenti lasciato dal passato visto in altri paesi orientali e forse un pizzico di personalità in più.

Ma un viaggio insieme per noi è sempre una risorsa enorme. Ci ricarica, ci rigenera e ci permette di vivere avventure imperdibili.

La Malesia è un altro tassello di un puzzle della nostra vita...

Nat