2018 Ireland

...Ireland 2017 !!! ...finalmente si torna !!!


...(25 Apr) Siamo eccitatissimi, si parte per la tanto sospirata e sognata Irlanda. Dopo ben ben 21 anni mamma e papà tornano nell’isola di smeraldo e questa volta con loro ci sono anche io: il T-Rex !!!

Il volo il volo è un pò tardi. Arriviamo alle 23:30 e tra una cosa e l’altra andiamo a dormire tardissimo. Ci consegnano un auto nuovissima noleggiata alla Hertz che sarà nostra compagna per sei giorni pieni. E' una fiammante rossa Nissan Qashqai.

Si parte verso il bed&breakfast, l'Evergreen di Malahide. Un posticino delizioso. Arriviamo al secondo tentativo, perché al primo siamo andati a casa di un altro "Evergreen" vabbè !!! ...si dorme, domani inizia l’avventura !!!

...(26 Apr) Siamo carichi. Iniziamo con una super colazione che la dolcissima signora Olive che ci serve con gentilezza e competenza. Una super "Irish Breakfast" da non credere: uova, bacon, pomodoro, funghi, salsiccia, black e White e Pudding (sanguinaccio). Rimaniamo a fissare il piatto in dolce contemplazione e poi sferriamo l’attacco. Col senno di poi, questa si rivelerà la migliore in assoluto, tutte le "Irish Breakfast" sono uguali ma quella di Olive è speciale. In più lei aggiunge una dolcissima musica classica di sottofondo. A tutto ciò si aggiungono anche caffè, tè, cereali, succo, yogurt, insomma una colazione pantagruelica.

La signora Oliva si rivela essere anche prodiga di consigli preziosi in quanto ci dice di lasciare la macchina al parcheggio del castello di Malahide e di prendere il treno per entrare nel centro di Dublino. E così facciamo. Ottimo consiglio, così ci evitiamo la ricerca di un costoso parcheggio ed il traffico.

Il nostro primo obiettivo di oggi e la visita del "Trinity College" ed il "Book of Kells". Il "Trinity College" è la prestigiosa università di Dublino in cui studiarono Samuel Beckett e Oscar Wilde. La sua biblioteca, all’interno, comprende circa 5 milioni di testi e un importante collezione di antichi manoscritti fra cui il famoso "Book of Kells". Ci soffermiamo a vedere anche questo importante manoscritto, che risale all’ottocento e fu realizzato da monaci irlandesi. E' un codice miniato medievale contenente i quattro vangeli in latino. Gode di fama per la qualità dei colori, le miniature, le decorazioni e illustrazione all’interno.

Mamma e papà se lo ricordavamo più grande. La memoria fa brutti scherzi. Io però rimango colpita dalla "Long Room", la biblioteca e in effetti è davvero sbalorditiva. E in più è stata anche set di qualche scena del film di Harry Potter e quindi per me ha ancora più valore.

Ci fermiamo a prendere qualche souvenir tra cui questo diario ed una maglia del "Trinity College" per me e poi via, di nuovo nelle vie di Dublino.


Questa volta ci dirigiamo verso la "Christ Church Cathedral", la più vecchia cattedrale di Dublino. Ci lascia senza parole per la sua bellezza. E' in stile gotico ma con qualche elemento romanico. Visitiamo anche la cripta medievale.


La tappa successiva è la "San Patrick Cathedral". Anche questa ci lascia senza parole. Anche essa è gotica e qui si narra che San Patrizio abbia battezzato i pagani in un pozzo nel 450 d.C.

Ci aggiriamo nella cattedrale per osservarla da varie angolazioni e ad un certo punto ci accorgiamo che in un punto della chiesa c’è la possibilità di fare dei disegni usando il calco di dame cavalieri. Non perdiamo l’occasione e ci portiamo a casa un bel disegno.

Usciti da lì girovaghiamo un pò per le vie di Dublino pur sapendo di dover già prendere la direzione della stazione per tornare a recuperare la macchina.

