Il programma dettagliato per tutte le materie è disponibile sul sito della scuola alla pagina Studenti e genitori>Compiti per le vacanze.
Per praticità potete scaricarli anche ai seguenti collegamenti:
In classe abbiamo letto e "tradotto" alcuni di questi testi prima ancora di ascoltarne la musica che, il più delle volte non conoscevate.
Da riascoltare (ma soprattutto "rileggere") con più calma e un audio migliore.
Le possibilità espressive del dialetto: FLO "Fosse capace"
A proposito di poesia...
Amanda è una giovane poetessa afroamericana. Nata nel 1998, laureata ad Harvard in sociologia, nel 2015, a soli diciassette anni, aveva già pubblicato una raccolta di poesie "The one for whom food is not enough".
I suoi testi hanno un forte impegno civile: il razzismo, l'emarginazione, il femminismo.
Oggi, a 22 anni, è stata scelta dal neopresidente Joe Biden per leggere una sua poesia durante la cerimonia di insediamento: "The hill we climb".
La poesia è stata scritta per l'occasione. Secondo una consolidata tradizione anglosassone e contemporanea non segue rime e versi regolari, e ha un tono declamatorio che suona come un inno allo spirito americano e alla difesa dei valori della nazione.
Vanity Fair
Amanda Gorman, testo e traduzione di una poesia diventata culto
La Repubblica
Inauguration Day, la poesia di Amanda Gorman emoziona gli Usa: "La democrazia non può essere distrutta"
Che cos'è la poesia?
"Io non so cosa sia la poesia, ma la riconosco quando la sento" - Alfred E. Hausman
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Non innamorarti di una donna che legge Martha Rivera Garrido - L'amore che consuma
Cercavo te tra le stelle Primo Levi - L'amore che salva
L'infinito Giacomo Leopardi - Il vago e l'indefinito, il canto del vuoto
Monologo di Ulisse Dante Alighieri - L'orgoglio della scienza dell'uomo
Inno alla morte Giuseppe Ungaretti - Un poeta che legge se stesso
Sonetto 129 William Shakesperare - Il suono al di là del significato (testo e trad.)
Il Lonfo Fosco Maraini - Il suono al di là del significato (metasemantica)
Beh, se vi siete affezionate ad Angela, Alice, Ester ed Elisa; e alla loro allegra brigata... potete portarle sempre con voi.
E un "brava" a Giulia che mi ha smascherato quasi subito.
Angela è una ragazza problematica. Affronta la scuola sopportandola come può, con l'aiuto delle sue amiche. Persa tra i suoi sogni e un malcelato desiderio di riscatto mostra tutti i problemi e le indecisioni dell'adolescenza quando, sulla soglia dell'età adulta, sarà inevitabilmente costretta a decidere per sé.
Innanzitutto un saluto a tutte quante voi. L'anno sta per ormai per iniziare per la gioia(?) di tutte. Nel frattempo ho compiuto una veloce ispezione nella vostra vecchia classe. L'armadio è stato spostato ma è sempre rimasto chiuso col lucchetto (è di Letizia, se ricordo bene). Ho dato una controllata grazie alla copia delle chiavi che ho sempre tenuto, all'interno ci sono quattro vocabolari di latino (uno nuovissimo), un albero di Natale(!), delle lucette decorative più altre cianfrusaglie non meglio identificate che credo siano "reperti" della festa pre-natalizia.
In base alle nuove disposizioni di sicurezza sanitaria non sarà più possibile lasciare alcun oggetto a scuola, bisogna permettere infatti la sanificazione sistematica e completa di tutte le superfici. Per questo motivo vi inviterei ad organizzarvi già al primo giorno di scuola per riprendere le vostre cose, soprattutto l'albero di Natale che è in uno scatolone abbastanza grande. Per ora ho chiesto ai collaboratori di lasciare da parte l'armadio chiuso fino all'inizio della scuola, ma non potrà restare bloccato lì troppo a lungo.
Un saluto e ... a presto!
