2016 Mexico

...(25 Dic) La nostra vacanza inizia il giorno di Natale. Io avrei voluto stare a casa a godermi i miei giochi natalizi, ma la vacanza chiamava. Arriviamo al aeroporto di Cancún fiduciosi di trovare il "coche" prenotato, ma l'amara sorpresa è che dobbiamo ripiegare su un taxi per raggiungere Playa del Carmen.

Fatichiamo a trovare l'albergo prenotato. Per un attimo ci sembra che il "Black Moment" non finisca mai.


L'albergo a quell'ora ci sembra un ambiente freddo e inospitale e il custode che ci accoglie, soprannominato "Ciccio Pancio", mette la ciliegina sulla torta consegnandoci le lenzuola per il mio letto. Dove siamo capitati ???


...(26 Dic) Al risveglio è tutta un'altra cosa. La proprietaria Giulia ci accoglie con un sorriso e poi conosciamo Tania che parla anche italiano. Sono molto ospitali e gentili e Tania ci dà una grossa mano per risolvere il problema della macchina. Prendiamo un caffè in albergo e poi raggiungiamo l'Avenida Quinta per una colazione seria.

...Non vediamo l'ora di vedere il mare e così ci dirigiamo verso il Mamasita, ma ci fermiamo alla spiaggia dell'Encanto Beach.

Non sembra vero qui ci sono 30 gradi mentre a casa sono sottozero. Bagni e sole, ma soprattutto nachos con camarones. Torniamo all'albergo e ci concediamo un momento di relax sul terrazzo, mamma e papà con narghilè (quello non manca mai) ed io in piscina.

Ci dirigiamo all'America dove ci hanno promesso una macchina, ma quando arriviamo ci dicono di tornare dopo cena. Che incubo !!!

Posticino per un cocktail sull'Avenida Quinta. Ci fa una certa impressione, questa via pullula di gente e negozi. Ogni volta che torniamo a Playa del Carmen la vediamo trasformata. Per la cena non abbiamo dubbi... il "Fogòn" ci aspetta e come sempre non delude con i suoi super piatti da vero "Mexico".

A malincuore ci affrettiamo per tornare a prendere la macchina e finalmente l'incubo è finito. Abbiamo una Mitsubishi che ci porterà alla ricerca di nuove avventure in terra messicana. Io sono esausta e così andiamo tutti a nanna !!!


...desayuno al Ceiba 30 di Playa del Carmen e la Playa di Xpu-ha !!!

...(27 Dic) Dopo essere tornati a far colazione al Ceiba 30, posto mitico ci dirigiamo alla spiaggia di Xpu-ha.

Dopo averla sognata tante volte, sembra impossibile essere qui. Spiaggia bianchissima e mare cristallino. Siamo nel posto del cuore. Io ne rimango incantata. Facciamo un mega bagno fra risate e fotografie. La luce è accecante, il cibo buono, la compagnia ottima.

Mamma e papà mi ricordano sull'amaca che facevo il pisolino e quando mi dondolavo sull'altalena del bar della playa. Qui ci sentiamo a casa. Bei ricordi allora e nuovi da costruire...


Lasciamo la spiaggia di Xpu-ha e passando vicino al Cenote Cristallino decidiamo di farci un bagnetto. Una pioggia tropicale ci sorprende ma non ci ferma. Piove ma noi siamo dentro al cenote. Io e papà ci tuffiamo da un punto alto. Poi io e mamma andiamo in esplorazione della grotta con maschere e boccaglio.


Si torna a Playa38 per un momento di relax sul terrazzo. Mamma e papà fumata ed io mi diletto con la piscina strappando ai miei "tutor" sorrisi con i miei improbabili balletti. Stasera si va al "Fogon" e ce lo godiamo. Qui si ingrassa con il cibo messicano !!!

Tentiamo di fare una passeggiata sull'Avenida Quinta ma io sono davvero cottissima. Solo una micro passeggiata per renderci conto di quanto questo posto sia cambiato. Forse troppo. Per certe cose ci piace molto, per altre temiamo diventi una nuova Cancún. Ma i localini speciali e i negozi con antichità "vere" ci sono ancora. Basta cercarli.