Ci fermiamo davanti ad una pasticceria dove compro un super Donut da applauso. Attraversiamo il parco St. Stephen's Green che ha un bel lago con papere e altri animali acquatici. E' davvero carino, ma noi non possiamo soffermarci molto.

Compriamo patatine che mangiamo in stazione e poi via con il treno torniamo al parcheggio del Malahide. Appena entriamo in macchina inizia a piovere ma a noi non interessa, il tempo a Dublino ci ha graziati !!!


La nostra prossima tappa è Galway, ma sulla strada c’è un posto mistico da visitare. Si tratta del monastero di Clonmacnoise. Noi l’abbiamo trovato suggestivo, con il cielo che cambia rapidamente e le croci celtiche che svettano sulla collinetta.

Si tratta di un sito monastico appunto fondato nel 545 d.C. e la sua favorevole posizione geografica, all’epoca contribuì al suo sviluppo. Il monastero fù un importante centro culturale e fu tappa di pellegrinaggio. In effetti ha il suo fascino.

Ci aggiriamo a far foto ed ammirare le croci celtiche che in realtà sono riproduzioni, tre di quelle originali sono all’interno. La bella torre svetta ancora in buone condizioni.


Tornati alla macchina ci dirigiamo a Galway e precisamente alla baia di Santhill dove ci accoglie Brenda del Bed&Breakfast prenotato. Si chiama proprio "Santhill". Ci prepara un bel tè e ci informa sui posti dove poter mangiare nei dintorni e per la gita nel Connemara del giorno successivo.

Il tè lo gradiamo molto. Siamo un pò stanchini ma anche affamati così andiamo a cercare a piedi il pub consigliato da Brenda. Il "Tom Sheridan’s" si rivelerà un’ottima scelta per il cibo ed il posto in sé. E' davvero bello. Il nostro primo vero pub irlandese. Mangiamo benissimo e chiediamo alla gentilissima cameriera i tappi per la nostra collezione. Ce ne porta una decina, uno diverso dall’altro. Stasera abbiamo fatto "bottino" !!!

Torniamo al Bed&Breakfast stanchi ma contenti. Mamma e papà riusciranno persino a farsi un narghilè sul bel balconcino, con un’ottima vista sulla baia. Che bello !!!


...(27 Apr) Dopo una super colazione partiamo in direzione Connemara. Il tempo sembra essere bello e questo ci mette di buon umore. Salutiamo la nostra super host Brenda e via con il nostro bolide alla conquista del Connemara.

Optiamo per il tour costiero che prevede il passaggio fra tanti villaggi di pescatori. Le soste sono davvero tante e i paesaggi meravigliosi.

La parola "Connemara" significa in gaelico insenature del mare e in effetti è proprio così. Qui è tutto un susseguirsi di insenature e spiaggette bellissime.

Facciamo sosta ad "An Spideal", un paese carinissimo, tutto colorato e ci sbizzarriamo con le foto. Devo segnalare una cosa successa entrando in macchina il primo giorno in direzione Galway. Papà ha fatto una bellissima sorpresa a mamma. Ha ritrovato (volutamente) un CD che aveva comprato in Irlanda 21 anni fa, che si intitola "Keltia" e da quando siamo partiti e la nostra colonna sonora. Ha fatto tantissimo piacere alla mamma ed ha avuto davvero un pensiero dolcissimo. Questo per dire che oltre ad avere paesaggi meravigliosi davanti ai nostri occhi, abbiamo anche la musica perfetta !!!


Tra un'insenatura e l’altra raggiungiamo un angolo davvero suggestivo, la "Kilkieran Bay" e qui troviamo la "Coral Strand", una spiaggia rosa interamente composta da coralli e frammenti di conchiglie. E qui ci siamo soffermati un pò di più. Ci è sembrato da subito un posto magico e lo è stato soprattutto per la mamma perché qui ha vissuto un momento bellissimo che si porterà per sempre nel cuore. Io e papà le abbiamo fatto una sorpresa bellissima. Ma è una cosa solo di mamma e vuole tenerla e custodirla dentro di se. Una gioia immensa custodita nella magica spiaggia di "Coral Strend".


