La scrittura in greco antico (greco politonico) tramite computer per molti anni è stata materia ostica, terreno di contrasti tra sistemi diversi; ricordiamo tra gli altri il Beta Code (un sistema sviluppato già negli anni '70 utilizzato poi per creare l'archivio digitale del Thesaurus Linguae Graecae), il font Supergreek usato da Apple, o le interfacce SGreek, WinGreek e Son of WinGreek per i vecchi sistemi Windows.
Il difetto era che ognuno di questi sistemi utilizzava una propria tabella di corrispondenza tra tastiera e caratteri, e poi ancora tra caratteri greci e il codice di codifica dei simboli (ASCII, Beta Code, Unicode etc.); inoltre presentavano soluzioni diverse per combinare i molti segni diacritici che il greco antico presenta. Tutto ciò rendeva difficile la condivisione dei documenti, obbligando gli utilizzatori alla conoscenza dei diversi sistemi o a ricorrere a convertitori non sempre del tutto affidabili.
Negli anni si è ormai affermato uno standard internazionale nella tabella codici dei caratteri chiamato Unicode, un sistema che assegna un codice univoco (quindi non riutilizzabile da nessun altro) ad ogni carattere; uno standard in continua evoluzione e aggiornamento al quale ormai tutti i sistemi di scrittura digitale si sono adeguati. La situazione si è quindi semplificata di molto, non solo per il greco antico, ma per tutti i sistemi di scrittura che utilizzano caratteri non convenzionali.
In questa rassegna troverete descritti quelli che, a mio giudizio, sono i sistemi più semplici da utilizzare per scrivere agilmente in greco antico, tutti rigorosamente gratuiti.
Tastiera di sistema - Ελλενικά - greco politonico
Windows 10 presenta già tra le sue opzioni la possibilità di aggiungere la lingua greca come metodo di immissione. L'installazione abilita automaticamente la tastiera per scrivere in greco moderno, ma è disponibile l'opzione greco politonico. Una volta installata la tastiera greca Ελλενικά bisognerà entrare nelle opzioni della lingua e installare la tastiera per greco politonico, per poi rimuovere la normale tastiera preimpostata del greco moderno (che non presenta la stessa complessità di simboli del greco antico).
Per scrivere in greco antico è necessario memorizzare una serie di associazioni dei tasti; i segni diacritici infatti corrispondono ai caratteri speciali a destra della tastiera: "à" spirito dolce, "°" spirito aspro, "ò" accento acuto, "+" accento grave, "è" accento circonflesso etc... Per inserire il carattere è sufficiente digitare prima il segno diacritico e dopo la lettera greca corrispondente alla tastiera; es: a à=ἀ, a °=ἁ, a ò=ά, a +=ὰ, a è=ᾶ etc.
Il sistema diventa più complicato però quando bisogna combinare insieme i diversi segni, per esempio spirito aspro e accento acuto, oppure spirito aspro con circonflesso e iota sottoscritto etc...; in questo caso, per ogni combinazione di segni diacritici, esiste un solo specifico tasto, cosa che rende più alto il numero di combinazioni complessive da memorizzare; es: a ù = ἂ, a § = ἃ, a AltGr ù = ᾂ, a AltGr ò = ΐ etc. (vedi sotto tabelle comparative dei caratteri)
L'attivazione è molto semplice è ha l'indubbio vantaggio di non richiedere l'installazione di nessun programma aggiuntivo; poiché l'opzione è compresa nelle funzioni di sistema di Microsoft Windows è immediatamente compatibile con Microsoft Office e con gli altri programmi di videoscrittura che si appoggiano all'architettura di Windows; d'altro canto però richiede un minimo di esercizio per memorizzare efficacemente i tasti corrispondenti alle combinazioni dei vari segni e la logica del loro posizionamenti sulla tastiera. Alla fine però, quando si sia raggiunta una buona pratica, rimane certamente il sistema di digitazione più veloce.
Tastiera di sistema - greco politonico
In maniera del tutto simile a Windows anche Apple offre la possibilità di aggiungere un sistema di immissione caratteri aggiuntivo al sistema. Anche in questo caso dalle impostazioni bisognerà installare la tastiera greca e, tra e opzioni scegliere "Greco - politonico". La digitazione segue la stessa logica di Windows ed è anche assai simile a quella; anche se le combinazioni per i segni diacritici sono leggermente diverse la sequenza rimane molto intuitiva, cambia soprattutto la combinazione dello iota sottoscritto ("AltGr" in Windows, "è" in Apple); es: a à = ἀ, a ° = ἁ, a ò = ά, a + = ὰ, a è = ᾶ etc. (= Windows), poi però: a ì = ἂ, a ^ = ἃ, a ì é = ᾂ, a ç ò = ΐ etc. (vedi sotto tabelle comparative dei caratteri)
Anche in questo caso, essendo una impostazione di sistema, la tastiera greca è immediatamente compatibile con tutte le funzioni del sistema operativo, con tutti i pro e i contro illustrati nel paragrafo precedente.