...(28 Dic) Stamattina si va a Xcarèt, ma prima colazione a Ceiba30, "...che ve lo dico a fare !!!"

Appena arrivati, dopo le foto di rito con i pappagalli, andiamo subito al Rio Maya armati di giubbotti salvagente color rosa. Siamo pochi intimi... il rio è pieno di fenicotteri rosa ...noi !!!

Si approda su una spiaggia molto bella, piena di amache. Ci prendiamo un succo di pina, che ci viene servito direttamente in un'ananas che soprannominiamo Wilson. Ci cimentiamo poi in una prova di equilibrio su delle grosse corde sospesi sull'acqua, mamma finisce in mare ben due volte tra le risate generali.


Si va dopo pranzo a Rio Paraíso che percorriamo con un'imbarcazione, ma il momento topico rimane Rio Malati, quando quasi da soli percorriamo tutto il rio divertendoci come dei matti. Entriamo in un ristorante, incontriamo uno che sembra professore matto e via dicendo. Vediamo poi tartarughe di tutte le dimensioni. In ultimo visitiamo un antico cimitero.

Ma mentre stiamo per uscire, dopo questa interminabile giornata, assistiamo alle allo spettacolo Maya che ripercorre un pò la storia messicana dalle origini. Si parte appunto dai Maya, con i loro rituali sacri, le maschere e i loro giochi, tra cui quello della pelota e del lancio della pelota nel fuoco. Viene ripercorsa inoltre la dominazione spagnola e la conversione da parte dei francescani al cattolicesimo, fino ad arrivare ai giorni nostri con le tradizioni attuali.

Non rimaniamo fino alla alla fine perché stanchissimi, ma questo non ci impedisce di fermarci al mitico Fogon e dopo per mamma e papà una fumata finale...


...(29 Dic) Stamattina ci spostiamo a Casa De Las Flores. Ed è una grandissima sorpresa per me che non me l'aspettavo. Peccato che non ci sono più Francesco e Beatrice i vecchi gestori. Questo posto non sarà più lo stesso senza di loro, ma per noi rimane il posto del cuore.

Oggi torniamo a Xpu-ha, bagni a gogo. Ci facciamo un sacco di risate, togliendoci il costume a vicenda. Oggi è giornata di musica dal vivo e con grande piacere rivediamo il vecchio cantante di anni fa. Si cimentano in pezzi di Santana, reggae e altro. Essere qui non ha prezzo !!!


Papà si mette a giocare in mare con dei ragazzini con la palla da football e alla fine costringe anche me e mamma. A malincuore andiamo via.


Torniamo a casa De Las Flores per un riposino. Fumata per mamma e papà e bagnetto da delirio per me.

Quanti ricordi in questo posto...immagini che ti riempiono il cuore. io da piccola con i miei vestiti svolazzanti, la pignatta, mamma e papà che fumano il narghilè mentre io dormo, io sull'amaca di Beatrice, Francesco che ci dà indicazioni su dove andare. Piccoli frammenti di noi.

Facciamo una passeggiata per Playa del Carmen pensando di trovare un locale "In" dove mangiare ma alla fine torniamo al nostro Fogòn. Il cibo vince sulla bellezza dei locali di Avenida Quinta. Oggi bis anche di fumata e poi nanna...


...(30 Dic) Iniziamo la giornata con la colazione a Casa de las Flores. Oggi siamo diretti a Tulum e cerchiamo il nostro albergo. Si chiama "Nero di Sole". Già il nome è tutto un programma. Quando vediamo il posto ci viene da piangere, ma ci consoliamo al pensiero che tanto dovremmo solo dormirci. In effetti noi siamo sempre in giro e a Tulum i prezzi sono esorbitanti in questo periodo dell'anno.

Decidiamo di fermarci all'Hemingway, gestito da Paola per farle un saluto, ma non la troviamo. Rivedere l'Hemingway è una emozione, avremmo voluto fermarci qui anche solo per una notte ma non era possibile. Ci prendiamo un caffè e poi via verso Sian Ka'an.