Con la nostra musica abbiamo poi fatto altre soste bellissime, tra cui la spiaggia di "Dog's Bay", l’unica vista con le nuvole il vento e poi piccola sosta a "Carna" per una birra, ovviamente una Guinness. Un’altra baia imperdibile stata quella di "Mannin Bay" dove abbiamo fatto amicizia con un cavallo.


Sosta successiva è la cittadina di Clifden di cui ci innamoriamo subito. Piccola, colorata e accogliente.

Troviamo un posto carinissimo per gustare un tè ed una fetta di torta e poi ci fermiamo in un negozietto dove io trovo un cappello e mamma una sciarpa in lana delle isole Aran.

Da qui prendiamo una strada che fa una specie di anello che si chiama "Sky Road". Questa è una zona costiera meravigliosa di dodici chilometri, fra baie nascoste e sentieri, pecore e mucche ovunque. Da riempirsi gli occhi. Rimaniamo estasiati da questa bellissima area.


Finalmente arriviamo alla famosa "Kylemore Abbey", che è situata in un punto spettacolare, sulle rive del fiume Kylemore. Il colpo d’occhio da fuori l’abbazia è davvero affascinante. Ma per mamma e papà questo posto immortala un momento di ventuno anni fa, in cui fecero una foto che è rimasta "storica" per loro, in cui avevano appena litigato ed in cui le loro facce (soprattutto quella di mamma) esprimeva il loro disappunto. Hanno rifatto la stessa foto col sorriso !!!


Raggiungiamo stanchi ma soddisfatti il nostro Bed&Breakfast, prenotato il "Moytura House".

Dopo poco esserci fatti dare due suggerimenti dalla signora ci avviamo verso il centro di Galway. Parcheggiamo in un posto a pagamento e via verso il centro di Galway. Mentre cerchiamo il posto dove mangiare nel centro della cittadina, scorgiamo una farmacia dove cerchiamo un colluttorio. Nel momento in cui andiamo per pagare ci accorgiamo che ne mamma ne papà hanno il portafoglio. Il farmacista gentilissimo ci offre di tornare il giorno dopo per pagarlo ma non rifiutiamo. Studiamo come tornare al Bed&Breakfast visto che il parcheggio è rigorosamente a pagamento. Dopo un breve momento di sconforto (ogni vacanza ha il suo BLACK DAY) mamma si ripropone di spiegare la situazione alla ragazza del parcheggio che incredibilmente ci fa uscire senza pagare.

Nel giro di mezz’ora abbiamo avuto una bella lezione, da questo popolo estremamente disponibile e accogliente.

Recuperato il portafoglio, ricerchiamo un posto per mangiare e scegliamo quello consigliato dalla signora, ma non è un granchè.

Usciti da lì facciamo una passeggiata tra vari locali in cui però io non posso entrare perché sono piccola. Qui in Irlanda dopo le 21:00 i ragazzini non entrano nei locali con musica.

Ci cimentiamo allora in una agguerritissima "caccia al tappo", portando a casa un pò di "bottino". In realtà mandiamo mamma in "trincea" a chiedere...

Torniamo stanchi morti al Bed&Breakfast. Domani altra avventura...


...(28 Apr) "Solita colazione", si fa per dire e poi si parte. Dopo poco facciamo una sosta al "Dunguaire Castle".

C’è un bellissimo sole e ne approfittiamo per fare un pò di foto. In effetti questo è uno dei castelli più fotografati d'Irlanda, con la sua posizione geografica a due passi dalle "Cliffs". Non erano venute così bene le foto 21 anni fa !!!

Ma la vera meta di oggi sono le "Cliffs of Moher" e teniamo le dita incrociate perché il tempo sia come ora. Ma si sa l’Irlanda è imprevedibile !!!

Lungo la strada che ci conduce alle Cliffs il paesaggio è davvero mozzafiato. Rimaniamo sempre lungo la costa. Entriamo nel vivo di quello che è il territorio di quest’area che si chiama "Barren".

Il terreno di questa zona è caratterizzato da fitte rocce calcaree tra le cui fenditure nascono fiori e piante mediterranee, alpine e artiche. Davvero splendido !!!