Anche i sistemi basati su Linux, Ubuntu e i suoi derivati (Edubuntu, Xubuntu etc.) possiedono una propria tastiera greco politonica integrata nel sistema.
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+ Galaxie Greek (Mnemonic) Keyboard
La combinazione dei segni diacritici complessi è certamente il punto critico dei sistemi di scrittura digitale in greco antico. Per ovviare ai problemi della scarsa intuitività delle combinazioni da tastiera per i segni, già dai tempi dei vecchi sistemi Beta Code esistono dei programmi che fungono da interfaccia tra la tastiera, sistema operativo (Windows, Linux, Mac OS) e i programmi di videoscrittura (Microsoft Office, Libre Office, Pages). Uno dei più famosi, anche perché gratuito e semplice da utilizzare, è Keyman. Questo programma è in realtà una interfaccia aperta che permette di scrivere con una tastiera a caratteri latini in molte lingue, antiche e moderne, che richiedono caratteri dalla elaborazione complessa, come il greco antico, ma anche l'ebraico, arabo, il geroglifico egiziano e, per gli stranieri... l'italiano! Una volta installato il programma bisogna poi scegliere quale tastiera per quale lingua installare; per il greco antico, e per le tastiere europee, è raccomandato il carattere Galaxie Greek (Mnemonic).
Questo sistema si basa su un principio diverso è molto più intuitivo; esso infatti si sforza innanzitutto di associare ai segni greci dei simboli che possano ricordarli visivamente in maniera più ovvia e che ne richiamino in qualche modo l'aspetto: es: a[=ἀ, a]=ἁ, a|=ᾳ, a/=ά, a\=ὰ, a^=ᾶ etc. Ma la differenza principale col sistema Windows si riscontra quando bisogna combinare i segni diacritici in maniera complessa. Infatti con Keyman è sufficiente combinare in sequenza i caratteri fondamentali già elencati per ricreare, in maniera assolutamente logica e intuitiva, tutte le associazioni di spiriti e accenti della lingua greca; es: a]/=ἄ, a]\=ἂ, a]/|=ᾄ, a]^=ἆ, a^|=ᾷ etc. (vedi sotto tabelle comparative dei caratteri)
L'interfaccia di Keyman, con il font greco Galaxie, semplifica certamente il sistema di scrittura, permettendo di memorizzare poche combinazioni fondamentali e facilmente combinabili tramite una sequenza visivamente riconoscibile nell'immediato; è compatibile con i sistemi di videoscrittura. Richiede tuttavia un minimo di abilità nell'installare un programma aggiuntivo; inoltre l'installazione di una tastiera aggiuntiva in Windows farà comparire una opzione in più nella barra della lingua dato che per funzionare Keyman richiede necessariamente l'installazione (automatica) della tastiera inglese-Stati Uniti, che comparirà nella barra della lingua anche se non viene usata (per poi sparire quando Keyman viene disattivato, a riprova di una compatibilità con la tastiera italiana QWERTY non ancora perfettamente sviluppata).
Questo programma esiste già da molti anni ed è molto simile a Keyman, di cui è in un certo senso concorrente, essendo anch'esso totalmente gratuito. È stato creato e sviluppato dallo studioso austriaco Stefan Hagel, autore anche di un altro valido strumento, molto avanzato, per la creazione di edizioni critiche di testi classici, Classical Text Editor (CTE). L'architettura del programma è molto semplice; l'interfaccia grafica po' antiquata tradisce ormai l'età del progetto originario nato già per le prime versioni di Windows, ma è stato di recente aggiornato per funzionare con Windows 10. Tuttavia, nella sua semplicità, presenta alcuni innegabili punti di forza.
Anche in questo caso è necessario installare il programma che installerà una tastiera virtuale all'interno del sistema. Il funzionamento è del tutto simile a quello di Keyman; la differenza principale sta nel fatto che in questo caso gli spiriti corrispondono ai simboli maggiore e minore "<" e ">" a sinistra della tastiera e qualche altra differenza minore come lo iota sottoscritto con "#" (vedi sotto tabelle comparative dei caratteri).
A differenza di Keyman, il sistema è perfettamente compatibile con la tastiera italiana senza creare alcun conflitto con le tastiere e le lingue di sistema di Windows, inoltre è semplice passare immediatamente dalla tastiera italiana/latina a quella greca politonica con la semplice combinazione Alt Gr + G (greco) e Alt Gr + L (latino). Inoltre mentre in Keyman è necessario digitare sempre prima il carattere e dopo i segni diacritici, in Multikey si può indifferentemente invertire l'ordine e il programma assocerà comunque i segni all'ultima lettera digitata; diciamo che il programma "perdona" piccole dimenticanze o piccoli errori di battitura; anche da un piccolo particolare come questo si comprende come il programma sia stato sviluppato precisamente da uno studioso di lingue classiche e come sia a queste specificamente dedicato.