Lungo la strada ci accorgiamo di quanto è cambiata Tulum, piena di negozietti carini, locali caratteristici e strutture alberghiere in gran quantità.

Rispetto a Playa del Carmen qui le strutture sono ancora più belle e caratteristiche un po' più "chic", ma davvero questi posti stanno cambiando velocemente. C'è un sacco di gente che sta investendo in queste zone e col tempo non saranno più le stesse. Una volta qui c'erano solo cabañas...che cambiamento !!!


Riprendiamo la via verso la riserva di Sian Ka'an, precisamente Punta Allen. Qui a differenza degli altri posti non è cambiando nulla. Qui è ancora tutto selvaggio, cominciando dalla strada che è sempre sterrata e sconnessa. In compenso il paesaggio e come sempre un tuffo al cuore. Non ci accorgiamo del tempo che trascorriamo in macchina.


Fermiamo subito la gita in barca per le 14 e nel frattempo ci deliziamo con un ottimo pranzo in spiaggia, con un tavolino improvvisato sotto le palme a base di camarones. Mangiamo bene e il tempo scorre rapido. Arriva il momento di raggiungere la nostra barchetta per il giro pattuito.


Si parte subito verso il mare ma passando per la laguna intravediamo un bel coccodrillo. In mare andiamo alla ricerca dei delfini e dopo un bel pò finalmente li vediamo. Io sono eccitatissima, ma anche mamma e papà. Sono esemplari perfetti, bellissimi e sinuosi, non riusciamo a smettere di cercarli. Dopo un bel pò a malincuore lasciamo gli amici delfini per proiettarci in un altro mondo naturale. Pur avendoli già visti non posso negare che la vista di tutti questi bellissimi uccelli ci ha emozionato molto. Si tratta di tre specie che nidificano in questa zona.

Dopo in uccelli ci aspettano le tartarughe e ne vediamo una bellissima, la famosa carretta-carretta e scopriamo che qui ne esistono tre specie diverse che depongono le uova sulle spiagge di tutta la zona fino a Cancún. Che meraviglia !!!

Non poteva mancare un pò di snorkelling. Quello che ci colpisce non è tanto la barriera corallina, che in questo punto non è particolarmente colorata, ma la numerosità dei pesci.

Concludiamo il nostro splendido tour in un posto da sogno, una bellissima piscina naturale. Il mare è stupendo e il colore accecante. Rimaniamo a mollo un bel pò, giocando e facendoci gli scherzi sott'acqua.

A malincuore dobbiamo lasciare anche questo posto. Facciamo ormai ritorno alla base di partenza e ci godiamo il ritorno sulla nostra barchetta a motore. Con tutte le sollecitazioni che ci becchiamo sui nostri fondoschiena ormai malandati. Ma siamo talmente contenti che non sentiamo nulla, solo la gioia di questa stupenda giornata.

Il sole sta quasi calando e dobbiamo affrettarci perché dobbiamo rifare la strada dell'andata con la poca luce rimasta. Riusciamo perfino a vedere il tramonto sul ponte finale prima di rientrare a Tulum. Che bello !!!

Sulla strada di rientro troviamo un sacco di traffico e ci sembra così strano dopo una giornata immersi nella natura.

Ci prepariamo e ci troviamo un bel locale "quasi" sulla spiaggia. Chiudiamo questa splendida giornata con un narghilè (mamma e papà) triste in quel postaccio del nostro albergo.

Ma nulla ci tocca dopo una giornata così !!!


...(31 Dic) Oggi è l'ultimo giorno dell'anno. Mega colazione e poi ci dedichiamo ad un pò di shopping nel "pueblo".

Sta piovendo ed è l'unico modo per ottimizzare il tempo. Non ci perdiamo d'animo compriamo un po' di cosine e poi via si decide di andare a vedere le rovine di Tulum. Qui infatti si trova l'unico tempio che è posizionato sul mare.


Scenograficamente è spettacolare, ma i siti all'interno per noi sono decisamente più affascinanti. Visitiamo il sito senza ombra della pioggia (che fortuna).