Dobbiamo fare una scelta e tra passare nell’interno e la costa. Scegliamo ancora la costa.


Quando arriviamo alle "Cliffs of Moher" purtroppo piove. Non ce l’aspettavamo, visto che alla partenza c’era il sole, ma noi non ci perdiamo d’animo. Siamo qui e non ci ferma nessuno. Tranne il io naturalmnte, che borbotto come una pentola pressione !!!

Il nome significa "scogliere delle rovine". Sono alte quasi 217 metri. E' spettacolare la vista da quassù ma ci spiace davvero che il tempo sia brutto. Facciamo comunque la camminata anche se ad ogni metro devo litigare con mamma perchè non ne voglio sapere di andare avanti.

La nostra idea iniziale era di percorrere tutta la strada balcone panoramica, ma non è andata così. Scattiamo comunque qualche foto e ci godiamo lo stesso il momento. Le "Cliffs of Moher" sono comunque un posto unico e sono sempre rimasta nel cuore di mamma e papà già ventuno anni fa. Questo posto ha su di loro un fascino immutato nel tempo.


Dopo una sosta al bagno per "riassettarci", pulirci dal fango, etc. decidiamo di tornare a Doolin, la cittadina che avevamo attraversato per arrivare fin qui.

E' proprio carina, con le sue casette colorate ed ospita uno dei pub più famosi d’Irlanda, "l'O'Connors Pub". Di sera qui, sembra facciano musica irlandese da sballo, ma noi stasera saremo altrove, per cui ci fermiamo a mangiare qualcosa.

Il pub è davvero caratteristico. Il tempo sembra essersi fermato e le pareti piene di simboli di gente di passaggio parlano da sole. Facciamo una passeggiatina per guardare i negozietti ed io trovo addirittura una barretta di "Willy Wonka" dal famoso film "La fabbrica di cioccolato". Foto di rito vicino alle casette colorate e poi di nuovo in macchina.

In realtà di lì a poco, ci fermiamo al porticciolo dove si imbarcano per le isole Aran dove mamma e papà riusciranno a farsi una fumatina. Tutto sommato il posto è carino e da lontano si vedono le "Cliffs". Io ne approfitto per farmi qualche video su Musically !!!


Proseguiamo sulla strada verso la prossima meta che sarà il "Dingle". Ma affascinati dal paesaggio lungo la strada, decidiamo di fermarci a Kilkee.

La cittadina è davvero deliziosa e così troviamo un albergo, il "Bay View". Questa volta cediamo ad un albergo anziché prendere il solito Bed&Breakfast. Devo dire che è davvero carino e la signora ci dà una camera bellissima, spaziosa in mansarda e con vista sulla baia. Ci fornisce un’ottima mappa per arrivare fino al "Loop Head", un punto panoramico.

Questa penisola nascosta al turismo di massa è davvero spettacolare. Questa striscia di terra protesa verso il mare ti lascia senza parole. Anche qui si trovano belle scogliere, anzi bellissime perché per noi in tutta questa zona c’è di nuovo il sole a dispetto di stamattina alle "Cliffs".

Intraprendiamo questa "Loop Head Scenic Drive" senza grosse aspettative, invece ogni scorcio è bellissimo e facciamo tantissime foto al massimo dell’entusiasmo. Ci sono dei punti panoramici da cui non vorremmo più andar via, ma vogliamo arrivare al faro, il punto estremo della penisola. Facciamo anche una sosta al "Bridges of Ross" ma non riusciamo a vederlo perché è un itinerario lungo da fare a piedi.


Arriviamo fino al faro. Dal 1670 si erge dall’alto della sua roccia. Il paesaggio parla da solo. Ci fermiamo facendo la strada a ritroso in un negozietto per comprare patatine Guinness e Coca-Cola, per fermarci su una scogliera a fare un aperitivo. E così facciamo. In una di quelle che c’è più piaciuta all’andata, ci fermiamo e brindiamo entusiasti del posto intorno a noi.