Il programma dettagliato per tutte le materie è disponibile sul sito della scuola alla pagina Compiti per le vacanze. Per praticità potete scaricarli anche ai seguente collegamenti:
Lavoro estivo ITALIANO classe 1^J
Lavoro estivo LATINO classe 1^J
Lavoro estivo STORIA classe 1^J
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Qui potete scaricare le guide allo studio dei capitoli di storia con il riepilogo delle parti che abbiamo sottolineato insieme durante le video lezioni e il completamento del cap.13.
Come sapete la versione digitale del libro non permette di salvare la pagina intera con una risoluzione e qualità maggiore; il consiglio quindi è di riconoscere le parti indicate e riportarle sul vostro libro di testo personale.
Il lavoro che abbiamo svolto in emergenza ci ha costretto ad alcune inevitabili rinunce; tra tutte abbiamo infatti sacrificato la materia di Epica. Tuttavia voglio condividere con voi almeno un ultimo contributo sull'argomento.
Abbiamo tante volte parlato di Omero e abbiamo affrontato a lezione alcune letture dall'Iliade. Non abbiamo avuto il tempo di dedicarci all'Odissea, di cui però, in linea di massima, conosciamo comunque la storia, e cioè l'avventuroso viaggio di Ulisse di ritorno da Troia; un viaggio lungo dieci anni (dopo i dieci della guerra) verso casa, l'isola di Itaca, per ritrovare la propria moglie, il figlio e riconquistare il proprio ruolo di re.
Di tutti gli episodi sicuramente il più famoso rimane quello dello scontro con Polifemo, il gigante con un occhio solo, figlio di Poseidone, dio del mare. Ulisse, per salvare se stesso e i suoi compagni, dovrà ferire il mostro, provocando così l'ira del dio dei mari che maledirà il suo viaggio.
L'Odissea ha naturalmente ispirato anche degli adattamenti cinematografici. Uno dei più famosi è stato realizzato dalla RAI nel 1968. I vostri nonni (più difficilmente i vostri genitori) forse lo ricorderanno.
Pur a distanza di molti anni questo sceneggiato RAI (a mio avviso) rimane ancora la migliore realizzazione cinematografica della storia di Ulisse, la più vicina all'originale spirito omerico del racconto. Alcune soluzioni possono apparire un po' ingenue o naif allo spettatore di oggi, così come gli effetti speciali (si veda soprattutto il difficile gioco della macchina da presa per l'episodio del Ciclope) e lo stile recitativo dell'epoca. Eppure l'interpretazione di Ulisse da parte dell'attore bosniaco Bekim Fehmiu rimane ad oggi un punto di riferimento forse ancora insuperato.
Ogni puntata era introdotta da una lettura del poeta Giuseppe Ungaretti. Purtroppo quelle registrazioni non sono state rese disponibili e sopravvivono solo nella memoria di chi ha potuto assistervi allora. Tra le altre cose fu una grande novità per l'epoca perché si trattò della prima produzione RAI a colori.
Un film precedente, che pure ebbe all'epoca grande successo, è Ulisse di Mario Camerini (USA-Italia 1954) con una interpretazione di Kirk Douglas che è rimasta famosa.
Vi ho già parlato delle lezioni che la RAI sta mandando in onda per supportare scuola a distanza.
In questa nuova puntata della serie #Maestri lo scrittore Valerio Massimo Manfredi ci parla del crollo della civiltà micenea e di come la memoria di questa civiltà sia all'origine delle leggende nell'Iliade e Odissea.
Prima di diventare un affermato scrittore di romanzi storici, Manfredi è stato per molti anni un archeologo e autore di libri sull'archeologia e la civiltà del mondo antico. Raggiunge la notorietà con la pubblicazione di romanzi storici ispirati ad eventi e personaggi del mondo greco romano. Il successo internazionale giunge grazie alla trilogia Alèxandros ispirata alla biografia di Alessandro Magno. Da questi romanzi è stata tratta la sceneggiatura del film Alexander (Oliver Stone , USA 2004).