Appena usciti dal sito ci accorgiamo che una graziosa scimmietta cerca di attirare la mia l'attenzione. Io non resisto e mamma e papà decidono di farmi fare una serie di foto buffissime dove la star "incontrastata" è lei: la scimmietta di Tulum. Me la ritrovo ovunque: sulle spalle, sulla testa, sulle braccia, è davvero fotogenica !!!


Finita la visita decidiamo di andare a mangiare all'Hemingway. Mangiamo benissimo. Pasta con i camarones indimenticabile !!!

Decidiamo di trascorrere lì il pomeriggio. E' un posto stupendo, difficile da descrivere. Il tempo scorre veloce, facciamo un mega bagno giocando con le onde giganti e costruendo cuori di sabbia. Non vorremmo più andar via, mamma e papà si fanno una "mitica" fumata, facciamo foto fino al tramonto.


Torniamo al nostro albergo e per cena scegliamo un locale del pueblo, il Rincon Poblano. Ma la cena non è un granché.

Ma per trascorrere il Capodanno scegliamo un locale vicino alla spiaggia e aspettiamo la mezzanotte in allegria fra cocktail di frutta. Ci distribuiscono anche cappellini e trombette.

Ma il vero capodanno l'abbiamo festeggiato oggi all'Hemingway.

Allegrotti torniamo al nostro albergo "sfigato" e mentre io crollo i "soliti" terminano con una fumatina...


...(1 Gen) Dopo una buona colazione partiamo in direzione Valladolid. Abbiamo temuto di rimanere senza benzina ma poi fortunatamente si è risolto tutto.

Valladolid è un'altro posto del cuore e non vediamo l'ora di rivederla.

Arrivati lasciamo le valigie all'hotel Zara e andiamo a prenderci un caffè al "El Mesòn del Marquès" il nostro hotel preferito che però non aveva posto a dormire.

Il "Marquès" è un hotel antico in stile coloniale e ci fa piacere tornarci per riassaporare quell'atmosfera retrò e quell'aria d'altri tempi. Intanto decidiamo il da farsi. L'idea è di andare ai cenote che sono poco distanti.


E così mentre ci accoglie uno dei veloci temporali tropicali, rapidi e indolori, ci mettiamo i costumi e ci tuffiamo nei cenote di Samulà e X'keken a Dzinup. Questi sono davvero particolari, si scende in vere proprie grotte dove poi ad attenderti ci sono questi favolosi specchi d'acqua, invitanti e pieni di atmosfera. Noi ci tuffiamo subito, ma quello che ci entusiasma di più è quello di Samulà, sarà perché c'è meno gente o per i giochi di luce che si creano dall'unica fessura della grotta.

Il luogo sembra magico e sicuramente per i Maya una volta questo posto lo era davvero...chissà !!!


Tornando a Valladolid ci viene in mente un posto in cui avevamo mangiato sei anni prima e così torniamo a visitarlo. Mangiamo benissimo per poi tornare al nostro albergo. La signora della reception si rivela un una vera "simpatia", ma il nostro problema non è lei, più tardi "litigheremo" con lo scarico, ma questo sarà un motivo per farci davvero un sacco di risate.

Stanchi morti andiamo a cenare al Marquès , ma stasera non ce la godiamo...


...(2 Gen) Oggi il tempo è bellissimo e si cambia anche albergo (meno male). Ci spostiamo al "Quinta Marciala" che è un piccolo gioiello coloniale proprio come piace a noi e anche la gentilezza del proprietario ci mette subito a nostro agio.

Facciamo una mega colazione al nostro "Marquès" e poi ben determinati partiamo per la metà di oggi: Chichen Itza !!!

Quando arriviamo troviamo una coda enorme, ma sapendo che il sito merita ogni attesa ci facciamo forza e ci incodiamo. Nell'attesa passiamo il tempo tra una bancarella e l'altra e io e mamma ci compriamo due bei cappelli ed io anche un paio di occhiali specchiati da "Star".