Tornati in albergo lasciamo la macchina e ci cerchiamo un posticino per mangiare. Questo paesino è davvero incantevole e si trova in una bellissima baia. Troviamo un posto carino da cui si vede anche un bel tramonto. Tornati in albergo, mamma e papà si fanno una birra nel pub e poi super nanna !!!

Oggi tante emozioni !!!


...(29 Apr) Dopo una buona colazione salutiamo Kilkee per dirigerci a prendere il battello "Kilmer-Tarbert". Siamo un pò stretti con i tempi, ma alla fine arriviamo in tempo per imbarcarci. Con questo battello tagliamo un bel pezzo di strada e in poco tempo ci ritroviamo nel "Dingle".

Oggi è previsto il giro del Dingle appunto. Ci inerpichiamo anche su un passo montano. Anche oggi il tempo sembra essere bello. Da non credere !!!

Arriviamo alla spiaggia di "Inch", che è davvero una spiaggia enorme ed è considerata una delle più suggestive della penisola. E' lunga circa cinque chilometri. Facciamo una sosta per una breve passeggiata ed anche una corsetta.


Proseguiamo verso Dingle che è davvero una cittadina carina e coloratissima. Prendiamo un caffè, thè e "chocolate".

Torniamo lungo la costa per ammirare il paesaggio. Anche qui inevitabilmente ci si ferma spesso a far foto e a "contemplare".

In una sosta incontriamo un simpaticissimo gabbiano che sembra essere stato messo lì apposta a farsi ammirare.

Di lì a poco ci fermiamo di nuovo in una specie di fattoria perché leggiamo che si può prendere in braccio un agnellino. E così scendiamo prima io, poi papà ed alla fine anche la mamma. Che teneri che sono. Dai più piccoli ai più grandi. Ma quelli grandi scalciano ed infatti papà si becca un calcio in faccia, ah ah ah !!!


Arriviamo in un posto bellissimo da cui c’è un panorama impagabile verso le isole Blasket. Lasciamo la macchina e ci incamminiamo per goderne meglio della vista. Riesco a convincere mamma a farmi un Musical.ly, perché con questo panorama verrà "bellissimo", ah ah ah !!!

Da quassù la vista è indescrivibile. Le isole sono disabitate, a parte le colonie di uccelli marini e altri animali. Facciamo fatica ad andarcene per riprendere il cammino.

Percorriamo tutto il tratto costiero fino a "Slea Head" e poi facciamo sosta a "Ballineaning" per un piccolo spuntino a base di "fish and chips". Tantissime scene di Star Wars sono state girate da queste parti e in effetti in molti villaggi come questo lo ricordano con manifesti ed abiti.

Altra sosta al "Gallaruss Oratory" che per me diventa un tormentone, con la frase "otto euro buttati", ma in realtà è considerata la chiesa cristiana più antica di tutta l’Irlanda ed è rimasta intatta nonostante sia una costruzione dell’epoca paleocristiana. Ma nonostante l’importanza mamma e papà non riusciranno a convincermi che gli "otto euro" non sono stati buttati !!!

Riposiamo per una sosta brevissima a Dingle dove prendiamo un Irish Coffee al volo ed un anellino celtico per me in ricordo del nostro viaggio.

Riprendiamo la strada, questa volta direzione Killerey. Cerchiamo un Bed&breakfast e ne troviamo uno molto carino con un host gentilissimo. Mamma e papà riusciranno persino a farsi una fumatina sul terrazzino di casa.

Usciamo in paese appena in tempo per ascoltare un gruppo che suona stupendamente. Peccato che ascoltiamo solo le ultime due canzoni...

Su consiglio del nostro host andiamo a mangiare in un pub, il "Laurell", davvero ottimo. Dopo aver mangiato benissimo, mangiamo anche un ottimo gelato e poi tutta a piedi fino a casa, tra una risata e l’altra, sotto il cielo di Irlanda !!!


...(30 Apr) Oggi partiamo con un progetto ambizioso, vogliamo visitare il "Blarney Castle" anche se si trova un pò fuori dal giro che avevamo pensato.