Nelle nostre lezioni precedenti ci siamo già soffermati sull'importanza della cultura e della scienza greca, soprattutto nell'età di Pericle, che è di fatto la base di quella che oggi si suole definire "cultura occidentale". Oltre alle espressioni artistiche (scultura, teatro, poesia...), e filosofiche (i Sofisti, Socrate, Platone, Aristotele...) una eredità importantissima è quella inaugurata dallo sviluppo della scienza matematica.
La RAI già da tempo sta sostenendo il lavoro degli insegnanti mandando in onda una serie di contributi di importanti personalità scientifiche del nostro paese sui diversi argomenti di studio della scuola. Uno di questi ci offre la possibilità di approfondire, con la dovuta leggerezza ma anche precisione, un argomento di assoluta importanza per la storia della scienza.
Con Piergiorgio Odifreddi (piemontese di Cuneo, già professore di logica matematica all'Università di Torino) scopriremo ad esempio che la matematica e la geometria sono nate in Egitto. Oppure che il greco Talete, sfidato a compiere un calcolo ritenuto impossibile, era stato capace di misurare l'altezza delle piramidi. E ancora che il teorema di Pitagora, in realtà... Da ultimo, che ogni giorno milioni di sportivi prendono la matematica greca... a calci!
Buona visione.
Nel 490 a.C. l'esercito ateniese riuscì in un'impresa ritenuta quasi impossibile: sconfiggere i Persiani nella Battaglia di Maratona.
Gli Ateniesi, inferiori per numero, dovettero infatti ricorrere ad una tattica ingegnosa, tanto rischiosa e spericolata quanto, alla fine, efficace. L'esercito ateniese infatti si fece volutamente sfondare nella parte centrale (attirando lì come in una trappola la maggior parte dei Persiani) puntando il tutto per tutto sulla forza delle due ali laterali. Quando le due ali ebbero vinto nella la loro parte, tornarono indietro contro i Persiani che erano ancora impegnati e trattenuti dal centro ateniese. A questo punto i Persiani, attaccati anche alle spalle, si ritrovarono circondati e furono sconfitti.
In questo filmato è descritta la tattica che permise agli ateniesi di sconfiggere i persiani nella piana di Maratona.
Il commento è in inglese, ma è facilmente comprensibile anche solo seguendo le immagini.
Nacque così anche la leggenda di Fidippide. Secondo la tradizione infatti era un famoso corridore, un cosiddetto "emerodromo" cioè "uno capace di correre per un giorno intero". Fidippide era già stato inviato a Sparta per chiedere aiuto, percorrendo così almeno 200 km in due giorni. Alla fine della battaglia questi corse di nuovo a piedi fino alla città di Atene per annunciare la vittoria prima che gli abitanti bruciassero la loro stessa città per non farla cadere in mano ai Persiani. Dopo aver annunciato la vittoria, Fidippide morì stremato dalle fatiche di quei giorni. In suo onore oggi si corre la maratona, cioè una gara di corse lunga 42,195 km, che è proprio la distanza che passa tra Maratona e la città di Atene.
Nella foto la moderna statua commemorativa di Fidippide a Maratona in Grecia.
In questi giorni difficili, tra le altre cose, siamo sommersi dalle informazioni: una valanga di notizie non sempre attendibili o verificate, oppure condizionate dall'emozione e dalle esigenze della cronaca. Per questo motivo ho pensato di rimettere un po' di ordine in un argomento ostico che ovviamente ci allarma tutti, riportandolo, per quanto mi compete come insegnante almeno, alla sua dimensione storica. Il passato, anche recente, ci è di esempio e spiega meglio i comportamenti e le decisioni politiche così gravi di oggi.
Non è la prima volta che il nostro paese si trova ad affrontare un'epidemia influenzale di queste proporzioni. Per quanto vi possa sembrare sorprendente questa non è neppure la più grave, né la più diffusa o mortale. Le conoscenze attuali, e l'esperienza acquisita nella storia dalla medicina, ci mettono oggi in condizione di reagire e cercare di bloccare o quantomeno ridurre le conseguenze del male, cosa che nel passato non era possibile fare.