Arriva finalmente l'atteso momento di entrare nel sito e una volta davanti alla piramide di Kukulkan, chiamata "El Castillo" l'emozione è immutata. Non so spiegare come e perché ma questo posto suscita in noi un'emozione sempre intensa, riesce a rapirti dentro a tal punto che è come fare un viaggio nel tempo e ritrovarsi al cospetto di qualcosa di sacro da cui non riesce a distogliere lo sguardo e i pensieri. E' anche vero che è legata a momenti di "noi" intensi e forse questo mix di emozioni ogni volta riaffiora con forza.

La piramide fu costruita tra il XI° e il XIII° secolo. E' una piramide a gradoni, una delle più famose. Agli equinozi di primavera ed autunno, al calare e al sorgere del sole, gli angoli della piramide proiettano un'ombra a forma di serpente piumato chiamato Kukulkan appunto. Ciascuno dei quattro lati della piramide ha 91 gradini che sommati danno 365 corrispondenti ad un anno. E' incredibile pensare a tutti i calcoli fatti dai Maya a quei tempi perfettamente in linea con il movimento dei pianeti, in particolare di Venere e il passaggio del sole allo Zenit.

Tutti gli edifici del sito sono posizionati tenendo conto di questo e i calcoli astronomici a quei tempi non erano facili. Che menti illuminate !!!


Ma il sito non è solo la grande piramide. C'è l'area del gioco della pelota, un gioco incredibile che consisteva nel tirare una palla di caucciù, in un cerchio di pietra utilizzando solo gomiti, braccia e gambe.

C'è il tempio dei guerrieri con la piramide e le bellissime colonne, "El Caracol" centro astronomico. Insomma c'è da perdersi ed io mi perdo a disegnare immagini dei guerrieri che vede raffigurati sui bassorilievi e ovviamente la piramide a gradoni.

Perdiamo il senso del tempo in questo bellissimo sito.


Torniamo infine a Valladolid, dove percorriamo la bellissima "calle 41", tutta in stile coloniale dal convento di San Bernardino fino ad arrivare a "Las Campanas" dove finalmente alle 16 ci rifocilliamo.

Visitiamo la chiesa della piazza e infine ripercorriamo "la calle 41" facendo una piccola sosta per un caffè e poi finalmente stanchi ma contenti torniamo al nostro albergo per un po' di meritato relax con fumatina per mamma e papà e bagnetto in piscina per me.


Ma oggi la giornata è infinita e così non ci perdiamo nemmeno lo spettacolo "luci e suoni" davanti alla chiesa di San Bernardino. Ci sediamo, con in mano una specie di piadina e osserviamo lo spettacolo che viene proiettato sulle mura del convento, ripercorrendo la storia dall'invasione spagnola ai giorni nostri. Davvero bello.

Abbiamo solo le forze per prendere ancora un frappè, una fumata prima della meritata nanna... Io, ronfo già da un pò.

Ma che bella VALLADOLID !!! ;-)


...(3 Gen) Dopo un'ottima colazione al "Marquès", lasciamo il nostro piccolo gioiello di albergo coloniale e salutiamo Valladolid con una visita al suo convento, che in realtà ci ha emozionato di più la sera prima con lo spettacolo luci e suoni che non la visita vera e propria.

A malincuore quindi lasciamo Valladolid e prendiamo la strada con direzione Merida.


Ci accoglie Merida con il suo caldo stratosferico e il traffico. Siamo un po' frastornati e intanto cerchiamo l'hotel "Casa Lucia" che abbiamo prenotato. Che bello tornare in questo albergo coloniale che ci ha ospitati anni fa...

Ha anche una bellissima piscina che visiteremo più tardi.

Ora siamo affamati come lupi e ci consigliano il mercato comunale dove si trova cibo "tipico", ma il consiglio si rivela pessimo perché non ci piace nulla e così ripieghiamo in un locale vero, il Chaya Maya.

Siamo talmente stravolti dal caldo che decidiamo di buttarci in piscina e tornare a visitare Merida più tardi. Ottima scelta.


Relax totale tra bagnetti e fumatina (mamma e papà). Ci riprendiamo completamente e così siamo pronti per il giro in carrozza che prevede un bel giro nei punti più rappresentativi di Merida.