Arrivati abbastanza presto lo visitiamo, per fortuna non c’è ancora la "fiumana" di gente che vedremo più tardi. Il castello si trova nella contea di Cork ed è davvero un classico esempio di castello irlandese. Deve la sua fama alla celebre "Blarney Stone" o "Pietra dell’eloquenza". Secondo la leggenda, chi la bacia riceve il dono della dialettica.

Raccontata la leggenda, io non vedo l’ora di baciare la pietra. Anni fa anche mamma e papà soggiogati dal fascino del posto, si cimentarono in questo rituale. E così anche io, come loro non mi sottraggo al fascino della pietra di Blarney.

Saliamo i milleduecento gradini e baciamo la pietra dell’eloquenza rimanendo sospesi nel vuoto.

Una volta scesi ci accorgiamo dell’interminabile fila. Meno male che siamo arrivati presto. Facciamo ancora una camminata nei giardini intorno al castello che sono davvero carini, pieni di fiori e piante particolari.

La nostra prossima meta è "Rock of Cashel", un altro posto del cuore.


Arriviamo finalmente a "Rock of Cashel". La intravediamo già a distanza ed è un mozione già in lontananza.

Prima di arrivare alla meta ci "attrezziamo" in un supermercato di patatine e birra. Per mamma e papà questo è un posto particolare perché anni fa ci hanno lasciato il cuore in una serata in cui erano rimasti soli. Loro, il tramonto e la splendida rocca. Ma anche ora vedendola ha il suo grande fascino, innanzitutto per la posizione. Si erge su una collinetta che fu offerta alla Chiesa nel 1101 e qui costruirono una cattedrale (XIII secolo), una cappella ed una torre rotonda.

Il paesaggio da quassù è incantevole, il sole va e viene ma noi speriamo di vederla con la luce giusta.

Le rovine sono ben conservate e sono circondate da un prato irto di croci celtiche. Approfittiamo per fare un sacco di foto, soprattutto nella cattedrale gotica, ormai solo parzialmente coperta. C’è anche un’alta torre circolare di circa trenta metri. La leggenda dice che durante il battesimo del Re, San Patrizio accidentalmente trafisse con il suo pastorale il piede del sovrano, il quale ritenendo fosse una prova di coraggio afferrò il bastone e si perforò il piede.

Dopo esserci gustati il posto, decidiamo di fare una breve sosta su una panchina per rilassarci con patatine, birra, succo e narghilè per i miei tutor. Ma abbiamo ancora fame per cui andiamo in paese e rimediamo ancora qualcosa da mangiare. Tornati al parcheggio, ci accorgiamo che papà non ha il biglietto, ma riusciamo a risolverla brillantemente con l’aiuto di un passante gentile.


Prendiamo la strada per Kilkenny ed una volta arrivati visitiamo anche se solo da fuori la cattedrale di San Canice che ha devvero il suo fascino, con la sua torre campanaria alta trenta metri e la chiesa in stile gotico. E' un peccato non poterla vedere all’interno. Anche la cattedrale di Saint Mary dobbiamo vederla solo all’esterno.

Cominciamo a cercare un Bed&breakfast, ma dopo un paio di tentativi fatti in paese non soddisfacenti cerchiamo un pò fuori dal paese e troviamo un bel posticino, il "Bregagh View". Sistemati i bagagli, decidiamo di farcela a piedi fino al paese e raggiungiamo un famoso pub suggerito dall’host del Bed&breakfast.

Il pub si chiama "Kyteler's Inn" ed è un pub storico da queste parti. Noi siamo qui per sfamarci ed ascoltare un pò di musica. Inaspettatamente passiamo una serata carinissima in questo pub, perché due signori in gambissima ci intrattengono con la loro musica irlandese coinvolgente. Ad un certo punto delle delle ragazze irlandesi si mettono a ballare coinvolgendo il pubblico ...anzi coinvolgendo proprio mamma perché aveva rivolto loro un sorriso compiaciuto alzando il bicchiere per il loro balletto. E' stato davvero un momento divertente.

Stanchissimi ma contenti torniamo al nostro Bed&breakfast !!!


