2014: Route Napoleon e Route des Grandes Alpes

Venerdì: 196 km da Milano a Fossano in 2 ore (clicca qui per l'itinerario su Gmaps)

Scattano le 18, esco dal lavoro e mi fiondo a casa, è tutto pronto devo solo accendere la moto e dirigermi verso Fossano, non prima però di aver raggiunto il Pack al casello della MI-GE.

Autostrada fino ad Alba e poi qualche km di statale, in un paio d'ore siamo in hotel. Qui attendiamo Santo che arriva pochi minuti dopo, essendo allergico alle autostrade ci ha messo un po' di più.

Una volta scaricati i bagagli e parcheggiate le moto cerchiamo un posto dove mangiare, ma son tutti chiusi per ferie, meno male c'è un McDonald's abbastanza vicino che ci salva.

Torniamo all'hotel rifocillati e speranzosi per le condizioni del meteo, l'indomani ci avrebbero aspettato 460 km.

Sabato: 468 km da Fossano a Barcelonnette in 12 ore (clicca qui per l'itinerario su Gmaps)

Ci svegliamo poco dopo le 7 di mattina, scostiamo la tenda dalla finestra e la delusione si palesa sui nostri volti, cielo plumbeo, asfalto bagnato e pioggerella, decidiamo quindi di prendercela comoda sperando che la perturbazione si esaurisca.

Partiamo alle 9. Per i primi km troviamo la strada bagnata, il Pack si accorge che ha dimenticato lo zaino in hotel, dove avrà avuto la testa? Piccolo inconveniente che ci ritarda solamente di 10 minuti.

Percorriamo il colle della Maddalena, l'asfalto è ancora un po' umido e quindi manteniamo un'andatura blanda, ma possiamo consolarci col panorama.

Una volta in Francia le cose migliorano, nonostante i 9 gradi in cima al colle, e ci dirigiamo verso Barcelonnette.

Arrivati in hotel alle 11 circa lo troviamo chiuso, un cartello indica l'apertura per le 15 e sappiamo che non possiamo arrivare più tardi delle 19,30 per effettuare il check-in.

Per fortuna il proprietario si accorge della nostra presenza (col baccano che stavamo facendo...). Con una gentilezza disarmante ci permette di effettuare il check-in subito, ci consegna le chiavi e ci fa lasciare i bagagli in hotel, ora non avevamo più limiti di tempo.

Ripartiamo che è quasi mezzogiorno, facciamo il pieno di benzina a 1,55 € al litro (proprio come in Italia...) e percorriamo la mitica Route Napoleon fino a Digne les Bains.

Ci imbattiamo in una festa di paese con molte bancarelle che vendono cibo straniero, io e il Pack prendiamo un paninone wurstel e crauti allo stand bavarese, mentre Santo decide incredibilmente di saltare il pranzo, ma dal suo bauletto ogni tanto salta fuori qualche brioche.

Dopo poco ripartiamo sempre percorrendo la Route Napoleon, inutile dire quanto fosse bella la strada, i filmati parlano da soli.

Facciamo qualche deviazione e arriviamo ad un tratto di strada immerso nei campi di lavanda, peccato che di viola si veda ben poco, ma il profumo intenso ci accompagna fino al lago di Sainte Croix.

Qui la vista è meravigliosa, l'acqua ha un colore stupendo e comincia a fare caldo, la voglia di tuffarsi è veramente tanta, ma non essendo attrezzati resistiamo e continuiamo.

Arriviamo ad un'insenatura che regala uno scorcio da cartolina, foto di rito e via verso le gole del Verdon. Strada sempre perfetta e traffico più che accettabile per godersela. Ora è la volta della Route des Cretes.

Imbocchiamo la deviazione dopo aver aspettato Santo che nel frattempo aveva fatto a testate con un'ape. L'asfalto non è dei migliori, ma il panorama che regala questo tragitto è da togliere il fiato. Il canyon del Verdon si mostra in tutta la sua maestosità e anche se soffro di vertigini riesco ad avvicinarmi quanto basta al ciglio della strada per godermi lo spettacolo.