Arriviamo nella bella piazza centrale che pullula di vita e visitiamo la casa di Montejo che fu il fondatore della città, il lontano 6 gennaio del 1542.

Su suggerimento del "cocchiere" e nostri "antichi" ricordi andiamo alla gelateria Colon dove rimangiamo un gelato al cocco "da standing ovation" !!!

Visitiamo anche la cattedrale e ci soffermiamo in qualche negozio. Adocchiamo due amache che compreremo il giorno dopo. La città questa volta ci è piaciuta di più di altre volte ma il caldo è davvero soffocante.

Torniamo a mangiare al Chaya Maya e poi ritroviamo la strada dell'albergo per finire poi addormentati sulle amache della piscina. Papà e mamma fumano a bordo piscina con un sottofondo jazz che proviene dalla piazza.

Anche questa giornata volge al termine...


... (4 Gen) Partiamo da Merida dopo una buona colazione a casa Lucia, dove siamo stati proprio bene. Ma prima di partire compriamo due mitiche amache di Merida, una per noi ed una per i nostri amici. La direzione oggi è Izamal. Questa bellissima cittadina coloniale tutta gialla, dove si respira la magica atmosfera d'altri tempi. Tutte le case, i negozi e le chiese sono dipinte di giallo che le è valso il nome di "Città Gialla".

Izamal fu un importante sito religioso Maya. Ci sono ancora i resti di quattro grandi piramidi ma purtroppo furono distrutte con l'arrivo degli spagnoli e al loro posto furono erette chiese ed edifici coloniali.

Arriviamo nel centro del paese e qui spicca su tutti il convento di Sant'Antonio da Padova, un enorme monastero francescano che è uno dei più antichi monasteri cattolici presenti nel continente americano.


Dopo aver guardato il convento da tutte le angolazioni decidiamo, come tanti anni fa, di fare un giro in calesse. Questo ci permette di avere una visione d'insieme del "pueblo". E' sempre bello tornare in questo posto che ci regala le emozioni di un salto nel tempo !!!


Riprendiamo la strada verso Playa del Carmen dove temiamo di non riuscire ad arrivare perché la spia della benzina ci richiama "ai nostri doveri", ma sulla strada non c'è un distributore neanche a pagarlo oro !!!

Per fortuna contro ogni previsione arriviamo a Playa del Carmen e qui dopo aver depositato le borse al Playa 38, raggiungiamo la spiaggia dell'Encanto beach per un'oretta di relax e i nostri soliti "nachos e camarones".

Relax anche al nostro albergo con fumata per mamma e papà e bagnetto per me.

Non poteva mancare il nostro "Fogòn" per completare la serata. Proviamo a fare una passeggiata per Playa del Carmen ma siamo stanchi morti...


...(5 Gen) Stamattina si torna al "Ceiba" per la solita colazione "dietetica". Siamo indecisi sul da farsi ma alla fine optiamo per l'isola di Cozumel.

Papà ci lascia al porticciolo per chiedere informazioni e va a cercare un parcheggio. Dopo circa un quarto d'ora cominciamo a chiederci che fine abbia fatto. Lo vediamo arrivare dopo venticinque minuti, tutto trafelato perché è stato fermato da un poliziotto che non solo voleva sequestrargli il mezzo, ma voleva arrestarlo perché era senza documenti (ovviamente li aveva mamma). E così cominciamo una discussione con il poliziotto che cerca di aggravare la situazione perché ha un solo obiettivo: avere la sua "mazzetta".

E così dopo tante volte in Messico, proviamo l'esperienza che tanti hanno già raccontato nelle guide... l'incontro col "poliziotto corrotto". Vabbè fa parte delle esperienze di viaggio...

Un pò sconsolati e alleggeriti di cinquecento pesos, ci avviamo verso il porticciolo e ci imbarchiamo per Cozumel. Siamo un pò frastornati e così noleggiamo dopo vari ritardi e peripezie una Jeep scoperta.