...(1 Mag) Oggi ultimo giorno in Irlanda. Dopo un’ottima colazione salutiamo Kilkenny ed il nostro simpatico host del Bed&breakfast e ci dirigiamo verso Dublino.

Chiudiamo il cerchio e ci ritroviamo a Dublino. Ci sembra di aver vissuto tante cose molto intense e che siano trascorsi tanti giorni, sicuramente è l’intensità delle cose viste e le emozioni provate.

Dublino ci accoglie con un cielo grigio ma non ci facciamo tanto caso. Siamo stati molto fortunati con il tempo nei giorni scorsi.

Ci avviamo verso il castello di Dublino che visitiamo. Il castello originale fu costruito nel 1204 ed era una struttura medievale con quattro torri, un fossato ed un ponte levatoio. Ma ad oggi è rimasta solo una delle quattro torri originali. Il castello attuale ha una serie di appartamenti di Stato che risalgono al '700. Ma per quanto siano carine le sale, non ne rimaniamo particolarmente affascinanti.

Dopo questa visita decidiamo di andare nella famosa zona di Temple Bar, che è un quartiere molto carino pieno di locali e di pub famosi. Ci fermiamo per mangiare qualcosa nel famoso pub "The Temple Bar". E' un posto davvero carinissimo con angoli all’interno del pub stesso davvero suggestivi. C’è anche musica dal vivo e così ci intratteniamo un pò qui piacevolmente.

Ovviamente mamma chiede ai baristi i tappi. Altrimenti cosa è venuta a fare in Irlanda ???

Ma prima di arrivare a Temple Bar ci soffermiamo a fare qualche foto sul fiume "Ha'Penny Bridge". Per mamma e papà questo ponte ha un significato affettivo, perchè ventuno anni fa si scambiarono un bacio bellissimo immortalato da una foto nel cassetto dei ricordi.


Dopo la sosta a Temple Bar il nostro obiettivo è la mitica "Guinness Storehouse". Anche ventuno anni fa mamma e papà la visitarono ed uscirono entusiasti e "ubriachi". Sì perché alla fine del giro ti danno una pinta di Guinness !!!

In realtà qui non si produce la birra, ma sì visita il museo dedicato alla stessa. Entrando notiamo subito i cambiamenti. L’edificio si sviluppa su sette piani che sono stati completamente rimaneggiati, ora con attività interattive molto interessanti.

Il viaggio comincia dal fondo della pinta. Eh sì, perché i sette piani sono una pinta gigante. Ci aggiriamo nelle varie sale e scopriamo che Arthur Guinness il fondatore, affittò il sito che poi diventerà lo stabilimento di produzione, per 45 sterline all’anno per un contratto lungo 9000 anni !!!

Ci divertiamo a percorrere questi sette piani, in cui apprendiamo i processi di produzione e altre curiosità finché arriviamo persino a spillare la birra noi stessi. Finalmente arriva anche il momento di berla ed è davvero buona !!!

Usciti di lì, ci avviamo verso un altro storico posto, un pub chiamato "Brazen Head".


Anche qui avevamo fatto tappa a ventuno anni fa. Mangiamo benissimo e vorremmo rimanere per ascoltare musica ma purtroppo dobbiamo tornare al Bed&breakfast. Domani la sveglia è all’alba !!!

Torniamo nel Bed&breakfast del primo giorno. Stiamo chiudendo il nostro giro e purtroppo anche la nostra vacanza. Riusciamo io e Giò a farci persino una fumata in macchina con i finestrini aperti e la pioggia incessante davanti casa.

La mattina ci alziamo prestissimo e riusciamo persino a far colazione !!!


La vacanza è davvero finita, ma è stata per noi al di sopra di ogni aspettativa, per prima cosa per il tempo che è stato un gran regalo e poi per aver ritrovato i luoghi dei nostri ricordi e averne scoperti altri con la nostra Reb ancora più belli e magici.

Ci siamo riempiti gli occhi ed il cuore di questi paesaggi, della musica, della gentilezza della gente, un’emozione che non scorderemo. E per me è un ricordo in più, una sorpresa inaspettata che mi porterò sempre nel cuore.

Grazie Irlanda

Nat