L'origine stessa del Coronavirus (SARS-CoV-2) infatti non è certamente una novità nella storia.
In questo approfondimento troverete una breve storia delle varie epidemie, soprattutto influenzali, che hanno colpito il mondo e l'Italia negli ultimi cento anni: dalla terribile Spagnola di inizio secolo alla Asiatica della fine degli anni '50, la Febbre di Hong Kong del 1969 e l'epidemia di colera a Napoli del 1973, fino ai recenti, ma per fortuna ancora remoti, casi di epidemie degli anni Duemila (SARS, Ebola).
Puoi accedere all'archivio solo utilizzando la mail istituzionale che ti è stata assegnata dalla scuola
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#2 Dopo aver completato l'invio e l'attivazione delle mail d'istituto, invito tutti a seguire le attività e le indicazioni di Google Classroom, che da oggi (5 marzo), e per l'intero perdurare della sospensione, sostituirà di fatto l'attività in classe.
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#1 In questi giorni abbiamo provato a sperimentare Google Classroom per portare avanti la didattica. Non tutti risultate iscritti e il sistema sembra non funzionare perfettamente. Ripubblico pertanto in questa pagina i documenti caricati.
Vi invito sempre a consultare innanzitutto il registro elettronico per le indicazioni generali e i compiti assegnati.
Sono molti i dizionari di lingua latina oggi disponibili per la scuola, ciascuno con una propria storia, con le proprie peculiarità e alcuni punti critici, spesso solamente editoriali e di impaginazione, dovuti alle scelte commerciali delle case editrici. Nessuno è migliore o peggiore dell'altro, nella loro diversità sono tutti perfettamente in grado di rispondere alle esigenze dello studio scolastico. Quella che segue è una breve guida ragionata per orientare la scelta all'acquisto di chi si approccia per la prima volta allo studio della lingua latina nella scuola superiore o semplicemente vuole orientarsi tra le varie scelte.
"IL" vocabolario scolastico per antonomasia, opera di due importanti studiosi Luigi Castiglioni e Scevola Mariotti, sul quale si sono formate intere generazioni di studenti e sui cui suoi lemmi sono costruiti di fatto gli eserciziari dei corsi di latino per la scuola. Giunto nel 2007 quarta edizione (1° edizione 1966), presenta in un unico volume la sezione latino-italiano e quella italiano-latino. Oggi viene pubblicato in tre formati diversi:
Brossura - il più economico e "leggero": agile ma troppo fragile per un uso sistematico nella scuola. Rischia facilmente di rovinarsi se non tenuto con la massima cura.
Copertina rigida - rilegato e decisamente più robusto, è sicuramente il formato più consigliato per l'intenso utilizzo scolastico.
DVD e app Android - l'edizione rilegata viene già fornita con il software su disco per essere utilizzato in versione elettronica, oggi offre anche la versione app Android o iOS (a un prezzo maggiorato). Questa opzione è certamente ottima per chi ha problemi di dislessia o di lettura in genere (non necessariamente solo gli studenti DSA). Anche se è innegabile la praticità di utilizzo di questa versione è bene comunque non abituarsi troppo al suo utilizzo esclusivo perché, allo stato attuale, la normativa non permette l'utilizzo dei dizionari digitali durante le prove in classe, tanto meno agli esami.
Spesso visto come l'anti Castiglioni-Mariotti, è stato realizzato da due professori di liceo all'inizio del secolo scorso: Giuseppe Campanini e Giuseppe Carboni; per molto tempo è stato il principale dizionario in uso nella scuola italiana (1° edizione 1911). Per questo motivo è quello su cui si sono formati molti insegnanti di vecchia scuola che, ancora legati all'uso del Campanini, spesso sono rimasti più restii ad accogliere il "nuovo" Castiglioni. L'opera era assai dipendente dalla personalità e dalla cultura dei due autori e mostrava una minore profondità dei lemmi e meno esempi testuali, redatti senza un rigore sistematico.