Non eravamo mai riusciti a noleggiarne una così e nonostante la giornata partita male, (il Black Moment c'è sempre nelle nostre vacanze) cerchiamo di entusiasmarci per il noleggio di quest'auto a lungo inseguita.

Però Cozumel non ci entusiasma granché, ci sembra troppo turistica e fatta per gli americani. Forse avremmo dovuto prendere una barca e girare Cozumel così. Pazienza !!!


Ma non ci perdiamo d'animo, iniziamo il giro dell'isola sul nostri "jippone". Ci sono varie tappe da fare. Le prime sono un pò deludenti, ma mano che ci allontaniamo dal paese e dai posti più "americanizzati" il paesaggio ci appare più vero e selvaggio.

Ci fermiamo a prendere un cocktail lungo il percorso e devo dire che per pranzo troviamo un posto delizioso dove facciamo un bel bagno e mangiamo dei "camarones" da applauso. Verso la fine del nostro giro prova anche la mamma a guidare la Jeep. Emozionata !!!

Lasciamo la macchina e torniamo con il battello al tramonto.

Non poteva mancare la solita fumata di mamma e papà e bagnetto per me al Playa38. Questa è l'ultima sera a Playa del Carmen e non possiamo certo tradire il "Fogon" che rimane il nostro ristorante preferito. Stasera abbiamo anche la musica e ci facciamo due risate tra una pietanza e l'altra. Ultima passeggiata sull'Avenida Quinta e per concludere prendiamo anche anche una tequila in un locale di tendenza. Io crollo e mamma e papà chiudono la giornata in relax in terrazza.


...(6 Gen) Siamo consapevoli che è l'ultimo giorno in Messico e abbiamo intenzione di godercelo fino all'ultimo minuto. Saliamo sulla terrazza del Playa 38 per un caffè, cercando di assaporarlo bene. Siamo stati come a casa in questo posto, accolti con gentilezza e calore soprattutto da Tania.

Non perdiamo tempo, andiamo al Ceiba per "l'ultima" colazione e compriamo qualche prezioso souvenir culinario come il latte di cocco.

Lungo la strada per Xpu-ha cantiamo qualche canzone e decidiamo di fare una sosta al cenote Azul che si rivela inaspettatamente bellissimo.

Così decidiamo di fare una sosta più lunga del previsto. Facciamo un sacco di bagni e armati di maschere boccaglio scandagliamo tutti punti più inaccessibili delle grotte. E' divertente perlustrare con la maschera il cenote, solletica la mia fantasia e vado dietro alla mamma come un pesciolino senza paura.


Infine approdiamo alla nostra spiaggia del cuore. Xpu-ha ci aspetta per un ultimo saluto e come sempre non ci delude, abbracciandoci come un amico con un caldo abbraccio.

Assaporiamo ogni ultimo istante tra bagni, passeggiate e non manca il concertino reggae come ciliegina sulla torta. Non poteva mancare il nostro fedele narghilè che decidiamo di "abbandonare", si fa per dire in un posto amico.

Gettiamo un ultimo sguardo e poi via verso casa... ma Xpu-ha viene con noi nella testa e nel cuore !!!

Facciamo un ultima sosta a Playa38 per recuperare i bagagli e salutare Tania. La strada verso l'aeroporto scorre veloce e ci ritroviamo immersi nella burocrazia degli ultimi momenti.


Ma non è a quelli che penso mentre mi siedo sul mio volo, non è a quelli che penso quando sono a casa o immersa in mezzo al traffico nella mia vita di tutti giorni...penso a questo bellissimo puzzle fatto insieme, giorno per giorno tra risate, prese in giro, tramonti, spiagge, piramidi, grotte, cenote, segreti nascosti, il Fogon, Tulum, le spiagge accecanti, gli uccelli che nidificano solo in quel posto speciale (chissà perchè), frammenti di vita insieme che questa volta hanno un sapore speciale forse perché erano andati persi e una "magia" li ha fatti ritrovare...

Ma il privilegio di poter vivere tutto questo attraverso gli occhi di una bimba di undici anni e incommensurabile...

Portalo nel cuore ...è tuo !!!!

Nat