2012: Route des Grandes Alpes

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Sveglia all'alba (per le mie abitudini) perchè la partenza è fissata alle 7,15 da casa, autostrada pallosa fino all'area di servizio tra Santhià e Ivrea dove ci incontriamo con Ivan alle 8,15 circa, poi via fino a Verres.

Salita al col de Joux con curve e asfalto decenti, discesa fino a Saint Vincent con asfalto impeccabile e tornanti veloci, davvero una buona deviazione.

Percorriamo la statalona fino a Morgex, un po' trafficata e dritta per la maggior parte, ma qualche curvetta la regala.

Saliamo al Piccolo S.Bernardo, fino a La Thuile strada perfetta, dopo un po' rovinata causa lavori, ma il panorama è appagante.

Discesa con strada migliore, soprattutto dopo La Rosiere.

Arrivati a Bourg-Saint-Maurice comincia la strada che attraversa la Val d'Isere che regala panorami stupendi.

Questa strada porta dopo poco al col d'Iseran, il più alto d'europa (2770 mslm) e una volta in cima pranziamo al rifugio, che purtroppo disponeva solo di affettato mediocre causa chiusura stagionale il giorno seguente.

Appagati da strade e paesaggi, ma non dal cibo, ripartiamo alla volta del Lac du Mont Cenis, o italianizzato lago del Moncenisio, e relativo valico.

Salita e discesa al colle del Moncenisio STUPENDE!! Curve, asfalto, panorama, temperatura, tutto è perfetto e il lago aggiunge un tocco di magia.

Stranamente la parte Italiana è asfaltata divinamente, meglio di quella francese, una pista fino a Susa, infatti da segnalare la presenza di smanettoni già il sabato.

Da Susa a Cesana Torinese la strada è veramente divertente, non pensavo, anche le prossime volte mi sa che staremo lontani dall'autostrada.

Salita e discesa del Monginevro, fatta, strafatta, ma sempre bella, in un attimo siamo a Briancon.

Dopo la difficile ricerca di un benzinaio saliamo al col d'Izoard, fatto al contrario rispetto alle scorse volte sembra un'altra strada, bellissima anche da questo lato, forse anche di più o forse è merito della moto.

Arrivati in hotel vicino a Guillestre (Mont-Dauphin per l'esattezza) alle 19,15, 12 ore precise.

Doccia e cena ci rimettono al mondo, ma alle 22 già cala la palpebra, un paio di genepì e dritti a letto che c'è da ricaricare le pile.

Domenica ripartiamo alle 9,15, con calma e dopo un'abbondante colazione.

Si comincia subito con la strada a curve, col de Vars, sempre bello, come riscaldamento è perfetto, anche qui asfalto tipo pista sia in salita che discesa.

Ora è la volta della Bonette, la strada che porta in cima sembra infinita, un serpentone che attraversa vallate e si arrampica sulle montagne, pochi tornanti e abbastanza larghi, traffico pressoché assente, come in tutto il giro, asfalto che rasenta la perfezione.

Foto di rito affianco alla stele con impresso 2802 mslm e via in discesa fino ad un insediamento militare abbandonato risalente alla prima e seconda guerra mondiale, molto suggestivo.

Dopo un'infinità di curve si arriva ad una deviazione per il Col de Turini, ritorniamo così sulla Route des Grandes Alpes lasciata alla fine del col de Vars.

La salita regala una vista magnifica, anche molto prima di arrivare in vetta, ci fermiamo a mangiare a Saint Martin Vesubie e pure le curve in paese sono favolose.

Rifocillati adeguatamente a suon di crepes e croque monsieur ripartiamo e ci dirigiamo verso il colle vero e proprio, strada come al solito magnifica, mentre la discesa verso Sospel per un pezzo è asfaltata male, peccato perchè le curve sono stupende pure qui, ma dopo qualche km di sofferenza ci troviamo sopra all'asfalto migliore che abbia mai avuto il piacere di avere sotto le ruote, CARTA VETRATA.

Arriviamo a Sospel e proseguiamo verso Tende, pure qui strada fantastica, mi ingarello con uno su una Nuda 900 e riesco a stargli dietro perfino nei tornanti, alla faccia della poca maneggevolezza che dovrebbe avere la R1200S.

Poco prima di Tende pioggia per circa 2 km, quel tanto che basta a rinfrescarci un po', tiro un paio di curvette sul bagnato e la moto tiene molto bene, w le Conti.

Ultima salita fino al tunnel un po' trafficata, ma sui curvoni strada sgombra e asciutta.

Tunnel dopo un'attesa di 13 minuti e ultima discesa con strada libera, però pioggia dall'ultimo tornante, sta volta per 5 km e poi sole e temperature miti.

La pacchia è finita e ce ne rendiamo conto dopo poco, strada dritta e trafficata e poi autostrada da Cuneo fino a Casa, dove arriviamo alle 21,15, pure oggi 12 ore, il contachilometri segna 1063 Km, mica male in soli 2 giorni.

A parte i 7,5° sulla Bonette la temperatura è sempre rimasta dai 13° sui 2200-2700 metri ai 25° in pianura.

Complimenti vivissimi alla Paoletta che è riuscita a portare a termine questo itinerario impegnativo senza andare mai in difficoltà nonostante le tante ore passate in sella.