La versione attuale è piuttosto diversa rispetto a quella originale: rispetto al numero delle voci, sia nella sezione latino-italiano che in quella italiano-latino, i due dizionari sono ormai equivalenti, così come gli esempi testuali, ora molto più numerosi e logicamente ordinati rispetto alle vecchie edizioni (pre il 1993).
L'opera è acquistabile anche nel formato dizionario digitale, la app "Ubique", con tutte le cautele già illustrate per questo tipo di strumento.
È la pubblicazione più recente (1° edizione 2000). Presenta un'ottima compilazione delle voci, un lessico contemporaneo e privo di quella patina antiquata che talvolta pervade le traduzioni dei termini latini. Il volume comprende anche una versione digitale in cd-rom.
Purtroppo oggi è stampato solo in brossura e con copertina morbida, per questo è molto fragile per un uso intenso nella scuola. Sfortunatamente la versione digitale da consultare in rete non è stata aggiornata ai nuovi sistemi operativi e non è più in disponibile. Un peccato per un'opera che merita certamente maggiore considerazione (innanzitutto da parte dell'editore), e che è di assoluto valore.
Citato talvolta come "il vocabolario latino per chi già conosce il latino", si è guadagnato questa fama per l'analisi approfondita e la completezza delle voci, ma anche e soprattutto perché le frasi di esempio non sono sempre tradotte, poiché viene già data per scontata una buona conoscenza della lingua. L'opera nasceva inizialmente come traduzione del Kleines lateinischdeutsches Handwörterbuch di Karl Ernst Georges (1882) ma dopo successive riscritture, anche causa della guerra, la terza edizione venne pubblicata postuma a nome del solo Ferruccio Calonghi nel 1950. È tradizionalmente affiancato da un secondo volume italiano-latino curato da Oreste Badellino (1° edizione 1966).
L'ultima edizione 2002 è sempre in due volumi e presenta una veste editoriale rinnovata, ma il testo è comunque lo stesso del 1950.
È sicuramente il dizionario più completo, con un lessico dal registro linguistico molto alto anche se talvolta un po' antiquato, ma per le sue caratteristiche non sempre di facile consultazione. Indicato per chi vuole affrontare il latino con maggiore impegno e assoluta profondità, senza facilitazioni di alcun tipo.
Esistono molti altri vocabolari di dimensioni più ridotte e con un lessico facilitato. Spesso sono utilizzati come introduzione alla lingua in alcune scuole nel biennio. Per una disamina più generale e ulteriori giudizi su questi ed altri dizionari si può leggere questo recente articolo della rivista Fanpage.
Corriere della sera "Ocse-Pisa 2018, gli studenti italiani non sanno più leggere"
La Repubblica "Scuola, rapporto Ocse-Pisa: solo uno studente su 20 sa distinguere tra fatti e opinioni"
La Stampa "Scuola, il 35% degli studenti di terza media non capisce un testo di italiano"
Il Fatto Quotidiano "Studenti, rapporto Ocse: solo il 5% dei 15enni ha una comprensione ‘totale’ di ciò che legge. Male anche in Scienze, meglio in Matematica"
Il Sole 24 ore "Scuola, allarme Ocse: un 15enne su quattro è carente in lettura"
In questi giorni molti quotidiani hanno riportato la notizia degli esiti dell'indagine svolta dall'istituto P.I.S.A. (Programme for International Student Assessment) tra i paesi appartenenti all'O.C.S.E. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Secondo questa indagine "solo in matematica i quindicenni italiani risultano in media con gli altri Paesi; per il resto l'Italia è abbondantemente sotto e addirittura tra il 23esimo e il 29esimo posto per capacità di lettura. Si confermano il divario tra Nord e Sud, tra maschi e femmine e tra licei e istituti professionali". Come si evince dai titoli, i maggiori quotidiani italiani hanno riportato tutti la notizia con toni molto allarmanti, tali da dare dipingere il quadro di un sistema scolastico gravemente deficitario.