Ciascuno dei tre sistemi ha dei punti di forza e di debolezza. Ognuno può scegliere di utilizzare quale preferisce; poiché tutti poggiano sul tappeto della comune codifica Unicode, qualunque documento creato con un sistema sarà sempre comunque modificabile da un altro computer con un sistema diverso, cambierà infatti solo l'interfaccia di scrittura, ma non l'architettura di base del sistema di associazione dei caratteri.
In questa pagina potete scaricare la tavola completa delle corrispondenze della tastiera italiana QWERTY con Windows Ελλενικά (tastiera: Greco politonico) e Mac OS. Una descrizione dei due sistemi ed una diversa tabella comparativa è fornita dal sito eLexico.
In questa pagina potete scaricare la tavola completa delle corrispondenze della tastiera italiana QWERTY con Keyman + Galaxie Greek (Mnemonic) Keyboard e Multikey.
Accessorio indispensabile per scrivere in geco antico sono i fonts, cioè i caratteri grafici che il sistema utilizza per la videoscrittura. I caratteri principali che sono preinstallati nei sistemi operativi contengono già le lettere dell'alfabeto greco, quindi si può agevolmente lavorare subito con i classici Times New Roman, Arial, Calibri, Georgia, Garamond, Verdana, Palatino Linotype etc. Accanto a questi però ce ne sono molti altri che hanno una resa grafica più raffinata o elegante perché creati specificamente per il greco antico; tra i più famosi:
New Athena Unicode - uno dei font più usati e ormai uno standard internazionale, soprattutto perché legato al programma Greek Keys. Il programma è a pagamento, ma il carattere è liberamente scaricabile e periodicamente aggiornato.
IFAO - creato dall'Institut Français d’Archéologie Orientale, è un font molto utile poiché, oltre ai normali caratteri, contiene molti simboli aggiuntivi utilizzati nell'edizione dei testi critici e negli apparati dei testi papiracei. È probabilmente il set di caratteri più completo per un utilizzo scientifico.
Gentium - sviluppato dalla SIL International (organizzazione proprietara anche di Keyman) è un carattere molto elegante che permette anche un gradevole corsivo.
Greek Font Society - dedicato alla storia dei caratteri tipografici greci, offre una grande quantità di font tutti legati allo stile di particolari pubblicazioni di rilevanza storica, dal Rinascimento fino ai nostri giorni. Tutte molto curate ed eleganti, fra esse si segnala il carattere Porson, dal nome dello studioso di cui imitava il tratto e che è il carattere tradizionalmente associato alla serie degli Oxford Classical Texts.
Brill - importante editore di testi del del mondo classico, permette di scaricare gratuitamente il font utilizzato nelle sue edizioni.
Poiché non dipende da tastiere fisiche, paradossalmente la scrittura in greco antico su Android (smartphone e tablet) è molto più semplice; basterà infatti installare una applicazione che aggiungerà una tastiera virtuale su schermo. I caratteri e i segni diacritici sono quindi visibili su schermo e facilmente componibili semplicemente selezionandoli in sequenza, come in un normale processo di scrittura.
Fra le tante mi sento di consigliare Hoplyte Polytonic Greek. Grafica un po' spartana ma con i caratteri in grande evidenza e semplicissima da usare; disponibile anche in Apple Store.
Keyman offre anche una versione per dispositivi mobili, Android e Apple. L'applicazione permette di scaricare moltissime lingue oltre al greco antico ed è certamente utilissima per scrivere praticamente in ogni lingua esistente. Tuttavia il layout di tastiera replica fedelmente quello per computer e non pare ottimizzato per gli smartphone: i segni diacritici non sono sempre chiaramente visibili e il loro inserimento replica il modello delle tastiere fisiche del programma maggiore (ad es. siamo costretti a utilizzare il tasto Maiusc per utilizzare alcuni dei segni, come in una tastiera fisica, cosa poco pratica con una piccola tastiera con cui scriviamo spesso con una sola mano).Al contrario, il suo punto di forza è l'utilizzo nei portatili Chromebook con architettura Android, non possibile con il già citato Multikey.
Alcune pagine internet permettono di scrivere in greco antico usando una tastiera virtuale. Questi strumenti non sono ovviamente indicati per un usi intensivo, né scolastico, tanto meno superiore; tuttavia possono rivelarsi un rapido supporto "di "emergenza" in situazioni impreviste, oppure per l'utente occasionale che ha bisogno di comporre poche ed episodiche frasi per i più disparati motivi, dal giornalismo alla semplice curiosità personale.
KeymanWeb - È la versione in rete del già noto Keyman.
Lexilogos - Intuitiva ed elementare, presenta una facile tabella di tutte le combinazioni disponibili (in greco, ma anche in molte altre lingue) da selezionare con il cursore.
Type Greek - Permette di scrivere con le combinazioni molto simili a quelle del sistema Beta Code, per i nostalgici del vecchio sistema.
Tastiera greca - È una semplice interfaccia visuale fornita dal sito Poesia Latina, molto semplice ma per questo anche molto limitata.