Arriviamo a Castellane alle 19,30, aperitivo in piazza e poi percorriamo quella che per me è la strada più bella del mondo, il pezzo della Route des Grandes Alpes che parte appunto da Castellane e costeggia il Lac de Castillon e a vedere la guida del Pack, che mi precede, probabilmente la pensa come me.

Incominciamo la salita al col d'Allos, giungendo in cima alle 20,30 dopo aver percorso una strada stretta e a cunette. A 2250 metri la temperatura è di circa 5 gradi, oserei dire un freddo cane, sante manopole riscaldate...

Finalmente alle 21 parcheggiamo le moto davanti all'hotel e alle 21,30 abbiamo le gambe sotto il tavolo, nonostante i 12 gradi Santo sfoggia i soliti bermuda, ma sta volta niente infradito.

Hamburger con raclette e patatine, piatto non economico, ma almeno buonissimo. Ritornati in hotel crolliamo dalla stanchezza, ma che giornata!

Domenica: 481 km da Barcelonnette a Milano in 11 ore (clicca qui per l'itinerario su Gmaps)

La mattina arriva sempre troppo presto, dopo aver fatto colazione in pasticceria e liberato la stanza partiamo verso le 10. La giornata prevede il passaggio su 5 passi di montagna, sperando in temperature più miti.

La prima tappa è al Lac de Serre Poncon, il secondo bacino artificiale più grande d'Europa, anch'esso con una tonalità di blu magnifica.

Poi è la volta dell'Izoard, essendoci passato il Tour da meno di un mese l'asfalto è impeccabile e ci diamo del gran gas. In cima però l'andatura rallenta parecchio, è sempre uno spettacolo per gli occhi e va gustato ad una velocità da passeggio.

Solita foto all'obelisco in cima e poi giù a testa bassa verso Briancon.

Deviazione verso il Lautaret e strada che diventa meno tortuosa, ma più si sale in quota e più il paesaggio diventa suggestivo, fino a raggiungere l'apoteosi sul colle.

Un ghiacciaio ci sovrasta mentre ci rifocilliamo ad un baracchino sulla strada, un panino prosciutto e formaggio davvero buonissimo, il Pack non resiste e si compra un pezzo di formaggio da portarsi a casa.

La strada che porta al col du Galibier regala una vista magnifica, andiamo pian piano per godercela appieno, respirando a pieni polmoni l'aria buona che troviamo a 2600 metri.

Una volta ridiscesi passiamo per il paese di Valloire, dove ci perdiamo a causa delle deviazioni, infatti molte strade sono chiuse perché c'è un'esposizione mastodontica di mezzi 4x4.

Mi faccio largo tra jeep, quad e cingolati vari e riesco a ritrovare i compagni di viaggio in cima al col du Telegraphe.

La strada comincia ad essere trafficata, è giorno di rientri dalle ferie, ma riusciamo ancora a divertirci sulle curve.

A valle facciamo benzina in uno degli ultimi distributori prima dell'Italia a 1,49 €, peccato non aver avuto dietro qualche tanica.

Saliamo sul colle del Moncenisio, la strada non è perfetta, ma permette comunque andature allegre e tanto divertimento. Io e il Pack ci lanciamo tra le curve e una volta arrivati nei pressi del lago artificiale, anch'esso magnifico, aspettiamo Santo che arriva con calma.

Ultimi panorami della vacanza, la discesa è favolosa, la parte italiana nonostante il traffico ce la godiamo in piega perenne, anche perché gli alberi coprono il panorama e possiamo concentrarci solo nella guida.

Capiamo di essere in italia arrivati a Susa, coda interminabile ai semafori, gente posteggiata in seconda fila e inquinamento che alza decisamente la temperatura. Ci togliamo tutto l'armamentario anti vento e decidiamo di percorrere solo strade senza pedaggio fino a casa.

Il navigatore di Santo non sbaglia un colpo, per una volta, e arriviamo fino a Vercelli anche abbastanza in fretta. Solito aperitivo, ma è già abbastanza tardi, sono le 20, io e il Pack decidiamo di prendere l'autostrada a Novara.

Ci salutiamo con Santo e a Rho mi saluto col Pack e arrivo a casa poco prima delle 21 devastato ma felice per lo splendido weekend passato.