La notizia, così come riportata dai giornali, sembra delineare un quadro piuttosto critico della popolazione scolastica italiana, evidenziando un deficit nella preparazione di base di gran parte degli studenti. Al netto dei problemi che certamente sono riscontrabili, con tutte le variabili e generalizzazioni che una rilevazione statistica necessariamente comporta, i dati vanno forse letti un po' meglio, superando una certa tendenza alla gravità e al sensazionalismo che i quotidiani spesso tendono a fomentare per catturare l'attenzione dei lettori.
Un altro articolo del giornale on line Linkiesta infatti ridimensiona, e legge meglio i dati alla fonte. Anche questo giornale però, cercando di sbugiardare i quotidiani ben più famosi, probabilmente esagera nel ridimensionare la notizia presentandola nel titolo addirittura come "fake news". Analogamente il giornale on line Open, che è specializzato proprio nella verifica delle notizie e delle fonti, tenta di leggere meglio, e senza facili sensazionalismi, gli stessi dati. Qual è quindi la verità? Come spesso capita, la verità sta probabilmente nel mezzo. La situazione è certamente grave, ma forse non così grave (o addirittura disastrosa) come presentata da alcuni giornali con toni eccessivamente allarmanti, ma neppure una "notizia bufala" da non considerare.
Leggendo gli articoli sopra indicati avete informazioni sufficienti per farvi una vostra opinione personale. Se volete meglio comprendere quale sia il livello di difficoltà e di comprensione richiesto, per meglio capire potete cimentarvi nei vari test a questo indirizzo.
Vi siete mai chiesti come fosse pronunciata l'antica lingua egizia? Sapevate che nella scrittura geroglifica le vocali non erano indicate (come accade ancora oggi nell'ebraico e, in parte, nell'arabo) e che sono state inserite dagli studiosi moderni solo per convenzione?
In questo filmato Christian Greco, attuale direttore del Museo Egizio di Torino, ce ne offre una dimostrazione pratica e illustra brevemente alcuni punti fondamentali dell'antica scrittura geroglifica e della sua lettura.
Per chi volesse saperne di più: Corso online di geroglifici egizi
Tra le eredità della civiltà egizia nei libri di storia è spesso citata l'invenzione della birra. In realtà, dietro quella che sembra una semplice curiosità, si nasconde una importante scoperta: la "fermentazione alcolica del lievito", che nella storia della scienza è una delle prime reazioni di chimica organica controllate dall'uomo. Una reazione molto simile avviene anche nel caso del vino che all'inizio, prima della sua trasformazione, è un semplice succo d'uva.
Il video fa vedere, con un semplice esperimento, come si possa dimostrare l'esistenza e l'attività di questi funghi. Nello specifico si tratta del Saccharomyces Cerevisiae, lo stesso comunemente utilizzato come lievito per la produzione del pane e della pizza.
La fermentazione alcolica è realizzata dai batteri e da un fungo chiamato saccaromiceto (letteralmente "fungo dello zucchero", latino saccharum). Questi funghi infatti si nutrono di zucchero (saccarosio C12H22O11) e, come conseguenza, alla fine del processo rilasciano anidride carbonica (CO2), che si disperde nell'aria, e alcol (etanolo CH3CH2OH) che rimane miscelato nel liquido. La formula equilibrata della reazione è C12H22O11+H2O > 4C2H6O+4CO2
Abbiamo già parlato del sito inglese di Stonehenge (2.800-1.100 a.C.) e di come il suo viale sia stato costruito in allineamento con i raggi del solstizio d'estate (21 giugno). Forse nella stessa epoca, ma ad una latitudine assai diversa, un fenomeno simile di "architettura astronomica" si verifica anche in Egitto, in due famosi monumenti realizzati però in maniera assai più ingegnosa e sofisticata.
Nei pressi della antica capitale Tebe (oggi Luxor), lungo la riva destra del Nilo, sorge questo grandioso complesso templare composto da numerosi edifici di epoca diversa. Il giorno del solstizio d'inverno (21 dicembre) il sole si allinea al corridoio centrale che porta al tempio di Amon. ll dio era la originaria divinità protettrice della capitale Tebe, ormai assimilato al dio sole con il nome di Amon-Ra. L'allineamento del sole al tempio sta evidentemente a simboleggiare la "rinascita" del sole quando, raggiunto il giorno più breve dell'anno (nove ore di luce e quindici di buio), le giornate ricominciano ad allungarsi.
Un altro affascinante fenomeno dietro il quale, in realtà, non si nasconde nulla di miracoloso, ma solo un raffinato progetto architettonico. Il tempio infatti è ricavato dal fianco roccioso di una collina, con una sala scavata all'interno. La sala interna è normalmente buia, ma si illumina solo due giorni all'anno: il 22 febbraio e il 22 ottobre. In questa occasione infatti i raggi del sole penetrano in linea retta attraverso lo stretto corridoio che porta alla sala, arrivando a illuminare la parete su cui si trovano quattro statue. I raggi del sole illuminano direttamente il volto del faraone Ramesse II e in parte quelle delle divinità che gli stanno a fianco a lui: Amon-Ra (divinità suprema assimilata al Sole) e Ra-Harakhti (una sorta di divinità secondaria anch'essa assimilabile al Sole). La quarta statua, quella del dio Ptah (il primo a sinistra), non viene mai illuminata; è il dio delle tenebre e per questo motivo la sua figura è collocata volutamente in modo da restare sempre al buio. Naturalmente le date in cui verifica tale fenomeno non sono casuali: la prima infatti corrisponde all'inizio della stagione del raccolto (in Egitto la bella stagione inizia molto prima che Europa), la seconda alla fine delle piene del Nilo (che iniziava a inondare i campi in estate e raggiungeva il punto massimo alla fine di ottobre).
Il tempio oggi non si trova nella posizione originale. Durante i lavori per la costruzione della diga di Assuan (1960-1970), che avrebbe creato il Lago Nasser e che avrebbe sommerso il tempio, nacque una sorta di gara internazionale per un progetto che permettesse di salvare il tempio. Alla fine la facciata del tempio fu letteralmente tagliata in pezzi e rimontata su una collina artificiale costruita 300m circa più distante dal sito originale e 65 metri più in alto, in modo che rimanesse sopra il livello del lago artificiale che veniva a formarsi. Tra gli altri un ruolo importante lo ebbero degli esperti marmisti italiani delle cave di Massa Carrara, chiamati appositamente per la loro esperienza nei grandi tagli di precisione.
Nello studiare gli aspetti della società primitiva abbiamo parlato più volte dello sviluppo della tecnica della lavorazione dei metalli. Di seguito trovate delle ricostruzioni filmate di come gli uomini dell'epoca primitiva lavorassero pietre e metalli. Tali tecniche, quanto rudimentali, si rivelarono certamente efficaci, a dimostrazione delle capacità e dell'ingegno dell'uomo, anche con strumenti rudimentali.
A lezione abbiamo parlato più volte dell'evoluzione delle diverse capacità tecniche dell'uomo nell'età della pietra e nelle diverse età dei metalli.
Questi video sono stati realizzati dal Museum of London, il museo della storia della città di Londra, e mostrano come in età preistorica erano realizzati i manufatti in pietra e, in seguito come fosse realizzata la prima rudimentale ma già efficace fusione all'epoca dell'età del bronzo.
I filmati sono in inglese, ma sono comunque facilmente comprensibili, anche perché, come da buona tradizione divulgativa britannica, sono interamente sottotitolati. Inoltre sono calibrati per il livello KS2 (Key Stage 2) cioè, nel sistema inglese, il livello di istruzione elementare che va dai 7 agli 11 anni.
Una serie di interessanti filmati su diversi aspetti della tecnologia nell'epoca primitiva si può trovare sul canale di YouTube Primitive Technology: dalla costruzione di un arco ad una capanna di mattoni di fango e molto altro ancora.